Messaggi e commenti per Dacia Maraini - pagina 3

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Frasi di Dacia Maraini

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Biografieonline non ha contatti diretti con Dacia Maraini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Dacia Maraini.

Sabato 29 gennaio 2022 23:04:58

Deledda e De Gubernatis


Gentilissima Dacia,
La smania di scrivere portò Grazia Deledda a proporsi all'illustre letterato De Gubernatis in questo modo" Sono brutta, non so parlare, non mi so vestire... " e riuscì ad incuriosirlo tanto che iniziò una fitta corrispondenza che andò avanti per anni. Io mi propongo a lei, anzi propongo la mia creatura "Arance sulla neve" con l'umiltà, no, non è vero, con la presunzione che possa toccare le corde del suo cuore di donna. Vorrei solo che lo leggesse. Me lo deve: ho letto e comprato i suoi libri. Lei non deve nemmeno comprarlo: se mi dice dove e come, glielo spedisco. E' stato già pubblicato e, da perfetta sconosciuta, ha avuto un discreto successo. Vorrei un suo parere, solo questo. De Gubernatis ha risposto alla sconosciuta, ma audace Deledda, Maraini risponderà alla sconosciuta Piccolo? Comunque vada grazie! Mariella

Sabato 28 maggio 2022 10:34:23

Consiglio su libri da leggere


Buongiorno Sig. ra Dacia Maraini,
è con molto piacere che le scrivo perché la stimo e la ammiro per la sua sensibilità umana e la naturalezza con cui condivide i suoi talenti di scrittrice, di persona, di donna con tutto il mondo.
Sono interessata a conoscere e avere un quadro generale dell'attuale condizione socio-economica e politica dei grandi paesi di questo nostro mondo, mi rivolgo a lei per avere un consiglio sui testi da leggere che siano saggi, articoli o altro con lo sguardo di donna che ama questa grande umanità con tutti i suoi pregi e difetti.
La ringrazio infinitamente e attendo una sua risposta. Un caro saluto, Anna

Sabato 22 gennaio 2022 09:06:38

Buongiorno, perdonatemi, questo mio messaggio è finalizzato ad avere un contatto più diretto con la scrittrice che stimo molto e con cui desidererei condividere delle " esperienze" non mie, ma di mia madre, siciliana, professoressa di lettere, sensibile e ricca di un vissuto in cui contavano ancora la virtù e i bei sentimenti... Spero che qualcuno possa aiutarmi... Grazie di cuore!

Sabato 22 gennaio 2022 09:06:35

L'aspetto a Riesi in teatro


È trascorso più di un anno dalla prima chiusura delle scuole: era l’inizio della primavera del 2020 e allo stesso tempo l’inizio di un’esperienza inaspettata e traumatizzante, che ha cambiato inevitabilmente le nostre vite. Ci siamo scoperti fragili e soli. La malattia è diventata sinonimo di solitudine, isolamento, chiusura, allontanamento. Abbiamo dovuto fare i conti con questi termini così difficili da sperimentare e da sopportare e siamo ancora qui, come reduci, ma ancora su un campo di battaglia, con un futuro incerto e un presente complicato.

La scuola è stata inevitabilmente sopraffatta, aggredita dall’impossibilità di trovare soluzioni che potessero coniugare salute e istruzione, due diritti fondamentali dell’essere umano. Scuola chiusa, scuola aperta, scuola “socchiusa”, scuola a distanza, didattica digitale integrata, legami educativi a distanza: quanti nuovi aggettivi nati per declinare un luogo che ha cambiato volto, dimensione, ma mai anima.

La scuola continua, nelle diverse modalità possibili, sforzandosi di spezzare l’idea della didattica nozionistica che vede “teste ben piene”, cercando di non cadere nella facile funzione di contenitore di conoscenze da riversare attraverso un monitor. Abbiamo imparato, a nostre spese, che la scuola ha bisogno di corpo e la sua funzione non potrà mai esaurirsi nel mondo digitale, che ci rende presenti sì, ma crea anche distanze difficili da colmare.

Abbiamo imparato che lo sforzo dei docenti deve essere quello di attivare le menti, piuttosto che riempirle, attivare sentimenti, piuttosto che spegnerli. I ragazzi e le ragazze, privati delle più semplici esperienze tipiche dell’età scolare, presenteranno lividi da curare.

“La scuola ci salverà” ci racconta Dacia Maraini io aggiungo da chi ,: la scuola dovrà avere il coraggio di entrare nelle ferite, anche quelle invisibili, quelle nascoste, quelle più difficili da rimarginare. “Perché sacrificare la scuola quando si potrebbero ridimensionare molte altre costose spese pubbliche? La scuola è il nostro domani. Ma qui sembra che la parola domani diventi sempre più povera di significati, sempre più indigente e impaurita di fronte alle esigenze esorbitanti dell’oggi”.

Futuro: un altro termine con cui fare i conti e che spaventa. Se da un lato l’arrivo, seppur esiguo, dei vaccini, apre spiragli importanti di ripresa, dall’altro, siamo ancora in piena terza ondata e siamo immersi nelle problematiche presenti. Il domani è una flebile lucina, di cui nessuno sembra occuparsi e preoccuparsi.

