Messaggi e commenti per Marco Travaglio - pagina 28

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Biografieonline non ha contatti diretti con Marco Travaglio. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Marco Travaglio.

Sabato 7 settembre 2019 13:36:24

Egregio Direttore Marco Travaglio,
innanzitutto complimenti per il coraggio
le scrivo per inviarle il mio grande apprezzamento per la sua attività ed esprimere il mio giudizio positivo (con argomenti) sulla recente proposta del Ministro Fioramonti di individuare risorse economiche per la scuola tassando prodotti alimentari che danneggiano la salute. Io sono una ricercatrice italiana, mi occupo del ruolo della nutrizione nel promuovere patologie croniche. Grazie ai miei risultati, sono diventata delegato OCSE nel Direttorato Scienze e Tecnologia, per occuparmi del ruolo della nutrizione nelle patologie croniche, con relativo impatto sull'economia. Purtroppo sono dovuta emigrare all'estero, nonostante i vari premi io abbia ricevuto a livello internazionale, oltre alla mia attività di volontariato nella divulgazione, impegno sociale. Sono una dei tanti italiani che sono dovuti emigrare... e che il nostro paese boccia ai concorsi, sebbene io sia stata invitata dal ministero italiano per essere delegato OCSE (il nostro paese considera normale avere i propri ricercatori NON baronali che lavorano all'estero). Sono modesta, e CREDO in cio' che faccio!!! Le mando il link del mio curriculum, Lei puo' vedere che sono una persona semplice, titolata, umile... e Le scrivo perché credo Lei abbia la forza nel dire... come ho sempre avuto nel mio ruolo.. e vorrei poter fare e parlare anche nel mio paese. Sono divulgatore scientifico per la Commissione Europea, da cui ho ricevuto vari premi. Mi permetto di chiederle l'opportunita' di discutere con Lei. Apprezzo la proposta di legge sulla tassa sui prodotti dannosi alla salute per trovare fondi per la scuola e credo che tale proposta abbia un grande valore anche nel settore sanita' in quanto tale intervento e' in linea con le politiche di prevenzione. Inoltre, tale misura potrebbe essere associata a politiche di sviluppo di aziende nel settore alimentare italiano che sviluppano prodotti alimentari che hanno impatto positivo sulla salute pubblica. Sono spiacente che qualcuno abbia definito tale proposta come: tassa sulle merendine. Tali definizioni dettate da scopi elettorali recano un grave danno in termini di informazione sulla salute pubblica e sulla prevenzione, indirettamente avviliscono anche i tentativi di incentivare in Italia aziende alimentari italiane eco/bio-innovative (sono stata consulente per l'azienda Roquette, che ha grosso fatturato proprio perché propone prodotti alimentari eco-sostenibili). Ritengo sia importante favorire la corretta informazione sul ruolo della prevenzione ed informare sulla correlazione nutrizione-salute-economia. Questa tassa funzionerebbe nel breve termine, in quanto purtroppo non e' facile cambiare le abitudini alimentari in breve tempo. Quindi, si puo' avere il supporto economico necessario per l´emergenza scuola. Questa misura puo' funzionare nel lungo termine, se accompagnata a politiche di supporto per le imprese italiane che agiscono nel settore alimentare bio-eco-sostenibile. Sono modesta, ma sono stata delegato OCSE e consulente per l'azienda francese Roquette (settore alimentare bio-eco-sostenibile, che ha ora grossi introiti).
Ho lavorato molti anni all'estero, come molti italiani devono fare, ora sono in Italia per motivi familiari e vorrei poter avere l'opportunita' di discutere con Lei e poter fare qualcosa per il mio paese. Le invio la prova della mia attivita'OCSE e per la EU, mio CV in link e mia mia attivita' per Europea:
https://www. researchgate. net/profile/Lorena_Perrone
https://www. mariecuriealumni. eu/news/mcaa-member-invited-expert-oecd-workshop-about-alzheimers-disease-and-other-dementias il mio telefono: +39 3477925002 e spero di avere Sua gentile risposta.

