Messaggi e commenti per Mario Giordano - pagina 204

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Frasi di Mario Giordano

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Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Giordano. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Giordano.

Martedì 17 marzo 2020 13:34:07

Buongiorno dott. mario giordano
non si faccia inganbare dal mio nome sono veneto figlio di veneti
orgogliosamente fiero di essere veneto.
la seguo tutti i martedì sera e la ringrazio per il coraggio e la forza con cui denuncia la miseria lo schifo di questa politica italiana romana meglio dire romana.
le volevo chiedere di lanciare questo mio appello sta aera ai mie
fratelli veneti imprenditori grandi e piccoli e tutte le partite iva che roma ha spolpato fino ad oggi il corona virus deve essere l occasione l opportunità per chiuere i conti con quei kriminali
usurai finti perbenisti
l emergenza sanitaria a differenza delle polutiche romane e europee ci ha fatto chiudere e di conseguenza abbiamo chiuso anche i rubinetti del denaro che dal nord tutti i mesi ci viene estorto ormai da 20 anni in nome della stabilità del essere europei e puttanata del genere
bene questa è la nostra grande opportunità se non adesso quando?
chiudiamo i rubinetti e i flussi di denaro ancora per 2 mesi riprendiamoci la nostra indipendenza è riportiamo il nostro veneto agli splendori della serenissima
repubblica veneta noi possiamo noi dobbiamo farlo adesso la prego legga questa mia lettera e spero che anche la lombardia ci segua
senza i soldi del nord senatori onorevoli segretari e tutto il circo della politica romana dovrà trovarsi un lavorov
in attesa di un suo gentile cenno di riscontro la saluto e la ringrazio
un veneto che non vuole morire di questa europa ne tanto meno della politica romana
ps continui così saremo in molti a seguirla e sempre di piu
esteban da venezia

Martedì 17 marzo 2020 13:12:48

Sottosegretario con delega ai Grandi Eventi SportiviCarissimo Mario vorrei mandare questo scritto che ho ricevuto via WhatsApp. Per non dire, come facciamo a non arrabbiarci? Stranamente nel momento del bisogno scompaiono sempre i profeti del buonismo:
- Il Papa... Siamo ancora in attesa dei suoi aiuti umanitari.
- Gino Strada... Non ha ancora montato il suo ospedale da campo di Emergency, forse per il divieto di uscire da casa?
- Richard Gere avrà difficoltà probabilmente a prendere l'aereo.
- Le Sardine... Stanno in navigazione forse verso la Cina per abbracciare un cinese.
- Boldrini e Kienge ancora non hanno cantato "Bella ciao" contro la diffusione del virus?
- Chef Rubio si accinge a preparare i pasti negli ospedali... Ma non trova il suo mestolo preferito?...
Grillo e Casaleggio tra un vaffa e l’altro una donazione la potrebbero fare...
Caspita scomparsi proprio tutti. Non troviamo manco Prodi che ci tesse le lodi di questa meravigliosa Europa che tanto ci ha aiutato in questa crisi.
La Boschi starà facendo una donazione tramite banca Etruria?
Renzi starà trasformando il suo aereo in una terapia intensiva volante?
Stanno tutti in quarantena senza giga?

Mah, a volte proprio mancano le parole... (Cit)

Post copiato -, fare circolare così magari qualcuno si fa vivo e spiega.
Grazie e forza Mario... saluti da mia madre sua assidua sostenitrice... come noi tutti. Buona giornata Raffaello da Como e mamma yvonne

Martedì 17 marzo 2020 12:09:20

Gentile dott. Giordano,
abito in provincia di Roma e tutti i giorni, insieme ad un migliaio di pendolari, prendo un treno regionale per raggiungere la Capitale a causa del mio lavoro. Nelle norme restrittive emanate dal Governo, è prevista la chiusura di cinema, teatri ed altri locali per evitare che si abbiano contatti con persone infette.
I treni sono ambienti con una cubatura decisamente inferiore e con un tasso di umidità elevato rispetto ai locali con obbligo di chiusura, è quindi risaputo da sempre che la diffusione dei virus in generale è MASSIMA.
Poichè per il pericolo del coronavirus non possiamo affidarci al buon senso delle persone che non coprono la bocca per i colpi di tosse, e considerando che le goccioline di saliva fuoriescono anche parlando, è stato più volte consigliato da illustri medici che la mascherina debba essere indossata da chi si serve dei mezzi pubblici anche se non presenta sintomi poiché ognuno di noi potrebbe essere infetto a sua insaputa. Dal momento che le mascherine sono introvabili ed è praticamente impossibile rimanere ad una distanza di sicurezza, nessuno ci ha ancora spiegato quale sia la soluzione per proteggerci. Purtroppo, noi pendolari, non possiamo "rimanere a casa" come viene giustamente consigliato in continuazione tutti i giorni da tutti i media.
La presente è per chiedere, confidando nella Sua professionalità, che si parli di questo problema affinché si trovi una soluzione per diminuire notevolmente il contagio.
Purtroppo fino a quando sui mezzi pubblici ci sarà un ricambio di gente senza alcuna protezione non ne usciremo.

