Messaggi e commenti per Mario Monti - pagina 7

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Frasi di Mario Monti

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Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Monti. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Monti.

Mercoledì 21 marzo 2012 01:01:09

Ma perché ve la prendete sempre con i lavoratori? e come pensate di creare nuova occupazione? forse lasciando a casa chi è stato licenziato ingiustamente? Ma vi rendete conto delle stupidagini che dite? e il bello è che continuate ad insistere non fate prorio una bella figura, non so se ve ne rendete conto

Martedì 6 marzo 2012 19:59:25

Concordo con il Sig. Gloria che i governi tecnici sono stati le nostre ancore di salvataggio ogni volta che abbiamo dovuto prendere decisioni importanti ed irrevocabili. La classe politica nel suo insieme raramente ci è stata di aiuto, più spesso ci ha messo in difficoltà. Tuttavia i politici, magari quelli con la P maiuscola, sono indispensabili, in quanto interpreti della nostra molteplicità. Bisogna sceglierli bene (fare buone primarie) e controllarli meglio (vigilando attentamente sul loro operato). Intanto Monti va bene, dovrebbe avere un pò più di coraggio nel liberarci dai tanti parassiti (soprattutto ai livelli superiori) che dissanguano il nostro organismo sociale.

Martedì 6 marzo 2012 16:15:55

6 Marzo 2012
A proposito di GOVERNO OMBRA DEI MATEMATICI
Vorrei aprire un dibattito su una idea di riforma costituzionale che , insieme ad amici, abbbiamo elaborato e nello stesso tempo sentire il parere dei partecipanti a questo Blog ed in particolare quello del Prof.Panagin
S i tratta di un progetto che con alcuni amici abbiamo elaborato in occasione di un nostro recente incontro.
In quell’incontro discutevamo due argomenti : la situazione dello stato Italiano in generale e del Governo Monti in particolare .
Mentre sul primo argomento le constatazioni erano decisamente pessimistiche sul secondo invece non nascondevamo le nostre speranze .Durante la discussione sono emersi alcuni punti.
Il primo : gli unici governi che hanno risolto alcuni importanti problemi per la ns. societa’ affrontando le riforme necessarie, sono stati - dalla caduta del Muro in poi - i tre cosidetti “governi tecnici “. Il governo Dini pose mano alla prima riforma delle pensioni che - se non fatta - avrebbe portato all’insolvenza del nostro sistema previdenziale che allora era basato sul principio del “Retributivo “ ( che poteva essere accettabile 50 anni fa' in presenza di uno sviluppo demografico con continuo aumento dei giovani e un 'aspettaiva di vita ed eta' media molto divere da quelle di oggi ) e avrebbe fatalmente comportato - prima o poi - l’espansione insostenibile del nostro debito pubblico insieme ad altre voci di spesa .
Il governo Ciampi ci permise l’entrata nell’Euro, cosa che io ritengo essenziale per il nostro futuro ( sperando che l’Europa si svegli, ma questo e’ un altro argomento ).
Il governo Monti e’ ora alla prova ma e’ l’unico che potrebbe darci parte delle riforme di cui abbiamo disperatamente bisogno e di cui i nostri partititi si erano dimenticati.
Il secondo : gli unici governi che hanno fatto qualche riforma sostanziale sono stati i 3 governi di cui sopra,Ciò cosa significa ?? A nostro parere che i parlamentari ( da qualsiasi partito eletti ) non sono messi in grado, ( e' il caso degli onesti ) , o- piu’ spesso - non vogliono affrontare i problemi di “lungo periodo” che sono risolvibili solo con riforme che spesso costringono gli elettori a sacrifici nel “breve periodo” e quindi tolgono il CONSENSO che rappresenta il principale stimolo/alimento dell’attuale classe politica italiana e nello stesso tempo il suo principale limite. .
Terza considerazione : tenuto presente quanto sopra perché non suddividere nettamente l’attività parlamentare dall’attivita’ governativa ??
Allora la proposta :
Il Governo sia costituito da SOLI TECNICI che NON SIANO PARLAMENTARI E CHE NON SIANO RIELEGGIBILI AL GOVERNO DOPO LA FINE DELLA LEGISLATURA . Solo i tecnici sono in grado di affrontare le riforme di “Lungo periodo” senza la spada di Damocle del “Consenso”. .Si continui ad eleggere con normali elezioni i parlamenti , ma nella scheda elettorale del secondo turno si includa una seconda scheda contenente il governo dei Tecnici che i vari partiti ( meglio le due coalizioni piu’ votate) propongono all’elettorato.
Penso che l’uninominale a due turni alla francese sia il sistema auspicabile ma con un alta soglia di sbarramento (5%?) Nel primo turno ogni partito si presenterebbe da solo e con candidati eletti col sistema delle "Primarie" . Al secondo turno i partiti che abbiano superato la soglia di sbarramento potrebbero coalizzarsi e le coalizioni proporrebbero una seconda scheda con il governo dei tecnici da loro sostenuto.La coalizione vincente creerebbe Il governo il quale proporra’ le leggi al parlamento concentrandosi sulle SOLE leggi di Riforma ( di Lungo Periodo) mentre il parlamento eletto avra’ il compito di legiferare sul breve periodo e di discutere ed approvare le leggi di “lungo periodo “ proposte dal Governo. Ovviamente - per non paralizzarsi a vicenda - il Governo sara’ soggetto alla cosidetta “sfiducia Costruttiva” senza cioè che possa essere messo in minoranza in assenza di altro governo sostitutivo o -in alternativa - che siano indette nuove elezioni per creare un’ altro governo e un altro parlamento.Per tutto cio’ ci vorrebbe una SERIA E AMPIA RIFORMA COSTITUZIONALE .Mi rendo conto che si tratta di una proposta grezza e non so’ se questo sia un sogno irrealizzabile ( ma ci si lasci almeno la liberta’ di sognare !) ma sono estremamente interessato ad iniziare il dibattito.
Giuseppe Gloria

