Pierfrancesco Favino
Biografia • Le magie del cinema
Pierfrancesco Favino nasce a Roma il 24 agosto 1969. Diplomato all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico", ha seguito il corso di perfezionamento diretto da Luca Ronconi e vari seminari di recitazione partecipando a numerose produzioni teatrali. È tra i fondatori dell'Actor's Center di Roma.
I film della prima metà degli anni 2000
Tra i film che lo hanno messo più in evidenza: "L'ultimo bacio" (2000) di Gabriele Muccino, "Dazeroadieci" (2001) di Luciano Ligabue, "Emma sono io" (2002) di Francesco Falaschi, "El Alamein" (2002) di Enzo Monteleone che gli è valso la candidatura al David di Donatello 2003 come miglior attore non protagonista.
Nel 2003 gira "Passato Prossimo" di Maria Sole Tognazzi e nel 2004 è nel cast di "Le chiavi di casa" di Gianni Amelio, presentato in concorso alla 61ma Mostra di Venezia e per il quale ha ricevuto la nomination per il Nastro d'argento come miglior attore non protagonista.
La seconda metà degli anni 2000
A seguire: "Romanzo Criminale" (2005, di Michele Placido) (premiato con il David di Donatello quale miglior attore non protagonista e con il Nastro d'Argento quale miglior attore protagonista), "La Sconosciuta" (2006) di Giuseppe Tornatore, "Una notte al museo" (2007) con Ben Stiller e "Saturno Contro", di Ferzan Ozpetek, grazie alla quale ha ottenuto, durante il Festival del Cinema di Venezia 2007, il premio Diamanti al Cinema come migliore attore protagonista.
Nel 2008 torna nelle sale con il film Disney "Le Cronache di Narnia: il principe Caspian", "Miracolo a Sant'Anna" di Spike Lee e "L'uomo che ama" di Maria Sole Tognazzi. Nel 2009 partecipa a "Angeli e Demoni" di Ron Howard (con Tom Hanks, tratto dal best-seller di Dan Brown).
Diverse anche le partecipazioni a produzioni televisive: da ricordare l'interpretazione di Gino Bartali nella fiction dedicata al grande ciclista toscano (2006) di Alberto Negrin, "Liberi di giocare" (2007) di Francesco Miccichè, grazie al quale ha vinto il premio come miglior attore protagonista al Roma FictionFest 2007 e "Pane e Libertà" (2009) di Alberto Negrin.
Lavori successivi sono "ACAB - All Cops Are Bastards" (2012, di Stefano Sollima), "Romanzo di una strage" (di Marco Tullio Giordana, 2012), "World War Z" (2013, di Marc Forster, con Brad Pitt), "Rush" (2013, di Ron Howard).
Dal 2003 Pierfrancesco Favino è legato sentimentalmente all'attrice Anna Ferzetti, dalla quale ha avuto due figlie.
Gli anni 2010
Nel 2014 veste i panni dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, vittima di mafia, per la mini-serie tv "Qualunque cosa succeda. Giorgio Ambrosoli, una storia vera".
Negli anni successivi recita nei film "Suburra" (2015, di Stefano Sollima), "Le confessioni (2016, di Roberto Andò), "Moglie e marito" (2017, di Simone Godano, con Kasia Smutniak). Nel 2019 interpreta Tommaso Buscetta nel film "Il traditore", di Marco Bellocchio.
Gli anni 2020
Nel 2020 recita nel biografico "Hammamet", di Gianni Amelio, interpretando magistralmente il protagonista Bettino Craxi. Nello stesso anno vince la prestigiosa Coppa Volpi per il film "Padrenostro": il premio viene assegnato durante la Mostra del cinema di Venezia al Miglior attore.
Nel 2023 un altro biopic: interpreta Salvatore Todaro, a capo del sommergibile "Comandante Cappellini" durante la seconda guerra mondiale, nel film "Comandante".
Frasi di Pierfrancesco Favino
Foto e immagini di Pierfrancesco Favino
Video Pierfrancesco Favino
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Pierfrancesco Favino. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Pierfrancesco Favino.
