Ulysses S. Grant

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Biografia

Ulysses Simpson Grant, il cui vero nome è Hiram Ulysses Grant, nasce il 27 aprile del 1822 a Point Pleasant, nell'Ohio, a una quarantina di chilometri di distanza da Cincinnati, figlio di un conciatore di pelli. Trasferitosi insieme con il resto della famiglia nel villaggio di Georgetown, resta a vivere qui fino all'età di diciassette anni.

Attraverso il sostegno del rappresentante locale al Congresso, riesce a entrare a far parte dell'Accademia militare di West Point. Registrato, a causa di un errore, con il nome di Ulysses Simpson Grant, sceglie di mantenere questo nome per il resto della propria vita.

L'intervento militare in Messico

Diplomatosi nel 1843, pur non essendo particolarmente bravo in nessuna materia, viene assegnato al 4° Reggimento Fanteria, con il grado di tenente, nel Missouri. Successivamente si dedica al servizio militare, che presta in Messico. Nel 1846, infatti, scoppia la guerra tra gli Stati Uniti e il Messico. Grant opera agli ordini del generale Zachary Taylor in qualità di ufficiale addetto al trasporto e all'approvvigionamento lungo il confine del Rio Grande. Prende parte alla battaglia di Resaca de las Palmas e guida una compagnia all'assalto a Palo Alto.

Protagonista della battaglia di Monterrey, nel corso della quale riesce a procurarsi da solo un carico di munizioni, è attivo anche nell'assedio a Città del Messico, in cui bersaglia gli spalti nemici con un obice collocato sul campanile di una chiesa.

In ogni battaglia arriva un momento in cui entrambe le parti si considerano battute. Pertanto è chi continua ad attaccare a vincere.

Il ritorno in patria

Una volta tornato negli Stati Uniti si sposa, il 22 agosto del 1848, con Julia Boggs Dent, una ragazza più giovane di lui di quattro anni (che gli darà quattro figli: Frederick Dent, Ulysses Simpson junior, Ellen Wrenshall e Jesse Root).

Ottenuto il grado di capitano, viene trasferito a New York e da qui spostato in Michigan, prima di essere definitivamente assegnato a Fort Humboldt, in California. Qui, tuttavia, avverte la distanza dalla famiglia. Per consolarsi inizia a bere alcolici. Il 31 luglio del 1854, comunque, sceglie di dimettersi dall'esercito.

Dopo la carriera militare

Negli anni seguenti Ulysses S. Grant diventa proprietario di una fattoria, prima di intraprendere vari lavori. Lavora come agente immobiliare nel Missouri e impiegato in un negozio come commesso, per poi affiancare il padre nell'Illinois nel commercio di pellame.

Dopo aver tentato di tornare a far parte dell'esercito, ma senza fortuna, in seguito all'inizio della guerra di secessione americana organizza una compagnia composta da un centinaio di uomini con la quale giunge a Springfield, capitale dell'Illinois. Qui viene proclamato dal governatore repubblicano Richard Yates, colonnello del 21° Battaglione volontari di fanteria.

In seguito viene promosso brigadiere generale dei volontari e assume la guida del distretto sudorientale del Missouri.

In qualità di comandante supremo dell'esercito, durante l'amministrazione del presidente Andrew Johnson, succeduto a Lincoln dopo il suo assassinio, Grant si trova invischiato nella lotta politica tra il presidente - che voleva seguire la linea politica di conciliazione di Lincoln - e la maggioranza repubblicana radicale del Congresso, che avrebbe voluto misure severe e repressive verso gli Stati del Sud.

Alla guida della nazione

Nel 1868 viene scelto dal Partito Repubblicano come candidato alla Presidenza. Grant diventa così il diciottesimo presidente degli Stati Uniti, succedendo ad Andrew Johnson. Nel corso dei suoi due mandati (resta in carica dal 4 marzo del 1869 al 3 marzo del 1877) si mostra alquanto docile nei confronti del Congresso, con riferimento - nello specifico - alle sue politiche relative agli Stati del Sud.

La cosiddetta Era della Ricostruzione rappresenta l'evento più importante della presidenza di Ulysses S. Grant. Si tratta della riorganizzazione degli Stati del Sud, in cui gli afroamericani sono costretti a subire le violazioni dei diritti e delle libertà civili dovute non solo alle leggi statali locali, ma anche all'azione delle organizzazioni paramilitari segrete, tra le quali c'è il Ku Klux Klan.

Grant, con l'intento di porre termine a questa situazione, impone l'occupazione militare di tutti gli Stati sudisti, con lo scopo di agevolare il rispetto dei diritti civili nei confronti degli afroamericani e, al tempo stesso, di riorganizzare il Partito Repubblicano nel Sud. In effetti il governo degli Stati sudisti è appannaggio dei governi filo-repubblicani, e tra questi non mancano politici afroamericani come Hiram Rhodes Revels. Tuttavia tali governi in più occasioni si rivelano corrotti o non efficienti, con l'effetto di esacerbare le popolazioni locali e favorire il ritorno delle amministrazioni democratiche.

Ulysses S. Grant e il diritto di voto

Il 3 febbraio del 1870 Grant ratifica il XV emendamento della Costituzione statunitense, attraverso il quale viene assicurato il diritto di voto a tutti i cittadini americani, a prescindere dal loro credo religioso, dalla loro razza o dalla loro pelle. Nei mesi successivi decreta lo scioglimento del Ku Klux Klan, che viene messo al bando e ritenuto, da quel momento in avanti, un'organizzazione terroristica a tutti gli effetti, che agisce al di fuori della legge e contro cui si può intervenire con la forza.

Durante la sua amministrazione, il Presidente Grant contribuisce alla riorganizzazione del sistema amministrativo e burocratico federale. Nel 1870 nascono il Ministero della Giustizia e l'Avvocatura dello Stato, mentre un paio di anni più tardi viene creato il Ministero delle Poste.

Il 1° marzo del 1875 Grant firma il Civil Right Act, con il quale viene resa illegale la discriminazione razziale nei luoghi pubblici, punita con una sanzione in denaro o con il carcere (tale legge, tuttavia, verrà abolita nel 1883 dalla Corte Suprema degli Stati Uniti).

L'amico nelle mie avversità, è colui che amo sempre di più. Posso fidarmi più di quelli che hanno contribuito ad alleviare le tenebre delle mie ore buie, di coloro che sono pronti a godere con me della luce del sole della mia prosperità.

Gli ultimi anni

Concluso il secondo mandato presidenziale, Grant viaggia in giro per il mondo con la sua famiglia per un paio di anni, inaugurando la prima biblioteca comunale gratuita della città di Sunderland, in Inghilterra. Nel 1879 viene chiamato in causa dalla corte imperiale di Pechino, che gli chiede di arbitrare la questione relativa all'annessione delle Isole Ryukiu, un territorio tributario cinese, da parte del Giappone. Ulysses S. Grant delibera a favore del governo nipponico.

L'anno successivo prova a ottenere un terzo mandato presidenziale: dopo avere conquistato la maggioranza relativa dei voti al primo turno delle elezioni primarie del Partito Repubblicano, viene sconfitto da James A. Garfield.

Il lavoro non disonora nessun uomo, ma ogni tanto gli uomini disonorano il lavoro.

Nel 1883 viene eletto presidente della National Rifle Association. Ulysses Simpson Grant muore il 23 luglio del 1885 a Wilton, nello Stato di New York, all'età di sessantatré anni, a causa di un cancro alla gola e in condizioni economiche precarie.

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