Giovedì 1 marzo 2012 13:44:31

MINI RIDUZIONE delle TASSE
La fondazione di Montezemolo sostiene che i 12 miliardi ricuperati con la lotta all’evasione potrebbero essere dati a coloro che hanno sempre pagato le tasse.
Prendendo ad esempio i 20 milioni di lavoratori, che le tasse le hanno sempre pagate, avrebbero una diminuzione di tasse di 600 Euro per anno, pari a 50 Euro mensili.
Il Prof. Monte avrebbe un plauso nazionale, anche se la cifra è minima ma comunque è un mini decollo per lo sviluppo.Lapalisse
IL GOVERNO OMBRA DEI MATEMATICI

Lunedì 20 febbraio 2012 22:16:42

LA GLOBALIZZAZIONE
La globalizzazione è un orientamento societario positivo, poiché porterà nel tempo i paesi poveri ad un livello di vita decoroso.
A dimostrazione di questa transizione portiamo ad esempio la Cina, il Brasile ed in parte l’India, paesi che si stanno allineando ai paesi industrializzati, aumentando la remunerazione dei cittadini e il miglioramento della vita societaria.
Si sta attuando in economia il principio dei vasi comunicanti, che è quel principio fisico, scoperto da Galileo Galilei, secondo il quale un liquido contenuto in due o più contenitori comunicanti tra loro, raggiunge lo stesso livello dando vita ad un'unica superficie equipotenziale. Il concetto idrico permette ai paesi industrializzati il travaso ai paesi poveri delle tecnologie avanzate, mentre i paesi poveri inviano i loro manufatti, a costi decisamente inferiori, per cui, secondo un principio idraulico, le alte potenzialità dei paesi ricchi si abbasseranno fino a che i paesi poveri si innalzeranno ad una eguale potenzialità.
In questo evolversi si alterano i rapporti non solo societari ma pure economici, con un danno transitorio dei paesi ricchi e un utile per i paesi poveri, ma tra il nascere e l’affermarsi, tutta l’economia e la finanza cambia, in questa trasformazione le società non informano i loro popoli delle situazioni che si verificheranno.
Il Cile paese del sud America, quasi sconosciuto, ora porta sui nostri deschi cibi ad un costo inferiore, mentre i paesi industrializzati esportano nei paesi in via di sviluppo le loro tecnologie.
Vediamo durante tali trasformazioni come i paesi sia ricchi che poveri soggiacciono ad alterazioni economiche.
I paesi ricchi esportano sul mercato dei paesi poveri le loro tecnologie, ma per contro con l’informatizzazione delle procedure e la robotizzazione per la produzione dei prodotti altamente tecnologici riducono il personale, ed aumentano la disoccupazione.
I paesi poveri vendono manufatti a basso costo e ricevono dai paesi ricchi tecnologie innovative ad alto costo, per cui aumenta l’occupazione ed i reddito, ma devono essere saggi nell’equilibrare le esportazioni ed importazioni per non aumentare il debito pubblico.
In questo evolversi che si attuerà in alcune generazioni, se operiamo in modo logico e confacente alla situazione, potremmo evitare gravi situazioni nei vari paesi, sia in quelli che riducono che quelli che aumentano le potenzialità, i primi avranno un aumento della disoccupazione anche se innoveranno, i secondi con gli aumenti delle remunerazione per una vita migliore, potrebbero aumentare il debito pubblico.
In seguito informeremo come operare nei paesi tecnologicamente avanzati per non aumentare la disoccupazione.
GOVERNO OMBRA DEI MATEMATICI

