Steve Vai
Biografia • In un virtuoso inferno di note
Steven Siro Vai, noto come Steve Vai, nasce a Carle Place, nello stato di New York, il 6 giugno del 1960. È uno dei più famosi e virtuosi chitarristi dell'era moderna. La sua è una delle biografie più visitate nel nostro elenco di chitarristi famosi. Idolo del virtuosismo chitarristico moderno, compositore e produttore discografico egli stesso, oltre che bravo bassista, è considerato uno dei più grandi talenti della storia della chitarra moderna. Scoperto dall'idolo rock Frank Zappa, ha intrapreso dagli anni '80 in poi una propria carriera da solista, facendosi affiancare da alcuni dei migliori musicisti di sempre.
Il padre di Steve vive a Milano, prima di trasferirsi negli Usa. Il futuro chitarrista, nato in America, ha nei suoi geni l'Italia, come si evince dal cognome stesso. Cresciuto nella cittadina di Carle Place, il giovane Steven si appassiona sin da subito a quello che sarà il suo strumento, ascoltando i brani di Jimi Hendrix, dei Led Zeppelin e di Alice Cooper. Già prima di compiere i diciotto anni, quando frequenta ancora la scuola, comincia a prendere lezioni dal chitarrista Joe Satriani, con cui finirà per suonare insieme molti anni dopo.
A diciotto anni entra nella rinomata scuola di musica americana con sede a Boston, la Berklee. Qui, tra i suoi insegnanti c'è un certo Frank Zappa, allora all'apice del successo. È lui, pertanto, che intravede nel giovane studente il suo talento innato, unitamente ad una capacità tecnica notevole. All'inizio Zappa assume Vai nel ruolo di "chitarrista-trascrittore", impegnandolo nella traduzione su partiture delle sue difficili composizioni. Ben presto però l'icona del rock statunitense si accorge della bravura del giovane Steven e lo porta con sé in giro per l'America, nel ruolo di "stunt guitar", come lo definisce egli stesso nelle performance dal vivo.
Tra i due nasce una grande collaborazione tanto che successivamente, quando lo stesso Vai avrà raggiunto una propria notorietà, Zappa gli rende il dovuto nel suo libro, il "The Frank Zappa Guitar Book", nel quale sottolinea la "diabolicità" del proprio chitarrista con il fatto che abbia compiuto sei anni esattamente il sesto giorno del sesto mese del 1966.
Tra i soprannomi che Zappa dà al suo giovane erede, c'è anche quello di "piccolo virtuoso italiano". Con la pittoresca e leggendaria band di Frank Zappa, Vai lavora dal 1981 fino al 1984 circa, prendendo parte ad album storici come il noto "Man from Utopia", realizzato nel 1983.
Nel 1984 il giovane Steve Vai pubblica un album da solista, che diventa una sorta di oggetto di culto, soprattutto per il momento in cui è stato inciso, quando cioè non è ancora diventato una star della chitarra, oltre che per il lavoro in sé, ovviamente. Si chiama "Flex-Able" e subito dopo viene seguito da un minialbum che riprende il precedente, continuandolo con alcune nuove tracce, dal titolo "Flex-Able Leftovers". Nel 1985 sostituisce il collega Yngwie Malmsteen come chitarra solista negli Alcatrazz, al seguito di Graham Bonnett, che resta subito impressionato dalla bravura di Vai. Con il gruppo hard rock incide il disco "Disturbing the Peace".
L'anno dopo però Steve è al servizio del grande David Lee Roth, da qualche anno uscito dai Van Halen e icona del rock anni '80, oltre che prodigioso front-man d'assalto. È Billy Sheehan, vecchio amico di Vai, a mettere insieme i due musicisti. Con Roth, il chitarrista di origini italiane incide due album di successo, entrambi nelle classifiche rock di sempre: "Eat'Em and Smile", del 1986, e "Skyscraper", del 1987. In questo periodo inoltre comincia la sua "avventura promozionale" per l'etichetta Ibanez, che lancia una linea di chitarre personalizzate su di lui, la Jem 777.
