Messaggi e commenti per Paolo Mieli - pagina 25

Messaggi presenti: 407

Lascia un messaggio, un suggerimento o un commento per Paolo Mieli.
Utilizza il pulsante, oppure i commenti di Facebook, più in basso.

Scrivi un messaggio

Leggi anche:
Frasi di Paolo Mieli

Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Paolo Mieli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Paolo Mieli.

Lunedì 4 gennaio 2021 17:28:57

Libro sulle famiglie ebree nascoste dal '43 al '45 in un paesino del bergamasco


Gentilissimo dottor Mieli,
mi chiamo Aurora Cantini, poetessa e scrittrice di Aviatico, Orobie Bergamasche.
In occasione del 75° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, vorrei sottoporre alla sua attenzione il libro
"Un rifugio vicino al cielo", la storia vera di 5 famiglie italiane di religione ebraica e dei loro bambini nascoste dal 1943 al 1945 in alcune case del paesino di Ama, piccola frazione del comune di Aviatico, Orobie Bergamasche, tra perquisizioni e sfollati, sulla base della testimonianza diretta di Giuditta Maria Usubelli, che non ha mai dimenticato la sua amica di infanzia Elsa Iachia e i suoi fratelli e cugini. È la storia di una fuga (verso la Svizzera) e di un ritorno (verso casa), di un amore grande per la vita e di un intero paesino con i suoi abitanti che divenne culla e rifugio per 16/17 persone in fuga dalla guerra, dall’orrore, dalla Shoah.

Erano circa cinque famiglie legate da parentela che abitarono nelle case messe a loro disposizione da alcuni paesani, a loro volta imparentati. Di quelle famiglie e di quei bambini oggi sono rimasti pochi sopravvissuti ormai anziani, i quali, grazie ad una meticolosa ricerca, si sono messi a disposizione per riuscire a ricostruire, anche solo parzialmente, le vicende di cui sono stati protagonisti, fornendo fotografie e documenti preziosi.
Una storia tragica eppure ricca di valori e di coraggio, nata e cresciuta germogliando da semplici gesti di solidarietà, generosità e salvezza, fino ad arrivare ad un’amicizia semplicemente autentica. Un affresco corale, dove ha inciso l'aiuto del parroco, della maestra e di molte famiglie del paese, ma anche l'aiuto dei giovani alpini ricercati che, che, seppure loro stessi in costante pericolo di fucilazione, non esitavano a nascondere i bambini ebrei e i loro nonni e genitori nelle grotte sotto il paese alla notizia di un imminente rastrellamento da parte dei nazifascisti.
Per non dimenticare, per dare un segno di speranza. Una storia a lieto fine!
Se la storia e/o il contenuto fosse di vostro interesse sarei davvero onorata di dare il mio contributo
in qualsiasi modalità voi riteniate opportuna.
Rimango a vostra completa disposizione PER L'INVIO DI UNA COPIA DEL LIBRO
così da farvi un'idea.

Mille grazie per la vostra attenzione,
e attendo fiduciosa

Aurora Cantini poetessa e scrittrice di Aviatico

Sabato 2 gennaio 2021 16:33:35

Buon giorno signor Paolo Mieli,
so quanto ama i libri.
Le suggerisco questo titolo:
L' ultimo testimone. Il violino della Shoah e la sua storia
Carlo Alberto Carutti.
Questo è lo smartphone 339-------
Con osservanza
Raffaele Coluccino

Mercoledì 23 dicembre 2020 16:51:37

E se Penelope quella sera avesse mangiato la foglia?


Caro Mieli
Sono un insegnante di italiano alle medie. Da diversi anni ormai quando ho una prima leggo l’Odissea (anche perché è il libro più bello che abbia mai letto, insieme alla Commedia). In particolare mi piace soffermarmi sull’episodio del libro XIX, l’incontro tra Odisseo e Penelope la sera prima della strage. In quell’occasione Penelope chiede ripetutamente ad Ulisse, camuffato da mendicante, il suo nome e le origini. Ulisse tergiversa e poi abilmente mescola bugie e verità. Penelope gli crede ma ad un certo punto nel chiamare Euriclea: “e certo Odisseo ormai così è nelle gambe, così nelle braccia; in fretta nella sventura i mortali s’invecchiano” (vv. 358-360). Dopo il riconoscimento di Euriclea i due si parlano ancora e Penelope ormai dispera di rivedere lo sposo, ma lui la esorta a tenere duro. Alla fine improvvisamente (vv 570 e seg.) lei annuncia che l’indomani farà la sua scelta tramite la gara dell’arco e lui risponde: “non ritardarla più ormai questa gara…” (v584) e così si lasciano.
Ora, la mia domanda è: ma non è che Penelope ha mangiato la foglia? So benissimo che questo nel testo non c’è, ma non poteva aspettare qualche giorno ancora come diceva Odisseo? E poi proprio con l’arco! Io mettendomi nei suoi panni, se dopo 20 anni mi arrivasse in casa uno che mi descrive per filo e per segno la fibbia del vestito che portava un altro quando era partito direi: “mmm qui gatta ci cova”. Ripeto, so che nel testo non c’è, ma sarebbe proprio una forzatura così grave immaginare che Penelope abbia capito tutto e che proprio per questo si sia comportata in quel modo? Mi pare che anche lo sceneggiato di Franco Rosi (quando la Rai era la Rai…) fosse su questa linea.
E anche se fosse una forzatura, non sarebbe bello? Quanto spessore psicologico acquisterebbe Penelope? Tra tutte le donne dell’Odissea diventerebbe gigantesca: “Ah sì? Sei Etone da Creta? Bene, domani per cominciare mi fai le pulizie in casa (e ti do io la scopa), poi io e te parliamo…”. D’altro canto Ulisse non ha mica sposato una qualunque, no? E quanta modernità acquisterebbe il poema, se ancora ce ne fosse bisogno?
Quando chiedo ai ragazzi di mettersi nei panni di Ulisse alcuni dicono che avrebbero fatto lo stesso, altri che si sarebbero rivelati, ma le ragazze nei panni di Penelope si inorgogliscono tutte e la vedono come me.
Le rivolgo un caro saluto carico di stima e gratitudine per “passato e presente” che guardo con piacere appena ne ho l’occasione