Lunedì 20 febbraio 2012 15:04:45

NOn lo so come mai, ma mi fido.
A volte è difficile farlo, soprattutto dopo aver avuto sconfitte, spero di non essere delusa.
Hai un viso pulito e gli occhi azzurri come il mare. Sembrano limpidi e forse ricordando il mare mi è venuto di scrivereti queste cose, da essi traspare intelligenza e valori non comuni. Grazie comunque vadano le cose. Ci stai provando e mi spiace che molte persone cerchino di rifarsi su di te con la rabbia accumulata dai precedenti fallimenti. Buon lavoro, sei affascinante. Anna

Venerdì 17 febbraio 2012 18:44:59

SERVIZIO NAZIONALE SANITARIO
Rispondo al Signor G. Gloria
Il Servizio sanitario è regionale, finanziato da risorse provenienti dal gettito IRAP (imposta regionale sulle attività produttive, dall´addizionale regionale all´IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche), dalla compartecipazione all´accisa sulle benzine e da una compartecipazione regionale all´IVA (imposta sul valore aggiunto).
A queste fonti di finanziamento si aggiungono le entrate proprie delle Aziende sanitarie e il saldo attivo della mobilità sanitaria (rimborsi al Servizio sanitario regionale relativi a prestazioni sanitarie fornite a cittadini d’altre Regioni). Gli introiti per il Servizio sanitario sono suddivise in sei voci, per rendere problematico, come devono essere date ogni anno dal CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica), le risorse ripartite tra le Regioni su proposta del Ministero della salute, d´intesa con le stesse Regioni. Da questo primo esame risulta difficile capire quali finanziamenti vengono dati alle singole Regioni ed in particolare il costo totale riferito all’Italia. Il riparto regionale viene determinato sulla base della numerosità della popolazione residente, è ponderato anche in relazione ai consumi specifici sanitari per età. Gli introiti per il Servizio sanitario suddivise nelle sei voci in precedenza elencate, sono tasse che il cittadino paga, perché non vengono messe a bilancio dello Stato, ma camuffate e suddivise in sei dubbie voci? Dato che le regioni italiane sono venti, i 300 miliardi ipotizzati da G. Gloria potrebbero essere veri, dato che ogni regione costerebbe annulmente medialmente 15 miliardi.
Questo è solo quanto posso riferire.

Giovedì 9 febbraio 2012 14:07:46

caro pres. Monti perchè non mandate dei controlli ad Avola in pr.Siracusa dove tutti i dipendenti comunali fanno il doppio lavoro e usano i mezzi del comune per i propri comodi e tolgono quel poco lavoro a chi non ce ne ha.E controllate pure quelli che lavorano alla provincia e pure i bidelli che come i dipendenti comunali fanno tutti gli idraulici e gli elettricisti e si coprono a vicenda.Svolgendo i lavori da me indicati per pochi euro da aggiungere al proprio stipendio loro e delle proprie mogli che sono pure impiegate e cosi vi è chi mangia tutto e chi muore di fame se il governo Monti opera a risolvere tutto queso schifo sono io il primo ad appoggiarlo se no che serve sto piano salvaitalia se non togliete a questi porci i loro comodi che non dichiarano mai e fregano tutto poichè ad Avola non si può piu vivere così.Cordiali saluti da chi grazie a questi porci non può comprarsi neppure il pane(Claudio).

