Messaggi e commenti per Paolo Mieli - pagina 17

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Biografieonline non ha contatti diretti con Paolo Mieli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Paolo Mieli.

Domenica 27 giugno 2021 18:50:04

Mieli e la Libertà di Pensiero


Oggi la Libertà di espressione e di pensiero sono minacciati dal Politicamente corretto e anche il Dott. Mieli ha avuto un infortunio al riguardo quando, in prima battura, approvò la decisone di Facebook di silenziare Trump. Poi il dott. mieli si è ricreduto e ha corretto il suo errore. Vorrei sapere dal Dott. Mieli cosa ne pensa della Legge italiana che obbliga tutti a credere nell'Olocausto. Nella Roma antica c'era l0obblico di credere nella divinità dell'imperatore. Che relazione ci può essere tra le due circostanze storiche?
Grazie

Domenica 27 giugno 2021 14:31:33

Un Regno del Nord invece della Repubblica Sociale Italiana?


Egregio Professore Mieli, in occasione della recente scomparsa del Duca Amedeo di Savoia Aosta, ho ascoltato delle interviste rilasciate dal Duca, in cui asseriva che i nazisti avrebbero voluto nominarlo, quando era ancora un neonato, essendo nato qualche settimana dopo l'armistizio, sovrano di un Regno nell'Italia Settentrionale, da contrapporre al cosiddetto Regno del Sud. Non ho mai letto di alcun progetto in tal senso sia da parte di Hitler che di Mussolini, Lei cosa ne pensa? Distinti saluti. Giovanni d'Ondes

Sabato 26 giugno 2021 20:50:45

Buongiorno Paolo,
Sul disfacimento della ex Jugoslavia è prevista una trasmissione in questi giorni fine giugno? ? Grazie.
Gdl

Sabato 19 giugno 2021 17:28:43

Uffa


Personalmente non ho mai seguito nè seguo le sue trasmissioni che non mi interessano. A sentire i commenti di tutti gli altri quaquaraquà esse sono molto interessanti,
ma io ci credo poco e resto nella mia posizione. Adieu avv pietro

Venerdì 18 giugno 2021 15:44:12

I Gesuiti in Portogallo


Gentile dott. Mieli,
l'ho sentito dire di recente (il progr. sarebbe una ripetizione di quello del 22. 12. 20) che il re portogh. Giuseppe I avrebbe perso l'uso di un braccio per l'attentato dei Távora (con i Gesuiti dietro) -- ma le diverse storie del Port. che possiedo ignorano o cancellano tale particolare: mi potrebbe dire dove l'ha trovato? Grazie in anticipo (e complimenti per il programma). Arlindo

Venerdì 18 giugno 2021 13:53:36

Egregio Signor Mieli,

Sentitamente a Lei mi porgo sin da ora ringraziando.

Mi chiamo Barbara Riboni e sono nata a Gorgonzola MI il 14. 03. 1967.

Attualmente loco in Brembate BG.

Per correttezza Le indico che la Presente sarà da me Conseguenzialmente inviata al Sen. Matteo Salvini, che non conosco Personalmente ma stimo Profondamente.

Medesima verrò da me inviata al Signor Marco Travaglio, quale Referenza di Fatto.

Desidero unicamente indicarLe Personale Sincera Approvazione rispetto al Suo argomentativo Intervento, privo di ogni Supponenza di Metodo.

In questo il Signor Travaglio giunge Sempre quale prima certa Referenza.

Non desidero esternare Personale Profondo Ausilio verso la Sua Persona, poiché di sentita preparazione Culturale espressa con Moderata esplicanza.

Non desidero comunque negare le Conoscenze Argomentative del Signor Travaglio, da Sempre di contro espresse con un Sorriso di espressiva ironica Arroganza.

La differenziazione tra Entrambe le Modalità Espressive é di notevole Entità, così come le Argomentative in oggetto rappresentano Comunque un Livello di Profonda Conoscitiva.

Cosicché diviene di Puerile Scopo cercare di rendere vano il Metodo Comunicativo e Contenitivo di ognuno dei Referenti.

Quando Raramente accade, come in questo Caso, desidero esprimere Personale Soddisfazione di Scopo.

A Lei una Poesia a Breve creata.

Grazie di Cuore.

In Fede

Barbara Riboni

Amara Espressiva

Una Egocentrica Visione.