Sono in contatto con la Senatrice Mariolina Castellone (M5S), che conosco da 20 anni in quanto siamo state colleghe quando lavoravo in Italia.
Sono sincera, vorrei poter fare qualcosa per il mio paese.. come tutti gli italiani che hanno dovuto emigrare all'estero... Spero sinceramente in Sua gentile risposta.
Si metta nei miei panni.. ho potuto aiutare Roquette, azienza francese, essere delegato OCSE... e vorrei poter aiutare il mio paese.. usare la mia esperienza per il mio paese. In troppi partiamo all'estero, dove creiamo profitto... mentre vorremmo poter far qualcosa per il nostro paese. Le chiedo soltanto di ascoltarmi... e non lasciare tutti noi italiani non ascoltati essere costretti a produrre per altri paesi. Ho fatto un seminario a Trieste, sul ruolo alimentazione e salute: la gente mi ha chiesto di fare qualcosa per incentivare la prevenzione, per informare.. mi hanno tenuta a parlare per varie ore, chiedendomi aiuto. Vorrei aiutare.. ma gli italiani che vanno all'estero hanno difficolta' di rientro (i baroni ci bloccano).. Le chiedo soltanto di ascoltarmi... vedra' la logica, la positivita', gli argomenti, la forza... e dobbiamo crederci se veramente vogliamo fare qualcosa in questo paese.. e non solo esiliare chi fa con coraggio, cosa che purtroppo l'Italia fa troppo spesso.. esilia tutti i ricercatori bravi e non baroni

Cordiali saluti
Lorena Perrone

Martedì 3 settembre 2019 13:48:36

Caro Dott. Travaglio,

sono la moglie di Udo Gumpel, già suo amico.
Prima di conoscere mio marito, con il quale condivido un figlio di ormai 17 anni, io leggevo assiduamente i suoi libri.
Poi sono rimasta un po' sconcertata dalla frequenzaq e voluminosità dei suoi libri, la qual cosa mi ha suggerito che dietro di essi non ci fosse più solo la sua arguta penna, ma uno staff di collaboratori...

Ero presente già al primo V-day con i miei 3 figli per dimostrare ai primi due, allora bambini ma già in grado di capire, che chi lede lo Stato non può rappresentarlo. Quindi ho ripetutamente votato 5 Stelle, finalmente con gioia.

Poi ho visto la loro virata verso una destra dagli atteggiamenti intolleranti, li ho visti rinnegare, al governo, molti dei principi sui quali credevo si fondasse il loro genuino proposito di innovazione. Li ho visti incapaci di non farsi fagocitare dal Mussolini in pectore...

Pessima riuscita il loro passaggio di alberoniana memoria da movimento ad istutuzione.

Ciò nonostante ho visto il Fatto Quotidiano continuare a fare, quasi acriticamente, l'organo stampa del Movemneto 5 Stelle, come già la Repubblica, seppure forse un po' meno sfacciatamente, faceva per Renzi ai tempi del suo governo.
Tutto questo mi ha lasciata molto perplessa. E dispiaciuta per la disillusione.

Vengo al dunque: ho letto oggi i suoi 10 punti: alcuni seri, altri faceti, ci sta, in gran parte condivisibili.

Ma l'ottavo punto, quello proprio no. Il Movimento 5 Stelle ha calato sistematicvamente le brache di fronte allo pseduo "uomo forte", che urlava e fomentava nelle folle l'odio e la paura (per poi far passare a costi zero decreti che saziassero l'odio fomentato ad hoc e chetassero le paure risvegliate ad hoc). Il M5S non ha creato nessun argine a questo scempio sistematicmente protratto di coesione sociale, segno - nel migliore dei casi - di grande incapacità.

