Messaggi e commenti per Mario Giordano - pagina 158

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Frasi di Mario Giordano

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Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Giordano. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Giordano.

Mercoledì 8 aprile 2020 20:14:57

Buona sera Mario, segnalo una situazione assurda: ancora una volta un decreto legge, ed in particolare il Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. ”, fa finta di concedere una agevolazione della quale in pratica possono usufruire solo pochissime persone (e cioè coloro che lavorano in aziende che non sono state bloccate causa coronavirus). In tale decreto infatti si prevede che coloro che hanno diritto ai permessi "legge 104" (familiari di persone disabili) potranno godere di un'estensione di 12 giorni di tali permessi oltre a quelli normalmente loro spettanti (3 giorni al mese). Peccato che le aziende dal 20 marzo siano state costrette a chiudere a causa dell'emergenza, ed abbiano quindi giustamente cercato di ottenere gli ammortizzatori sociali (cassa integrazione). Bene, nel caso in cui l'azienda abbia posto il lavoratore in cassa integrazione, non spettano i giorni di permesso della legge 104; considerato che l'emergenza si protrarrà ancora per chissà quanto tempo, i 12 giorni concessi non potranno essere utilizzati dalla maggior parte degli aventi diritto, e cioè da coloro che lavorano in aziende non autorizzate all'apertura nonostante l'emergenza, perché l'utilizzo dei permessi "regalati" è a scadenza. Non ho parole… Grazie per l'attenzione.
Maurizio

Mercoledì 8 aprile 2020 19:22:32

Buonasera, le scrivo dalla Valle Seriana (focolaio del Covid), mi affido a lei cortesemente, magari è in grado di darmi delle risposte. Io e i miei colleghi abbiamo un contratto a chiamata a tempo indeterminato, nel mio caso da due anni e mezzo. Lavoriamo nel campo della ristorazione, ci è stato detto che non possiamo percepire e la famosa cassa integrazione in deroga perché il nostro contratto ha una clausola, Dice che non abbiamo l’obbligo di risposta alla chiamata al lavoro (facciamo anche 180 h al mese) in pratica la vogliamo più di un full time e ovviamente sabato domenica Pasqua natale e quant’altro. La mia domanda è lo Stato ha detto che tutti avrebbero preso qualcosa, nessuno escluso, addirittura chi lavora in nero prendi qualcosa. Noi percepiamo busta paga regolare mensilmente, Allora mi chiedo in che categoria rientriamo noi in quella dei disagiati e perché non ne abbiamo il diritto? Per assurdo non possiamo neanche venire licenziati per poter prendere la disoccupazione, ed essendo dipendenti non possiamo nemmeno chiedere il reddito di cittadinanza!!! Qualcuno deve fare qualcosa. Spero viva mente lei possa leggere la mia mailGrazie buona serata e buon lavoro

Mercoledì 8 aprile 2020 18:56:28

Buona serata e Buona Pasqua vorrei esprimere il mio sdegno su quello che il governo sta creando in questo periodo parlano di soldi dati così a tutti senza problemi tutto bello, peccato non sia così sono autista scuolabus e a tutt'oggi non so se e quanto prenderò di stipendio in più il decreto parla di sospensione mutuo prima casa e non di finanziamento magari fatto per pagarsi i denti, quindi si continua a pagare, le bollette non vengono sospese ma posticipate in più credo che la miseria che vogliono regalarci 800 euro circa forse serve appena a sopravvivere perché le banche prima di sospendere il mutuo hanno bisogno di vari documenti firmati ma che ca... quando decidono di togliere basta un click e voilà come per magia spariscono i soldi per avere mille cazzi. Facile parlare per chi vive con lo stipendio da parlamentare o senatore peccato che l' Italia e fatta da chi come me paga regolarmente le tasse e paga gli stipendi di questi fenomeni sono stanco di sentire cazzate voglio farti concreti forse quello che ho scritto non servirà a molto ma ci sono ancora un sacco di cose che vorrei sputare in faccia a chi ci governa perché ci stanno portando a non avere i soldi per mangiare viva l' Italia e viva l'Europa delle banche che schifo. Chiedo scusa per lo sfogo ma penso che come me ci siano migliaia di persone che sono al limite ringrazio anticipatamente e cordialmente saluto Claudio Giordano 338 ------- complimenti per la trasmissione

