Marco Minniti
Biografia
Domenico Luca Marco Minniti nasce il 6 giugno del 1956 a Reggio Calabria, figlio di un generale dell'Aeronautica Militare. Da adolescente manifesta il desiderio di diventare pilota, ma all'età di diciassette anni è costretto ad abbandonare questo sogno persuaso dalla madre Angela, preoccupata per la pericolosità della mansione. Marco si ribella entrando a far parte, per protesta, della Federazione Giovanile Comunista Italiana.
Mio padre aveva otto fratelli e tre sorelle, i maschi erano tutti militari come lui. Quando mi impedirono di fare l'accademia aeronautica, mi iscrissi a filosofia perché mio padre la considerava la cosa più inutile del mondo.
Gli studi e l'inizio della carriera politica
Conclusi gli studi superiori, si iscrive all'Università di Messina dove si laurea in filosofia con una tesi su Cicerone. Nel frattempo continua a militare nelle file della FGCI, diventando amico di Giuseppe Lavorato. Negli anni Ottanta è segretario del Partito Comunista Italiano della Piana di Gioia Tauro, nell'epoca in cui la 'ndrangheta assassina Giuseppe Valarioti, il primo politico calabrese ucciso dalla criminalità organizzata.
Tra il 1986 e il 1988 Marco Minniti è nella Commissione problemi del lavoro e dell'economia della direzione del PCI, per poi abbandonare questo incarico quando viene nominato segretario di federazione a Reggio Calabria.
Marco Minniti negli anni '90
Nel 1992 è segretario regionale del Pds in Calabria. Due anni più tardi lascia l'incarico diventando membro della segreteria nazionale e Responsabile del Dipartimento problemi del partito. Nel 1996 è coordinatore della segreteria nazionale e viene candidato tra le file dell'Ulivo nel collegio uninominale di Reggio Calabria - Villa San Giovanni alla Camera dei deputati, non venendo eletto.
A partire dal 1997 è costretto a vivere sotto scorta a causa delle minacce ricevute dalla 'ndrangheta. Nel febbraio dell'anno successivo assume il ruolo di segretario organizzativo dei neonati Democratici di Sinistra. Nei governi D'Alema I e D'Alema II della XIII legislatura, Marco Minniti è sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio. Mentre durante il secondo governo Amato è sottosegretario di Stato alla difesa.
Gli anni 2000
Nel 2001 si ricandida alle elezioni politiche, venendo eletto deputato per la prima volta tra le file dei DS nella circoscrizione Calabria.
Cinque anni più tardi, in occasione della nuova tornata elettorale, viene scelto come capolista dell'Ulivo per la Camera dei deputati venendo eletto di nuovo: con il successo dell'Unione, diventa viceministro dell'Interno per il governo Prodi II.
Nel 2007 Minniti viene scelto come responsabile per la sicurezza nella Segreteria nazionale con Walter Veltroni, e in seguito alle primarie del 14 ottobre dello stesso anno viene eletto segretario regionale per la Calabria del Partito Democratico. Con tale incarico Minniti viene eletto di nuovo alle politiche del 2008, confermando la propria presenza alla Camera.
In seguito viene scelto come ministro ombra dell'Interno per il governo ombra del Pd, conservando tale compito fino al 21 febbraio del 2009. Pochi giorni più tardi viene nominato da Dario Franceschini, nuovo segretario del Pd, presidente nazionale del forum sicurezza del partito.
Dal mese di dicembre dello stesso anno è presidente della fondazione Intelligence Culture and Strategic Analysis, da lui stesso fondata, che vede come presidente onorario Francesco Cossiga.
Vita privata
Marco Minniti è sposato con la Mariangela Sera, di professione musicista. La coppia ha due figlie, Bianca Minniti e Serena Minniti.
Gli anni 2010
Il 4 agosto del 2012 il segretario del Pd Pier Luigi Bersani nomina Marco Minniti responsabile del partito per la verifica dell'attuazione del programma del governo di Mario Monti. Nel 2013 il politico calabrese viene candidato come capolista del Pd per il Senato per la regione Calabria, venendo eletto, e poco dopo è scelto come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti per il governo Letta.
