Leonardo Nascimento de Araújo
Biografia • Panchine meneghine
Leonardo Nascimento de Araújo, noto nel mondo sportivo con il suo nome abbreviato Leonardo, nasce a Niterói, nello stato brasiliano di Rio de Janeiro, il giorno 5 settembre del 1969.
La carriera di calciatore professionista inizia nel 1987 nella squadra del Flamengo, con cui esordisce nel campionato brasiliano all'età di diciotto anni. Non ha ancora compiuto diciassette anni quando ha modo di giocare a fianco del suo idolo Zico oltre che a giocatori di fama internazionale come Leandro, Bebeto e Renato Gaúcho; a fianco di questi grandi calciatori vince il suo primo campionato. Dal 1990 al 1991 Leonardo gioca nel San Paolo, aggiudicandosi il titolo brasiliano nel 1991.
Passa poi alla squadra spagnola del Valencia. Nel 1993 fa ritorno in Brasile per giocare nuovamente con il São Paulo; vince la Coppa Libertadores e la Coppa Intercontinentale: quest'ultimo trofeo viene conquistato battendo a Tokyo il Milan, sua futura squadra.
Con la nazionale brasiliana vince i mondiali statunitensi del 1994 battendo in finale, ai rigori, l'Italia guidata da Arrigo Sacchi. Si trasferisce poi in Giappone per giocare con i Kashima Antlers, squadra della neonata J. League nelle cui file milita anche l'amico Zico.
Nel 1996 Leonardo viene acquistato dai francesi del Paris Saint-Germain, con cui raggiunre la finale in Coppa delle Coppe.
È poi il Milan a volerlo nella sua rosa, così lo ingaggia nell'estate del 1997: resta in squadra fino al 2001, giocando 96 partite di campionato, segnando 22 gol e vincendo lo scudetto 1998-1999 da assoluto protagonista (sigla 12 reti in 27 presenze).
Gli anni 2000
Alla fine della stagione 2000-2001 decide di tornare in patria, dove gioca prima nel San Paolo e poi nel Flamengo. Superando di volta in volta vari infortuni, pensa più volte a ritirarsi dal calcio agonistico, tuttavia decide a sorpresa di ritornare al calcio giocato nel mese di ottobre del 2002, quando il Milan lo vuole ancora con sé. La nuova esperienza italiana è però molto breve e nel marzo del 2003 termina la carriera di giocatore.
Oltre a conoscere le lingue portoghese, inglese, spagnolo, francese (e un po' di giapponese), parla perfettamente l'italiano.
La sua fama di calciatore è almeno pari a quella di persona perbene soprattutto per le numerose iniziative in campo umanitario che negli anni ha avuto modo di portare avanti. Nel 1999 in Brasile ha dato vita alla Fundação Gol de Letra. È rimasto legato all'ambiente milanista, tanto da essere stato direttore della Fondazione Milan fino al mese di maggio 2006.
Dopo il calcio giocato lavora come consulente di calciomercato: è Direttore Operazioni Area Tecnica del Milan, lavora come osservatore in Sudamerica, tanto che ha contribuisce a portare in Italia diversi giovani che poi si rivelano dei fenomeni, quali Kakà, Pato e Thiago Silva.
Leonardo diventa ufficialmente cittadino italiano nel 2008. Alla fine del mese di maggio del 2009 l'amministratore rossonero Adriano Galliani annuncia che il nuovo allenatore che sostituirà Carlo Ancelotti sarà proprio Leonardo.
Debutta il 22 agosto 2009. Il 21 ottobre 2009, sotto la sua guida, il Milan vince contro il Real Madrid allo stadio spagnolo Santiago Bernabéu (3-2) per la prima volta nella sua storia.
Il 14 maggio 2010, dopo aver raggiunto la qualificazione diretta in Champions League, Leonardo annuncia però il suo addio al club rossonero, che diventa effettivo al termine della stagione. Dietro la decisione di abbandonare la società cui più di tutte era legato ci sarebbero delle forti incomprensioni con il presidente Silvio Berlusconi.
Con l'abbandono di Rafael Benitez a metà campionato, Massimo Moratti, grande estimatore di Leonardo, lo chiama per proporgli di guidare l'altra squadra di Milan: così, come un regalo di Natale, il 24 dicembre 2010 Leonardo diventa il nuovo allenatore dell' F.C. Inter. Qui rimane per una stagione.
Gli anni 2010
Il 13 luglio 2011 viene nominato direttore sportivo del Paris Saint-Germain. Alla fine del mese di maggio del 2013 viene squalificato dalla Commissione Disciplinare della LFP per quattordici mesi a causa di una spallata data all'arbitro Castro al termine della partita Paris Saint-Germain-Valenciennes (giocata poche settimane prima).
Dalla seconda metà del 2015 lavora come opinionista su Sky Sport. Per la stagione sportiva 2016/2017 è ospite fisso su Sky Sport anche la domenica sera nel programma Sky Calcio Club.
A distanza di oltre sei anni, alla fine del mese di settembre del 2017 torna ad allenare: siede questa volta sulla panchina dell'Antalyaspor, squadra che milita nel campionato della Turchia. Nella sua rosa c'è anche Samuel Eto'o, che era con lui all'Inter. Dopo pochi mesi però Leonardo dà le dimissioni a causa di divergenze con la società e degli scarsi risultati ottenuti. Nel luglio del 2018 torna al Milan in qualità di dirigente.
Il 14 giugno 2019 viene nominato direttore sportivo del PSG, a sei anni di distanza dall'ultima esperienza nello stesso ruolo con il club francese. Tre anni più tardi, il 22 maggio 2022 viene sollevato dall’incarico.
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Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Leonardo Nascimento de Araújo. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Leonardo Nascimento de Araújo.
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