Mercoledì 8 aprile 2020 18:30:39

Il tuo antieuropeismo non aiuta l 'Italia

Mercoledì 8 aprile 2020 16:15:53

Mancano le mascherine. Colpa della burocrazia (senza nomi). Se qualche politico andasse a vedere presso le aziende che si sono dichiarate disponibili perchè non consegnano, si saprebbe perchè mancano e di chi è la colpa (nome e cognome). Controllando anche se lui la mascherina ce l'ha.
Giuseppe Righetti

Mercoledì 8 aprile 2020 15:50:40

Buonasera, segnalo uno situazione assurda, nella mia Regione (Umbria).
Sono stata male dal 15 Aprile, ho avuto febbre alta, tosse, per circa 10 giorni (secondo me ho avuto il virus Covid 19, ma senza complicanze polmonari), la mia dottoressa di base ha fatto la segnalazione all'Usl il 25 Marzo, mi hanno chiamata dal distretto sanitario il 2 Aprile quando io ormai stavo bene, senza febbre, e mi hanno detto che mi mettevano in quarantena fino al 16 Aprile, e che sarebbero venuti a fare il tampone.
Sono venuti a fare il tampone ieri 7 Aprile prelevandomi anche una fiala di sangue per vedere se avevo sviluppato gli anticorpi. Oggi mi hanno telefonato dicendomi che il tampone era negativo, che non me ne avrebbero fatto un altro perché queste sono le disposizioni e che non potevano comunicarmi i risultati dell'analisi degli anticorpi nel sangue perché sono dati segretati dal Ministero della Sanità; inoltre la mia quarantena dura fino al 16 Aprile tampone negativo a prescindere. Siamo arrivati alla follia pura!

Mercoledì 8 aprile 2020 14:35:27

Gent, Direttore,
Sono una cittadina romana e volevo segnalarle la battaglia che molti romani appoggiano, guidati dal Prof Massimo Martelli, circa la riapertura dell’ ospedale Forlanini di Roma. La struttura, in mano a immigrati e prostitute potrebbe ospitare diversi pazienti con patologie respiratorie (era un ospedale specializzato in questo). Zingaretti lo ha chiuso circa 3/4 anni fa. Da allora la struttura versa in condizioni pietose. Ieri ho visto la sua trasmissione e ha parlato degli ospedali di Massa e Carrara. Io le chiedo di aiutarci e fare un servizio sul Forlanini. Il prof Martelli è una persona meravigliosa. Ha un gruppo Facebook piuttosto ampio ed è molto seguito. Luminare sulle patologie chirurgiche della gabbia toracica ha salvato molte vite.
In attesa di una sua cortese risposta la ringrazio infinitamente anche solo per avermi letto.
Cristina Pasanisi

Mercoledì 8 aprile 2020 14:31:58

Buon giorno
Sono un ristoratore della provincia di Monza che segue sempre la sua trasmissione il martedì sera, la mia attività e ormai chiusa Per decreto da più di un mese con 10 dipendenti, vorrei capire se il pagamento delle tasse e solo posticipato, il prestito delle banche che dovrebbero darmi e da restituire (anche se i 6 anni senza iterassi) questi famosi 400 miliardi che il governo dice di avere stanziato per le medie e piccole imprese dove sono? Spero abbia la possibilità di chiederlo al ministro competente.
Nel ringraziarla anticipatamente Distinti saluti
Massimo

Mercoledì 8 aprile 2020 14:14:54

Comune di Torino, aiuto alimentare zero per molti... frigo vuoto e non sappiamo cosa fare.
Per fortuna non siamo avvezzi, per lo meno sino ad un mese fa nel cercare percorsi per poter rimediare un pasto, facciamo parte di quelle milioni di famiglie italiane con partita iva forfettaria macinati dall’emergenza del corona virus. io di 65 anni mia moglie di 56

Orgoglio, vergogna, ci hanno portato a cercare aiuto quando ormai il frigo era vuoto.