Stampa sommergibile Cappellini
Buon giorno Comandante (mi permetta di chiamarla cosi).
Mi chiamo Natalino Usai, sono un ex docente di navigazione e come hobby realizzo stampe di unita navali. A tale proposito volevo omaggiarla di una tavola del sommergibile Alfredo Cappellini che ho realizzato per il circolo ufficiali della Marina Militare di Cagliari.
Questo mio piccolo omaggio è un ringraziamento per avermi dato la possibilità di rivivere la storia di un uomo che per me, e mi creda per moltissime altre persone, è stato un mito.
Troverà l’immagine della stampa sul mio profilo Facebook in un post dedicato all’evento cinematografico.
Qualora decidesse di farmi l’onore di accettare questo mio omaggio, mi faccia avere un indirizzo mail dove spedire il file.
Le lascio inoltre il mio cellulare qualora dovesse preferire un contatto WhatsApp.
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Cordiali saluti
Natalino Usai
Libro di una vita: Racconto Bianco in Sanità - Dagli anni '70 alla Sars-CoV-2
Buondì Pierfrancesco Favino
Sono Alberto Pellè, autore (nuova pubblicazione febbraio 2022), del libro: "Racconto Bianco in Sanità - Dagli anni '70 alla Sars-CoV-2". Una storia vera nel mondo della nostra Sanità... È il libro di una vita che vorrei sottoporti (quale interprete che apprezzo tra i più in Italia), per un eventuale sceneggiatura e film.
Sito del libro:
https://amzn.to/3t3BMJR
A pochi anni Bianco, lasciando la città natia di Lecce, si trasferisce a Roma con la madre e i fratelli. Tramite la zia suora, allora caposala presso un ospedale della capitale, entra in contatto sin dall’infanzia con l’ambiente ospedaliero. Si è occupato inoltre del tema socio-pensionistico e del lavoro, rivisitando, nel Novembre 2021, il breve e intenso saggio dal titolo: Lavoro e Previdenza oltre la “normalità” sociale / 10 anni dalla riforma Fornero - Governo Monti 2011
Alberto Pellè, nato a Lecce nel 1955, si è laureato in Scienze Sociali presso l'Università Angelicum di Roma.
Sabino M. Palumbieri (SDB - Antropologo emerito Università Pontificia Salesiana di Roma):
Questa riflessione... – autentica testimonianza di denuncia e di speranza – è come olio bollente. Scorre lieve e scrosta il duro. La forma è avvincente come la narrazione del suo profondo al tuo profondo, che ne resta avvinto. E ne esci convinto. ...Alberto Pellè mostra un’attitudine rara nell’individuare i sintomi e nel cogliere il punto di sindrome del malessere del nostro benessere... Il medico si faccia medicina è il titolo significativo del primo congresso mondiale di psicosomatica. Va detto di ogni operatore sanitario. Per umanizzare le strutture sanitarie urge formare il mondo dei sanitari...
Buon proseguimento Pierfrancesco nella tua straordinaria carriera.
In attesa di riscontro ed eventuali consigli e riferimenti in merito, disponibile a inviare le varie presentazioni e il materiale del racconto, invio un caloroso cordiale saluto. Alberto Pellè - -------
Richiesta supporto evento VAC-CINEMA
Gentile Pierfrancesco,
mi chiamo Gabriele Coppa e sono il direttore dello sviluppo strategico ed organizzativo della ASL di Rieti, nonché coordinatore della campagna vaccinale covid19.
Nel primo week end di settembre organizzeremo a Rieti un evento dedicato alla vaccinazione di 200 ragazzi 12-18 anni al giorno, presso la città di Rieti in collaborazione con la Fondazione Varrone e con il Cinema Moderno.
In quella occasione i ragazzi che si vaccineranno riceveranno in regalo un abbonamento al Cinema; è il nostro piccolo contributo per dare una mano a far ripartire le imprese. Tanto da titolare l'evento VAC-CINEMA.
Ci piacerebbe averla come testimonial, saremmo onorati; la. seguo personalmente da una vita. Avere lei sarebbe di grandissimo aiuto per dare uno sprint alla vaccinazione dei ragazzi, consentirebbero loro di tornare ad una quasi normalità.
