Andrea Orlando
Biografia
Andrea Orlando nasce l'8 febbraio del 1969 a La Spezia. Dopo aver conseguito il diploma di liceo scientifico, si avvicina alla politica e diventa, a soli vent'anni, segretario provinciale della Federazione Giovanile Comunista Italiana. Viene poi eletto - nel 1990 - nel consiglio comunale della sua città, La Spezia, con il Partito Comunista Italiano.
Dopo lo scioglimento del Pci, Andrea Orlando viene eletto di nuovo con il Pds. Nel 1993, ad appena ventiquattro anni, è capogruppo nel consiglio comunale spezzino. Un paio di anni più tardi viene nominato segretario cittadino del Pds. Nel 1997, dopo essere stato il primo degli eletti in consiglio comunale in occasione delle elezioni amministrative, viene nominato dal sindaco Giorgio Pagano assessore. Orlando è inizialmente assessore alle attività produttive e successivamente assessore alla pianificazione territoriale.
Gli anni 2000
Dopo essere entrato, nel 2000, nella segreteria regionale dei Democratici di Sinistra in qualità di responsabile degli enti locali, nel 2001 è segretario provinciale. Nel 2003, lasciata la giunta comunale della Spezia, viene chiamato da Piero Fassino alla direzione nazionale del partito. Dapprima Andrea Orlando ricopre l'incarico di vice-responsabile dell'organizzazione; in seguito ha il compito di responsabile degli enti locali.
Nel 2006, anno in cui diventa il responsabile dell'organizzazione della segreteria nazionale del partito, viene candidato alle elezioni politiche nelle liste dell'Ulivo della X circoscrizione. Viene così eletto in Parlamento.
L'anno seguente, con lo scioglimento dei Ds, entra a far parte del Partito Democratico. Diviene il responsabile dell'organizzazione nella segreteria nazionale di Walter Veltroni.
Nel 2008 si torna a votare per le politiche, e Andrea Orlando viene eletto di nuovo nella circoscrizione Liguria alla Camera dei Deputati. Questa volta sotto le insegne del Partito Democratico. Entrato a far parte della Commissione parlamentare Antimafia, diventa membro della commissione Bilancio della Camera e portavoce del Pd. Prima con Veltroni segretario e poi con Dario Franceschini.
Nel novembre del 2009, con Pier Luigi Bersani nuovo segretario del partito, viene nominato presidente del Forum Giustizia del Partito. L'anno successivo diventa consigliere provinciale alla Spezia in quanto primo dei non eletti in occasione delle elezioni provinciali del 2007.
Divenuto membro della Commissione Giustizia della Camera, nel 2011 Orlando viene individuato da Bersani come commissario del partito a Napoli.
Andrea Orlando Ministro dell'ambiente
In seguito alle elezioni politiche del 2013, che lo vedono candidato al Parlamento in qualità di capolista nella circoscrizione Liguria della lista del Pd, viene nominato Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del governo, che vede come Presidente del Consiglio Enrico Letta.
Nel corso del suo mandato, tra l'altro, il politico ligure promuove la legge sulle emergenze ambientali dell'Ilva e della Terra dei fuochi. La legge mette a disposizione della magistratura nuovi strumenti per contrastare gli incendi di rifiuti, impone il ricorso all'esercito per il controllo delle terre contaminate e velocizza le bonifiche. Con tale legge viene inoltre introdotto nel Codice Penale il reato di combustione di rifiuti depositati in aree non autorizzate o abbandonati. Esso prevede condanne da un minimo di due a un massimo di cinque anni, eventualmente aumentate nel caso in cui, ad appiccare i roghi, siano un'attività organizzata o un'impresa.
Sempre nell'ambito di questo provvedimento, Andrea Orlando stabilisce lo stanziamento di 50 milioni di euro per il 2014 e di altrettanto denaro per il 2015. Lo stanziamento è da impiegarsi per uno screening sanitario delle persone che vivono vicino agli impianti Ilva a Taranto e nella Terra dei Fuochi. In Campania viene prevista anche la mappatura dei territori agricoli inquinati.
In qualità di Ministro dell'ambiente Orlando concede anche l'Autorizzazione Integrata Ambientale alla Centrale termoelettrica "Eugenio Montale" alimentata a carbone e a metano di La Spezia.
Ministro della giustizia
Nel 2014 il politico spezzino viene nominato Ministro della giustizia nel nuovo governo che vede come Presidente del Consiglio Matteo Renzi. In virtù del suo nuovo incarico si ritrova alle prese con l'emergenza del sovraffollamento delle carceri.
