Messaggi e commenti per Andrea Scanzi - pagina 10
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Mercoledì 25 settembre 2019 20:53:48
Martedì 7 novembre 2017 08:36:30
Oggetto: L’algoritmo che restituisce il 40% del denaro speso contribuendo a ridurre il deficit dello Stato.
Gentilissimo Dr. Andrea Scanzi,
Le scrivo perché ritengo necessario e doveroso pubblicare alla collettività l’esistenza di un nuovo strumento di contrasto alla povertà, un progetto per portare benessere sociale ed economico alle famiglie migliorando la loro qualità di vita.
Mi chiamo Giuseppe Rizzo, sono un imprenditore Informatico, con la collaborazione di un gruppo di qualificati ricercatori, matematici ed economisti, dopo oltre cinque anni di studi e ricerche allo scopo di trovare risposte concrete per contrastare la disoccupazione e la stagnazione produttiva che attanaglia il nostro paese, abbiamo sviluppato un’idea che abbiamo chiamato il “metodo EuroPlus”. Un progetto macroeconomico ideato su l’utilizzo di un “algoritmo” che permette di moltiplicare del 40% il potere d’acquisto contribuendo a ridurre il deficit dello Stato.
Proviamo a confrontare alcuni incentivi concessi dallo Stato:
Cosa fa lo Stato per incrementare la ripresa economica del Paese? Propone incentivi Statali con interventi mirati, restituendo parte del denaro speso sotto forma di sgravi e detrazioni fiscali. Misure positive atte a garantire l’incremento della domanda aggregata. Tuttavia, essendo detrazioni in alcuni casi superiori all’85% delle spese (comprese anche delle imposte IVA), quindi ancora maggiori, risultano un’inevitabile realtà, che ha effetti negativi sull’economia con uscite che superano le entrate fiscali causando “debito”. Ma come potrebbe questo debito auto-ripagarsi? Ciononostante, le aspettative di crescita del Pil, anche ipotizzando scenari estremamente ottimistici restano comunque interventi sbagliati nell'esecuzione del problema rendono sempre più grave la situazione. Un aggravamento del deficit che viene spalmato nei 10 anni sulle spalle dei nostri figli.
Inoltre, tutti questi incentivi vanno unicamente a beneficiare quei cittadini che possiedono un reddito ancora abbastanza elevato. Questo perché prima il cittadino, deve “anticipare il proprio denaro” per affrontare i pagamenti di tutte le spese, per poterlo in seguito ricevere, in parte e dilazionato negli anni, sotto forma di sconto sulle tasse dovute.
In definitiva, tutti questi incentivi, per quei pochi fortunati che possiedono un reddito sufficiente, andranno probabilmente a creare un accumulo dei risparmi. Keynes chiama questa situazione “la trappola della liquidità”: è l’eccesso e l’accumulo dei risparmi a creare quel deficit di domanda che causa un abbassamento della produzione e, quindi, la disoccupazione. Nel frattempo, per i crescenti strati della popolazione che vivono sulla soglia della povertà tutti questi incentivi, oltre a rimanere unicamente un miraggio, li penalizzano nel dover contribuire a risanare il deficit generato.
Quali sarebbero i benefici del metodo EuroPlus:
Contrariamente, con l’attuazione del metodo EuroPlus, lo Stato, farebbe ottenere un notevole sostegno economico alle famiglie a basso reddito moltiplicando del 40% il denaro che destinano alla spesa. Questo innovativo progetto, si basa su l’utilizzo di una carta elettronica di debito ricaricabile chiamata: carta “EuroPlus” (si utilizza come una normale carta bancomat). Questa carta EuroPlus, viene assegnata dallo Stato a tutti i cittadini lavoratori, pensionati (con reddito netto inferiore a 2.000 euro al mese) e coloro che usufruiscono dei vari sussidi.
Su questa carta EuroPlus, oltre ai propri versamenti è possibile fare accreditare (sia dallo Stato che dal datore di lavoro) il “denaro del proprio reddito” lo stipendio, la pensione o il sussidio.