Invece è il tempo più importante, è il tempo che appartiene ai nostri figli, ai nostri alunni e alunne. “L’istituzione dell’insegnamento nazionale ha bisogno di investimenti, questo è chiaro – continua Maraini – ma oltre agli investimenti economici, alla scuola servono fiducia, entusiasmo, amore per il grande potere della conoscenza”. “Gli insegnanti che creano vita e futuro sono coloro che credono in ciò che fanno, che hanno il coraggio di rischiare, che danno il meglio di sé anche in un ambiente ostile e precario, che praticano la maieutica socratica indagando e scovando i talenti e le energie dei giovanissimi”. La scuola, dunque, può fare la differenza, soprattutto dopo una grande crisi, come quella che stiamo affrontando. Com'è difficile poterle credere... auguri

Sabato 8 gennaio 2022 18:05:55

In riferimento alla trasmissione di RAI3


Carissima dottoressa,
siamo i componenti dell'Associazione culturale "A. Pisani" di Montauro (CZ), nata con l'obiettivo di valorizzare la storia e la cultura del nostro piccolo ma suggestivo borgo collinare sul mare Ionio; a tal proposito, organizziamo un premio letterario ed uno artistico con cadenza annuale. Da circa un semestre abbiamo ottenuto la gestione della piccola biblioteca del Paese, una struttura molto importante in un piccolo centro dove anche la scuola primaria è stata soppressa per numero insufficiente di alunni. Ci adoperiamo per far rivivere il borgo dal punto di vista culturale mediante l'attivazione di un progetto lettura e di incontri su personaggi locali che hanno dato lustro alla storia di Montauro. Saremmo ben lieti se lei potesse farci dono dei suoi romanzi che andrebbero ad impreziosire la nostra biblioteca e potrebbero costituire occasione di lettura e scambio di opinioni sulle tematiche da lei affrontate. Confidando nella sua sensibilità nei confronti di comunità che aspirano ad una più ampia apertura culturale, restiamo in attesa di una sua risposta.
Distinti saluti,
Comitato Arcangelo Pisani

Giovedì 8 aprile 2021 11:51:24

Chiedo consigli


Buongiorno e Buon Anno!
Se mi permette, vorrei esporLe il mio problema per provare ad avere dei consigli. GRAZIE!

Mercoledì 12 gennaio 2022 21:51:17

Discorso di Paps Francesco


Cosa ne pensa della frase del Papa
"culle vuote cucce piene"

Martedì 4 gennaio 2022 17:41:33

Libro "Il fros curt"


Stimatissima signora Dacia, sono un vecchio giornalista udinese che, esaurito il trentennale faticoso percorso in redazione, è approdato ad anni bellissimi (e spero non finiscano qui... ) avendo per compagni la scrittura e i silenzi delle mie montagne o dell'Archivio di Stato. Ho prodotto qualcosa, alcuni dicono "di buono". L'ultimo lavoro è un romanzo storico, "Il fros curt" (la pagliuzza corta), ambientato nel ventennio fascista e fino alla Resistenza nelle tormentate terre di confine a Nordest, che oserei sottoporre al suo giudizio. Ho l'ardire di chiederle se e dove posso inviarle il libro. La saluto alla friulana: mandi e ogni ben.

Martedì 4 gennaio 2022 00:03:35

Saluto e scusarci


Mi chiamo Yuko Inagawa, sono giapponese e vivo a Firenze in Italia da 28 anni.
Ho visto un documentario della sua prigionia e poi un po’ di tempo fa sulla rivista della Coop, ho letto un articolo intitolato ‘ sono stata prigioniera in Giappone ‘.
Prima di tutto la chiedo perdono per quello che ha subito nella sua prigionia in Giappone.
Sono rimasta molto dispiaciuta per quello che avete passato in Giappone.
Nel periodo della seconda guerra mondiale, il mio nonno è stato il comandante, ma la mia famiglia nonostante essere contadini non avevano cibo.
Loro mangiavano le cicale e rana anche mangiavano loro cane. questo in quel tempo del Giappone in guerra.
Io spero tantissimo che la sua brutta memoria della prigionia in Giappone, un giorno la perdonerete e non porterete sempre sulla spalla tutta la vita questa sofferenza.
Mi spezzo il cuore del suo racconto capisco veramente non perdonabile.
La salutò con tantissimo affetto e mi dispiace tantissimo.

Lunedì 3 gennaio 2022 18:08:10

Amanita muscaria e phalloides, differenze


Carissima Dacia Maraini,

Sono un suo abituale lettore e mi permetto una puntualizzazione. Nel suo libro " Una rivoluzione gentile" nell' articolo "La forza del Paese. " a pagina 89, si afferma che l'Amanita muscaria è letale... e. se ne mangi un pezzetto vai all'altro mondo.. Ciò non corrisponde alla realtà, perché il fungo in questione, forse il più bello di tutti, viene. consumato, soprattutto nei paesi nordici, per i suoi effetti allucinogeni.. L'ingestione può portare alla sindrome Panterinica (vertigini, nausea, stato confusionale e allucinazioni.) si dice occorra ingerire circa 5Kgm! !. per essere mortale.. L'Amanita phalloides, di colore verdastro è il fungo letale.
Con immutata stima,
Giovanni Maggi, medico-chirurgo con hobby micologico

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