Nei mesi successivi è promotore della riforma del processo penale e dell'ordinamento penitenziario. Potenzia poi l'Anac - ente deputato alla lotta alla corruzione - e favorisce l'entrata in vigore di una legge ad hoc anti-corruzione, che prevede un aumento delle pene per i reati più gravi contro la Pubblica Amministrazione, e la re-introduzione del reato di falso in bilancio.
Ancora, è tra i fautori della riforma del codice Antimafia e della riforma del reato di scambio elettorale politico-mafioso. Favorevole all'approvazione della legge sul caporalato, di quella sulle unioni civili e di quella sugli ecoreati, è coordinatore dei Ministri della Giustizia che aderiscono al Pse, nel periodo in cui l'Italia è alla presidenza dell'Unione Europea. Orlando promuove al contempo la realizzazione della Eppo, la Procura Europea.
Verso i vertici del Partito
Nel dicembre del 2016, con le dimissioni di Matteo Renzi da Presidente del Consiglio successive alla vittoria del No per il referendum sulle riforme costituzionali e la nascita del nuovo governo condotto da Paolo Gentiloni, Andrea Orlando viene confermato Ministro della giustizia.
Nel febbraio del 2017, poi, in seguito alle dimissioni di Renzi da segretario del Partito Democratico, avanza la propria candidatura alla guida del Pd, sfidando alle primarie lo stesso Renzi e il governatore della regione Puglia, Michele Emiliano.
Ministro del Lavoro
All'inizio del 2021 con il nuovo governo guidato da Mario Draghi: Andrea Orlando viene scelto per guidare il Ministero del Lavoro.
Frasi di Andrea Orlando
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Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Andrea Orlando. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Andrea Orlando.
Buonasera, la scrivo dalla Calabria, sicuramente sarò in ritardo per la presentazione delle liste su cui poi verranno inserite le circoscrizioni valide per le prossime europee di fine maggio.
In ogni caso, qualora volesse tenere presente il mio nominativo per la rinascita del sud Italia faccia pure conto su di me, amo molto la mia terra la Calabria e non solo la puglia, la sicilia, la campania e la basilicata.
Ho un progetto importante su cui poi se ne potrà discutere vista a vista...
In sintesi ho un obiettivo concreto e risoluto, potenziare tutti i macchinari per la combustione o la differenziata in modo da alleggerire i processi costosissimi di smaltimento rifiuti compresi i trasporti.
Poi voglio riqualificare scuole, alberghi, case in disuso e pezzo per pezzo iniziare una ricostruzione della Calabria, non dico certo di radere al suolo ogni casa ma quasi.
Il mio compito, fin da subito, è portare pace, avevo uno zio monaco dell'ordine dei francescani molto amato e rispettato.
Ecco io intendo riportare almeno qui il modello della vita di una volta che come sappiamo qui era prettamente rurale e sfruttare le bellezze naturali di qui che poi saranno un volano per quelle artistiche disseminate poi sopratutto fuori regione,
Ho un grande progetto di rimescolamento delle carte, non per questo la lotta alle ingiustizie si fermerà o cesserà d'essere, certo solo così, però, si potrebbe evitare la deriva delle lotte tra popoli e religioni che viviamo oggidì.
Una volta che il modello Calabria che per me è CalabroLucana la regione... si potrebbe stringere tramite finanziamenti europei all'innalzamento del "barometro" economico e in una sorta di reazione push to push and pull to pull cioè a catena si versebbero una quantità enorme di denaro nelle casse dello stato che prima serviranno solo a noi e poi al mondo intero... una sorta di lancia scagliata nel vuoto dove non si sa dove si mira ma si chi l'ha scagliata e se l'obiettivo è la pace e non la pace formale o di presentazione ma è pace tra popoli culture razze non esisteranno più le apologie, il nazismo e l'incredulità ortodossa e bigotta.
Bisogna per forza farsi avanti e noi saremmo i primi non perchè vogliamo esserlo per sfidare forze opposte ma perchè il nostro dna ce lo impone in qualche modo (vedi civiltà ellenica, bizantina, arabica e musulmana eccc)
Noi siamo già pronti da qui a far partire le carovane, i carri, i puledri le ancelle, sarà vita vera... certo gli artisti saranno solo artisti, i prelati, vicari e via dicendo si occuperanno delle loro cose e tutti gli altri vivranno e avranno di che vivere a lungo..
Ulteriori dettagli al numero 320-------
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