Giovedì 2 febbraio 2012 19:42:13

SALVIAMO L’UMANITA’ PER I PROSSIMI ANNI
Salviamo l’umanità per i prossimi 500 anni ( 20 generazioni ) incanalando l’aumento delle acque marine, causato dall’inquinamento termico del pianeta, nelle depressioni della terra, in attesa che nuove conoscenze e un migliore comportamento dell’uomo riduca questo fenomeno.
L’inquinamento termico può diventare in parte positivo producendo elettricità, acqua potabile, acqua per desertificare, attività agricole, se si costruiscono canali o bacini alimentati d’acqua marina, questi reticoli idrici possono avere pure una seconda ricaduta positiva dal punto di vista energetico, attivando i trasporti di persone e derrate con chiatte, mezzi meno costosi e inquinanti.
Un primo caso è già stato documentato in corrispondenza del Mar Morto ( vedi La Stampa Gennaio 2001 ) con la costruzione di una centrale idroelettrica sul mar Morto in territorio Giordano, che si trova a 392 m sotto il livello del mare e a circa 70 km dal mar Mediterraneo.
Vediamo le necessità del Mondo, come l’elettricità a basso costo, il kwh prodotto da centrale idrica non inquinante costa circa 1/3 del kwh prodotto da centrale termica, l’elettricità prodotta può essere utilizzata per la desalinizzazione delle acque marine, dove incide non tanto il costo degli impianti quanto il costo dell’energia elettrica. Dal secolo precedente ad oggi, per trasformare l’acqua marina in acqua potabile, si è passati dalla desalinizzazione per elettrolisi con consumi energetici di 15-20 kwh per metro cubo a processi per osmosi inversa dove i consumi sono di 1 kwh per metro cubo d’acqua potabile. Utilizzando centrali idriche e il processo di desalinizzazione per osmosi inversa , il costo del metro cubo d’acqua si riduce a circa un ventesimo .
Vista l’economia delle centrali idroelettriche e dei processi per osmosi per produrre acqua potabile,
in un scenario minimo mondiale dell’aumento del livello degli Oceani di 3 centimetri in 100 anni,
pari a circa 130 miliardi di metri cubi d’acqua, è possibile produrre una energia di circa 110 miliardi di kwh ogni anno .
In un scenario massimo generale è possibile desalinizzare l’acqua per il 30% della popolazione, in alternativa produrre circa il 2,2 % della energia prodotta nel Mondo per gli usi industriali, commerciali, residenziali o desertificare 28 milioni di ettari di terreno che rappresenta il 2.2% del terreno coltivato nel Mondo e il 19 % del terreno agricolo Africano .
L’organizzazione internazionale UNDP che opera a vantaggio dello sviluppo economico e del miglioramento delle condizioni di vita di tutti i paesi in via di sviluppo, può essere l’elemento propulsivo di tali cambiamenti.
L’investimento in questi casi non risulta a fondo perduto, ma remunerativo a tempi lunghi, per l’attivazione di attività energetiche, agricole e dei trasporti, non trascurabile è un fine prospettico che permette un cambiamento mentale delle popolazioni locali che tramite il lavoro, sentono sempre più impellente il bisogna d’avere quanto è necessario per un vivere decoroso, incrementando la vendita nei loro territori, di beni prodotti nelle attuali zone industriali.
Per rendere operativi tali comportamenti è pure necessario cambiare l’impostazione mentale degli uomini dei paesi industrializzati, che vedono solo il ritorno economico immediato, mentre con opere pacifiche a lungo termine è possibile costruire un Mondo con minori dislivelli sociali e maggiormente remunerare le attività produttive dei paesi evoluti.
IL GOVERNO OMBRA DEI MATEMATICI

Giovedì 2 febbraio 2012 16:35:00

PROFESSORE MONTI
A QUANDO LA VENDITA DELLE PROPRIETA'
INUTILI E COSTOSE DELLO STATO?

Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Professor Mario Monti

Considerando:
L'Italia ha un debito pubblico che si può arrotondare all'astronomica cifra di 2000 miliardi di Euro;
Che su questo debito occorre pagare ogni anno gli interessi, che supponendo un tasso del 4% (spread permettendo), significa dover pagare 80 miliardi di Euro ogni anno;
Che la Comunità Europea ci impone di diminuire tale debito per una cifra di circa 45 miliardi di Euro l'anno;
Che contemporaneamente l'Italia ha beni propri inutili che potrbbero essere venduti e per i quali si è stimato un valore di 400 miliardi di Euro, beni che molto spesso sono inutilizzati e quindi in condizioni di scarsa manutenzione, condizioni che ne diminuiscono il valore nel tempo;
Che già nel recente passato abbiamo sentito parlare di vendere tali beni per diminuire il debito pubblico e per rilanciare la nostra debolissima economia.
Ciò considerato, Le chiediamo:

Quando il suo Governo passerà alla fase operativa della vendita di questi beni inutili la cui monetizzazione potrebbe dare respiro all'economia ed abbattere il debito publbico e gli interessi su tale debito?
Ci rendiamo perfettamente conto che tutta l'operazione non è semplice e richiede tempi adeguati, ma Lei e il suo governo hanno gli strumenti per realizzare questa complessa operazione e NOI avviamo una grande fiducia in Lei e nel suo governo.

Un cordiale saluto
Vito Pipitone

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