Banalmente espressa.

Diviene raramente Essa Amara Espressiva.

Quando accade.

Profondo Senso di Oblio.

Barbara Riboni

"Non rispondi eh... ": Mieli asfalta Travaglio
18 Giugno 2021 - 10: 57

Duro confronto tra Travaglio e Mieli nel programma della Gruber su La7 sulla gestione commissariale di Arcuri e Figliuolo. Mieli zittisce Travaglio: "Figliolo ha ereditato una baracca poco chiara da Arcuri e Conte"

Novella Toloni

Nell'ultima puntata di Otto e mezzo è andato in scena un acceso confronto tra Marco Travaglio e Paolo Mieli. L'ennesimo scontro viste le visioni diametralmente opposte tra i due giornalisti. A far infiammare gli animi è stato l'attacco del direttore del Fatto Quotidiano all'operato del commissario Figliuolo. Negli ultimi sondaggi i cittadini italiani stanno premiando l'operato di Draghi e del commissario straordinario all'emergenza, mentre incolpano Il CTS, il ministro Speranza e le Regioni per i gravi errori commessi nella campagna vaccinale.

Travaglio però si è schierato in quella minoranza che non appoggia Figliuolo e non ha perso occasione per offendere l'operato del generale: "La colpa principale è di Figliuolo che si è inventato gli open day per i ragazzi per smaltire le dosi di AstraZeneca che languivano nei frigoriferi. Governo e CTS hanno la responsabilità di aver tardato a fermarli". Travaglio ha proseguito sminuendo il ruolo di Francesco Figliulo: "Ma non è stata iniziativa del governo, di Draghi o di Speranza bensì di Figliuolo che dato il casino è stato degradato a rider di Deliveroo, sembra uno che fa le consegne dei vaccini, invece è il responsabile della campagna vaccinale! ".

Travaglio senza vergogna: "I successi di Draghi? Merito di Conte"
A far tornare la memoria a Travaglio sui pasticci commessi da Arcuri nella precedente gestione dell'emergenza ci ha pensato l'editorialista del Corriere Paolo Mieli. Il giornalista ha smontato ogni accusa di Travaglio, partendo dall'eredità ricevuta da Figliuolo, una gestione disastrosa che portava il nome di Arcuri: "Figliuolo ha preso una baracca con tratti opachi o poco chiari che andava bene perché eravamo a inizio campagna vaccinale, mentre il generale è riuscito a portare i vaccini a numeri impensabili. Sul potere politico e sul mix delle vaccinazioni, invece, ho delle esitazioni. Appare evidente che si sono trovati nel pasticcio AstraZeneca e nell’onda emotiva della 18enne morta. Ma non c’entra niente con Figliuolo. Chiedere le sua dimissioni è una cosa ironica, è per non chiedere quelle di Draghi! Travaglio abbia il coraggio di chiederle. Figliuolo è stato un gigante".

La discussione si è accesa. Lilli Gruber ha stuzzicato Travaglio, invitandolo a replicare e il direttore di FQ è tornato alle solite critiche: "Se l’Aifa a fine maggio ti dice che AstraZeneca non devi darlo al di sotto dei 60 anni e ai ragazzi oltre che alle ragazze perché organizzi gli open day? Poi presentare la campagna come un happening anziché come un fatto medico è un problema grave di comunicazione. Non è un festival". E poi ha provato a difendere Arcuri: "Cosa ci fosse di opaco con Arcuri non lo so, so che a gennaio eravamo avanti alla Germania per dosi inoculate". Ma Mieli lo ha subito corretto: "Era il primo giorno… il primo mese… la vera e propria campagna è partita a febbraio".

"Non sono Travaglio... " È rissa Di Pietro-Gomez

Ma all'ennesimo tentativo di Travaglio di incensare Domenico Arcuri, parlando della costante rendicontazione delle spese dell'ex commissario, Mieli lo ha nuovamente zittito: "No, io sono contrario a fare questo giochetto. Quando è arrivato Draghi ha trovato che Conte e Arcuri avevano ordinato e acquistato mascherine per 763 settimane, 14 anni e mezzo, di qui al 2035". "Assolutamente no, è un dato completamente campato per aria" ha replicato seccato Travaglio, ma ad avere l'ultima parola è stato Mieli: "Non dico che siano ladri, però un giorno si dovranno fare i conti. Cose strane ce ne sono state, ammetti che sono troppe? ". Marco Travaglio però ha tergiversato, costringendo l'editorialista del Corriere a porgli la domanda più di una volta, senza ottenere però una risposta: "Ovemai fosse vero ammetti che sono troppe? Eh però non rispondi! ".

