Messaggi e commenti per Mario Giordano - pagina 159

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Frasi di Mario Giordano

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Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Giordano. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Giordano.

Mercoledì 8 aprile 2020 12:41:43

Buongiorno caro mario giordano, sono gianfranco cascino nato a roma il 03. 04. 1945, risiedo da moltissimi anni a napoli, sono con venti anni di contributi, e con pensione di euro 826, 00 netto, pago di fitto circa 600, 00 euro, posseggo una utilitaria che ancora un anno per pagarla a 186 euro al mese, poi ci sono, bollette, rate, ufficio entrate, assicurazioni, tasse e tanto altro, mia moglie da 4 anni licenziata e dopo 2 anni anspi, costretta a lavori saltuari di collaboratrice domestica, ma solo a nero effettuando comunque versamenti volontari inps, sintetizzo, provo da giorni a compilare moduli, sia per rientrare nelle normative dello stato, della regione del comune, anche per aiuti sostegno spesa, si deve avere isee zero reddito, anche nella richiesta del rdc, mia moglie non potendo lavorare neanche a nero in quanto costretta a casa, non può inserirsi in nessuno aiuto perchè risultiamo con reddito, ne possiamo accedere a case comunali in quanto ferme i bandi da anni, la mia domanda se i requisiti sono questi allora come si fà per sopravvivere, posso inviarvi mie documentazioni grazie

Mercoledì 8 aprile 2020 12:39:09

In questi giorni di lavoro frenetico per il governo sono a chiedere una cortese attenzione per i Giudici onorari ausiliari di Corte d'Appello, di cui faccio parte, istituiti dal Governo Renzi con il dl n. 69 del 21/6/2013, convertito nella L. n. 98 del 9/8/2013.
Il DL cura italia n. 18 del 17/3/2020, all'articolo 119 ha previsto una indennità per i giudici onorari, ma non sono ricompresi i giudici onorari di corte d'Appello che sono meno di 400 in tutt'Italia e danno un importante contributo allo smaltimento degli arretrati delle Corti d'Appello, come risulta dalle statistiche in possesso del Ministero.
La circolare del Ministero della Giustizia del 2 Aprile scorso ha dato indicazioni agli uffici giudiziari di non includere tra i beneficiari del sussidio la nostra categoria di giudici onorari.
Tale decisione appare illegittima se si considera che anche il CSM con delibera del 26 marzo scorso ha ritenuto di poter estendere il sussidio a tutte le categorie di giudici onorari. Noi Giudici ausiliari diamo un notevole contributo alla risposta di giustizia e lo facciamo in sede di gravame ovvero di secondo grado di giudizio. L'averci esclusi ci mortifica non tanto per i pochi soldi previsti ma perché ancora una volta non si riconosce l'impegno professionale di qualità. Le chiedo a titolo personale e di tutta la categoria un intervento per conoscere se il ruolo che ricopriamo merita di essere "dimenticato" in un momento di emergenza nazionale, Grazie per l'attenzione che vorrà dedicarci, cordiali saluti e complimenti per l'ottima informazione che rende al Paese..
Paolo Piccolo
Un Giudice ausiliario di Corte d'Appello.

Mercoledì 8 aprile 2020 12:38:32

Salve volevo farle una domanda magari lei può verificare un mio dubbio.
Per quel poco che ricordo le ozono si dovrebbero colpire anche gli animali da cui c'è stato il salto di specie ma di pannolini o pipistrelli morti o infetti se ne sono trovati a fatica in Cina. Con la carica virale mondiale possibile che non si vedano morire di animali da cui è derivato???
Per l'aviazione ad esempio si avevano sintomi abbattimenti e positività oltre che nell'uomo anche negli avicoli. È uno spunto di riflessione. Grazie un ascoltatore

Mercoledì 8 aprile 2020 12:20:34

Gentile Direttore,
tra i numerosi messaggi whatsApp che ogni giorno ci arrivano, prendo in considerazione il sottostante, inviatomi in una chat dai Colleghi:potrebbe gentilmente accertare la veridicità ?
Ringrazio

"Scovato il “Salva Conte” tra le pieghe del “Cura Italia”
Due piccoli “comma” inseriti in un sub-emendamento che probabilmente molti avrebbero votato senza neppure accorgersene e che concedono l’immunità per gli errori dei politici

Un’operazione davvero raffinata da parte del Pd, non facile da individuare (e, infatti, fino a questo momento pare “sfuggita” a tutti). Spulciando fra le tante proposte emendative al decreto “Cura Italia” abbiamo trovato quello che, in maniera più che esplicita, serve a salvare Conte, Borrelli, Arcuri e compagni da qualsiasi rischio di accusa (anche penale) per le negligenze gravi che hanno causato vittime e danni, in questa emergenza.

L’emendamento è firmato da due senatori del Pd: Paola Boldrini (solo omonima della mai rimpianta presidente della Camera) e Stefano Collina, componenti della Commissione Sanità, e reca il numero 1000/58. Tecnicamente, infatti, è un subemendamento all’emendamento 1. 100 del governo, che chiede di aggiungere al testo un articolo nuovo composto di quattro commi.