Probabilmente non Le sarà possibile, ma io ci provo essendo un testardo.
Complimenti per tutto sempre e comunque.
320. -------
Complimenti
Voglio congratularmi con lei per l’interpretazione di Buscetta. Non sono mai stato un suo fan, ma faccio da oggi un umile passo indietro. Bravo!
Riccardo Ursino
Catania
Richiesta Stage
Gent. mo Pierfrancesco Favino
vorrei se fosse possibile per la riapertura delle attività culturale proporre ai miei allievi di recitazione uno stage con lei sarebbe un bellissimo momento di confronto con chi al momento rappresenta al meglio questo difficile lavoro
Sperando nella sua disponibilità
La saluto Cordialmente
Massimo D'Alessio
Come intervistare una star italiana
Buona sera
Sarebbe possibile avere il contatto del suo manager.
Vorrei chiedere una mini intervista radiofonica
Grazie per la cortese risposta
Cordialmente
Raffaella
Omaggio a Gigi Proietti
Caro Pierfrancesco,
sono un tuo ammiratore ed estimatore poiché amo il cinema ma soprattutto il teatro. So anche, perché l'hai reso pubblico, che stimavi moltissimo il grande Gigi Proietti. E' proprio per questo che mi rivolgo a te per inviarti un mio 'pensiero' per il compianto maestro. Se hai tempo lo leggi e, se ti piace, disponi come meglio credi di farne uso. La lingua che ho usato è il romanesco, ma io sono un pugliese che vive in Sicilia, quindi, è chiaro che non sarà perfetta. Ti ringrazio per l'attenzione e... viva il teatro!
ER DIALOGO CELESTE
GIGI C’è permesso? (silenzio) C’è permesso? (silenzio) Gnente! E’ vero che so’ tutti morti, ma quarcuno deve pur parlà, o no! (Più forte) C’è permesso?
S P Chi è?
GIGI So’ io, Gigi
S P Gigi chi?
GIGI So’ Gigi, er teatrante.
S P Er teatrante! E che vieni a fa’ qua?
GIGI Me c’hanno mannato quelli der Purgatorio.
S P Der Purgatorio? Ma perché, là nun te possono tené.
GIGI E no, perché dice… dice…
S P Dice chi?
GIGI No, dice… che nun c’è posto pe’ me.
S P Nun c’è posto? Ma che stanno a di’, là ce stanno er doppio de posti ci’avemo qua.
GIGI Sì, però m’hanno detto che, siccome quann’ero ancora drento la cassa, hanno sentito tutta la popolazione del paese mio che me voleva ‘n Paradiso.
S P E tu perché sei passato dar Purgatorio prima?
GIGI Ecco appunto, te lo stavo a di’: prima prima me so’ presentato all’Inferno pecché me pareva naturale presentamme come umile peccatore su la tera
S P Ma quindi tu te senti peccatore?
GIGI E… sì, quarche vorta me so’ trovato a di’ o a fa’ cose… come te posso di’… nun troppo angeliche, con rispetto parlando. Ma sai, semo omini e… è facile che famo cose sbagliate. Però, in tutta sincerità te devo di’ che me so’ pentito forte e… me so’ pure messo a chiagne quanno me so’ accorto de quello che avevo combinato.
S P E allora, pecché nun t’hanno pijato all’Inferno?
GIGI E… pecché pure llà m’hanno detto che nunn’era posto pe’ me: m’hanno detto che li peccati mia so’ stati, come se po’ di’, troppo leggeri, mica come quelli che stanno là, così m’hanno detto. E pe’ quello che poi so’ passato dar Purgatorio e nun me vogliono manco là.
S P Ma ora dimme ‘na cosa: siccome qua io ce sto da tanto, tanto tempo, nun me rendo conto de quello che sta a succede là sulla tera. So solo che qua arriveno ogni tanto omini o donne che sembrano angeli, poi pe’ quarche tempo, gnente de gnente. Tu lo sai pecché?
