Messaggi e commenti per Paolo Mieli - pagina 23

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Frasi di Paolo Mieli

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Biografieonline non ha contatti diretti con Paolo Mieli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Paolo Mieli.

Giovedì 28 gennaio 2021 18:58:47

Gent. mo Dott. Mieli,
ho avuto il piacere di vedere, nella scorsa stagione, il servizio su Cosma Manera, con il quale la mia famiglia era imparentata e del quale ho alcune foto/cartoline inviate ai parenti durante la sua avventura in Russia.
Volevo indicare agli autori del programma Passato e Presente, come eventuale stimolo per un altro servizio, la figura dello zio di Cosma Manera, certo Camillo Ricchiardi del quale facilmente troverà notizie viaggiando nel web.
Brevemente e per stimolare la curiosità,. lo zio Camillo lasciò l'esercito italiano per trasferirsi in Siam dove con il colonnello Gerini si mise al servizio del re Rama V o Chulalongkorn addestrando all'arte della scherma uno dei suoi figli; da li andò in Cina, negli Usa e poi nelle Filippine con le truppe di Emilio Aguinaldo che combatteva contro gli spagnoli.
Ma la sua avventura più particolare fu durante la Guerra Anglo Boera del 1900 quando formò i "commandos" contro gli inglesi catturando il giovane Winston Churchill e salvandolo perchè era in possesso delle vietate pallottole "dum dum". Con l'appoggio dei vertici boeri, tra i quali il presidente Kruger del quale aveva poi sposato una nipote, fondò le colonie boere in Argentina.
Se vi interessa ho documenti e foto per un eventuale servizio televisivo.
Complimentandomi per la trasmissione porgo cordiali saluti.
Giuseppe Garbarino

Giovedì 28 gennaio 2021 18:26:30

Commenti sul giorno della memoria


Etim. mo Br Mieli. *
pone, uni teIespettatere della trasmissione Passato e presente, I cui
intervell'ítisono professionali.
Il motivo dellim scrivere è dovuto aIHriewidiw_delle memoria
sugli ebrea cui giorno eè state, fissate, per il2tAgemmaie.
Ebbene con tutte il rispetto che ho dalla vile umaMarressendo uni
gristiano, dthho farLe nilevareche li giorno dell'elocaustopsugli
. ihrel perpetrato dat naziattpinGermania at dannt della stirpeebrli
item nella starla 1121412a limite° crimine definito olocausto.
_ •1 perchA crimini più efferati teme quello sulla Sacra Inqui,
Citionidnr-keneeelipev enuta senza alcuna ideologia u motiva da
parte della Chiesa che nen). ha mai dato una splegaziene. A quelili
dì Stalftn, e Lenin nei aonfroctt unta classificata contad'Pna, per
oltre centocinquanta milioni dt unitk. Senza rivendicarne alcuna me
-mania acni scuse legittimate versa questa gente,
4 At. arentrucidatinel Ruanda primi &i co44a. Ghe sono stata quasi
sta lOat-, 44M4*-1#01-Wei --
-. 2 AL-ti: lite questa Persona si_ dovrebbe qualcuno falle ricordpve
Quello cheinveee roc iè rna± avvenute. Rispetta agIi ebret che hanmw
avuto da parte di Hitler una ideologia a motivazione messa io atto
anche se &sfinita perversa. Perché agri si è) rimesse al volere di
'lese. Che condanna fl popolo ebree, ad essere errgaidia. --nei secoli a
*eatre.. Senza ora terra premessa. E akessamO2-identificato eht ha ett,..
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ne" mettere al pesta cltiko Degnane una cittavper ricordare il sue
. seprifirl, o sulla terra. Putte-GueSta per rispetto &ella Storia che
''aomti-4d6 eaMbtlavtbisogna dirle alle giovani masse che 1G ignorano.
Le camere a gas scapertO mei campi di deportazione, adoWate
dai nazis heeuna schiera di tedeseht eleatita tuttowk tempeCa eassat,
4 STa1 dolore che provi per la carne che brucia viva. Le cui
urla si sentono lontano senza che nessun* possa soffecarle. 4i pensa
ad esempio a Giovanna a'ArceGirelamo Saveranola xGiordanollrunal etc. 0
etc. Riguardo Salvatore d'Acquisto sacrifiaatost per salvare 22 o-
_ staggi n mano ai nazisti bisogna sapere che esiste una Legge':
ta-taWnEjohrWar±ina danno puhita la pena è moltiplicate pertait: s
-veltootead: e: Semi-Le rOnisilium stpermereato una stecca JL ciocco. -
) ata di E cinquanta oaffltesiminIJa peng d± cinquanta EUra più la muli_
t4diacreziofle. Questo per evitare furti. QueIIG eke non si verifica
in Italia dove tutto è possibile.