Ogni volta che il cittadino la utilizza per “pagare un qualsiasi acquisto di beni o servizi”, tramite il circuito POS oppure, con il cellulare o da computer, un “algoritmo gli restituisce il 40% del denaro speso”, ricaricando sulla stessa carta, un Plus in denaro elettronico “virtuale” (quindi non monetizzabile) a beneficio unicamente di un maggiore potere d’acquisto.
Mentre se il cittadino utilizza la propria carta EuroPlus per prelevare del denaro contante dal bancomat (sportello ATM), soltanto su l’importo del denaro prelevato, il beneficio del Plus 40% non lo ottiene perdendolo, in questo caso potrà ritirare unicamente il denaro precedentemente caricato. Pagando i suoi acquisti con la carta EuroPlus potrà spendere il 40% in più di prima.
Il venditore, a sua volta riceverà l’intero importo della vendita comprensivo del Plus diventato parte integrante della vendita, caricato sulla propria carta EuroPlus (una carta con abilitazioni differenti da quella del cittadino), utilizzabile come una qualsiasi carta prepagata. Il venditore potrà liberamente decidere se monetizzare il denaro presente sulla propria carta oppure, utilizzarlo per pagare gli acquisti e i suoi fornitori e così via anche per tutti gli altri generando un effetto moltiplicativo della spesa.
Quando un qualsiasi venditore (anche se fosse il primo), decidesse di monetizzare il denaro presente sulla propria carta EuroPlus, versando in banca, le verrà scorporato il 40% del Plus, riceverà pagato in contanti il denaro “reale presente al momento sulla carta”. Onde evitare che il denaro del restante dovuto (il Plus 40% non incassato), si trasformi in un costo per il venditore. L’intero importo del Plus, potrà portarlo in detrazione o dedurlo dalle tasse dovute tramite un credito di imposta senza nessuna perdita.
Vediamo adesso un altro “interessante e sorprendente beneficio” del progetto a favore sia dei cittadini che dell’Erario. Prendendo come esempio, il bonus degli 80 euro, integrato sul reddito dei lavoratori dipendenti (che non costituiscono le fasce più povere e penalizzate della popolazione, come i disoccupati e i pensionati a basso reddito), costato 10 miliardi di euro di deficit. Noteremo che, il denaro di quel bonus, non essendo «vincolato alla spesa» ha provocato un effetto modesto sui consumi. Con l’attuazione del metodo EuroPlus, lo Stato, potrebbe far ottenere anche a tutte le categorie di lavoratori e pensionati a basso reddito e a chi riceve i vari sussidi welfare, un “bonus notevolmente maggiorato”.
Ecco come è possibile:
Ipotizzando un reddito netto di 1.000 euro al mese, anche se il cittadino decidesse liberamente di accantonare al risparmio il 20% del proprio reddito, potrà quindi prelevare dalla propria carta EuroPlus 200 euro in contanti. Utilizzando i restanti 800 euro per pagare la spesa, il suo potere d’acquisto verrà moltiplicato del 40% potendo così effettuare acquisti per un totale di 1.120 euro. Un valore maggiore del proprio reddito, ottenendo in questo caso un “bonus ben 4 volte maggiore degli 80 euro”, con un guadagno di 320 euro in più. Mentre se il cittadino decidesse di destinato l’intero reddito alla spesa (in questo esempio i 1.000 euro), il suo guadagno ammonterebbe a 400 euro.
Con l’utilizzo della carta EuroPlus, non soltanto verrebbero beneficiati i cittadini moltiplicando del 40% il loro potere d’acquisto, verrebbe anche concretizzata la certezza di far risparmiare all’Erario l’intero importo del deficit, (i 10 miliardi di euro). Questo enorme risparmio ottenuto di denaro pubblico, potrebbe ad esempio essere utilizzato dall’INPS per ridurre o evitare ulteriori aumenti dell’età pensionabile, realizzabile senza dover aumentare il deficit.
