Messaggi e commenti per Massimo Gramellini - pagina 65
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Frasi di Massimo Gramellini
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Biografieonline non ha contatti diretti con Massimo Gramellini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Massimo Gramellini.
Mercoledì 26 febbraio 2020 12:08:59
Martedì 25 febbraio 2020 21:26:32
Caro Gramellini,
avrei piacere di rappresentarle una incresciosa situazione che stiamo vivendo da mesi e che riguarda il centro di Milano. Ieri sera per esempio, in una delle giornate più tristi della nostra città da 70 anni a questa parte, c'era un locale che, in barba a qualsiasi disposizione comunale, ha fatto festa e musica sino alle 2 della notte. Ed il Comune di Milano è rimasto inerte, come sempre...
Se desiderasse saperne di più mi contatti via email ed avrò piacere di inviarle tutta la documentazione che testimonia questa triste situazione che siamo obbligati a vivere.
Cordialità
Lr
Lorenzo Ravizza
Viale -------, 8
20124 Milano MI
Sabato 22 febbraio 2020 09:41:11
Buongiorno sono Cinzia Spataro delle marche, nel 2012 le avevo scritto e conservo ancora la sua risposta per questo sono stata ancora piu contenta quando ho letto il suo ultimo libro, auguri per la sua paternità
Mercoledì 19 febbraio 2020 15:24:45
Buonasera,
Mi spingono rabbia e determinazione a scrivere questa email. 14 donne morte dall'1 gennaio al 15 febbraio una media di una ogni due giorni, In Italia, culla della storia, della poesia, dell'arte e della civiltà...
Sono presidente di una piccola associazione che divulga la prevenzione. Si facevano reading, non bastavano; si portavano storie in scena, non bastava; si scriveva di storie di violenza, non bastava. Ci facciamo il giro delle scuole, delle sale dove organizzare convegni ed eventi e ancora, di Comuni che ci ospitano leggendo libri di storie di donne e violenza, presentando quelle donne. NON BASTA. E sa perchè? ? Perchè la risposta è sempre la stessa- "Ma tanto ha sentito cosa dicono in televisione? " Ha denunciato ma è morta lo stesso... O ancora " Eh però anche la televisione lo ha detto che era una poco di buono"... e poi ancora " ha letto il titolo del giornale? lui ha avuto un raptus"... e infine " la legge non ci tutela, i poliziotti se ne fregano... ". E noi lì, come tela di ragno a tessere una serie di informazioni, di spiegazioni, che tutelino la donna non dallo schiaffo in poi, ma da molto prima. E la domanda ce la facciamo ancora. QUARTO GRADO, AMORECRIMINALE, SOPRAVVISSUTE... Titoli alcuni di trasmissioni che spiegano quante coltellate, quanto sangue, i rantoli. Ma come prevenire il tutto? Ho personalmente contattato una di queste trasmissioni, chiedendo non di partecipare fisicamente, basterebbe telefonicamente per poter dire in ogni trasmissione il Comune dove c'è una associazione che può aiutare, il nome dell'associazione, Non servirebbe molto, 1 minuto di trasmissione, per suggerire alle donne i posti dove poter avere informazioni sane, pulite, chiare e atte ad aiutare. Basterebbe un posto per ogni Comune e basterebbe dare informazioni. Basterebbe dare informazioni. Non spettacolarizzando il sangue.
Donne arrivate da noi in tempo per non essere trasformate in titolo di cronaca nera. Loro ci hanno messo la forza di reazione, noi: professionisti, volontà e tenacia)
Cordialmente
Daniela Di Camillo
Lunedì 17 febbraio 2020 21:10:26
Buongiorno Massimo.
Vorrei parlarle di un problema che pare sciocco... ma così non è.
Ieri siamo stati in visita a Treviso, una città bella, ben tenuta, con gli scivoli ai marciapiedi ma senza un gabinetto pubblico!
Sembra un problema da poco perchè alla bisogna si puo' sempre entrare in un bar e prendere un caffè...
Questo se cammini con le tue gambe, Se invece sei un disabile che si sposta su una sedia a rotelle sicuramente non è possibile. Infatti sono pochissimi i locali che hanno bagni utilizzabili anche per disabili
Per fortuna avevamo in programma la visita ad uno dei musei civici della città e lì c'era un bellissimo bagno attrezzato.
La gentilezza del personale ci ha concesso di utilizzarlo anche in un secondo momento della giornata dopo aver girato la città ed essere stati in un ristorante con bagno inadeguato.
Ora io mi chiedo:perchè un Comune non puo' prevedere di attrezzare un bagno per disabili, anche a pagamento, presso l'Ufficio del Turismo?
Chi lavora in questo ufficio ha necessità di avere un servizio di cui usufruire in caso d bisogno: perchè non farlo adatto anche ai disabili?
Noi viaggiamo tantissimo sia in Italia che all'estero e, con mio grande rammarico devo ammettere che il problema lo abbiamo avuto spessissimo solo in Italia.
Spero ne voglia parlare o sul giornale o nella sua trasmissione perchè mi creda per chi è disabile questo non è un problema da poco.