GIGI Beh, caro er mio vecchietto (nun è che t’offenni se te parlo così, no?) come te dicevo io ho fatto er teatrante tutta la vita e me so’ divertito a pijà la vita stessa in giro, sai pecché? Pecché la vita sulla tera è diventata, come se po' di’, troppo difficile ed è pe’ quello che ho cercato de renderla un po’ più… più leggera.
S P Allora, te sei pijato la libertà de prendere in giro quelli che stavano male, è questo che me voi di’?
GIGI No, che c’entra, ma che stai a di’, col tuo permesso! Io sto a di’ n’artra cosa: io volevo solo fa’ ride le persone, che, tu lo sai mejo de me, hanno bisogno de nun pensa’ sempre alli affanni de ogni santa mattina.
S P Ma tu lo sai che proprio questo fa bene alla salute e all’anima?
GIGI E ce lo so, sì, però…
S P Però che?
GIGI Però, se me posso permette, quanno sei nei guai là sulla tera, nun n’è cosa semplice azzasse la mattina e dire ‘Ma come so’ felice de campa’ oggi! ’
S P Questo pecché tu non sei un vero credente!
GIGI No, nun n’è così, abbi pazienza, amico mio, se me posso permette! Ma tu lo sai che cosa sta a succede ora là sotto?
S P Certo ch ‘o so, che te pare che nun ci’o so?
GIGI E però voi state qua e noi stamo là, voi siete creature piene de santità, noi semo persone semplici e vivemo ogni giorno a combatte co’ le ingiustizie, co’ e magagne, co’ e malattie, co’ i soprusi, co’ e guere, e nu te sto’ a fa’ l’elenco che nun finisce mai.
S P E quindi co’ tutte ste problematiche com’è che volevi fa ride l’omini uguali a te?
GIGI Beh! All’inizio te pare ch’è stato facile? Ma poi me so’ detto: ‘A Gigi, datte na mossa che se no qua dove te giri giri ce so sempre guai, e famoli divertì un pochetto sti poveri disgraziati come me. ’ E così, me so ‘nventato tanti personaggi che vedevo pe’ strada e ci’o fatto la caricatura pe’ fa’ ride ma pure pe’ fa’ pensa’ quanto semo scemi tante vorte.
S P Che significa sta cosa?
GIGI Ma sì, caro mio, noiartri semo bravi a fa’ questo e a fa’ quello ma poi semo proprio ciuchi quanno pensamo che de fronte a noi ce sta sempre uno che ce fa’ e scarpe o magari al contrario semo noi che je’ famo le stesse scarpe. Vojo di’ che semo pieni de difetti ma nun ce n’accorgiamo o, se ce n’accorgiamo famo finta che nun ce so’.
S P Ma io v’avevo detto la stessa cosa tanto tempo fa eppure v’aa siete scordata…
GIGI Io, pe’ ditte a verità, non m’oo ricordo, comunque, te stavo a di’ che, difetto de qua e difetto de là, m’è venuta l’idea de presenta’ a teatro tutte ste… come potemo di’… tutte ste…
S P Problematiche, manie, incomprensioni, cattiverie, …
GIGI Chiamamole pure… fesserie amplificate pe’ non esse scortese co’ a bocca co’ na persona anziana come te, carissimo er mio vecchietto.
S P E famola finita co’ sto vecchietto! Io sembro così ma drento so’ più giovane de te, caro mio. Comunque, me stavi a di’ che hai recitato a teatro, ma er pubblico come ha reagito quanno ci’hai fatto vede’ tutti li difetti sua? Nun s’è agitato e arrabbiato? Nun t’ha pijato a pomodori? Nun t’ha menato?
GIGI No, macché. S’è messo a ride forte forte pecché, a poco a poco, ha capito che je stavo a di’ la verità scherzando, come er padre quanno vole rimprovera’ er suo figliolo, però je fa capi’ che je vo’ bene, nun so se me so’ spiegato…
S P Te sei spiegato bene, certo. Ma, ora, spiegami na cosa che nun m’è chiara: me dici che hai fatto er mestiere che t’è piaciuto, me dici che hai fatto diverti’ e che pure tu te sei divertito. Allora, pecché sei arrivato qua quanno ancora potevi da’ sollievo alli compagni tua. Te, sei ancora giovane, pecché te ne sei scappato de là.