Mercoledì 23 dicembre 2020 12:59:31

Buongiorno, voglio semplicemente ringraziarla per la trasmissione quotodiana di rai 3 alle ore 13. 15 dove Lei mi tiene compagnia da mesi e mi ha dato la possibilità di imparare tanta storia! ! La ringrazio molto per la Sua professionalità e la Sua maniera sempre molto gradite. Un saluto e complimenti di cuore.

Sabato 19 dicembre 2020 16:58:24

"Il Nuovo Rinascimento nell'Epoca della Globalizzazione" Autore Lorenzo Toglia, ex Alto Funzionario del Tesoro, "-------", ovvero come ridurre il Debito Pubblico di almeno 600 mld, rilanciando alla grande anche l'Economia. In altre parole, salvare l'Italia. Il libro chiude con la bozza di un Decreto Legge, pronto per l'uso. Giovanni Capelli

Sabato 19 dicembre 2020 15:11:13

Buongiorno, guardo quasi ogni giorno il programma, sempre interessante, da Lei condotto; se non già fatto, mi farebbe piacere che dedicasse una puntata allo scippo e ai massacri posti in essere dai Savoia ai danni del Sud nel corso del Risorgimento, o è un argomento inaffrontabile? Anche Lei pensa che i briganti fossero semplicemente dei delinquenti?
Grazie

Sabato 12 dicembre 2020 19:08:07

Gent. mo Paolo Mieli,
ho lil desiderio di scrivere su libro l'esperienza vissuta da mio padre nei campi di concentramento in Germania, come tanti altri IMI nel periodo dal 1943 al '45. Lui raccontava spesso a noi figli questa esperienza vissuta nel periodo di internato e sulla quale avrei piacere di poter avere un suo commento del momento storico in cui avvenne quel triste episodio della storia italiana e di cui si parla molto poco. Ho materiale lasciatoci su carta, come un Diario, disegni di internati, uno anche di Giovannino Guareschi (ho già contattato il figlio che ha espresso il piacere di collaborare), ed un elenco di ricette trascritte delle varie regioni da cui provenivano i compagni di sventura di mio padre. Se potesse rispondermi e darmi la possibilità di contattarla, avrei piacere di poter definire una sua possibile pintroduzione storica alla mia ipotesi di libro storico, di ricordi, su tale argomento

Sabato 12 dicembre 2020 15:23:26

Articoli di Biagio Lauritano: collaborazione con la pagina culturale del giornale di Paolo Mieli


Buon pomeriggio dott. Mieli, mi chiamo Biagio Lauritano, sono un docente di lettere alle scuole superiori con la passione per la letteratura e la critica letteraria. Infatti hanno pubblicato online dei miei articoli letterari. Essi si intitolano "La nascita della coscienza critica moderna", "La coscienza critica: alcuni esempi del Novecento", "Cos'è il viaggio sentimentale? ", "Destrutturare le poetiche tradizionali: Svevo, Pirandello e crepuscolari" e "Ugo Foscolo tra mito e realtà ". Per leggere gli articoli basta andare sul Google e digitare semplicemente i loro titoli. Se vuole può leggerli per farsi un'idea sul mio modo di scrivere e di pensare. Le sto dicendo questo perché spero vivamente in una collaborazione con la pagina culturale del suo giornale. Se è possibile mi risponda alle più presto.
Distinti saluti

Lunedì 4 ottobre 2021 14:42:45

Galeas per montes - 1439


Gent. mo Direttore, mi sono documentato a proposito della 'Magnifica Intrapresa' che i Veneziani hanno realizzato nel 1439, durante la guerra contro i Visconti per la liberazione di Brescia, e pur se è stato solo un episodio nel contesto bellico, la spedizione partita dall'Arsenale di Venezia fino a Torbole sul lago di Garda, ha impressionato genti, storici e studiosi per diversi secoli successivi. Mi chiedevo quindi, se questo avvenimento epico, non potesse meritare una puntata di approfondimento nei suoi interessanti programmi di "Rai Storia", e "Passato e Presente", essendo di grande interesse storico e divulgativo. Ringraziando, porgo cordiali saluti. Flavio Vianello - Mori di Trento.

Giovedì 10 dicembre 2020 12:25:40

Ricordare per non dimenticare: 1940. 2020


Egr. prof. Mieli
con relativo stupore osservo una specie di congiura del silenzio sull' inizio della SECONDA GUERRA MONDIALE.
mi colpisce ancora l 'attribuzione unilaterale alla Germania di tale inizio, attribuibile congiuntamente alla URSS.
Se il tema e' di Suo interesse mi puo' aiutare ad aprire un dibattito serio sul tema ?

Commenti Facebook