Intanto però, a conferma della sua fama sempre più in crescita, Steve Vai viene chiamato ad interpretare il ruolo di "chitarrista del diavolo" nel celebre cult movie "Mississippi Adventure", con un cameo poi diventato storico nel quale gareggia in un "guitar duel" con il protagonista del film, Ralph Macchio (ex protagonista di "Karate Kid"). Per l'occasione, Vai lavora alla colonna sonora, insieme all'illustre collega Ry Cooder, oltre che al doppiaggio musicale nel momento clou del film. Il brano principale pertanto, poi divenuto uno dei più eseguiti ed osannati dagli studenti di chitarra, è una composizione intitolata "Eugene's Trick Bag", in stile pseudo-barocco, che il chitarrista di origini italiane scrive per il film, ispirandosi ad un "capriccio" di Niccolò Paganini.
Nel 1989, il virtuoso chitarrista sostituisce l'infortunato Adrian Vandenberg, leggenda del rock inglese, nella band storica dei Whitesnake. Con il gruppo, Vai gira in tour e ottiene un grande successo. Al contempo incide uno dei suoi lavori migliori, nel 1990, un album strumentale dal titolo "Passion and Warfare", che ottiene un grande successo. L'anno dopo, nel 1991, ottiene il suo primo Grammy Award e contemporaneamente sempre per la casa Ibanez, realizza un modello di chitarra a 7 corde, la "Universe", simile per caratteristiche alla sua precedente chitarra, la Jem, ma privo di maniglia.
Nel 1993, per bissare il suo lavoro precedente, lancia un altro disco, "Sex & Religion". Il lavoro però, che a differenza di "Passion" non è solo strumentale, non ottiene il successo sperato e Vai abbandona subito la band che aveva creato per l'occasione, composta anche dai noti musicisti Devin Townsend alla voce, Tim Stevens al basso e Terry Bozzio alla batteria.
Qualche anno dopo si dedica con tutto se stesso all'esperienza live, dando vita con il suo amico e maestro di sempre Joe Satriani al celebre G3, ensemble chitarristico che ottiene un grande successo in tutto il mondo e che ha quale particolarità quella di unire al duo un chitarrista sempre diverso ad ogni occasione dal vivo. È del 1997 un album live molto amato dai chitarristi, dal titolo "G3: live in concert" (il terzo chitarrista nel disco è Eric Johnson).
A questa esperienza, seguono altri lavori strumentali a sua firma, oltre ad una serie elevata di raccolte che mettono ordine nella vasta produzione del chitarrista di origini italiane. Tra questi si segnalano "The Ultrazone" del 1999 e "Alive in an Ultra World", del 2001.
In questi anni però è importante segnalare il suo ritorno dal vivo con il G3. Questa volta, oltre a lui e a Satriani, c'è anche l'altro grande musicista John Petrucci (Dream Theater). Il prodotto di questa unione viene raccolto nel disco dal vivo "Live in Tokio", del 2005.
Dopo quasi cinque anni di silenzio Steve Vai ritorna in sala di incisione, con "Real Illusions: Reflections", datato 2005. Segue allora una celebre tournée, insieme con la Metropole Orchestra. Da questa esperienza viene tratto un doppio live ambizioso e interessante, intitolato "Sound Theories", pubblicato nel 2007. Il 18 luglio del 2008 il chitarrista incide l'album "Ma Reson", per la Warner France, cui segue, l'anno dopo, "Where the wild things are" (Live). Gli ultimi album in studio sono "The Story of Light" (2012), "Modern Primitive" (2016).
Steve Vai è titolare della "Favored Nations", una etichetta discografica specializzata nel prendersi cura di nuovi talenti musicali, operante in tutto il mondo.
Sposato con Pia Maiocco, anche lei musicista, ha due figli: Julian Angel e Fire.
Frasi di Steve Vai
Foto e immagini di Steve Vai
Video Steve Vai
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Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Steve Vai. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Steve Vai.
Smettetela di sparar cazzate su mio cugino
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