GIGI E ci’hai ragione a dimme sta cosa, però… ora me vergogno pure a dittela… nun gnaa facevo più.
S P Ma che stai a di’… mica te sei finito co’ e mani tua! Allora sì che te manno dritto dritto…
GIGI No, no, e famme fini’ de raccontatte a storia, famme spiega’ tutto in santa pace. Ci’avemo a pace armeno quassopra o no?
S P Certo che ci’avemo a pace. Se nun l’avemo qua, dove artro a trovi?
GIGI Oh! Me fa piacere senti’ sta cosa. Allora, te stavo a di’ che, proprio nell’urtimo periodo c’è stata na situazione che ci’ha fatto diventa’ tutti strani: t’aa ricordi a peste?
S P A peste! Ma so’ secoli che nun ce sta più.
GIGI Sì, ci’ho so pure io, ma sta malattia se comporta come quella: nun te puoi avvicina’ a uno, se no t’aa acchiappi subbito. Poi, te devi mette a mascherina, te devi lava’ le mani de continuo, te devi sta tranquillo a casa tua, pe’ lavora’ te devi compra’ n’arnese che ce parli co’ lui. Io ci’ho provato quarche vorta, ma me sembrava de parla’ co’ na sedia, cor muro, e perciò me so’ detto ‘ Ma che stai a di’, ma che stai a fa’, ma che te sei proprio rin… ahia, me devi scusa’, ma ar paese mio parlamo colorito pe’ facce capi’ mejio…
S P Ci’oo so, ci’oo so, che te pare che so’ nato ieri. E quindi, ancora nun m’hai detto pecché te ne sei annato.
GIGI E t’oo dico subbito. Te dicevo che, pe’ evita’ de attaccacce sta schifezza de malanno, l’alte autorità, a poco a poco, ci’hanno detto de sta a casa quanno cala a sera, de chiude tutti e locali de ritrovo, er cinema e… pure er teatro.
S P E quindi?
GIGI Come ‘e quindi? ’ A Paradiso! Me spieghi come faccio a presentamme sopra ar palco e parlo solo io, a chi poi? A e sedie?
S P E ci’hai ragione, amico mio.
GIGI E certo che ci’ho ragione, mannaggia a disgrazia! Allora me so’ detto ‘Si nun posso usci’, nun posso vede’ l’amici mia, nun posso anna’ de qua e de là pe’ vede’ come passa la vita, che faccio?
S P Ma te, sei n’omo de risorse…
GIGI A risorsa mia, a vita mia, a parte a famija, sai qual era?
S P Io so che pe’ n’omo normale è a famija.
GIGI Certo, t’oo detto prima. Ma pe’ me er teatro era a famija mia, caro mio: e quanno m’hanno detto che er teatro chiude, me so’ chiuso pur’io e pure er core mio nun gnaa fatta più.
S P E ora come fanno quelli che hai lasciato là sotto senza de te?
GIGI Ricrescono!
S P Come, ricrescono!
GIGI Già, pecché de fiore nasce fiore: se passa da un Gigi a n’artro. Questo è er messaggio che ci’ho lasciato.
Scrivo per il sig antoniono so se il francesco potra fare qualche cosa io le suggerisco di contattare
rai tre la rubrica quante storie oppure corrado augias
spero di esserle stato utile perche anche io ho avuto uno zio morto in campo di concentarmento
Buongiorno signor Favinoi, mi chiamo Antonio Le scrivo dalla provincia dell'Aquila, precisamente da Sulmona. Vorrei portare alla sua attenzione, la vera storia del nostro parroco don Aladino de Iulis, durante la seconda guerra mondale e la strage perpetrata dai nazisti in ritirata presso il piccolo paese di Gamberale. Dopo più di 50 anni, il parroco don Aladino, ha deciso di scrivere la sua storia pubblicando un libro dal titolo "La spia vestita da seminarista". Sarebbe meraviglioso se, avvalendomi della sua preziosa collaborazione, io riuscissi a far conoscere la sua storia prima che il nostro parroco passi a miglior vita. Insieme a lui ho potuto visitare tutti i luoghi descritti sul suo libro facendomi spiegare ogni momento saliente che ha portato lui e le altre persone verso la salvezza. A questo proposito, se potessi avere dei riferimenti, potrei inviarLe tramite posta una copia del libro, e chissà magari nel leggerlo potrebbe restare colpito dal suo racconto e aiutarmi in qualche modo a far conoscere questa storia. Restando in attesa, l'occasione è gradita per porgerLe distinti saluti...