Giovedì 17 giugno 2021 11:29:56

Storie personali di fine ottocento


Buongiorno Direttore Mieli, la seguo sempre nella sua trasmissione di storia Passato e Presente, in cui le fa spesso riferimento anche a storie personali e generazionali. Vorrei sottoporle interessanti documenti storici che riguardano una storia personale. Se vorrà contattarmi sarò felice di metterli a suo disposizione con l'unico interesse da parte mia di contribuire esclusivamente ad arricchire le pagine della storia di fine ottocento del nostro Paese.
Mi diverte moltissimo il suo intervento del mattino su radio24. Offre sempre spunti di riflessione interessanti.
Cordialmente,
Federico Altieri

Mercoledì 16 giugno 2021 19:07:28

Il Metodo Notarnicola: elogio del "cadere"


Dott Mieli buonasera, in un'intervista televisiva di alcuni mesi fa, nella quale ha citato alcune esperienze di vita vissuta, lei ha elogiato l'importanza del "cadere" e del "sapersi rialzare", come aspetto esistenziale formativo. In questo periodo, sto predisponendo un testo dal titolo IL METODO NOTARNICOLA nel quale, trattando l'aspetto psicopedagogico dell'attività ludico motoria, affronto la dinamica educativa del "cadere" e del l'insuccesso. Sarebbe molto interessante e significativo un suo intervento, nella suddetta pubblicazione, Se ciò le interessasse, potremmo incontrarci e parlarne. Il mio recapito telefonico è 348 -------. Con stima. Roberto Malaspina

Martedì 15 giugno 2021 15:35:26

Piazza Tito Minniti Milano 13 Giugno 2021


Buongiorno dott. Paolo Mieli,
le scrivo perché questa mattina ho sentito il suo intervento su Radio24, tra le altre cose ha parlato di una iniziativa a Reggio Calabria, per cambiare il nome di una Piazza da Tito Minniti a Mario Minniti.
Credo con molta probabilità che ci sia uno scambio di città, questa iniziativa è avvenuta Domenica scorsa a Milano.
Ma non è per questo che le scrivo, una città o l'altra poco cambia.
Le scrivo perchè lei ha liquidato Tito Minniti come una innocua medaglia d'oro attribuita dal regime fascista.
Noi promotori, siamo due associazioni che hanno base nel quartiere Isola di Milano, non abbiamo nulla di personale contro Tito Minniti, era un giovane pilota partito volontario, che ha pagato con la vita la partecipazione a una guerra sbagliata.
Abbiamo molto da obiettare contro il contesto in cui è avvenuta questa morte, una guerra in cui l'Italia e il regime fascista che allora la governava, sono indifendibili.
Abitiamo in questo quartiere da anni, e quando alziamo gli occhi sulle targhe di questa piazza ci chiediamo perchè? Potremmo non farlo se fossimo in un paese in cui la destra ha saputo cambiare e guardare avanti, invece ancora tocca vedere persone che per ignoranza, mancanza di riferimenti o non sò cosa, non trova di meglio che riferirsi al passato.
E allora togliamo queste targhe, parliamone ancora una volta, non tutti hanno capito.
Non credo che lei abbia tempo, ma se fosse, sarebbe bello che portasse la sua competenza di storico quì all'Isola, per parlarne e approfondire, gentilmente e nel rispetto delle opinioni,
cordiali saluti,

Massimo Foletto
mobile 335 -------

Martedì 15 giugno 2021 08:43:30

Gentile dott. Paolo Mieli
Desidero ringraziarLa perché, attraverso la Sua trasmissione "Passato e Presente", ho potuto conoscere la verità storica riguardante gli IMI. Ciò mi ha permesso di ricostruire la vicenda personale di mio nonno Martino Pulvirenti deportato nei lager nazisti dal 1943 al 1945.
L'11 giugno scorso è stato insignito, alla memoria, della Medaglia d'Onore. Grande è stata l'emozione di noi familiari.
Grazie ancora per il Suo lavoro di Storico e Giornalista.
Cordiali saluti,
Maria Pulvirenti

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