Tramite la circoscrizione 8 la scorsa settimana abbiamo denunziato la nostra mancanza totale di poter procurarci dei pasti, la gentile assistente sociale ci riferiva che il comune avrebbe forse emesso dei buoni ma nel mentre potevamo risolvere la nostra necessita tramite le Onlus coordinate dal comune.. Ribadivo l’urgenza richiamando ancora il Venerdi 4 Aprile della scorsa settimana. Il Sabato mattina suonano alla porta dichiarando ‘’Comune di Torino’’ vi abbiamo portato la spesa settimanale, felici scendiamo a prendere la spesa composta da una piccola scatola e una piccola borsa

, In casa aprendo le poche cose portate scoppia la rabbia, l’offesa. la delusione per aver ricevuto per due persone per una settimana :5 ravanelli marci, 5 fave non commestibili, 1 avocado putrefatto, 2 pesche deteriorate, 5 piccole patate marce e con fioritura, una di catalogna all’interno marcia, una confezione di insalata belga all’esterno e all’interno marroni dal marciume, un melone in avanzata maturazione inutilizzabile, 250. grammi di fragole marce, 6 banane in avanzato stato di maturazione la meta’ non utilizzabile, 1 scatola di fagioli, 1 di piselli, 1 di pasta da 250 g, 1 latte, 4 mele commestibili.. Se fossero stati prodotti commestibili non avrebbero potuto comporre un pranzo anche se Vegano, figuriamoci una settimana. Richiamando il 7 Aprile l’assistente sociale e ci risponde che non eravamo gli unici a denunziare e che gia’ avevano segnalato all’Onlus il problema, dichiarandomi che non potevano dare nessun tipo d’assistenza. indirizzandomi ai vigili allo 011. 011. 30003 Cosa che prontamente faccio, il vigile gentile mi risponde che sono stati dati dei buoni la settimana prima (cosa che l'assistente sociale aveva messo in forse) con un clic e in 3 ore sono andati esauriti. Il comune dice non ha fondi e non si sa se verranno replicati. allora abbiamo due strade procurarcela da mangiare con la forza o stare senza cibo. Va bene tutto ma e inaccettabile che si lucri sulle disgrazie della gente onesta …Perche’ e chiaro che qualcuno sta lucrando sull’emergenza …Dobbiamo stare a casa senza lavoro bene…Chi ci riempie la pancia ? Un italiano Paolo.
Petromilli. 347. ------- -------
Ps. vedo che non si puo' allegare la foto della spesa che ho ricevuto..

Mercoledì 8 aprile 2020 13:32:10

Motta Visconti, 08/04/2020

Spettabile Redazione Mediaset

Alla. c. a. del Dott. Giordano Mario

Gentilissimo Dott. Giordano Mario,

Mi chiamo Nicolò Maldifassi, ho 24 anni e sono Consigliere Comunale di una piccola cittadina in Provincia di Milano, Motta Visconti.

Anche la nostra comunità è stata colpita dal Coronavirus, ad oggi si attestano la presenza di 7 contagiati e una trentina di persone circa in isolamento.

Ho deciso di scriverLe questa breve lettera su suggerimento di mio padre, il quale mi ha spinto a contatattarLa per esporLe nel corso della stessa la proposta di dedicare una ricorrenza nazionale alle vittime italiane di Covid-19.

Mi permetta, tuttavia, alcune considerazioni preliminari.

L’Italia da sette settimane circa sta combattendo una guerra silenziosa contro un nemico subdolo e invisibile, chiamato Covid-19. I soldati chiamati in trincea sono medici, infermieri, volontari, sindaci e semplici cittadini; le armi impiegate hanno nomi diversi da quelle usuali: isolamento sociale, distanziamento interpersonale, ricovero e terapia intensiva.