Gentile Francesco, mi permetto disturbarla, inoltrandole una proposta che riguarda la sua disponibilità a far dono di un po’ del suo tempo attraverso la sua magnifica voce e profonda competenza nell’usarla, per condividerla ad uno scopo benefico. Mi presento. Sono Laura Barbieri, Presidente dell’Associazione Penelope Lazio che si occupa, su tutto il territorio Nazionale, di offrire aiuti mirati e sostegno alle famiglie che si trovano improvvisamente di fronte all’angoscia e allo smarrimento della sparizione di un proprio caro.
Ma, prima di rappresentare questa Associazione, ci tengo a dire che sono stata la mamma di un un figlio unico che è stato inghiottito nella terra degli scomparsi nel 2008 e solo nel 2019 ho dovuto abbandonare ogni speranza di un nuovo abbraccio, con la mostruosa e terrificante scoperta dei suoi resti, trovati abbandonati in un bosco dell’Umbria, dove temporaneamente si trovava ospite di una Comunità. La sua storia è su www. cerchiamodavide. org.
Lo scopo per cui la contatto è che il prossimo 12 dicembre ricorre la giornata nazionale degli scomparsi, istituita dal Commissario Straordinario per le per persone scomparse, organo del Ministero dell’interno. Causa emergenza sanitaria, siamo purtroppo impediti di dar corso a qualsivoglia manifestazione, riunione o quant’altro con la presenza. Pertanto la nostra idea è quella di creare un video, in cui appunto lei, mettendo a disposizione la sua arte, fa la presentazione della nostra associazione (può farsi un idea andando sul nostro sito Penelope Lazio) seguirebbero alcune testimonianze di famigliari di persone scomparse che lei presenterebbe, ed intercalerebbe con dei suoi piccoli interventi a commento.
Confido moltissimo nel suo accogliere, questa, lo capisco, singolare richiesta, ma so per certo che saprà leggere il desiderio carico di speranza di un suo “si”, che proviene da un cuore lacerato e frantumato, ma che non ritiene sia giusto chiudersi nel guscio del proprio immenso dolore, bensì cercare di donare conforto a chi si trova a vivere la stessa drammatica esperienza.
Essendo il tempo a nostra disposizione pochissimo per poterci organizzare, spero di ricevere una sua risposta a stretto giro. Ringraziandola sin d’ora, la saluto caramente.
Laura – mail: -------
Caro francesco sei un attore fenomenale io abito a correggio ma amo roma ho avuto la fortuna di salutarti 6 annio fa
mentre io stavo andando a pranzo da felice al testaccio credo che il piu bel tributo a gigi lo abbia fatto tu con la tua poesia
in romanensco grazie io ammiravo tanto gigi ma dalle mie parti non e passato tanto quindi sono andato a firenze milano e roma per vedere suoi indimenticabili spettacoli ancora bravo e spero che ti diano anche un 'oscar perche lo meriti tanto un grande abbraccio
ciao caludio
SAREI MOLTO FELICE SE POTESSI SENTIRTI RECITARE QUESTA MIA POESIA, GRAZIE
[ PROFUGA DELLA POVERTA' ]
Emigra la vita, la vita prigioniera
Naufraga nella disperazione
La meta è là, oltre la morte
Nel paese delle croci
Piante senza radici
Spine profumate dall’immenso dolore.
Per la libertà, chi vincerà? !