Ed ora che c'è una sinistra sì divisa (e perché, il M5S no?), ma dignitosa, disposta a perdere altri elettori unendosi al M5S pur di non far precipitare l'Italia nel Salvinismo col rischio di avere come presidente quel personaggio ributtante che lei così bene ha dipinto in svariati dei suoi libri, una sinistra che come lei dice in un altro dei 10 punti ha ceduto sul premier Conte, sul vicepremier PD e sul Ministero a Di Maio...
Ora a fronte di tuto ciò per convincere i votanti Rousseau lei butta lì nel punto 8 quella frase umiliante per Zingaretti e il PD? Loro stanno già facendo volontariamente un bagno di umiltà, quando andando alle urne recupererebbero forse qualche poltrona, mentre il M5S ne uscirebbe dimezzato.

Io che non sono nessuno in politica, nel suo ottavo punto avrei preferito non alimentare il sentimento: "vai, ora il potenziale alleato di governo è uno più debole, quindi anche se siamo incapaci, non ci fagociterà come Salvini. Il PD è diviso, quindi 'dividi et impera', possiamo farcela a tenerlo sotto di noi! ".
NON è questo il messaggio giusto per un'alleanza!! Fa presa solo sui sentimenti biechi di chi abbozza con i forti e fa il gradasso con chi crdde più deboli! Pura schifezza di sentimenti ai quali questo punbto 8 si appella.
Il PD (n. b.: che io non ho mai votato) ci ha dato il buon esempio di non-prepotenza e non-tracotanza, Zingaretti sta dando grande dimostrazione di controtendenza rispetto a quei leader pericolosi che cavalcano l'odio nei media; i suoi toni dimessi, pazienti e quasi noiosi non infuocano gli animi, ma forse calmarli per ricreare coesione sociale è proprio ciò di cui oggi più abbiamo bisogno.

Io avrei scritto, a quell'ottavo punto, semplicemente: Il PD e Zinga ci hanno dato il buon esempio di consapevole umiltà: un ottimo motivo per ricambiarli e non esserre da meno, per amore della nostra Italia.

buon proseguimento
Caterina Pesce

Martedì 27 agosto 2019 14:25:03

Gentile. mo Dott. TRAVAGLIO, sono un suo assiduo lettore e anche oggi ho letto il Suo editoriale che si schiera a favore dell'accordo 5 stelle-PD. Però mi chiedo, dando per scontato che Lei rispetti la democrazia, è giusto togliere il voto agli italiani, visto che i due suddetti partiti rappresentano a malapena il 30% dei votanti?

Domenica 18 agosto 2019 11:18:05

Aspetto ansioso di ricevere l'invito a dialogare con Marco Travaglio anche a mezzo di mia email- --- Grazie

Sabato 17 agosto 2019 20:10:46

La prego ci aiuti, sono la madre di una bambina, siamo nelle mani della mafia di salvini da 6 anni e delle sue divise. tutte le tv sanno, quello che sta succedendo in politica è di peso da me per aver informato i 5 stelle, siamo in pericolo di morte, ho le prove, salvi mia figlia che è stata massacrata a 6 anni e ancora oggi. la prego. 388-------

Domenica 11 agosto 2019 14:05:19

Ciao Marco. Con il casotto provocato dal ministro Salvini, (occupando tutte le prime pagine) il Fatto si occupera ancora del Formigoni?
Credi che ritornerà dentro. Facci sapere.

Giovedì 25 luglio 2019 13:09:17

Buongiorno Marco,
permettimi di darti del tu..
Iniziamo dal titolo "Quanto pago? Non so, devo prima vederti'. Zero riposi e fuori busta: così si vive da stagionali in Romagna"
ma che c'è di strano ? diceva la compagna di Piero Ottone su un articolo che mi piacerebbe ritrovare...
In Romagna non va bene e in altre parti d'italia è anche peggio: nel Salento per esempio i contratti (se ci sono) sono part-time e si lavora a tempo pieno... ma il tempo pieno non è di 8 ore ! sono 10, 11, 12 non ci sono riposi ecc ecc. camerieri, bagnini, add alla sicurezza. Lavori sulle spiagge, commessi per negozi ecc ecc
Ma nessuno lo sa ! tutti lo sanno. Bisogna prendere quello che c'è per qualche mese e poi sperare di nuovo.
Perchè l'Italia ha due (o più) velocità ? e la prima -quella del nord- non è comunque tale da far andar bene la macchina !! figuriamoci per quella del sud. Si ancora nord e sud...