Grazie molte
Roberto.

Martedì 17 marzo 2020 12:00:44

L'ITALIA È ALLA RICERCA DI NUOVI TALENTI.
Caro Giordano, uno talento lo abbiamo trovato, è quello che ha scelto le 200. 000 mascherine inviate alla Regione Lombardia. Sono gradite 2 cose: il costo di questi 200. 000 stracci per la polvere e Cognome e Nome del fenomeno che ha firmato l'ordine per inviare via social il ringraziamento del personale medico e degli italiani tutti. Uno così in Italia farà sicuramente carriera e forse l’ha già fatta. Da notare giustamente sulla confezione la scritta “mascherina” in quanto se a qualcuno viene messo in mano il “panno” difficilmente arriva a capire che si tratta di una mascherina sanitaria… Italia la settima potenza mondiale. ., ce la faremo …, siam pronti alla morte …, ecc. ecc. con questi generali la vittoria è certa.

Martedì 17 marzo 2020 11:21:01

Ospedale civile di Agropoli in provincia di Salerno aperto non tanto tempo fa e chiuso sarebbe un ottima risorsa per coronavirus e non solo a parte che l'ospedale funzionante più vicino e a 50 chilometri

Martedì 17 marzo 2020 11:06:02

Buongiorno Mario Giordano, in questi giorni di forzato "stare a casa" ho cercato di fare un punto della situazione della mia vita e mi sono chiesta: ”perché sono arrivata a questo punto, perché malgrado il mio darmi da fare nel lavoro, cercare soluzioni, ecc sono in questa situazione? ! ”
Beh, sa qual è la risposta? Chi fa il mio lavoro è solo! Fregato da tutti e senza diritti!
Breve riassunto:
Sono agente di commercio nel settore edile. Fallisce la mia ditta primaria, non prendo le provvigioni …ma non solo, la ditta non ha pagato le ritenute e le devo pagare io con la mora.
Naturalmente, avendo perso la mia ditta primaria, incasso meno ma le spese sono sempre le stesse e… non sono congrua.
Da questo momento iniziano ad arrivare cartelle con degli interessi spropositati... in tutto questo nessuno si prende la briga di dire: bene a causa di un fallimento tu hai perso le provvigioni passate e future, perciò quest'anno sei esonerata dalle tasse! Non sia mai! !

Come se non bastasse Il commercialista fa degli errori, io non ho i soldi per fargli causa e quindi mi faccio aiutare da chi mi chiede il meno possibile... Impiego quasi 10 anni per trovare chi si prende cura della mia situazione e…scopro che lo studio ha fatto errori per €15. 000 (Equitalia, quindi sa a quanto ammonta il mio debito) ma io riesco a farmi rimborsare per soli € 1500... ed il resto chi me lo da???
Nessuno!!! Sono sola, perché io a differenza del commercialista sono debitrice nei confronti dello Stato e quindi non ho attenuanti!
Finalmente nel 2015, viene approvata una legge che dovrebbe aiutare chi è nella mia condizione:
L’ esdebitamento. Mi informo, chiedendo a tutti, finchè, consigliata da Federconsumatori, mi rivolgo a Rianalisi.
Sono un po' cari, ma mi promettono di verificare l’ammontare dei miei debiti nei confronti di stato e banche, in modo da stabilire una cifra da pagare mensilmente, che mi permetta di saldare il mio debito vecchio, fare fronte al nuovo e di poter continuare a vivere. Mi promettono anche di congelare i debiti con equitalia in modo da non far crescere gli interessi!
Un sogno!
Dopo sei mesi e €1200 già pagati... niente! Non hanno fatto niente ! Richiedo indietro i soldi, che fortunatamente mi vengono restituiti.
A questo punto cerco di riprendere in mano la situazione e
tratto io con Equitalia chiedendo una rateizzazione.
L’importo è troppo grosso per le mie entrate... decido comunque di provarci ed inizio a pagare alcune cartelle, ma non riesco a far fronte alle nuove tasse che continuano ad arrivare e purtroppo sono costretta a smettere.
Ancora una volta ho buttato via i miei soldi perché tutto quello che ho pagato è servito solo a coprire gli interessi ed il debito aumenta ed aumenta di nuovo perchè per chi è piccolo come me le tasse sono insormontabili!
Chiedo aiuto a tutti, associazioni, commercialisti ecc.. ma sono una poveraccia!!!
Quindi devo arrangiarmi! !

