Messaggi e commenti per Paolo Mieli - pagina 24

Messaggi presenti: 406

Lascia un messaggio, un suggerimento o un commento per Paolo Mieli.
Utilizza il pulsante, oppure i commenti di Facebook, più in basso.

Scrivi un messaggio

Leggi anche:
Frasi di Paolo Mieli

Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Paolo Mieli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Paolo Mieli.

Lunedì 25 gennaio 2021 19:24:18

Egregio Dottor Paolo Mieli,
seguo con passione la sua trasmissione passato e presente su RAI 3, anche perchè attraverso i collegamenti on line delle sue spiegazioni, lei è stato un ottimo tutor per la preparazione degli esami di mia figlia Mariangela Meo che si è laureata alla Magistrale in filologia Moderna alla Federico II Napoli, trattando la tesi su Curzio Malaparte con il punteggio di 110 e lode.
Cordialmente,
michela federico

Sabato 23 gennaio 2021 20:33:00

Quando i burocrati cancellano la storia...


Mi scusi il disturbo, ma in quanto storico credo Le interessi un fatto che vorrei definire con un termine peggiore, ma mi limito a "stupidamente burocratico"
il sito della Presidenza del Consiglio "Centerario prima guerra mondiale", che era stato "venduto" da Franceschini come un archivio dei quotidiani dell'epoca, da circa un anno a questa parte hanno tolto totalmente questa parte. forse l'unica veramente interessante per chi ama la storia. hanno lasciato solamente la prima pagina della Stampa (peraltro non trovabile dalla home, sa solo Dio il perché). oltretutto, neppure per tutto il periodo del conflitto. cosa del tutto inutile, visto che esiste il sito della Regione Piemonte (attualmente in manutenzione) dove è consultabile integralmente
per Sua comodità:
http: //acca ddeoggi. cent enario1914-1918. it/edicola? date=1915-07-02
in origine dava la possibilità di consultare non solo alcuni quotidiani tuttora in essere, ma parecchi ormai da anni scomparsi (tipo: Il Secolo, La Tribuna, Il Giornale d'Italia, Gazzetta del Popolo...)
quando lo scorso anno mi accorsi di questa scomparsa provai a scrivere alla Presidenza del Consiglio per avere chiarimenti. sto ancora attendendo una risposta
oltretutto, chi ha compiuto questa scelta, lo ha fatto senza pensare al costo che ha avuto ricercare e scannerizzare, oltre a mettere in rete, tutto il materiale. ma, del resto, mica erano soldi suoi!
ciò che resta sono le iniziative svolte in occasione del centenario. ormai del tutto inutili. ma servono come "medaglie" per dimostrare "come siamo stati bravi", perché questo è ciò che davvero conta nel nostro paese. purtroppo...
forse se intervenisse Lei per far ripristinare questo archivio, le sarei infinitamente grato
N. B. con la questione della pandemia è del resto impossibile per chiunque ne abbia necessità consultare detti quotidiani nelle biblioteche sparse in mezza Italia (Roma, Firenze, Milano...)

Giovedì 21 gennaio 2021 15:39:47

Guerra 1940-1945


Buionasera dott. Mieli, sono l'arch. Pozzoli Roberto di Seregn0 (MB) e sono nmado a Desio il 27/10/1948.
Durante il periodo della pandemia in marzo-aprile 2020, non potendo sviolgere compiutamente il mio lavoro professionale, nel tempo libero, ho ordinato tuttle le lettere e le catoline che mio papà (Lucio nato nel 1919) ha scritto da quando è stato chiamato al servizio militare, a quando è stato inviato a "spezzare le reni alla Grecia" sino a quando è stato fatto prigioniero degli inglesi ad Algeri e poi nel famigerato campo di Taranto.
Sono più di 500 missive ai suoi genitori, a sua sorella e a suo cognato, ma leggendole (cosa che ahimè non avevo mai fatto prima) ho scoperto cose diverse da quelle che ci raccontano i libri di storia (io al liceo avevo il prof. Augusto Camera come docente di storia, grande anche se di idee diverse dalle mie).
Se fosse interessato potrei trasmettergliene qualcuna (le sto tutte scansionando).
Attendo un suo cortese cenno di riscontro.
Grazie
arch. Pozzoli