E qui è l’altro capolavoro, perché i primi due commi affrontano un argomento, mentre gli ultimi due rappresentano il “colpo di spugna” tanto atteso da Conte. Così, a una lettura veloce si poteva pensare che tutti parlassero dello stesso argomento. Invece no.

Più precisamente i primi due commi riguardano i medici e gli operatori sanitari infettati o deceduti a seguito del Covid-19. Con il primo comma vengono tutelati i “datori di lavoro pubblici e privati” e con il secondo si stabilisce che tali danni “possono essere imputati a titolo di responsabilità civile soltanto alla struttura sanitaria o socio-sanitaria”.

Ma il terzo comma cambia argomento e interviene per salvare da qualsiasi colpa (leggete bene!) “i titolari di organi di indirizzo e di gestione”, limitandone la responsabilità dei “danni a terzi” (ovvero morti, infettati, perdite economiche) “ai soli casi di dolo o colpa grave”.

Ecco il testo completo:

«3. È limitata ai soli casi di dolo o colpa grave la responsabilità civile, penale e amministrativo-contabile dei titolari di organi di indirizzo o di gestione che, nel corso dell’emergenza sanitaria in atto, nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, anche normative od amministrative, abbiano adottato ordinanze, direttive, circolari, raccomandazioni, pareri, atti o provvedimenti comunque denominati, la cui concreta attuazione, da parte delle strutture sanitarie e socio-sanitarie, degli esercenti le professioni sanitarie, degli enti preposti alla gestione dell’emergenza o di altri soggetti pubblici o privati tenuti a darvi esecuzione, abbia cagionato danni a terzi».

Da sottolineare che forse per evitare qualsiasi possibile interpretazione si citano esplicitamente “ordinanze, direttive, circolari, raccomandazioni, pareri, atti o provvedimenti comunque denominati”. Quindi, tutti gli atti scellerati del governo Conte.

Poiché però il ritardo per la mancanza di mascherine, tute, guanti e respiratori potrebbe anche essere una “colpa grave”? Ecco arrivare il comma 4 a salvare l’armata Brancaleone del governo, specificando che, nella valutazione della gravità, bisogna giustificare la difficoltà di reperire tempestivamente il materiale.
Non ci credete? Ecco il testo del quarto comma:

«4. La valutazione della gravità della colpa, nelle ipotesi di cui al comma 3, è operata anche in considerazione della eccezionalità e novità dell’emergenza, dei vincoli di spesa previsti a legislazione vigente in materia di servizio sanitario nazionale e della difficoltà di reperire tempestivamente dispositivi medici e di protezione individuale sul mercato nazionale ed internazionale’».

Insomma, uno “scudo penale” totale per Conte, Borrelli (nonché Speranza, Arcuri, Lamorgese) studiato dal Pd. Definirlo vergognoso è davvero poco. Ora speriamo che averlo “scovato” spinga il Parlamento a bloccarlo. Speriamo che, non solo nell’opposizione, ma anche nella maggioranza, ci sia ancora chi non è disposto a offrire questo salvacondotto immorale.

Mercoledì 8 aprile 2020 12:18:48

Https://www. facebook. com/ delucasindacodimessina/ videos/884255701988494/

Vi prego di ascoltare e dare aiuto con la vostra presenza li. Non possiamo lasciarlo solo.

Sono Un Calabrese da 20 anni vivo a Brescia.

Quanto avviene è assurdo!

Mercoledì 8 aprile 2020 11:30:22

Salve sig. Giordano
Ho seguito ieri la trasmissione televisiva e volevo far notare che si è scordato di aggiungere, al fatto che Conte ci sta facendo arrivare soldi da tutte le parti e non sappiamo più come spenderli, che:
- il blocco delle bollette non esiste, ma continuano ad arrivare regolarmente
- il blocco dei mutui, a distanza di venti giorni dalla richiesta di sospensione, non è stata applicato,
e le rate da pagare continuano ad arrivare.
Altra beffa, i 600 euro richiesti all'INPS (sempre che arrivino) saranno ancora una volta fagocitati dalla banca su cui o chiesto l'accredito, perchè il conto è andato in rosso per via del ritardato blocco; quindi mi ritrovo a non saper ancora come pagare le bollette e ad avere dei soldi per la spesa.
Come al solito siamo governati da gente che riesce a fare leva sui cittadini nel momento in cui deve fare cassa, ma non vengono minimamente presi in considerazione nel far attuare le misure economiche (al momento solo pubblicitarie) quando hanno a che fare con chi ha in mano l'economia.
Grazie