Mercoledì 3 luglio 2019 15:23:33

Gent. le Direttore
leggo su " Il Fatto Quotidiano" di oggi delle dimissioni del Rettore F. BASILE medico chirurgo di Catania e sui concorsi truccati. Avendo fatto il Commissario (di nomina sindacale) di concorso per posti dei servizi di Igiene Pubblica nel Veneto (anni 80) so bene come mi sia trovato in quasi tutti i concorsi, salvo in quei pochi dove il vincitore era certamante il migliore in assoluta minoranza e con domande ben orchestrate (E finalmente il marchesino Eufemio (leggi dott. Cinq_ _ _ ti che ignorando la legge MERLI in Igiene Pubblica), latinizzando esercito distrutto, disse exercitus lardi, ed ebbe il premio!)
o quel concorso in cui il futuro direttore di dipartimento fece (da aiuto) il commissario per un assistente e poi IMMEDIATAMENTE si presentò alla stessa commisione (senza di lui !!) ma dove la presidente di concorso tranquillamente affermò di aver posto le stesse domande di prima... (neppure 1/2 ora prima)
Sfido che tutti c'è l'abbiano con chi sta smaltellando pian piano un sistema mafioso che pervadeva tutto. molti che hanno avuto promozionie e vantaggi di carriera non possono certo tifare per un sistema pulito e che premia il merito...
La storiella racconta di Andreotti che voleva investire molti miliardi nelle carceri (come alberghi di lusso) e alla obiezione rispondeva: Ma se vince Grillo noi che facciamo? )

Domenica 30 giugno 2019 12:02:51

Oggi è presente ad Alghero non potendo essere presente al momento pubblico previsto le faccio una domanda come associazione regionale ex esposti amianto della sardegna in merito l'abbattimento ponte morandi le chiediamo il motivo perché tutte le istituzioni e i media parlano di non rischio esposizione amianto sapendo che e falso in quanto nessuno al mondo può affermarlo in quanto la fibra killer amianto uccide dopo 40 anni ci piacerebbe un suo interessamento reale per contrastare una mezza verità e far veramente luce su un tema che affronta valori e diritti importanti per la vita dei cittadini quali il diritto alla salute e tutela dell'ambiente. In attesa di un suo riscontro cogliamo l'occasione per porgere cordiali saluti il presidente dell'associazione regionale ex esposti amianto lilliu Giampaolo cell. 347-------