Mercoledì 27 gennaio 2021 15:43:55

Appello non ascoltato - Auschwitz e l’utilizzo di espressioni erronee


Riguardo all'espressione usata nel programma RAI 3 "Passato e presente", ore 13: 18 circa del 27/01/2021.

Non esistevano campi "polacchi". Appello ai media italiani
26. 01. 2021

Domani celebreremo la Giornata della Memoria, data stabilita per ricordare la liberazione del campo nazista tedesco di Auschwitz il 27 gennaio del 1945. Anche quest’anno l’Ambasciata di Polonia vuole rivolgere ai media italiani l’invito a prestare massima attenzione all’uso della denominazione corretta del campo di Auschwitz, basata sulla formula ufficiale approvata da UNESCO: “Auschwitz Birkenau. Campo nazista tedesco di concentramento e sterminio” (http: //whc. un esco. org/en/ ne ws/36 3).

Con questo invito vorremmo prevenire l’insorgere di situazioni sgradevoli che ci hanno spesso costretto a chiedere chiarimenti e rettifiche di espressioni erronee e fuorvianti come “lager polacco” o “campo polacco”, che aggravano la confusione già esistente riguardo alla storia della Shoah. Tali espressioni costituiscono un grave e pericoloso errore che deforma la verità storica sullo sterminio perpetrato dallo stato nazista tedesco sul territorio occupato della Polonia e che insinua il dubbio sulle responsabilità dello stesso, offendendo così la memoria dei milioni di cittadini polacchi, ebrei e non, vittime del nazismo.

Sappiamo bene, primi fra tutti i professionisti dell’informazione, che non esistevano campi “polacchi”. Eppure leggendo articoli o ascoltando notiziari continuiamo a imbatterci in questa definizione, non solo in riferimento a Auschwitz, utilizzata spesso come una “scorciatoia linguistica” per collocare geograficamente questi luoghi di genocidio. I giornalisti o redattori si riferiscono infatti spesso soltanto alla localizzazione geografica di Auschwitz o di altri campi. Anche in tal caso utilizzare espressioni quali “campo polacco” rimane comunque inaccettabile, in quanto lo stato polacco non esisteva negli anni del funzionamento dei campi di sterminio; i territori sui quali i campi erano situati era stati invasi e occupati dai nazisti tedeschi.

Benché l’errore non possa essere considerato intenzionale, questo spontaneo “automatismo” nell’accostare all’aggettivo “polacco” i nomi di luoghi di genocidio costruiti dai tedeschi nazisti sul territorio della Polonia occupata è ancor più preoccupante. Contribuisce infatti a creare errati “codici” di memoria storica. E questo, purtroppo, riguarda soprattutto i giovani e coloro che non hanno una buona conoscenza della storia.

L’utilizzo di tali espressioni erronee potrebbe essere peraltro interpretato come una forma di negazionismo, considerando la definizione adottata dall’International Holocaust Remembrance Alliance – IHRA (http: //www. holo caustreme mbrance. com/work ing-definitio n-holocaust- denial-an d-distortion).

Confidiamo nella collaborazione di tutti quelli che, in quanto giornalisti, sono chiamati a contribuire alla diffusione delle notizie esatte sulla storia della Shoah e pertanto all’uso corretto del linguaggio. Se vogliamo estirpare i semi dell’intolleranza, dobbiamo tutti, a cominciare dai media, stare attenti alle definizioni.

Fonte: https: //ww w. gov. pl/web/italia/a ppello-ai-me dia-italiani

Martedì 26 gennaio 2021 00:20:14

Merate 26-1-2021

Caro Dr Mieli

io la seguo in diverse trasmissioni, compresa quella su Rai3, Presente e passato.
La cosa che mi stupisce e mi amareggia è che nelle interviste con Lilli Gruber
lei, storico, giornalista ed ebreo parteggi per personaggi di uno squallore micidiale
come Salvini e la Meloni.
Ma come fa ? ?