Briganti banchettano in mare con profughi straziati
Squali e miserabili
Primi e ultimi
Uniti in un sonno eterno in fondo al navigare dell’umanità.
Libera sarai! Da ogni sofferenza
Libera! In questo fiume di morte.
Braccia tese per non scomparire
A pescatori senza reti
Corri a me, tra le mie braccia corri bambina
Or ti vedo! Chi ti spinge a me son le gelide onde di una fine
Chi le afferrò fu solo la sorte.
Bandiere violate
Capelli spinti, come alghe al vento, da flutti ignari
Occhi sciolti in un mare di sale
Stelle buie che non si lascian guardare.
Guarda me!
Nell’ultimo spettacolo dell’onda, che magia fa' nel farmi sparire.
A luci spente perché non vai?
Tu resti a vedere chi se ne va.
Dal fitto sembran voci, nenie e canti
No! Son gelidi pianti.
Acque quiete, coscienze agitate.
La luna, cala lo sguardo nel fitto degli abissi e giudica:
Profondo è il cielo dal fondo di questo mare
Ci osserva, rabbuia e muore.
Patong li, 20/04/2015 h. 16: 00
Calabrese Angelo Antonio
Volevo chiedere se fosse possibile, in occasione del compleanno di una mia cara amica, farle come sorpresa una breve videochiamata col Sig. Savino che in caso acconsentisse dovrebbe farle gli auguri di compleanno inquanto, Monia compie gli anni il 27/09/2020. Se ciò non fosse possibile chiedo la cortesia di spedirmi una foto del Sig. Favino con una dedica a Monia per gli auguri di buon compleanno e AUTOGRAFO... in alternativa qualche altro prodotto del nostro mitico attore sempre con dedica e AUTOGRAFO.. Purtroppo ho scritto tardi e siamo al 23/09 mentre il compleanno è il 27/09, comunque se il materiale da voi a noi arrivasse tardi andrebbe bene e saremmo felicissimi lostesso.. Se tutto ciò non fosse possibile chiedo di mandarmi ugualmente risposta negativa, magari con un consiglio su che regalo si possa fare a una fan sfegatata per qualcosa di originale sempre inerente al Sig. Savino, nel mio caso come sorpresa a Monia.
Infine scrivo i miei contatti dove potrete comunicarmi le modalità di pagamento:
-Maurizio Fontanesi, via ------- -------, 68/C, Borgochiesanuova, 46100 Mantova.
-cellulare 347-------, fisso 0376/-------,
-indirizzo e-mail: -------.
Anticipatamente ringrazio di cuore e attendo anche eventuale risposta negativa tanto per sapermi regolare.
In Fede Maurizio Fontanesi Mantova..
Sono strafelice del tuo meritato successo, anche perché in tempi non sospetti avevo già intravisto in te quel grande attore dal multiforme ingegno.
Poi ho scoperto che quando parli dici cose molto sensibili e toccanti.
Tanti auguri campione
Salvatore Strino da Bassano del Grappa
Grazie Pierfrancesco!
Ti faccio tantissimi complimenti per l'emozione che ci regali. Sei veramente una mosca bianca nel nostro bel paese. Ti meriti veramente il meglio.
Ciao
Tiziana
Leggendo il Corsera online apprendo che Lei non ha invitato Salvini a vedere il suo nuovo film precisando pure che non è manipolabile. Evidentemente Lei sa già che lo avrebbe fatto. Non è simpatico neanche a me ma tra tutti state veramente esagerando. Non solo, penso pure che a suon di attaccarlo con "argomenti" risibili, come il suo, gli portiate qualche voto in più.
Buongiorno Pierfrancesco Favino,
sono la mamma di Francesco che il prossimo mese (10 agosto 2020) farà 18 anni. Mio figlio vuole diventare regista (ora ha finito il quarto anno del liceo artistico di Torino) e volevo chiederti se tu potessi inviarmi un video di auguri e magari di incoraggiamento per questo suo sogno (vorrei inserirlo in un video che gli stiamo preparando per la sua festa il 30/08). Se poi riesci ad inviarmi un video anche di un regista sarebbe per lui una sorpresa che ricorderà per sempre.
