Tim Cook
Biografia
Tim Cook, il cui nome completo è Timothy Donald Cook, è nato il 1° novembre del 1960. Manager alla guida di Apple (dal 2011), vede il suo destino segnato già dal nome della cittadina dell'Alabama nella quale vede la luce: Mobile. Cresce però tra Pensacola e, soprattutto, Robertsdale. In questo paesello di 2300 abitanti, la mamma Geraldine (commessa) e il padre Don (operaio in un cantiere navale) decidono di trasferirsi nel 1971.
Il liceo e l'università pubblica
A Robertsdale la famiglia Cook mette radici. Oltre a Tim, Geraldine e Don hanno altri due figli: Gerald (il maggiore) e Michael (il minore). Come da tradizione familiare, i ragazzi si abituano a lavorare con qualche impiego part-time sin da adolescenti. Tim, ad esempio, consegna i giornali, fa il cameriere e il commesso nello stesso negozio della madre. Sin da piccolo, però, Cook dimostra grande predilezione per lo studio.
Si diploma alla Robertsdale High School e, nel 1982, opta per la facoltà di ingegneria della Auburn University, università pubblica dell'Alabama. Anni formativi e sempre ricordati con piacere da Tim Cook: "Auburn ha giocato un ruolo chiave nella mia vita e continua a significare molto per me". La preparazione tecnica avuta alla Auburn si sposa con le competenze manageriali acquisite durante un Master in Business Administration della Fuqua School of Business alla Duke University. È il 1988 e la carriera di Cook sta per iniziare.
I 12 anni in IBM
Appena laureatosi, Tim Cook entra in IBM. Vi rimane per dodici anni, durante i quali ricoprirà ruoli di sempre maggiore prestigio. Arriva alla guida della divisione North American, poi chief operating officer di Intelligent Electronics e vice presidente di Compaq. Nel frattempo, però, arriva l'evento che cambierà la sua vita e la sua carriera.
L'incontro con Steve Jobs
Steve Jobs, dopo la sua burrascosa esclusione dal gruppo che aveva fondato, torna al timone di Apple, e vuole accanto a sé Tim Cook. I due non si conoscono personalmente, ma il manager nato a Mobile descrive il primo incontro così: "Ogni considerazione razionale mi suggeriva di rimanere in Compaq. E le persone a me più vicine mi suggerirono di rimanere alla Compaq. Ma dopo cinque minuti a colloquio com Steve, ho buttato al vento cautela e logica per scegliere Apple".
L'incarico è, sin da subito, di prestigio: senior vice president per il mercato mondiale. A lui Jobs assegna il compito di ridisegnare la struttura industriale di Apple, che alla fine degli anni '90 stava vivendo il suo momento più difficile. Nel 2007 arriva la promozione a coo (chief operations officer, direttore operativo).
Nel 2009 il primo assaggio del ruolo che riceverà in eredità da Jobs: Tim Cook diventa ceo per sostituire Jobs, che nel frattempo aveva iniziato la sua lotta contro il cancro al pancreas. Il rapporto tra i due è talmente stretto che Cook si offre di donare un pezzo del proprio fegato per tentare una cura sperimentale. Jobs, però, rifiuta.
Tim Cook alla guida di Apple
Nel gennaio del 2011, dopo un altro peggioramento delle condizioni di salute del fondatore, Cook torna al comando. Si occuperà della gestione operativa di Apple, mentre Jobs conserva nelle proprie mani le decisioni di portata strategica. L'incarico a Cook mentre Jobs è ancora in vita è un'investitura. Nessuno si sorprende quando, nell'agosto del 2011, Tim Cook diventa ceo dopo le
dimissioni di Steve Jobs (che sarebbe morto da lì a due mesi).
Apple torna ad essere un'impresa di successo. Quando si salda il connubio Jobs-Cook, nel 1998, il gruppo ha ricavi per 6 miliardi di dollari (nel 1995 erano 11 miliardi). Alla morte del fondatore, il nuovo ceo si ritrova a gestire un gigante da 100 miliardi di dollari. Cook entra nella classifica, stilata da Time, dei 100 uomini più influenti del pianeta.
La morte di Jobs è un brutto colpo. Apple temporeggia prima di lanciare nuovi prodotti. Ma quando lo fa, ottiene grande successo. Nel 2014, dopo tre anni di cura Cook, la Mela poteva già vantare un fatturato da 190 miliardi di dollari e utili vicini ai 40 miliardi.
Fortuna personale e diritti Lgbt
Si è vociferato spesso del suo carattere difficile, puntiglioso fino all'esasperazione. Pare che Cook inizi la giornata alle 4.30, inviando le mail ai suoi collaboratori e che la settimana parta con una riunione organizzativa già la domenica sera.
Il successo di Apple si fa sentire sulle tasche di Cook. Possessore di azioni e opzioni della Mela, avrebbe un patrimonio personale vicino agli 800 milioni di dollari. Nel marzo del 2015 ha affermato di volerlo lasciare in beneficenza.
Impegnato da tempo per le battaglie (anche in azienda) per i diritti Lgbt (sigla usata per riferirsi in modo collettivo a persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender), ha fatto coming out solo nel 2014. A oggi è l'unico CEO (Chief Executive Officer - amministratore delegato) nella lista di Fortune 500 (che raccoglie le maggiore imprese americane) a essersi dichiarato apertamente gay.
Frasi di Tim Cook
Foto e immagini di Tim Cook
Video Tim Cook
Commenti
Non ci sono messaggi o commenti per Tim Cook.
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Tim Cook. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Tim Cook.