Messaggi e commenti per Paolo Mieli - pagina 19

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Frasi di Paolo Mieli

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Biografieonline non ha contatti diretti con Paolo Mieli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Paolo Mieli.

Lunedì 7 giugno 2021 13:51:41

Schiavitù USS


L'approvazione dell'emendamento che voleva abolire la schiavitù negli USA, non ha comunque raggiunto il suo scopo.
Gli Usa sono stati e rimangono uno stato razzista.

Venerdì 4 giugno 2021 14:38:07

L'Italia fascista occupa la Corsica


Buongiorno sig. Mieli, le chiedo di dedicare una puntata della sua trasmissione all'occupazione italiana della Corsica.

Mercoledì 2 giugno 2021 15:01:27

Nel festeggiare il due giugno tutti sottolineano il" voto alle donne" quale fatto storico, non solo in italia... come fosse piovuto dal cielo; ho
visto che anche lei nella sua trasmissione
Rai del 2/6/2021 si omologa agli altri; fatto grave essendo la sua una trasmissione di
approfondimento...
Mi domando: perché
non specificare (cosa non banale) che fu il PCI tramite Togliatti che telefono' a De Gaspare per trattare l'argomento
In CDM...
La saluto

. gonario melis

Sabato 29 maggio 2021 10:34:06

Egregio dottor Paolo Mieli,
vorrei portare a sua conoscenza che ho pubblicato con Pathos Edizioni di Torino questo mese di maggio Persian Arabesques
E' una pagina inedita della storia della diplomazia russa raccontata da un suo brillante protagonista Ivan J. Korostovetz (1862-1933) così come viene definito dal noto ricercatore russo Pavel N. Dudin ("one of its brightest representatives"). Egli, a seguito dei successi ottenuti sia in Cina, sia con il Trattato di Pace di Portsmouth e anche con il trattato di amicizia con la Mongolia, narra dettagliatamente le memorie delle attività politiche degli ultimi eventi della sua carriera diplomatica dal 1913 al 1918, prima di dover andare in esilio per non essere imprigionato, riferendosi principalmente al periodo di permanenza in Persia quale Ministro Plenipotenziario Russo (1913-1915) ma non solo. Il testo oltre ad essere considerato un importante documento storico in quanto classificato quale fonte primaria d'informazione dell'epoca é di gradevole e interessante lettura in quanto descrive non solo degli eventi temporali politici ma anche usi e costumi locali di varia natura. Egli spazia dalla storia alla geografia includendo delle pennellate sulle religioni regionali e sulla letteratura bizantino-persiana.
Ringraziandola per la visibilità La saluto molto cordialmente
Carlo Gastone

Venerdì 28 maggio 2021 14:13:01

Salve! Sono Sebastiana Mula, sono un'insegnante di Dorgali (Nu) e insieme a mio marito seguiamo sempre la sua interessante trasmissione"Passato e presente". Ci piacerebbe tanto che lei dedicasse una puntata alla figura di Emilio Lussu, noto antifascista sardo e componente dell'Assemblea Costituente italiana, figura attualissima ma spesso trascurata. La ringrazio per la sua cortese attenzione e la saluto cordialmente. Sebastiana Mula e Antonio Monne.

Giovedì 27 maggio 2021 15:03:08

Buongiorno Sig. Mieli... seguo sempre la sua meravigliosa trasmissione e mi chiedevo se avete in programma una o più puntate sull' Italia ai tempi delle Signorie... parte di storia che adoro... se casomai le fate... gentilmente potrei saperlo prima? Tenga presente che x 3 gg della settimana il mio lavoro non mi consente di rincasare in tempo... grazie x la sua gradita risposta e ancora tanti complimenti.. cordialmente Rita Borello

Giovedì 27 maggio 2021 06:10:16

Errata


Nell'articolo "I sudditi assolutisti" pubblicato sul Corriere della Sera di ieri 26 maggio 2021, pp. 38-39, viene attribuito ad Angelantonio Spagnoletti il seguente giudizio sulla politica di Ferdinando II: «regalità ammantata di patriottismo». Evidentemente c'è stato un refuso. Spagnoletti, a pag. 87 della sua Storia del Regno delle Due Sicilie, scrive «regalità ammantata di paternalismo». Ovviamente la correzione è opportuna nel caso in cui l'articolo di Paolo Mieli dovesse comparire in una raccolta in volume.

Giovedì 6 maggio 2021 18:16:05

Dante mortificato


Cultura e pandemia
“La cultura riapre! La cultura riparte! La cultura ricomincia! ”. Purtroppo in Italia attualmente abbiamo un ministro della cultura che per cultura intende teatro e cinema: settori che, pur avendo implicazioni culturali ed economiche, appartengono più che altro alla sfera dell’evasione e della ricreazione. Invece egli ignora o emargina le associazioni culturali, nelle quali (come nella scuola) la vera cultura si forma, si affina e si diffonde.
In questo lungo periodo di pandemia non si capisce perché centinaia di persone possano partecipare in presenza a funzioni religiose in chiesa o a rappresentazioni sceniche in teatri o cinema o auditorium, mentre una quarantina di persone più o meno — anche con tutte le precauzioni igienico-sanitarie necessarie a questo difficile momento storico — non possano partecipare in presenza ad una lectura Dantis, ad una presentazione di libri, ad una conferenza di letteratura, filosofia, arte o scienza, dato che non tutti hanno la possibilità di tenere o seguire interventi culturali per via telematica a distanza.
Noi del Gruppo “Amici di Dante” di Conegliano (TV), che non ci riuniamo più da quasi un anno, non abbiamo potuto riunirci per il Dantedì, non possiamo riunirci per il tradizionale Maggio Dantesco (giunto alla ventesima edizione) e forse non potremo riunirci neanche per il centenario della morte di Dante ricorrente nel prossimo Settembre. Più volte abbiamo segnalato l’incongruenza ai ministri Franceschini e Speranza, ma entrambi non rispondono. E così Dante viene mortificato proprio durante il suo centenario.
Considerato che senza cultura la mente s’intorpidisce, mentre l’opera di Dante arricchisce la mente e lo spirito, non è assurda questa discriminazione fra chi può riunirsi tranquillamente e chi non può riunirsi affatto?

Giovedì 6 maggio 2021 14:11:11

Rai Storia


Gent. mo Dott Mieli,
sono un assiduo spettatore della Sua trasmissione. Oggi 6 Maggio ho seguito la puntata dedicato all'expo Italia 61. Nel ricordare tutti i fattori ed i personaggi che hanno fatto di Torino la locomotiva del "miracolo economico" nessuno ha citato un personaggio che ha dato a mio avviso un contributo notevolissimo al progresso di Torino e dell'Italia e mi riferisco a Riccardo Gualino. Credo che il Personaggio potrebbe meritare una puntata della Sua bella trasmissione.
La ringrazio per l'attenzione che vorrà riservarmi.
Con grande stima.
Giuseppe Novara

Giovedì 6 maggio 2021 13:49:02

Trasmissione del 6 maggio 2021


Mi rammarico personalmente e a nome della gente friulana che nel 45^ anniversario del tragico terremoto che ha colpito il Friuli, nella trasmissione passato e presente si sia parlato solamente dell' expo del 1961, relegando il Friuli nell'oblio. Gina Maddalena Schiff Presidente del Fogolar Furlan di Verona

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