Messaggi e commenti per Paolo Mieli - pagina 30

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Frasi di Paolo Mieli

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Biografieonline non ha contatti diretti con Paolo Mieli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Paolo Mieli.

Lunedì 7 settembre 2020 09:05:04

Buongiorno Dott Mieli, vorrei contattarla per metterla in contatto con mia madre Giovanna, che vorrebbe raccontarle la sua esperienza del settembre 1943, quando a soli 6 anni, ha visto sterminare davanti a suoi occhi la sua famiglia, per un errore dei soldati inglesi tedeschi... la prego di esaudire il suo desiderio di parlare con Lei, è desiderosa da anni ormai, di poter dare sfogo al suo personale dolore ed essere testimone di un altra pagina triste di quell orribile periodo..
In attesa di un suo riscontro,
Cordialità
Maria Luisa Russo

Domenica 6 settembre 2020 11:20:20

Egrgio Signor Paolo Mieli. Vorrei inviarle il mio romanzo incompiuto, nonchè, opera prima di una imperterrita novantacinquenne. Il ttolo iniziale era "Non ci sono grotteschi in natura", poi ho dovuto cambiarlo perchè, poco esperta in quest'arte del computer, avevo finito per combinare un pasticcio; Pertanto, il titolo attuale è: Erlebnis
Qualora le intressasse la verià sul "sequestro"dell'Acchille Lauro ne ho la relazione scritta da Bassam El Ascher, e la sua autobiografia. In quel tempo ero presidente della CRI di Genova e, poichè il processo si celebrava presso l tribunala per i minori di Genova, mi fu chiesto di interessarmene dal CICR- La mamma di Bassam, Otra El Asfcher fu da me ospitata e Bassam affidato alla CRI di Genova. Conservo le sue lettere che ogn giorn mi faceva trovare sulla scrivania. (anche con un fiore!) Mentre mi trovavo in missione a Bukovar, un Consigliere della CRI genovese gli disse che io avevo disposto il suo rientro nel Carcere di massima sicurrezza, dal quale lo avevo avuto in affidamento.. Bassam, sentendosi solo e con persone della CRI che lo odiavano, fuggì
Qualora fosse interessato a documenti su questi evvventi, o ad altri (kossovo, missione ex Jugoslavia) sarei felice di consegnrglieli, essi andrebbero certamente distrutti quando mi trasferirò, a breve, preso il pensionato "Opera Pia Causa" di Genova
dott. Vlia Galati -medaglia d'oro al merito della sanità pubblica.. Ricooscimento internazionale: "Una vita per la Croce Rossa"
-------. com tel: 334------- via ------- 30/6 16145 Gnova
-------. com 334------- via ------- 30/6 16145 Genova

Sabato 5 settembre 2020 06:06:32

Uno studioso del valore di Papa Francesco per ben 2 volte dice " il miglior ermeneuta del Concilio Ecumenico Vaticano II è Mons. Agostino Marchetto ". Questa cosa la sa benissimo " Sandro che lo riporta. Non Alberigo o Melloni quindi

Venerdì 4 settembre 2020 16:23:02

Ciao,
il mio trentennale "santo del giorno", simil-elzeviro caustico, è stato giubilato. Interesserebbe al Corsera? Hai qualche direttore da suggerirmi?
r.

Venerdì 4 settembre 2020 09:52:44

Come si può ignorare che per ben 2 volte Papa Francesco dicbiara ; " Il mio. ermeneuta preferito del Concilio è Mons. Agostino Marchetto ". Vedi volume pubblicato dalla LEV di. Roma.

Lunedì 31 agosto 2020 12:03:44

Egr. Dott. Mieli. Premetto che raramente perdo una Sua trasmissione su Rai Storia. E proprio in una di queste di qualche giorno fa, ma registrata prima dell'inizio della pandemia, con il Prof. Barbero avete parlato di un argomento molto interessante riguardante i servi della gleba, i villani ecc. Al termine il professore ha consigliato di leggere il libro: "Schiavi, servi e villani nell'Italia medievale" di Francesco Panero. Ho cercato questo libro nelle librerie della mia città (Campobasso) e sulla rete, ma con esito negativo. Ho provato anche a cercare su internet un contatto con il Prof. Barbero, ma invano. Cortesemente Le chiedo se può darmi qualche suggerimento, se sa indicarmi una via per poter arrivare a questo volume che tanto mi interessa. Nel ringraziarLa per il tempo che mi dedica, La saluto con grande stima e, dall'alto della mia età molto avanzata (81 anni), con cordialità.