Cordiali saluti
Maurizia Mola Bongetta
Lunedì 10 febbraio 2020 17:03:26
(in relazione all'episodio che ha visto per protagonista Maty Fall Diba, una ragazza di origine senegalese, la cui immagine sulla copertina di Vogue, con la scritta "italian beauty", ha fatto dire ad un consigliere comunale di Chiampo (VI) che "una chiampese doc è una ragazza solare, bianca")
Salve. Sono l'insegnante di italiano di Maty Fall Diba. Vorrei certificare, per quel che mi compete, che la mia alunna è, al pari degli altri suoi compagni di classe, italiana a tutti gli effetti e assicurare che nessuno - alunno, docente o personale del Liceo in cui insegno - è stato mai sfiorato dall'idea che non lo fosse.
Il fatto che qualcuno metta in discussione quello che per noi appare come una realtà del tutto normale meriterebbe un sereno atteggiamento di noncuranza, anche per non dare visibilità ad un tale che, improvvisamente e con pieno demerito, viene a godere di un momento di notorietà che, per quanto negativa, rimane uno degli elementi più desiderati del nostro tempo.
D'altra parte, però, il trascurare l'episodio come se nulla fosse accaduto potrebbe originare l'idea che qualsiasi parola o espressione - anche la più nefanda - possa godere di una specie di impunità solo per il fatto di essere "inopinatamente sfuggita di bocca" in un momento o in un contesto particolare, e ciò non si può accettare né come cittadini né (nel mio caso specifico) come insegnante di una lingua che proprio alle parole affida la sua valenza culturale e la sua funzione sociale.
Da ciò quindi nasce il bisogno di mettere in chiaro, senza se e senza ma, che le parole usate nei confronti della mia alunna offendono non solo lei e i suoi compagni, ma anche tutti gli italiani che fondano la propria identità o, come altri preferiscono dire, la propria "italianità" sul fatto di condividere fianco a fianco, ogni giorno, la propria vita, le proprie aspettative, speranze e - perché no? - i propri sentimenti quotidiani.
A ben pensarci, la vera "italian beauty" sta proprio in questo.
Prof. Dario Bruni
Liceo "Leonardo da Vinci"
Arzignano (VI)
Mercoledì 29 gennaio 2020 19:36:10
Caro Gramellini,
Bello il Suo articolo "Congiuntivo di classe" sul Corriere di oggi ma secondo me doveva essere intitolato "Congiuntivite di classe".
Cordiali saluti
Andrew Dawson - Milano
Lunedì 27 gennaio 2020 15:36:55
Buongiorno Signor Gramellini, mi riferisco al suo Caffè del 15 gennaio a proposito dei falsi invalidi ed alla mancanza di indignazione che abbiamo noi, secondo quanto lei scrive. Forse perchè siamo stufi di situazioni disoneste, di raggiri e truffe che dopo un giorno spariscono dai giornali e per le quali nessuno paga dal momento che le nostre istituzioni preposte al controllo sono totalmente assenti. In passato, in occasioni simili, ho scritto a vari suoi colleghi giornalisti ed allo stesso ordine dei medici per sapere quali pene sarebbero state prese nei confronti dei medici spacciatori di falsi certificati di invalidità, lo sa in quanti mi hanno risposto? Nemmeno uno!!! E la storia continua...
Sabato 25 gennaio 2020 10:54:32
Riscrivo il messaggio non avendo capito se sia stato inviato.
A fine 2018 ho perso mio papà. La perdita di mio padre mi ha dato la spinta di scrivere un libro che racconta il forte legame che avevo con lui. La passione che aveva per il Torino mi ha portato ad averla anch'io ed in particolare essendo piccolino per i GEMELLI DEL GOAL. Questo libro descrive e vuole narrare le prodezze, le reti i record di Pulici e Graziani. Mi farebbe piacere regalarle una copia. Vivo a Milano e mia cognata lavora alla Gazzetta dello Sport. In attesa di una sua risposta porgo i più distinti saluti.
Sabato 18 gennaio 2020 14:47:31
Caro Gramellini, sono una signora di quasi settantanni che la segue con piacere.
In una società così tribolata, il mio quesito appare futile e quasi ridicolo. Ma mi sento di sottoporglielo perchè confido nella Sua comprensione.
Sia nel Vangelo di Gesù che sui banchi di scuola, ho imparato a rispondere, alle domande che mi vengono poste, con un SI o con un NO circostanziando i motivi della risposta.
Da un po' di tempo a questa parte, è diffusa l'usanza di anteporre la parola ASSOLUTAMENTE in caso di affermazione.
"sei contento di essere qui stasera? ASSOLUTAMENTE SI"
"pensi che i prossimi impegni saranno onerosi... ? ASSOLUTAMENTE SI"
"ti piace la pastasciutta? ASSOLUTAMENTE SI"
e via dicendo.
sI puo' fare qualcosa per ritornare alla parlata semplice e meno roboante?
Grazie per l' attenzione
Cordiali saluti
Attilia Cernuschi
Milano