Mercoledì 8 aprile 2020 11:24:44

"Prestiti di 50 milioni alla Tunisia e 21 milioni alla Bolivia: perché in questo momento?
di I Nuovi Vespri
2 aprile 2020
Non è un po’ strano che l’Italia, in un momento economico difficilissimo, vada a prestare soldi a Tunisia e Bolivia? Cosa c’è dietro questa storia?
Ci era sembrato che in Italia mancavano i soldi per per acquistare attrezzature sanitarie per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Evidentemente ci siamo sbagliati. Deve per forza di cosa essere così, perché altrimenti non si capirebbe il perché, proprio in questo momento, l’Italia ha prestato 50 di euro alla Tunisia (il Paese che esporta in Italia l’ottimo olio d’oliva ‘extravergine’ a 2 euro al litro…) e 21 milioni e mezzo alla Bolivia.
Della Tunisia sappiamo che i 50 milioni di euro sono stati prestati dalla Cassa Depositi e Prestiti (COME POTETE LEGGERE QUI) ; del prestito alla Bolivia sappiamo poco o nulla.
Certo, la cosa è piuttosto strana. La notizia del prestito di 50 milioni di euro alla Tunisia è stata data dall’Ambasciata italiana in Tunisia:
“L’Italia, tramite la Cassa Depositi e Prestiti, ha versato 50 milioni di euro (circa 157 milioni di dinari) a titolo di credito d’aiuto alla Banca Centrale tunisina. “Questa somma è destinata a sostenere le imprese tunisine e potrà essere utilizzata per rispondere all’impatto socioeconomico del Coronavirus in Tunisia, supportando le misure messe in campo dal Governo tunisino. È un primo passo, mano nella mano, per far fronte al Covid-19”.
Non sarebbe stato più corretto che il prestito alla Tunisia fosse stato erogato dall’Unione europea?
“Il post – leggiamo su Money. it – che comunque riprendeva un comunicato dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ancora visibile sul sito, è stato quindi rimosso. In tempi di pace, un prestito da 50 milioni (spiccioli per un’economia del G8), non avrebbe fatto notizia. L’operazione – si legge sul portale dell’AICS – rientra nella linea di credito a sostegno del settore privato tunisino che ‘fornisce liquidità al sistema creditizio tunisino favorendo gli investimenti privati delle PMI e consolida le relazioni commerciali fra gli operatori economici italiani e tunisi’. Il piano è giustificato dalla volontà – diceva l’ambasciatore italiano a Tunisi Lorenzo Fanara all’AnsaMed – di ‘diverse aziende italiane di fama mondiale, tra cui la casa automobilistica Fiat e il gruppo tessile Marzotto”, di “investire in Tunisia, che è un sito attraente per gli investitori italiani”.
Ma la FIAT non si è trasferita negli Stati Uniti? E non ha sede in Olanda per pagare meno tasse? Un ‘impiego’ veramente interessante, per dirla in gergo bancario, quello della Cassa Depositi e Prestiti. "
No comment. Saluti Gabriella

Mercoledì 8 aprile 2020 11:23:27

Caro Mario, "FUORI DAL CORO" fin dall'inizio ha avuto da parte mia un ottimo consenso data la innovazione della trasmissione. però, questo mio consenso è andato scemando man mano che tu inscenavi in studio quelle carnevalate e quella tua pagliacciata di correre alla telecamera per esporre il tuo disappunto. Ma ieri hai toccato il fondo trasmettendo quel servizio sul grano. Forse non te ne sei reso e non te ne rendi conto che HAI DESTATO ALLARMISMO. Si proprio ALLARMISMO, Questa mattina nei supermercati della mia città c'è stata una corsa all'accaparramento di farina e pasta. Non bastava l? INPS con le pensioni di giugno? Ci volevi anche tu?

Mercoledì 8 aprile 2020 11:16:34

Buongiorno, nel nuovo DL in corso di pubblicazione si prevede un rinvio dei termini per i versamenti fiscali solo a determinate condizioni relative a percentuali del calo del fatturato. Ebbene i nostri governanti si sono dimenticati che in questo momento non c'è solo il problema del fatturato ma anche, e soprattutto, dei mancati incassi anche a fronte di fatturati pregressi (vi sono infatti incassi previsti a 30, 60, 90, 120 giorni e talvolta anche oltre). Sono veramente sconcertato rispetto a questo problema che andrà a generare sanzioni e interessi su pagamenti "forzatamente omessi". In un momento così critico per le aziende e per i professionisti i nostri governanti hanno versato benzina sul fuoco soprattutto a sfavore delle PMI che sono il vero elemento portante della nostra economia.

Mercoledì 8 aprile 2020 11:09:24

Non ho avuto mai il coraggio di scriverti, anche se sono da sempre un tuo fans. Sei una delle poche persone che hanno il diritto di parlare dei problemi che turbano tanti italiani. Bravissimo. Parlando con grande calore dell'ospedale di San Bartolomeo in Galdo (BN), mi hai dato lo spunto di dirti alcune cose del Governatore della Campania che si vanta di aver acquistati 120 milioni di camere di rianimazione, senza considerare che a San Bartolomeo c'è un'ospedale completo, anche con una pista per l'atterraggio di elicottero mai messo in funzione. Carissimo Mario, avrei tante cose da raccontare, peccato che non si sapeva dell'arrivo del bravissimo inviato, sicuramente ci sarebbe stato mezzo paese a riceverlo ed applaudirlo, Comunque abbracci fraterni da Nicola De Masi che puoi anche contattare: 329 ------- o fisso 0824 -------. i

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