Domenica 30 agosto 2020 21:17:56

Provo anch'io a fare una domanda al dott. Mieli, breve e compendiosa Che cosa ne pensa del libri di Pansa sul sangue dei vinti ? Spero che non resti lettera morta.
Cari saluti. pierre

Domenica 30 agosto 2020 18:54:39

Gentilissimo dott. Mieli,
sono un libraio di Chiavari in Liguria. Sono laureato in Storia e Filosofia e seguo con interesse le sue trasmissioni. Le confesso che non avevo particolare simpatia per quanto appariva dalla stampa su di lei, ma mi son dovuto ricredere: apprezzo PASSATO e PRESENTE., la capacità sua e della redazione, dei giovani ricercatori e dei relatori da voi interpellati, coinvolti su temi recenti o meno. Mi è piaciuta anche la puntata dedicata alle SCRITTRICI DELLA RESISTENZA. Mi permetto però di segnalare che non è stata neanche citata Elena Bono, che come chiavarese ho avuto la fortuna di conoscere.. Credo che la sua figura sia stata o sottovalutata o osteggiata da poteri letterari e politici. Ritengo la sua produzione letterari (narrativa, poesia, teatro, traduzioni e saggistica) di grande rilievo nella storia de Novecento. Importantissimo il suo rapporto con Livio Garzanti. Ma credo che sia stata osteggiata per vari motivi: la sua dichiarata religiosità, il suo matrimonio con un Mazzini, l'ingresso nella casa editrice Garzanti della Lagorio, ecc. Per me è di tale importanza che forse varrebbe la pena di fare una puntata tutta su di lei. Io la butto li. grazie e cordiali saluti- Paolo Bonini

Sabato 22 agosto 2020 15:51:43

Gentile Dott. Mieli
Ho seguito con estremo interesse la sua trasmissione PASSATO/PRESENTE, quando ha trattato l’argomento dell’Università di massa. Penso che tale azione si configuri in un più vasto proposito di permettere l’accesso all’istruzione di studi superiori a quel tempo preclusi a gran parte delle classi meno abbienti. A tal proposito Le presento il mio caso in estrema sintesi. Sono figlio di una vedova di guerra, operaia di estrazione contadina, che peraltro aveva fatto la sua brava esperienza di emigrata nella grande Milano come donna di servizio (come gran parte delle venete/friulane). Correvano anni in cui le donne, a parità di mansioni, percepivano redditi inferiori degli uomini. Non senza qualche difficoltà economica, conseguii il diploma di terza media inferiore, in quegli anni non obbligatoria. Entrai al lavoro in una fabbrica di produzione elettrodomestici con la qualifica di MANOVALE (non operaio). Allestirono in quel tempo corsi serali negli istituti tecnici, cosi frequentai la scuola di Perito Industriale. In seguito a tali studi, gradualmente arrivai a svolgere mansioni di progettazione impianti. In base all’allargamento delle università, che dicevamo all’inizio, mi iscrissi all’istituto Ca’ Foscari di Venezia alla facoltà di Economia Aziendale in cui vi organizzavano corsi serali per lavoratori (mi ricordo che si studiava con il Proff. CODA, quello che sostituì Ambrosoli quando fu massacrato dalla mafia). In base a questi studi svolsi mansioni di Controllo di Gestione in vari settori dell’azienda.

Ora mi permetta di cambiare argomento. La sua trasmissione ha presentato personaggi che hanno segnato l’ottocento, Metternik e Cavour. Ma ce n’è un' altro che anche noi italiani in qualche maniera abbiamo avuto a che fare. Infatti abbiamo vinto la terza guerra di indipendenza nonostante abbiamo perso le battaglie; questo perché eravamo alleati con la Germania del Bismark.. Ho letto, non ricordo dove, che questo personaggio disse più o meno che “per soffocare i conati socialdemocratici del popolo non basta usare la repressione, ma bisogna anche aumentarne il tenore di vita”.
Cordiali saluti Aldo Modolo

Venerdì 21 agosto 2020 23:22:36

Gentilissimo Dott Mieli sto seguendo la grande storia La volevo ringraziare della commozione che mi ha donato seguendo la triste storia del popolo ebraico Che conosco bene essendo stati mia madre e la sua famiglia deportati E alcuni uccisi nei campi di concentramento. grazie di tenere viva la loro memoria è il loro sacrificio. che il Signore la benedica Giacinta Bullio

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