Mercoledì 20 gennaio 2021 16:05:23

Letalità Covid Italia


Gent. Dott. Mieli, seguo con grande interesse il Suo programma di storia trasmesso su Rai Tre, e La stimo come storico e politologo.
Stamattina ho ascoltato, su Rai24, un Suo commento sul discorso di Conte al Senato, in cui il Premier avrebbe detto diverse sciocchezze, tra le quali l’aver equiparato i decessi in Italia e in Germania.
In realtà mi è parso che Conte non volesse dire che i numeri dei decessi fossero uguali, ma che la letalità fosse la stessa: e questo è vero. Infatti, se si trascura il periodo dall’inizio della pandemia alla fine di agosto, in cui il numero dei tamponi effettuati sono stati ridicolmente bassi (poco più di 200. 000), emerge che:
- nel periodo dal 1^ settembre 2020 al 18 gennaio 2021 abbiamo avuto, nel nostro Paese, 2. 128. 888 casi riscontrati e 47. 071 decessi (dati che si possono agevolmente ottenere dal sito della Protezione Civile) ;
- tutto questo corrisponde ad una letalità al più del 2, 2%, che è circa pari a quella della Germania, come correttamente detto da Conte.
Detto questo, è senz’altro vero che in Italia la mortalità (percentuale dei decessi rispetto al numero di abitanti) è stata più alta che nella maggior parte dei paesi europei, ma questo è facilmente riconducibile alla precocità con cui il nostro Paese è stato colpito: per fare confronti corretti dovremmo fare i conti alla fine di questa pandemia.
Infine vorrei dire che troppe volte ho assistito, in TV, a sproloqui di giornalisti e politici che, sfruttando la delicatezza dell’argomento “vittime”, hanno attaccato il Governo (che, sia chiaro, di errori ne ha commessi tanti) sostenendo loro delle falsità, o per cinico calcolo politico/mediatico, o per assoluta incompetenza.
Poiché La considero persona di spessore culturale è intellettualmente onesta, mi auguro di continuare a sentire da Lei sempre più cose interessanti, e Le auguro di mantenere sempre “la giusta distanza” dai fatti.
Con stima, cordialmente,
Ugo Lodato

Martedì 19 gennaio 2021 13:52:44

Storia pensioni


Buongiorno dottor Mieli.
seguo con piacere il suo programma Passato e Presente.
In tanti anni ho sempre sentito che le pensioni le ha portate Mussolini e anch'io vi avevo. Navigando in Internet ho scoperto che in Italia sono nate nel 1895.
Ben lontano dal 1922, anno di inizio governi fascisti.
Le chiedo se possibile fare una trasmissione di Passato è Presente dedicata alle pensioni in Italia.

Lunedì 18 gennaio 2021 12:28:13

Faccio parte di quel 30% di italiani che hanno capito questa crisi: guardiamo ai fondamentali


Caro Mieli,
Faccio parte di quel 30% di italiani che hanno capito questa crisi (ammesso che ci sara' una crisi). Io non guardo a questi screzi tra Ego, li lascio ai professionisti della politica. Io preferisco adottare un’ottica di lungo termine, e guardo quindi ai fatti. E i fatti sono questi:

- nel merito, il governo attuale e' inadeguato: ha gestito male l'emergenza pandemica (una cosa su tutto il resto: questa estate ha tradito il patto fatto con gli italiani durante la prima ondata) e sta gestendo male l'emergenza economica (ritengo impossibile che una coalizione tra 5S e PD possa dare all'Italia quella sterzata che servirebbe per tornare a crescere dopo 20 anni!) ;
- nei modi, non si puo' ritardare un ricambio democratico di governo con la scusa della pandemia: del resto anche Olanda e Germania quest'anno avranno elezioni, e quindi campagne elettorali e probabilmente un cambio di governo in piena pandemia.

Il problema di questa possible crisi non sta quindi ne' nel merito ne' nei modi: sta semmai nell'atavica mancanza di un'alternativa seria, cioè di quella che io chiamo una destra pragmatica, illuminista ed europea, che abbia al centro dell’attenzione l’impresa come motore di creazione di ricchezza per tutti. Questa mancanza, insieme all'inadeguatezza culturale della sinistra, sono a mio avviso figlie dall'incapacita' del sistema di selezionare opportunamente la classe dirigente. Questo e' un problema strutturale italiano, per risolvere il quale io proporrei l'obbligo per chiunque voglia diventare deputato o senatore di superare un corso di studi ed un esame durissimi, alla stregua di quanto gia' esiste per selezionare il personale diplomatico.

Coraggio, abbiamo un paio d'anni prima delle prossime elezioni!
Grazie per aver letto questa mia e della sua eventuale opinione.

