Messaggi e commenti per Massimo Giletti - pagina 38
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Frasi di Massimo Giletti
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Biografieonline non ha contatti diretti con Massimo Giletti. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Massimo Giletti.
Giovedì 16 aprile 2020 14:27:14
Martedì 14 aprile 2020 23:03:38
Gent. Dott. Giletti
Il pensiero che da sempre mi affligge riguarda i senza fissa dimora. In questo periodo particolarmente terribile lo è ancor di più. La loro invisibilità fa in modo che non possono accedere a nessun beneficio economico (es. i 600 euro del mese di marzo stanziati dal governo) naturalmente non hanno un medico di base. Praticamente nulla e solo perché non hanno una residenza da dichiarare. Si solo per questo purtroppo. In questi giorni alcuni non avranno chiara nemmeno la dimensione della catastrofe sanitaria. Dott. Giletti non possiamo voltarci dall'altra parte ora più che mai. I modi si possono creare con i servizi sociali e la residenza la devono avere nella città dove vivono presso le municipalità e il Comune le deve gestire perché le sue strade sono la loro casa. I comuni devono farsi carico di questi che sono veramente i loro primi cittadini. Mi rivolgo alla sua autorevole voce per sollevare ora questo grave problema in quanto ora sono indifesi anche dal virus. Non hanno mascherine e guanti e devono avere questi presidi gratis. Come fare? Confido in lei perché in trasmissione tratti l'argomento per sensibilizzare chi ha ancora un cuore. Cordiali saluti Daniela Bacca
Martedì 14 aprile 2020 13:06:26
Salve sono un medico stomatologo ma anche di famiglia. Ci sono delle cose che non comprendo. Da sempre per conoscere la causa di morte si effettua la autopsia al cadavere. Ho visto invece vengono bruciati. Non ho sentito parlare di Anatomia patologica. Sembra pochi interventi in sala settoria e forse una Vasculite che potrebbe essere prevenuta con eparina. Eppoi una profonda contraddizione: la tumulazione con pochi familiari no, negozi aperti si, autobus senza protezioni e anche noi medici di famiglia senza. Il virus esce dal cadavere e con quale colpo di tosse? Sostengo di esaminare i corpi perché l'eziopatogenesi e' una scienza. Magari non serviranno vaccini e tanti soldi spesi.
Dr. Eugenio Raimondo
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Martedì 14 aprile 2020 13:02:49
Egr Giletti
Sto ascoltando su la 7 un'intervista all'ex primo ministro Prodi. La sua natura democristiana viene a galla in tutta la sua negatività. Da buon democristiano parla di accettare il MES per poter poi avere più forza nella successiva trattativa per gli Eurobond. Altra affermazione, cita che quando ci fu la trattativa per l'euro il primo ministro francese affermò che l'Italia per la sua importanza non poteva essere lasciata fuori. Mi chiedo signor Prodi: ma vista la nostra importanza percui l'euro l'Europa non potevano fare a meno di noi perché accettò (calò le braghe) accettando un cambio (1936, 27) assurdo? Tipica logica democristiana in definitiva accettare le imposizioni dei piu' forti i meglio della più forte la Germania.. Come lui altro personaggio fondamentalmente di nessuna forza, giusto alla Prodi, nonostante i ruoli ricoperti in varie istituzioni e non ultimo la presidenza della Boccconi si fece sottomettere dalla germania (calò le braghe e anche le mutande) nonostante noi non fossimo la Grecia. Poi si circondò di tutti personaggi che "vivevano" in un mondo lontano mille miglia dalla "vera popolazione" italiana. Però raggiunse il suo primario scopo "senatore a vita". lascerà nella sue epigrafe l'elenco infinito dei ruoli ricoperti, forse sarà meglio che scriva solo cognome e nome. Preciso, onde evitare valutazioni errate sulla mia "idea politica", non sono mai stato comunista né fascista. Ho 65 anni e mi sono sempre interessato della politica. Oggi visto la triste valutazione dei politici italiani, in particolare dall'ultima era democristiana fino ad oggi, oltre 40 anni, mi riferisco a personaggi come Andreotti - Craxi - Berlusconi - Prodi - D'Alema - per citarne alcuni, valuto quanto accade politicamente "ragionando" al di sopra delle parti
Martedì 14 aprile 2020 08:56:47
Buongiorno Dott. Giletti, vorrei che parlasse di Calcio e Coronavirus.
