Pierluigi Castagnetti
Biografia
Pierluigi Castagnetti nasce il 9 giugno del 1945 a Reggio nell'Emilia. Iscrittosi giovanissimo alla Democrazia Cristiana, si laurea in Scienze Politiche e, alla fine degli anni Sessanta, collabora con Don Giuseppe Dossetti.
Avvicinatosi a Zaccagnini e Martinazzoli, nel 1980 viene eletto consigliere regionale dell'Emilia-Romagna, mentre nel 1982 ottiene l'incarico di segretario regionale del partito.
Le prime esperienze in parlamento
Nel 1987 viene eletto per la prima volta in Parlamento. Nel corso della sua prima legislatura, Pierluigi Castagnetti è relatore della proposta di legge che disciplina il commercio di armi (nel 1990) e vota contro alla partecipazione dell'Italia alla Prima guerra del Golfo (nel 1991).
Come primo firmatario presenta, tra l'altro, proposte di legge relative agli interventi per l'innovazione nelle piccole e medie imprese e per la nascita di nuove imprese, per l'istituzione a Reggio Emilia di una sezione distaccata della Corte di Appello di Bologna e per la soppressione della tassa speciale sulle autovetture a metano.
In qualità di cofirmatario, invece, sottoscrive proposte di legge sulla riliquidazione delle pensioni dei dirigenti civili e militari dello Stato, sulle norme per la repressione del lavoro abusivo e della concorrenza sleale e sulla regolamentazione delle sostanze che danneggiano lo strato di ozono.
Gli anni '90
Rieletto in Parlamento del 1992, durante la XI legislatura, Castagnetti presenta una proposta di legge relativa alla modifica dell'immunità parlamentare prevista dalla Costituzione all'articolo 68. Diventato capo della segreteria politica della Dc di Martinazzoli, in seguito alle elezioni politiche del 1994 lascia gli incarichi di vertice, per essere poi eletto al Parlamento Europeo.
Tra il 1996 e il 1998 pubblica con Diabasis due volumi: "L'Europa e la quarta generazione dei diritti" (con Federico Mioni) e "Conoscere l'euro".
Fondatore del nuovo Partito Popolare, nel 1997 viene sconfitto da Franco Marini nel congresso che sancisce la nomina del segretario. Si rifà, tuttavia, due anni più tardi, quando batte nettamente Ortensio Zecchino e Dario Franceschini e diventa ufficialmente il nuovo leader del Ppi. Il partito, con la guida di Pierluigi Castagnetti, conclude l'alleanza con Rinnovamento Italiano, I Democratici e Udeur nella Margherita, così che l'area centrista viene inglobata dall'alleanza di centrosinistra.
Gli anni 2000
Nel 2001 Castagnetti viene ancora eletto in Parlamento: nella XIV legislatura è presidente alla Camera del gruppo Margherita - L'Ulivo. Nel 2002 deve affrontare una disavventura giudiziaria: viene accusato, infatti, di avere ricevuto dall'imprenditore Luigi Marrino una tangente pari a quindici milioni di lire all'inizio degli anni Novanta.
Rinviato a giudizio con il capo di imputazione di corruzione, nell'aprile del 2003 ottiene le attenuanti dal giudice dell'udienza preliminare: il reato viene prescritto.
Due anni più tardi, il politico emiliano dà alle stampe per Diabasis il libro "La Costituzione offesa". Alle elezioni politiche del 2006 si presenta nella circoscrizione Emilia-Romagna nella lista L'Ulivo, venendo nuovamente eletto: a partire da maggio è vicepresidente vicario della Camera dei Deputati. Nello stesso anno pubblica per Rubbettino "Come esserci: i credenti nella nuova fase della politica secolarizzata", scritto a quattro mani con Savino Pezzotta.
Durante la XV legislatura è primo firmatario di proposte di legge sull'abrogazione della legge n. 270 del 21 dicembre 2005 sull'elezione della Camera e del Senato e sulle disposizioni per l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione sulla democrazia interna dei partiti; come cofirmatario presenta proposte di legge per la riconoscibilità e la tutela dei prodotti italiani, per l'introduzione nel codice penale di disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente e per la valorizzazione e la tutela dell'opera di Giovannino Guareschi.
È, inoltre, presidente del Consiglio di amministrazione del fondo di previdenza del personale, presidente del Comitato per gli affari del personale e componente della XIV Commissione (Politiche dell'Unione Europea). Nell'aprile del 2008, con l'inizio della XVI legislatura, in occasione della votazione del nuovo presidente della Camera Castagnetti assume l'incarico di presidente provvisorio straordinario. Pochi giorni più tardi viene nominato Presidente della Giunta per le Autorizzazioni a procedere della Camera.
Componente del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa e della XIV Commissione (Politiche dell'Unione Europea), come primo firmatario presenta una proposta di legge relativa allo studio della figura di Matilde di Canossa e alla salvaguardia e alla valorizzazione turistica e culturale dei territori matildici.
In qualità di cofirmatario, sottoscrive tra l'altro proposte di legge riguardanti disposizioni a favore dell'arte contemporanea, per la prevenzione e il trattamento dell'endometriosi e per la promozione della piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva.
Nello stesso periodo, torna in libreria con "La nuova tenda", edito da Diabasis. Nel 2009, con le elezioni primarie del Partito Democratico, sostiene apertamente Dario Franceschini, segretario uscente.
Gli anni 2010
Nel 2011 annuncia all'"Espresso" e alla "Gazzetta di Reggio" la sua intenzione di non ricandidarsi più al Parlamento nelle elezioni successive, con l'intenzione di agevolare il rinnovamento della politica.
Nel gennaio del 2015, con le dimissioni del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il nome di Pierluigi Castagnetti viene inserito dai media nella lista dei papabili per l'elezione al Quirinale.
Frasi di Pierluigi Castagnetti
Foto e immagini di Pierluigi Castagnetti
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Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Pierluigi Castagnetti. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Pierluigi Castagnetti.
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