Giovedì 27 giugno 2019 22:28:03

Anche questa sera su La 7 - Otto e Mezzo si parla d'immigrazione !
Accanto al pacato e saggio Massimo Franco, troviamo un Marco Travaglio lucidamente concentrato a trovare il bandolo della matassa.
Finalmente si mostra la convinzione per sfatare alcuni luoghi comuni che quotidianamente fanno stringere il cuore a tante persone perbene in Italia.
Il primo, è che si tratti di un problema volutamente non risolto per gli interessi elettorali di Salvini.
Nella realtà è un problema recente e planetario, così dirompente da costringere un paese come gli USA, storicamente incentrato sull'immigrazione, a prendere i provvedimenti drastici che conosciamo.
La mobilità dai paesi sottosviluppati è aumentata in modo esponenziale e ci sono potenti organizzazioni e intere comunità che spingono in questa direzione.
Non c'è dubbio che il fenomeno non sia più gestibile e che debba semplicemente essere contrastato.
Il secondo è che l'immigrazione, incontrollata, in Italia non sia tra i problemi principali.
Anche ieri il simpaticone-utopico-opportunista Cacciari, lontano anni luce dal senso pratico che contraddistingue la laboriosità dei veneti, ha sostenuto questo parere.
Si tratta dei ritornelli inconcludenti di chi non ha la più pallida idea di come si gestisce il bilancio di una nazione (o di una famiglia normale).
Tutti bravi a parlare di doveri umanitari e a osannare chi si occupa d'imporli agli Stati.
Poi, da una parte abbiamo giornalisti e attivisti che si prendono i meriti (oltre ad un lauto compenso) e dall'altra, il ceto medio dei "veri lavoratori" che deve pagare il conto e prendersi anche del razzista.
Gli oltre 5 milioni di immigrati stranieri rappresentano un numero esorbitante: più del 10% della popolazione, giunti negli ultimi 10 anni, senza contare tutti quelli che hanno già ottenuto la cittadinanza.
Circa il 30-35% vive sotto la soglia di povertà e gran parte degli altri non figura nella statistica, grazie al welfare di Stato.
Tutti insieme generano un gettito IRPEF non superiore agli 8 miliardi, pari a meno di 1600 euro pro-capite annuo.
Significa che in media non si pagano (e non si pagheranno) neppure l'assistenza sanitaria.
Per la cronaca, la spesa pubblica pro-capite supera i 13. 000 euro, per cui qualcun altro dovrà sobbarcarsi il deficit prospettico sui conti pubblici generato da "questa immigrazione" pari a oltre 50 miliardi annui (500 miliardi di nei prossimi 10 anni; oltre il 25% del PIL !).
I lavoratori attivi in Italia (stranieri compresi), non superano i 22 milioni e un terzo degli occupati (6-7 milioni) ha redditi troppo bassi e di tasse ne paga già poche e non ne potrà pagare di più.
Tolto il settore pubblico che somma circa 3-4 milioni di occupati (e che vive delle tasse altrui), per i restanti 11-12 milioni di contribuenti della "classe media del privato" il "carico fiscale da immigrazione" (o il taglio del rispettivo welfare, per pensioni, ecc.) supererà i 4. 100 euro pro-capite, all'anno !
Tale "esproprio" sarà addirittura il doppio se per questo motivo lo spread aumenterà del 2%, portandosi oltre gli 8. 000 euro su base annua per contribuente medio.
L'immigrazione è quindi il primo problema da risolvere (e lo si deve fare subito, bloccando le frontiere) per non pregiudicare la risoluzione di tutti gli altri !
Il terzo luogo comune riguarda il convincimento che la questione si risolva con i ricollocamenti.
Nessuna normativa o trattato regolamenta i ricollocamenti dei "pretesi" richiedenti asilo.
Si tratta di un'invenzione totalmente italiana, quando si pensava addirittura che l'immigrazione fosse un "business" positivo per la nostra Nazione.
Invece, ciascun Stato comunitario deve difendere i confini periferici all'Unione; punto.
L'Italia per anni si è disinteressata al problema, affermando candidamente che gli immigrati erano solo di passaggio.
Facile immaginare cosa hanno pensato di noi gli altri paesi europei, tant'è che hanno subito preso le contromisure facendo valere il trattato di Dublino; punto.
L'Italia ha quindi l'obbligo di regolamentare la propria immigrazione, di effettuare i controlli e di prendere delle contromisure repressive ove necessario.
Il buon senso porterebbe a dire che in questo momento l'immigrazione va bloccata in toto, fino a quando l'enorme numero degli attuali immigrati (oltre il 10-15% della popolazione con marcati tassi di natalità) non si sarà integrata e non sarà in grado di pagarsi le spese.
Mi sembra molto di buon senso concentraci sugli stranieri già presenti in Italia per testare la nostra capacità di gestire fenomeni complessi come questi, senza superare le pericolose soglie dell'insostenibilità !

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