Graziano Delrio
Biografia
Graziano Delrio nasce il 27 aprile del 1960 a Reggio nell'Emilia, figlio di un imprenditore edile. Di famiglia comunista, cresce comunque in parrocchia (quella di San Pellegrino, in periferia: lui vive nel quartiere della Rosta Vecchia), facendosi coinvolgere dagli insegnamenti di don Giuseppe Dossetti, nipote dell'omonimo politico democristiano.
Appassionatosi al calcio, da ragazzo svolge anche un provino con il Milan: lo supera, ma decide comunque di rimanere in Emilia, militando nel Montecavolo, una squadra locale.
A ventidue anni si sposa con Annamaria, incinta del loro primo bambino, Emanuele (il primo di nove: gli altri saranno Elisabetta, Luca, Sara, Michele, Benedetta, Maria Chiara, Teresa e Giovanni).
Dagli studi accademici all'ingresso in politica
Laureatosi in Medicina, si specializza in endocrinologia per poi intraprendere la carriera accademica. Dopo avere perfezionato gli studi in Israele e in Gran Bretagna, diventa ricercatore e docente all'Università di Modena e Reggio Emilia.
Nel 1999 ricopre il suo primo incarico in politica: a quasi quarant'anni entra nel Consiglio Comunale di Reggio Emilia (per il Partito Popolare Italiano) prendendo il posto di Giuseppe Davoli, diventato assessore. L'anno successivo viene eletto consigliere regionale dell'Emilia-Romagna, conquistando più di 4mila voti: in Consiglio, è presidente della Commissione sanità e politiche sociali.
Gli anni 2000
Dopo essere entrato a far parte della Margherita, nel 2004 - grazie anche ai buoni rapporti con Pierluigi Castagnetti - si candida come sindaco di Reggio Emilia: alle elezioni comunali del 12 e 13 giugno viene eletto primo cittadino, ottenendo al primo turno il 63.2% delle preferenze.
Graziano Delrio diventa, così, il primo sindaco della città negli ultimi sessant'anni a non avere militato nel Partito Comunista Italiano. Nel 2005, diventa vicepresidente dell'Anci, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani, assumendo la delega al welfare.
Entrato nel Partito Democratico e riconfermato alla guida di Reggio Emilia anche in occasione delle amministrative successive, quelle del giugno del 2009, con il 52.5% dei voti ottenuti al primo turno, rimane vicepresidente dell'Anci assumendo - quell'anno - le deleghe alla finanza locale e al personale.
Gli anni 2010
Nel 2011 scrive il suo primo libro, intitolato "Città delle persone. L'Emilia, l'Italia e una nuova idea di buongoverno", pubblicato per le Saggine di Donzelli, nel quale analizza e descrive l'evoluzione e lo sviluppo del modello amministrativo emiliano.
Nello stesso anno Graziano Delrio viene eletto presidente dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), prendendo il posto dell'ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino. Delrio ottiene la presidenza dopo avere sconfitto la concorrenza di Michele Emiliano, sindaco di Bari (anche lui del Pd) sostenuto da Nichi Vendola e da molti primi cittadini del Meridione: sono solo quattro i voti di distanza tra i due.
In qualità di presidente dell'Anci, Delrio si impegna, tra l'altro, nelle battaglie relative ai pagamenti bloccati della Pubblica Amministrazione, ai tagli ai bilanci comunali e al gettito dell'Imu.
Dal governo Letta al governo Renzi
Il 28 aprile del 2013 viene nominato Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali nel governo di Enrico Letta. Pochi giorni prima, si era schierato a favore di Romano Prodi per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica (mentre il segretario del Pd Pier Luigi Bersani aveva proposto il nome di Franco Marini), contribuendo - seppure in piccolo - alla crisi istituzionale che aveva portato alla rielezione di Giorgio Napolitano.
A giugno Delrio diventa anche Ministro dello sport, delega che in precedenza spettava a Josefa Idem, nel frattempo dimessasi.
Presenta diversi disegni di legge in qualità di primo firmatario: i più importanti sono quelli relativi all'abolizione delle Province e alle disposizioni sulle Città Metropolitane (entrambi annunciati il 20 agosto del 2013).
Presenta di concerto, inoltre, un disegno di legge per il "contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato" e un disegno di legge riguardante "disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali".