Cordiali saluti
Alberto Dell'Arme

Lunedì 25 gennaio 2021 19:24:18

Egregio Dottor Paolo Mieli,
seguo con passione la sua trasmissione passato e presente su RAI 3, anche perchè attraverso i collegamenti on line delle sue spiegazioni, lei è stato un ottimo tutor per la preparazione degli esami di mia figlia Mariangela Meo che si è laureata alla Magistrale in filologia Moderna alla Federico II Napoli, trattando la tesi su Curzio Malaparte con il punteggio di 110 e lode.
Cordialmente,
michela federico

Sabato 23 gennaio 2021 20:33:00

Quando i burocrati cancellano la storia...


Mi scusi il disturbo, ma in quanto storico credo Le interessi un fatto che vorrei definire con un termine peggiore, ma mi limito a "stupidamente burocratico"
il sito della Presidenza del Consiglio "Centerario prima guerra mondiale", che era stato "venduto" da Franceschini come un archivio dei quotidiani dell'epoca, da circa un anno a questa parte hanno tolto totalmente questa parte. forse l'unica veramente interessante per chi ama la storia. hanno lasciato solamente la prima pagina della Stampa (peraltro non trovabile dalla home, sa solo Dio il perché). oltretutto, neppure per tutto il periodo del conflitto. cosa del tutto inutile, visto che esiste il sito della Regione Piemonte (attualmente in manutenzione) dove è consultabile integralmente
per Sua comodità:
http: //acca ddeoggi. cent enario1914-1918. it/edicola? date=1915-07-02
in origine dava la possibilità di consultare non solo alcuni quotidiani tuttora in essere, ma parecchi ormai da anni scomparsi (tipo: Il Secolo, La Tribuna, Il Giornale d'Italia, Gazzetta del Popolo...)
quando lo scorso anno mi accorsi di questa scomparsa provai a scrivere alla Presidenza del Consiglio per avere chiarimenti. sto ancora attendendo una risposta
oltretutto, chi ha compiuto questa scelta, lo ha fatto senza pensare al costo che ha avuto ricercare e scannerizzare, oltre a mettere in rete, tutto il materiale. ma, del resto, mica erano soldi suoi!
ciò che resta sono le iniziative svolte in occasione del centenario. ormai del tutto inutili. ma servono come "medaglie" per dimostrare "come siamo stati bravi", perché questo è ciò che davvero conta nel nostro paese. purtroppo...
forse se intervenisse Lei per far ripristinare questo archivio, le sarei infinitamente grato
N. B. con la questione della pandemia è del resto impossibile per chiunque ne abbia necessità consultare detti quotidiani nelle biblioteche sparse in mezza Italia (Roma, Firenze, Milano...)

Giovedì 21 gennaio 2021 15:39:47

Guerra 1940-1945


Buionasera dott. Mieli, sono l'arch. Pozzoli Roberto di Seregn0 (MB) e sono nmado a Desio il 27/10/1948.
Durante il periodo della pandemia in marzo-aprile 2020, non potendo sviolgere compiutamente il mio lavoro professionale, nel tempo libero, ho ordinato tuttle le lettere e le catoline che mio papà (Lucio nato nel 1919) ha scritto da quando è stato chiamato al servizio militare, a quando è stato inviato a "spezzare le reni alla Grecia" sino a quando è stato fatto prigioniero degli inglesi ad Algeri e poi nel famigerato campo di Taranto.
Sono più di 500 missive ai suoi genitori, a sua sorella e a suo cognato, ma leggendole (cosa che ahimè non avevo mai fatto prima) ho scoperto cose diverse da quelle che ci raccontano i libri di storia (io al liceo avevo il prof. Augusto Camera come docente di storia, grande anche se di idee diverse dalle mie).
Se fosse interessato potrei trasmettergliene qualcuna (le sto tutte scansionando).
Attendo un suo cortese cenno di riscontro.
Grazie
arch. Pozzoli