Provo di nuovo con l’ esdebitamento... niente, ho un reddito troppo basso... ma non doveva essere una legge per aiutare chi è in difficoltà? ! ? ! ?
Ma... quante cavolate ci fanno credere!

Mi illudo di nuovo quando sento parlare di rottamazione. Perfetto!
Finalmente posso pagare senza interessi!
Un’altra doccia fredda: devi pagare tutto e subito! Ma se avessi avuto i soldi avrei pagato senza fare debiti, che dice?

Intanto continuo a lavorare senza sosta decisa ad uscire da questa situazione!!!
Scrivo a tutti chiedo aiuto a TUTTI.
L'unico che mi risponde, il Presidente Mattarella, mi fa chiamare da un segretario che mi mette in contatto con il capo area dell' Agenzia Entrate riscossioni della mia zona il quale mi suggerisce di occuparmi di una cartella alla volta, in base a quello che posso pagare, senza smettere, altrimenti il capitale non diminuisce mai! Allora avevo ragione, avevo pagato tanto ma il debito vecchio rimaneva quasi invariato!!!

Dopo un’attenta analisi decido di rateizzare una cartella e ne rottamo altre cinque, sono felice!
Come le avevo detto il mio reddito è basso e rientro perciò nel regime forfettario, quindi avendo meno spese... sono sicura che ce la farò!
Un’utopia … dopo due mesi mi arrivano una serie di cartelle vecchie per un totale di €28. 000.
Pur sapendo di non farcela decido di rottamarle per evitare il pignoramento e inizio a mettere da parte tutto quello che posso, ma dopo la prima rata che mi succhia tutto, quasi anche il sangue, faccio tre mesi senza un becco di un quattrino e... non riesco a pagare nemmeno quello che avevo deciso.
Le chiedo ma perché, se vedono la mia buona volontà, se vedono il mio reddito mi perseguitano così? Come pensano che con un reddito lordo di €20000 all'anno possa pagare €4500 di INPS €2000 di tasse €7000 di Equitalia? Ma davvero pensano che possa reggere tutto questo? I miei averi: un sesto della casa dove abita mia madre ereditata alla morte di mio padre, un ventiquattresimo di una casa di mio zio valore €900.

Un nuovo avviso di pignoramento! Mi viene da vomitare! Mi dica la verità le sembra normale?
Chiedo di nuovo per l’esdebitamento... ma non posso perché non pago le cartelle regolarmente e non sono considerata seria, perciò nessun giudice mi darà ragione, e lo sa perché non sono considerata una persona seria ? Perchè ogni volta che mi ritrovo due soldi in tasca, corro all’agenzia delle entrate e riscossioni per cercare di saldare il mio debito, non regolarmente è chiaro, non ho abbastanza soldi per farlo.
Che schifo !!!
La prego mi aiuti! !
Antonella Pitton

Martedì 17 marzo 2020 10:58:10

C'è un intera popolazione che sta vivendo, questa situazione di emergenza di contagio e nessuno ne sta parlando.
Sto parlando degli Esercenti dello Spettacolo Viaggiante (le giostre, per intenderci).
Il problema è la considerazione.
Ci si trova, giustamente, come tante altre attività, a dover rinunciare al proprio lavoro e, quindi sostegno.
Il problema maggiore è quello dell'ospitalità. I Comuni in base alla legge, 337/68 dovrebbero adottare, degli specifici regolamenti.
Su tali Regolamenti vengono citate, sia le aree di allestimento, che quelle per lo stazionamento delle nostre abitazioni (caravan).
Nella maggior parte dei casi, tali regole non sono considerate. Giustamente, alcuni Comuni hanno annullato, le tradizionali manifestazioni che, prevedevano tali presenze, annullando di conseguenza anche l'ospitalità.
Ci si trova così, ad essere espulsi dalla città ospitante e rifiutati da quella che ci dovrebbe ospitare i problemi legati alla categoria, sono molti, ma in questo, particolare momento, l'appena citato è molto. serio.