Credo che l'incidenza negativa dei tifosi dell'Atalanta sulla drammatica situazione di Bergamo sia stata sottovalutata e troppo presto archiviata.
Parlo delle partite di febbraio/marzo incautamente autorizzate, in particolare di quella di Champion League di Milano dove 40. ooo tifosi di Bergamo si sono mescolati con altrettanti Spagnoli e Milanesi.
Parlo dei tifosi Atalantini che hanno letteralmente riempito bar e circoli per assistere a queste partite e alle incontrollate manifestazioni successive di giubilo in tutti i possibili luoghi della provincia di Bergamo.
Da ultimo io, che per età e soprattutto per malattie pregresse, sono a forte rischio contagio forse fino al prossimo anno 2021, perché debbo assistere a a dibattiti osceni sulla possibilità di riaprire il calcio, magari già dal prossimo Maggio ? NON SI VERGOGNAQNO ???
Lunedì 13 aprile 2020 19:46:27
Ciao Massimo
Sono una ragazza calabrese di 32 anni
Intanto comincio col dirti che ti stimo molto e credo tu sia molto intelligente.
Volevo chiederti perché non parli della patrimoniale che non si riesce a capire cosa vogliono fare, non credo sia giusto arrivare a questo soprattutto x chi i soldi li ha sudati, un abbraccio Laura
Domenica 12 aprile 2020 16:27:30
Caro massimo ti seguo da sempre sei un grande abito in belgio da 40 anni amo l italia ma come é possibile che quando si parla di dare soldi alla gente ci sono sempre problemi solo chiacchere qui abbiamo compilato un foglio 7 giorni soldi sul conto corrente stop con grande stima Aldo
Domenica 12 aprile 2020 14:56:22
Ma le sembra normale che i cittadini italiani devono stare a casa non so per quanto altro tempo, e i migranti riprendono ad arrivare, quelli che gia stanno in Italia bivaccano nelle stazioni vedi Tiburtina a Roma. Come e' partito il virus, il governo non lo sa. Se e stato un migrante, chi puo mettere la mano sul fuoco che non e' cosi?
Sabato 11 aprile 2020 12:12:42
Buongiorno Giletti spero sia vero che questo messaggio le giunga le scrivo perché credo fino ad ora che forse lei con Travaglio è fra i pochi giornalisti rimasti sono un infermiera mi invita in trasmissione visto che lei si dice il giornalista delle verità gliela faccio io la chiarezza sulla Sanità. Spero in una sua adesione.
Sabato 11 aprile 2020 10:25:36
Oggetto: organizzazione e preparazione per epidemia coronavirus
Buongiorno Sig. Giletti,
Cambiare gli aspetti deleteri dell’attuale sistema Italia è come chiedere ad una formica di scalare l’Everest.
Eppure è una necessità improrogabile.
Considerato che l’Italia ha una classe dirigente (politica e non) che ha dato prova di essere o impotente o incapace di portare per mano il popolo verso lidi più consoni, la rivoluzione culturale può avvenire solo partendo dal basso.
Ognuno di noi, ogni settore deve fare la sua piccola parte.
Se non approfittiamo del covid-19, che ha colpito i cittadini profondamente nell’animo e nelle tasche, non ne saremo mai capaci.
In questi giorni si vedono in TV personaggi che candidamente e ripetutamente dicono che non sono stati commessi errori.
Non voglio focalizzare l’attenzione su eventuali errori commessi dopo il primo contagiato di Codogno (in questa tempesta era inevitabile) ma prima: se e come è stata attuata la macchina organizzativa (gruppo di lavoro, coordinamento, programmazione, incarichi, interventi, protocolli, procedure, “aggressione” carenze, ecc.)