In breve tempo ci siamo catapultati in una realtà che credevamo esistesse solo nei romanzi di fantascienza e che mai credevamo ci avrebbe toccato di persona, rassicurati da chi assicurava che si trattasse poco più di una semplice influenza, e coloro che spingevano per misure restrittive già da subito vennero chiamati pazzi, fascisti, razzisti, allarmisti e complottisti. Ebbene, di questo sia parte della scienza che parte della politica italiana, nazionale e non, ne dovranno rispondere a tutto il Popolo italiano, ma soprattutto dovranno chiedere scusa con il capo chino e gli occhi invasi di lacrime e vergogna ai parenti delle vittime che, purtroppo, non ce l’hanno fatta.

Il virus inizialmente colpiva solo gli anziani, poi tutti: non ci furono più categorie più a rischio e categorie meno a rischio, tutti divennero potenziali vittime. E tra queste, medici, infermieri, poliziotti, volontari, sindaci e amministratori caddero insieme ad altri. Ben presto, un’onda di terrore invase le nostre città e i nostri cuori; le nostre abitudini vennero ribaltate, e cominciò l’isolamento in casa.

Ma l’Italia e gli Italiani sono un Paese e un Popolo forte, da sempre abituato a cadere e rialzarsi; consideriamo che dopo l’“ora più buia”, la peste, nacque il Rinascimento, periodo storico e artistico che fece grande il nostro Paese e che fece conoscere la grandezza delle menti italiche in tutto il mondo. Da subito cominciarono silenziose preghiere, canti di inni nazionali ai balconi, abbracci virtuali, solidarietà fraterna e verso chi più debole e a rischio. La “chiamata alle armi” non si fece attendere: decine di medici e infermieri, da Nord a Sud, abbandonarono le loro famiglie e i loro affetti per dirigersi nella zona più colpita della Penisola, la Lombardia, terra che ha dato tanto all’Italia e agli italiani in termini economici e che ora soffre e chiede aiuto, colpita dal virus. Ma quando Madre Italia chiama, i suoi Figli rispondono: si costruirono in meno di 10 giorni due ospedali, a Bergamo e a Milano Fiera, decine e decine di volontari si rimboccarono le maniche e l’opera che sembrava impossibile fu compiuta. Bergamo e Milano Fiera ebbero i due ospedali da campo.

Intanto l’esercito e le forze dell’ordine invasero le piazze, ma non per reprimere, bensì per aiutare: aiutare gli anziani e le famiglie in difficoltà, consegnando loro farmaci e cibo, e sanzionando i trasgressori delle nuove regole.

I bollettini di guerra erano devastanti: sempre più morti e contagiati di giorno in giorno, ma gli Italiani tennero duro e, restando in casa, combatterono col cuore e con la mente a fianco di quei medici e quegli infermieri in corsia, stremati, a combattere una guerra silenziosa e senza bombe perché come scrisse Vincenzo Monti: “No, Itali siam tutti, un popol solo. Una sola famiglia”.

Ho quindi deciso di scriverLe questa lettera per esporLe una proposta semplice: istituire una giornata del ricordo ai caduti italiani per covid-19. Una data significativa sarebbe il 4 marzo, giorno in cui l’Italia venne dichiarata zona rossa. Questa ricorrenza avrebbe una valenza simbolica nel ricordare chi non ce l’ha fatta, in particolare medici, infermieri, sindaci, amministratori, volontari e forze dell’ordine, persone che hanno dato la vita per le proprie comunità e per il Paese. Un giorno di lutto nazionale in cui ricordare di anno in anno che cosa è successo e che aiuti la politica a non commettere più gli stessi errori; un giorno di lutto nazionale in cui il Paese si fermerà e con gli occhi fissi sul Tricolore si ascolterà silenziosamente il “Va Pensiero” di Giuseppe Verdi.

Ringraziandola anticipatamente per il tempo che mi ha dedicato, cordialmente saluto.

Nicolò Maldifassi

Consigliere Comunale

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