Ho passato anni importanti come autorità politica dei servizi segreti, un lavoro nel quale il massimo successo rivendicabile è quello che nessuno sa che cosa hai fatto.
Minniti al Ministero dell'Interno
Confermato in tale ruolo con il cambio del Presidente del Consiglio e l'arrivo di Matteo Renzi, dopo le dimissioni di quest'ultimo - successive ai risultati del referendum del dicembre 2016 - Minniti viene scelto da Paolo Gentiloni, il nuovo premier, come ministro dell'Interno.
Una delle sfide più impegnative che si trova ad affrontare in questo ruolo è quella relativa all'immigrazione e al contrasto del traffico di migranti: tra le misure che Minniti adotta per rimediare alla grave situazione che coinvolge l'Italia c'è la riapertura dei CIE, i Centri di identificazione ed espulsione dei migranti.
C'è una evidente correlazione tra terrorismo e mancata integrazione. Sull'immigrazione si giocano gli equilibri dentro le democrazie occidentali nei prossimi anni. Non è un tema di ordine pubblico, né può essere affrontato con soluzioni facili, spot.
Il nuovo ministro dell'Interno, inoltre, con il sostegno del capo della polizia Franco Gabrielli raddoppia il numero di espulsioni; in più si reca in Libia per trattare con il governo locale e il presidente Fayez al-Sarraj al fine di giungere a un accordo sui rimpatri. Dopo la riapertura dell'ambasciata italiana di Tripoli, il 31 marzo del 2017 Minniti firma con un rappresentante del governo libico un accordo che mira a limitare i flussi migratori al confine tra la Libia, il Ciad, il Niger e l'Algeria, anche con l'azione di dieci motovedette ristrutturate della guardia costiera a nord.
Lo stesso Minniti il 31 luglio introduce il Codice di condotta per le ONG impegnate nelle operazioni di salvataggio dei migranti in mare, per regolare le attività delle Organizzazioni non governative che agiscono nel Mediterraneo. In vista delle elezioni del 2018, Marco Minniti viene candidato per il Partito Democratico nel proporzionale in Veneto e nell'uninominale nel collegio di Pesaro-Urbino. Dopo le elezioni del 4 marzo 2018 il suo successore alla guida del Ministero degli Interni è Matteo Salvini (dal 1° giugno successivo).
Frasi di Marco Minniti
Foto e immagini di Marco Minniti
Video Marco Minniti
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Marco Minniti. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Marco Minniti.
Nel caos della politica italiana,
nonostante non condivida più da tempo la linea del PD,
ritengo che Marco Minniti sia comunque una risorsa importante per l'Italia.
Quando manifesta un pensiero politico è originale e lungimirante.
Minniti mi piace mi appare come una persona determinata, non sono in grado di dare un parere se tutto quello che ha fatto e' giusto anche perché si toccano momenti veramente difficili da affrontare come quelli dell'emigrazione e tutto quello che da' per risolverla! Uno dei tanti calabresi che per combattere l'andrangheta rischiano la pelle, perché devi subire ma mai protestare! La Calabria che non se la passa certamente bene e ci ha dato tanti calabresi scappati anni fa dalla loro terra per potersi rifare una vita nel nord, operai, muratori manovali, di tutto, volenterosi e determinati come Minniti
Sono solidale con Lei dopo l'intervista rilasciata da Orfini circa la politica da lei prodotta circa la gestione degli immigrati. Suggerirei inoltre anche a Renzi di non dire stupidaggini come quella detta relativamente a Salvini che non avrebbe fatto nascere il governo poiché la sua politica economica è irrealizzabile e non sarebbe stato in grado di gestirla. Con Renzi ed Orfini non si va da nessuna parte, pensano solo al potere. Il PD ha bisogno di gente come lei o Franceschini o Andrea Orlando.
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