William Herschel
Biografia • Alla scoperta del cielo
Sir Frederick William Herschel nacque il 15 novembre 1738 ad Hannover: i suoi genitori furono Isaac Herschel, musicista della fanteria hannoveriana, e Anna Ilse Moritzen. William, come altri suoi fratelli, prese proprio dal padre la passione per la musica.
All'età di quattordici anni, dopo aver ultimato gli studi presso la scuola della guarnigione, William Herschel entrò a far parte della banda del padre e, poco dopo lo scoppio della Guerra dei Sette Anni, lasciò il servizio militare per emigrare con il fratello Jacob in Inghilterra.
In terra britannica William Herschel riuscì nel giro di pochi anni a conquistare una solida reputazione come solista (oboe e violino) e insegnante di musica. Iniziò a studiare astronomia come autodidatta arrivando nel 1776 a costruire i primi telescopi (dapprima di tipo gregoriano e poi di tipo newtoniano).
Il 13 marzo del 1781, durante una rassegna dei cieli finalizzata alla scoperta di stelle doppie da usare per la misura delle parallassi stellari, scoprì accidentalmente quello che si sarebbe rivelato essere il pianeta Urano. Convinto di avere scoperto una semplice cometa, Herschel comunicò la notizia alla Bath Philosophical Society e alla Royal Society inglese in un breve saggio dal significativo titolo di "Account of a Comet".
Nel 1782 venne nominato Astronomo del Re (una carica ideata appositamente per lui e che non va confusa con quella di Astronomo Reale, che, all'epoca, era attribuita a Nevil Maskelyne) e si trasferì da Bath a Windsor, alloggiando dapprima a Datchet e poi a Slough.
Re Giorgio III, oltre a un vitalizio di 200 sterline l'anno, gli elargì anche una somma di 2.000 sterline per la costruzione di un grande telescopio riflettore, con uno specchio primario del diametro di oltre un metro e una lunghezza focale di 40 piedi.
Con i telescopi a specchio, che William Herschel stesso realizzò e che risultarono essere tra i più potenti dell'epoca, compì altre notevoli scoperte oltre a quella di Urano: nel 1787 osservò Titania e Oberon, satelliti di Urano (va sottolineato come tale scoperta dimostri ulteriormente le grandi abilità osservative di Herschel, considerato che per i 25 anni successivi nessun altro riuscì ad individuarli); nel 1789 osservò Mimante e Encelado, satelliti di Saturno.
Herschel fu anche pioniere nel campo della galattografia. Nel 1784 contò il numero complessivo delle stelle tramite un computo a campione. Divise il cielo in 683 zone a campione e calcolò il numero di stelle in ognuna di esse. Scoprì che il numero di stelle era massimo sul piano della via Lattea e minimo perpendicolarmente ad esso. Le stelle erano pari a trecento milioni e la galassia aveva la forma di una macina, lunga 7.000 anni luce e larga 1.300 anni luce. Oggi sappiamo che tali dati sono ben inferiori al reale, tuttavia rimane straordinario lo studio effettuato considerate le difficoltà di operare senza poter effettuare fotografie: sarebbe occorso un secolo prima che altri potessero ottenere misure migliori delle sue.
A William Herschel viene infine attribuita la scoperta dei raggi infrarossi, compiuta con un ingegnoso esperimento eseguito nel 1800. Pose un termometro al mercurio nello spettro prodotto da un prisma di vetro, per misurare il calore delle differenti bande di luce colorate. Scoprì che il termometro continuava a salire anche dopo essersi mosso oltre il bordo rosso dello spettro, dove non c'era più luce visibile. Fu il primo esperimento che mostrò come il calore poteva trasmettersi grazie a una forma invisibile di energia.
William Herschel morì a Slough, in Inghilterra, il giorno 25 agosto 1822, all'età di 83 anni.
Caroline Herschel, sorella di William, di 12 anni più giovane fu astronoma, matematica e cantante lirica: fu una delle prime donne a dare un importante contributo scientifico all'astronomia, lavorando a lungo con il fratello; fu, con ogni probabilità, la prima donna a scoprire una cometa.
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