Vede Sig. Giletti, mentre uno tsunami è un evento imprevedibile che coglie tutti realmente impreparati, l’epidemia sars-cov2 in Cina è stata sotto gli occhi di tutti gli italiani (esperti compresi) quando ancora in Italia il virus non era ancora arrivato o lo si confondeva.
E’ proprio questo il punto: il tempo, avuto a disposizione per prepararsi ad essere il più possibile pronti, che non è ben chiaro se è stato ben utilizzato.
Per non essere frainteso, non sto dicendo che il lockdown doveva essere attuato il giorno in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza ma:
cosa è stato fatto dal 31 gennaio (dichiarazione di emergenza) al 19 febbraio 2020 (primo contagiato a Codogno) per preparare la macchina organizzativa?
Mi piacerebbe che qualcuno smentisse l’impressione degli italiani, forse errata, che quei 20 giorni non sono stati sfruttati.
Si è pensato forse che la Cina sarebbe stata in grado di confinare il virus a Wuhan? Che la globalizzazione fosse cessata nel 2019? Si è stati condizionati? ecc. ecc. ?
Ora tutti gli interessati fanno fronte comune e danno risposte come se l’Italia (e non la Cina) fosse stato il primo paese al mondo ad essere colpito dall’epidemia.
Questi signori dovrebbero essere consci che a ricoprire determinati ruoli gli italiani non hanno chiamato gente comune ma intelligenze e pretendono risposte appropriate in tempi appropriati.
La mancanza di chiarezza, le risposte evasive e le non risposte fanno nascere nella popolazione illazioni, congetture che potrebbero essere infondate ma, considerati gli effetti devastanti, gli italiani ed i parenti delle vittime chiedono sia fatta chiarezza sull’operato di quei 20 giorni.
Lascia molto perplessi un fatto: il comportamento iniziale, oserei dire passivo, di quasi tutti gli altri Stati (per poi ricredersi) ; delle due l’una: o si deve credere ad una deficienza collettiva e generalizzata? oppure si deve credere che sia stata operata una scelta collettiva ponderata in scienza e coscienza?
Io dico solo che gli italiani (ed il mondo intero) non meritavano un così alto numero di morti.
Bisogna riconoscere che la reazione dell’Italia è stata forse lenta ma meno drammatica di tanti altri Stati.
Altro argomento è il numero reale di morti.
Siamo bombardati da numeri discordanti, ufficiali e non, e le persone sono disorientate.
E’ possibile che non ci sia una fonte ufficiale del Ministero della Salute che dica agli italiani il totale dei decessi, per qualunque causa, registrati sinora nel 2020 e quanti nell’analogo periodo del 2019?
Anche in questo caso la mancanza di chiarezza, le risposte evasive e le non risposte generano illazioni e congetture che rischiano di screditare e mettere in ombra quanto di buono fanno dalle organizzazioni di supporto.
Tornando al tanto auspicato inizio di cambiamento, i media giocano un ruolo non di poco conto.
Considerata la mancanza di chiarezza sui suddetti argomenti Le chiedo se sia il caso di:
- Non intervistare più gli interessati su eventuali errori (le loro risposte potrebbero offendere l’intelligenza degli ascoltatori ed in particolare i parenti di deceduti? (del resto si può chiedere ad una equipe che ha sbagliato un intervento chirurgico se ha commesso errori?)
- Non invitare in studio gli attuali interessati? (ci sono tanti altri esperti che sono indipendenti e che, scevri da responsabilità, non hanno interesse a dire una cosa per un’altra)
Contestualmente inviterei i telespettatori a cambiare canale quando tra gli ospiti ci sono persone che la maggior parte degli italiani considerano, a torto o a ragione, responsabili di scarsa tempestività nella programmazione iniziale.
Cordiali saluti
Giancarlo Barbieri