Domenica 17 gennaio 2021 17:56:11

Mezz'ora in più del 17 01 2021


Buonasera, che brutta figura da Lucia Annunziata! Renzi l'ha sovrastata, non è riuscito a farsi rispondere da una persona incoerente "senza parola né faccia".
Da storico ricorderà la frase di non molto tempo fa "se perdo vado a casa". Cordiali saluti

Domenica 17 gennaio 2021 17:35:49

Sempre obiettivo e saggio


Complimenti dr. Mieli per la Sua saggezza e imparzialità nelle trasmissioni di approfondimento politico, qualunque siano le emittenti e le... conduttrici ! Grazie

Mercoledì 6 gennaio 2021 20:38:39

Trasmissione odierna di "Passato e presente"


C. a. Dott. Paolo Mieli
Come ha detto giustamente, "una delle più affascinanti puntate".
Vorrei segnalare dei lavori di interesse per gli studiosi presenti in relazione alle tematiche che avete trattato:
-Maddalena Mazzocut-Mis, "Mostro. L*anomalia e il deforme nella natura e nell'arte", Milano, Guerini e Associati, 1992;
-Maddalena Mazzocut-Mis, "Deformazioni fantastiche", Milano, Mimesis, 1999
-Tziana Carena, "Critica della ragion poetica di Gian Vincenzo Gravina", Presentazione di Maddalena Mazzocut-Mis, Milano, Mimesis, 2001 (vincitore del "Premio Gravina" 2002).
Gian Vincenzo Gravina, giurista della "Sapienza" di Roma, fine conoscitore dell'arte, in particolare dell'estetica, padre adottivo del poeta Metastasio, fondatore dell'Accademia Arcadia, ha dedicato particolare attenzione alla facoltà dell'immaginazione e al vero, al falso e al verosimile. Winckelmann scrive, in una lettera del 9 giugno 1762, di "preferire la "Ragion poetica" a tutti gli scritti di estetica. " E sulla poesia Vincenzo Gioberti ("Del rinnovamento civile d'Italia" (1851), Bari, Laterza, 1912, vol. I, p. 69) ha scritto: "La filosofia, cima della scienza, è il tirocinio dell'intelletto e dell'anima, nel modo che la poesia, fiore della letteratura, è la disciplina dell'immaginativa e dell'affetto. La loro parentela nasce di qui nonostante le molteplici dissomiglianze. "
Colgo l'occasione per porgerLe le mie congratulazioni per la trasmissione da Lei condotta e che seguo assiduamente.
Tiziana C. Carena

Lunedì 4 gennaio 2021 17:28:57

Libro sulle famiglie ebree nascoste dal '43 al '45 in un paesino del bergamasco


Gentilissimo dottor Mieli,
mi chiamo Aurora Cantini, poetessa e scrittrice di Aviatico, Orobie Bergamasche.
In occasione del 75° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, vorrei sottoporre alla sua attenzione il libro
"Un rifugio vicino al cielo", la storia vera di 5 famiglie italiane di religione ebraica e dei loro bambini nascoste dal 1943 al 1945 in alcune case del paesino di Ama, piccola frazione del comune di Aviatico, Orobie Bergamasche, tra perquisizioni e sfollati, sulla base della testimonianza diretta di Giuditta Maria Usubelli, che non ha mai dimenticato la sua amica di infanzia Elsa Iachia e i suoi fratelli e cugini. È la storia di una fuga (verso la Svizzera) e di un ritorno (verso casa), di un amore grande per la vita e di un intero paesino con i suoi abitanti che divenne culla e rifugio per 16/17 persone in fuga dalla guerra, dall’orrore, dalla Shoah.

Erano circa cinque famiglie legate da parentela che abitarono nelle case messe a loro disposizione da alcuni paesani, a loro volta imparentati. Di quelle famiglie e di quei bambini oggi sono rimasti pochi sopravvissuti ormai anziani, i quali, grazie ad una meticolosa ricerca, si sono messi a disposizione per riuscire a ricostruire, anche solo parzialmente, le vicende di cui sono stati protagonisti, fornendo fotografie e documenti preziosi.
Una storia tragica eppure ricca di valori e di coraggio, nata e cresciuta germogliando da semplici gesti di solidarietà, generosità e salvezza, fino ad arrivare ad un’amicizia semplicemente autentica. Un affresco corale, dove ha inciso l'aiuto del parroco, della maestra e di molte famiglie del paese, ma anche l'aiuto dei giovani alpini ricercati che, che, seppure loro stessi in costante pericolo di fucilazione, non esitavano a nascondere i bambini ebrei e i loro nonni e genitori nelle grotte sotto il paese alla notizia di un imminente rastrellamento da parte dei nazifascisti.
Per non dimenticare, per dare un segno di speranza. Una storia a lieto fine!
Se la storia e/o il contenuto fosse di vostro interesse sarei davvero onorata di dare il mio contributo
in qualsiasi modalità voi riteniate opportuna.
Rimango a vostra completa disposizione PER L'INVIO DI UNA COPIA DEL LIBRO
così da farvi un'idea.

Mille grazie per la vostra attenzione,
e attendo fiduciosa

Aurora Cantini poetessa e scrittrice di Aviatico

Commenti Facebook