I miei genitori e mio marito sono originari del tuo paese Candela (FG) e per me sei un attore e una persona stupenda per questo mi sono permessa di scriverti.
Grazie per la disponibilità e ti auguro un sereno periodo di riposo estivo.
Rossella
Buongiorno, ieri ho visto il film "Gli anni piu' belli" e ho ripercorso tanti momenti di vita, accompagnati dalla musica di quei tempi. La sua interpretazione e' stata straordinaria, vera, attuale, perfettamente calzante con il mondo di oggi. Che lei sia un bravo attore, dotato di forte eclettismo, non e' una novita', pero' il personaggio del film e' proprio vero, reale; incarna un modello di vita basato sulla esteriorita' la quale, poi, svanisce ritrovando i vecchi amici. Il perdono per i torti fatti e ricevuti e' il grande punto di questo film. L'amicizia e' un bene prezioso e, se e' sincera, non trova ostacoli. Bravo Pierfrancesco. Bravi tutti
Non mi eri granché simpatico ma abbiamo un episodio che in un certo modo ci coinvolge e da quell'episodio la tua carriera, ha svoltato ed io ho cambiato totalmente opinione su di te: sei una gran persona e sarei orgoglioso di poterti conoscere.
Salve Sig. Savino, sono un Signora di 58 anni, divorziata sola, sopravvivo, ho scritto a molte persone dello spettacolo Da berlusconi a non sto elencare senza mai avere risposta, come forse non l'avrò neanche da lei, ma ci provo. Ho bisogno di un aiuto economico ho molti problemi, non lavorando faccio fatica a sopravvivere, cerco nel mio piccolo di aiutare le mie figlie grandi ma vanno avanti, mio fratello 62 anni con 4 figli adolescenti da mantenere alle scuole superiori senza lavoro da 8 anni, e non ha la possibilità di chiedere la pensione, mi vergogno, mi potrebbe aiutare per cercare di vivere, senza arrancare, lo so la mia è una richiesta azzardata e so che tutti hanno le braccine corte, tutti parlano di aiutare le persone in difficoltà, ma si parla i fatti non si vedono, sono invalida dal braccio destro a causa di incidente, non più come fare, alle volte penso che la morte sia la soluzione a tutti i miei problemi. Mi scusi per il disturbo spero solo che capisca il mio stato d'animo, non tutti sono fortunati come voi con il lavoro che fate, avete molte possibilità, purtroppo io non ho avuto fortuna, la mia fortuna sono le mie figlie, ma il poterle aiutare mi strazia. Se vorrà contattarmi, la mia mail l'ho scritta, in caso contrario ho solo scritto sapendo già di non ricevere risposta.
saluti
Ciao Pierfrancesco, volevo complimentarmi per il tuo ultimo film, ieri sera al cinema sono rimasta senza parole, era da tempo che non vedevo un film interpretato così bene da un po' tutti gli attori, ma in particolar da te. In questo film hai messo veramente tutto te stesso, si vede da ogni tua minima espressione, parli con gli occhi... e racconti una storia purtroppo fin troppo vera e cruda, ma che è esistita veramente... il bene ed il male, l'eterno conflitto, vista però con gli occhi di una persona che crede fino alla fine di essere nel giusto, in nome di valori che per gli altri non esistono più... è un po' la storia di tutti i giorni, non credi?
Bè che dire... Sei stato davvero "magico" e sicuramente il merito è anche di un bravo regista che ti ha guidato, non lo metto in dubbio... ma tu hai messo del tuo... e questo si vede, si percepisce, si sente in ogni tuo respiro... Grazie con tutto il cuore. Lucia
È nata una nuova stella ! Grazie Pierfrancesco per tutte le emozioni che ci hai regalato e per quelle che ci vorrai donare in futuro
La rivelazione del Festival di quest'anno sei tu!
devo dire che favino e'una persona vera e che ha una capicita'di passare dal drammatico al brillante,in modo semplice e naturale...i ruoli da lui interpetrati emanano fluidi emozionali,su tutti l'interpetrazione di bartali e di g.di vittorio....favino sei un grande.....
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