Martedì 17 marzo 2020 10:29:36

Caro Giordano ci siamo venduti anche il nome della nostra nazione, nessuno in TV e sui giornali pronuncia piu Italia ma per indicarla e per non vergognarsi usa "questo paese". Sarebbe interessante un suo commento. Con simpatia Michele

Martedì 17 marzo 2020 08:26:58

Perché non si parla mai degli insegnanti che, sono a casa a curare i propri figli, senza alcuna riduzione di stipendio e, come si sente dire, senza obbligo di recuperare le giornate perse? In questo momento tragico, dove le altre categorie hanno grossi problemi, non si potrebbe ridurre al 50%, anche il loro stipendio?

Martedì 17 marzo 2020 01:40:03

Il MIUR ci punta il mirino, ci sta col fiato al collo, ha mandato ai coordinatori di classe un questionario da riconsegnare entro il 18 marzo su come si sta attuando la FAD, su come si stanno attivando i docenti per non fare mancare ai ragazzi uno dei pilastri fondamentali per la loro vita: l'istruzione. Ma questo non viene percepito allo stesso modo dalle famiglie, spesso dimentiche che non c'è una sola persona, in primis tutti i medici, gli infermieri e tutti coloro che si stanno spendendo per combattere l'epidemia, non c'è, dicevo, uno che può dire di non essere passato dai banchi e che quello che ha, l'ha ottenuto senza studiare. Forse in passato ci si poteva accontentare della sola lezione della vita, dell'esperienza "su campo", di tutto ciò che può essere lavorato con le mani e del solo pane quotidiano. Oggi non è così, ce lo dimostra la contingenza che viviamo: è grazie ai ricercatori che hanno studiato, è grazie a persone che si sono chinate sui libri se riusciremo ad uscire da questa impasse, è grazie ad una mente educata a ragionare, a fare di conto, se abbiamo la sensibilità e il buon senso di capire che le regole vanno seguite. Stiamo sperimentando che l'ignoranza porta la gente in mezzo alla strada a dire "me ne frego del virus" e non vogliamo dare alla scuola e alla cultura, il merito di averci insegnato ad usare bene la nostra intelligenza perché, attraverso i libri, ci hanno fatto e ci fanno capire che la vita, quella che ci è maestra, ha i suoi ricorsi, che l'uomo, nei secoli, ha gli stessi sentimenti, le stesse virtù, le stesse imperfezioni. Boccaccio ci parla della peste nel suo secolo, Manzoni ce la descrive nell'ottocento e oggi a noi sembra attuale e dal loro esempio, dal fatto che loro ce l'hanno fatta, prendiamo coraggio. La vita è maestra, ce lo sta insegnando questo periodo surreale, bene, facciamone tesoro! Avremmo dovuto accorgercene prima, ci faremo più caso dopo, ma forse la colpa è solo nostra che, perdendo di vista lo spirito di sacrificio, non volendo mai fare sperimentare il dolore ai nostri figli, li abbiamo messi nell'ovatta e noi ci siamo messi nell'ovatta insieme a loro e abbiamo esorcizzato il negativo e non abbiamo dato il giusto peso alle cose, agli equilibri, ai ritmi dovuti. Abbiamo abituato i nostri ragazzi a non avere responsabilità, perché non sono "positive", anzi "pesano", a non svolgere compiti gravosi, quelli della scuola in primis, perché c'è sempre "altro", perché "la guerra è passata", perché "il terzo mondo è altrove", perché "si sta meglio dei nostri nonni". E allora un'occasione particolarissima come questa ci coglie impreparati, ci fa sperimentare quello che avevamo esorcizzato: la paura! E allora? Si riscopre la famiglia, con tutta la solidarietà che c'è in essa. Bene! Si deve mettere da parte il superfluo e andare all'essenziale! Bene. Ricordiamocelo in futuro, quando gli impegni ritorneranno, quando la scuola tornerà e perché nessuno di noi, adulto e bambino, possa essere di nuovo colto impreparato, abituiamoci ad avere la testa sulle spalle, a prenderci le nostre responsabilità, ad avere un incarico da portare a termine e insegniamo ai nostri figli che i compiti si svolgono, che vale la pena investire sulla conoscenza, perché la vita ti dà i colpi, ma la cultura ti dà lo spirito necessario per affrontarli, anzi facciamoglielo capire ADESSO, che questa non è vacanza, non è deresponsabilizzazione, non è un periodo di svago, ma un momento di unità certamente, ma soprattutto di crescita e di dovere morale in cui tutti siamo portati a capire che un giorno, grazie ai nostri studi, potremmo essere noi in prima linea al fianco di chi ha bisogno, mentre altri cantano e disegnano arcobaleni.

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