In autunno, in occasioni delle primarie per il Partito Democratico, si spende in prima persona a favore di Matteo Renzi, divenendo suo consigliere di fiducia (uno dei pochi non fiorentini). Con le dimissioni di Letta e Matteo Renzi nominato nuovo capo del governo, Delrio nel febbraio del 2014 viene scelto come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Con questo incarico, sceglie come segretario generale Mauro Bonaretti, già city manager di Reggio Emilia.
Nell'aprile del 2014 la Camera dei Deputati approva in via definitiva la riforma delle Province, cioè il cosiddetto ddl Delrio. Le Province - viene stabilito nel disegno di legge - non spariscono del tutto, ma smettono di essere organi elettivi: i nuovi consigli e le nuove giunte provinciali, infatti, saranno formati unicamente dai consiglieri, dagli assessori e dai sindaci eletti dei Comuni che fanno parte del territorio di giurisdizione delle Province stesse. Altro tratto distintivo del ddl Delrio è che i membri delle giunte e dei consigli provinciali non riceveranno alcun tipo di indennità economica.
Nelle ultime settimane del 2014, quando le dimissioni di Giorgio Napolitano da Presidente della Repubblica diventano ufficiose (le rassegnerà ufficialmente nel gennaio del 2015), il nome di Graziano Delrio viene inserito dagli organi di informazione e dai giornalisti politici nell'elenco dei papabili per l'elezione al Quirinale.
All'inizio del mese di aprile del 2015 diventa Ministro per le infrastrutture, andando a sostituire il dimissionario Maurizio Lupi.
Frasi di Graziano Delrio
Foto e immagini di Graziano Delrio
Video Graziano Delrio
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Graziano Delrio. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Graziano Delrio.
Buona sera, l ho sentita parlare al Presidente Conte, e sono contenta che lei sia dalla sua parte, é l unico che ha pensato a noi operatori sanitari e a tutte le vittime di questo virus maledetto. Quello che fa Conte lo fa anche per la sanità. Tutte queste restrizioni ci vogliono, anche se secondo me ci voleva il lockdown in novembre e anche adesso x 2 settimane almeno. Tutti pensano all economia, prima c é la salute, stop.
Grazie per il suo discorso.
Saluti.
https://www. siracusa2000. com/index. php/2019/11/19/basta-crolli-nelle-scuole-della-provincia-scuole-sicure-chiede-le-ispezioni-dei-carabinieri/
Ho letto il bel articolo di Del Rio su la Repubblica del 24/10/2018.
Manca, secondo me, come si colloquia e insegna con gli elettori PD che non sono molto idealisti tra quelli che io conosco.
Nella mia provincia si creano gruppi legati spesso a votare solo perchè si richiede e si vogliono cose pratiche (lavori per il comune, raccomandazione, entrare nella struttura comunali, regionali e provinciali, altri sporcizie, i dirigenti e funzionari dei comuni super sporchi, etc.).
Come combattiamo le motivazioni per cui si vota spesso sollo per scambi sporchi ?
Lo vedo questo uno dei più grandi problemi. Non li sento affrontare questi Big Problem (forse servono per vincere).
Un ex sindaco PD mi ha detto: quando tu eri giovane (ho 63 anni) eri idealista per il periodo e la cultura che ti incitava su cose pulite da combattere; ora i giovani se devono votarti vogliono subito qualcosa di personale (lavoro nelle costose coop create per loro e spesso a spendere soldi inutili).
Come eliminiamo queste problematiche che si creano ma la dirigenza non ha mai fatto cose concrete per curare questa bruttissima e cancerogena distruzione della Sinistra (Questione Morale .... povero Enrico; nelle sedi di segretarie esiste ancora la sua foto ...troppo vecchia, ma molto moderna per rivedere la vera Sinistra, i veri giovani, i veri dirigenti "onesti" e non porta-tessere ...mi sbaglio ?).
Io all'ex sindaco gli ho detto che il DNA degli elettori si è ammalato ed è cancro MALIGNO ...avete inventato un farmaco ? Non ne parlate ... quindi NOOOO. Mi dispiace molto, sinceramente. Spero un pochino te. Fammi sapere.
Mi piace, lo trovo preparato, con grande esperienza, essendo stato anche sindaco che significa : amministrare " lo vedo bene per una carica importante al fine di dare ossigeno e forza al PD
il messaggio è stato inviato sul suo sito
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