Il metodo EuroPlus funzionerebbe perché è in linea e condivide pienamente le misure di “politica fiscale espansiva” attuate dall’attuale Governo. Questo progetto, non è altro che una proposta concreta volta a individuare interventi correttivi ad una situazione evidentemente iniqua. Contribuendo alla semplificazione di procedure farraginose per apportare modifiche migliorative nell’erogazione delle varie detrazioni fiscali e bonus. Il metodo EuroPlus rappresenta un progetto più efficace contro la povertà, con un’amministrazione che funzioni meglio e costi meno liberando risorse, creando le basi per una crescita sostenibile offrendo l’opportunità di migliorare le prospettive di sviluppo del Paese.
Con questo metodo, verrebbero favorite le categorie a basso reddito moltiplicando il loro potere d’acquisto, a beneficio della domanda. Empiricamente i cittadini a basso reddito sono quelli che hanno una maggiore propensione al consumo. Dato l’elevato livello delle imposte e della tassazione sulle vendite presenti nel nostro Paese, questa spesa aggiuntiva del Plus sarebbe molto forte e in grado di generare un significativo aumento della domanda aggregata, favorendo la ripresa e generando un flusso di imposte (IVA sulle transazioni ed imposte sul reddito dei venditori), avendo la certezza che venga speso il 40% in più di prima.
Con l’aumento della domanda, le aziende produrranno di più e di conseguenza dovranno assumere più personale: i nuovi assunti, si troveranno così un reddito che prima non avevano e con questa maggiore disponibilità di denaro potranno spendere di più in consumi. La maggiore spesa, provocherà un ulteriore aumento della domanda, di conseguenza un incremento dei loro consumi e così via per ondate successive.
Questo maggiore gettito generato dal Plus, sarebbe un “debito virtuale” che verrebbe “auto-ripagato” già al primo passaggio.
In ogni caso, il beneficio del Plus 40% ottenuto dai cittadini, non è denaro emesso dallo Stato sotto forma di bonus o sussidio, e neppure una nuova moneta complementare, è unicamente il denaro del cittadino che immettendolo nel settore economico produttivo del Paese tramite la propria carta EuroPlus genera un effetto moltiplicativo del reddito nazionale.
Contrariamente ai pagamenti effettuati con denaro contante che si prestano a procurare profitti all’economia sommersa, per la prima volta non soltanto “verrebbero premiati i cittadini” che utilizzano la carta EuroPlus per pagare gli acquisti (guadagnando il 40% del denaro speso), ma si ridurrebbe notevolmente l’entità del “sommerso” e il costo di gestione del contante. Molti studi nazionali ed internazionali, confermano, dati alla mano, che un elevato utilizzo degli strumenti innovativi di pagamento è direttamente correlato alla capacità di sviluppo economico del Paese.
Grazie all’incremento del gettito e al maggiore controllo sulla fiscalità, Si potranno così creare le condizioni necessarie per poter ridurre in maniera significativa la pressione fiscale.
Questa idea per la crescita del metodo EuroPlus, inizialmente è stata pensata ragionando sulle criticità economiche e sociali del nostro Paese in un periodo di forte crisi, ma potrebbe essere applicata anche a tutti quei paesi dell’Unione Europea che, come l’Italia, si trovano ad affrontare le stesse problematiche.
Siamo disponibili con uno dei nostri più autorevoli collaboratori in materia, l’Economista Marco Mazzoli Professore di Politica Economica presso l’Università di Genova a confrontarci con gli esperti economici del Governo. In tale occasione dimostreremo con maggiori dettagli (esempi filmati, calcoli completi di formule e del software appositamente ideato) la fattibilità del nostro progetto e dei benefici che porterebbe all’intero Paese, un progetto realizzabile in tempi brevi.
Cordialmente.
Giuseppe Rizzo
Via G. Saracco, 19
16013- Campo Ligure (GE)
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