Mercoledì 20 gennaio 2021 16:05:23

Letalità Covid Italia


Gent. Dott. Mieli, seguo con grande interesse il Suo programma di storia trasmesso su Rai Tre, e La stimo come storico e politologo.
Stamattina ho ascoltato, su Rai24, un Suo commento sul discorso di Conte al Senato, in cui il Premier avrebbe detto diverse sciocchezze, tra le quali l’aver equiparato i decessi in Italia e in Germania.
In realtà mi è parso che Conte non volesse dire che i numeri dei decessi fossero uguali, ma che la letalità fosse la stessa: e questo è vero. Infatti, se si trascura il periodo dall’inizio della pandemia alla fine di agosto, in cui il numero dei tamponi effettuati sono stati ridicolmente bassi (poco più di 200. 000), emerge che:
- nel periodo dal 1^ settembre 2020 al 18 gennaio 2021 abbiamo avuto, nel nostro Paese, 2. 128. 888 casi riscontrati e 47. 071 decessi (dati che si possono agevolmente ottenere dal sito della Protezione Civile) ;
- tutto questo corrisponde ad una letalità al più del 2, 2%, che è circa pari a quella della Germania, come correttamente detto da Conte.
Detto questo, è senz’altro vero che in Italia la mortalità (percentuale dei decessi rispetto al numero di abitanti) è stata più alta che nella maggior parte dei paesi europei, ma questo è facilmente riconducibile alla precocità con cui il nostro Paese è stato colpito: per fare confronti corretti dovremmo fare i conti alla fine di questa pandemia.
Infine vorrei dire che troppe volte ho assistito, in TV, a sproloqui di giornalisti e politici che, sfruttando la delicatezza dell’argomento “vittime”, hanno attaccato il Governo (che, sia chiaro, di errori ne ha commessi tanti) sostenendo loro delle falsità, o per cinico calcolo politico/mediatico, o per assoluta incompetenza.
Poiché La considero persona di spessore culturale è intellettualmente onesta, mi auguro di continuare a sentire da Lei sempre più cose interessanti, e Le auguro di mantenere sempre “la giusta distanza” dai fatti.
Con stima, cordialmente,
Ugo Lodato

Martedì 19 gennaio 2021 13:52:44

Storia pensioni


Buongiorno dottor Mieli.
seguo con piacere il suo programma Passato e Presente.
In tanti anni ho sempre sentito che le pensioni le ha portate Mussolini e anch'io vi avevo. Navigando in Internet ho scoperto che in Italia sono nate nel 1895.
Ben lontano dal 1922, anno di inizio governi fascisti.
Le chiedo se possibile fare una trasmissione di Passato è Presente dedicata alle pensioni in Italia.

Lunedì 18 gennaio 2021 12:28:13

Faccio parte di quel 30% di italiani che hanno capito questa crisi: guardiamo ai fondamentali


Caro Mieli,
Faccio parte di quel 30% di italiani che hanno capito questa crisi (ammesso che ci sara' una crisi). Io non guardo a questi screzi tra Ego, li lascio ai professionisti della politica. Io preferisco adottare un’ottica di lungo termine, e guardo quindi ai fatti. E i fatti sono questi:

- nel merito, il governo attuale e' inadeguato: ha gestito male l'emergenza pandemica (una cosa su tutto il resto: questa estate ha tradito il patto fatto con gli italiani durante la prima ondata) e sta gestendo male l'emergenza economica (ritengo impossibile che una coalizione tra 5S e PD possa dare all'Italia quella sterzata che servirebbe per tornare a crescere dopo 20 anni!) ;
- nei modi, non si puo' ritardare un ricambio democratico di governo con la scusa della pandemia: del resto anche Olanda e Germania quest'anno avranno elezioni, e quindi campagne elettorali e probabilmente un cambio di governo in piena pandemia.

Il problema di questa possible crisi non sta quindi ne' nel merito ne' nei modi: sta semmai nell'atavica mancanza di un'alternativa seria, cioè di quella che io chiamo una destra pragmatica, illuminista ed europea, che abbia al centro dell’attenzione l’impresa come motore di creazione di ricchezza per tutti. Questa mancanza, insieme all'inadeguatezza culturale della sinistra, sono a mio avviso figlie dall'incapacita' del sistema di selezionare opportunamente la classe dirigente. Questo e' un problema strutturale italiano, per risolvere il quale io proporrei l'obbligo per chiunque voglia diventare deputato o senatore di superare un corso di studi ed un esame durissimi, alla stregua di quanto gia' esiste per selezionare il personale diplomatico.

Coraggio, abbiamo un paio d'anni prima delle prossime elezioni!
Grazie per aver letto questa mia e della sua eventuale opinione.

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