Messaggi e commenti per Paolo Mieli - pagina 34
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Frasi di Paolo Mieli
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Biografieonline non ha contatti diretti con Paolo Mieli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Paolo Mieli.
Sabato 20 giugno 2020 13:23:58
Mercoledì 17 giugno 2020 23:44:53
Gentilissimo,
Di sfuggita mentre terminavo il mio pranzo ho sentito da Lei definire errore ciò che ha compiuto Montanelli e mi è andato di traverso il boccone. Con quella sorprendente minimizzazione lei ha offeso me e tutto il genere umano (non solo le donne) e non ultimo la sua intelligenza e competenza.
Era proprio necessario essere tanto indulgenti da trascurare il dettaglio che quell’uomo ha commesso una simile nefandezza?
Offriamo possibilità di riscatto e rieducazione a chiunque si macchi di un reato, senza per questo innalzare monumenti. Occorre il senso dell’opportunità e la tutela delle vittime di condotte esecrabili. Definire come errori gli orrori, reca in sé un’assoluzione inaccettabile e foriera di fraintendimenti che, sono certa, Lei non vuole.
Cari saluti
Sabato 13 giugno 2020 22:11:28
Gentile Dott. PAOLO MIELI posso mandarLe sinossi di un saggio per eventuale prefazione. Mi dica dove inviarlo. Grazie
Sabato 13 giugno 2020 16:27:45
Esimio storico, sono la presidente di un circolo culturale sito a Mignano Monte Lungo, paese noto per la storica battaglia dell'8 dicembre 1943.. Vorrei mettermi in contatto con lei per valorizzare degnamente l'accaduto così glorioso e irripetibile. Desidererei, con i miei soci e con il sindaco della nostra città averla ospite nel nostro castello Ettore Fieramosca per un convegno sul tema. La saluto e la ringrazio cordialmente in attesa di una sua cortese risposta.
Angela Cortellessa
Venerdì 12 giugno 2020 16:04:58
È stata una grandissima fortuna per l'intera Europa. Nel caso in cui si fosse protratta la seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti d'America, poichè già esausti da una carneficina perpetrata dal nazional socialismo italiano e tedesco, avrebbero sicuramente usato la più potente arma a disposizione in loro possesso, del epoca. Per onesta intelletuale, non diffondere falsità storiche. Il nazional socialismo nasce in Italia, Una vera disgrazia, qualunque dittatura, di qualunque colore sia, chiamarla democrazia, e nefasto.
Mercoledì 10 giugno 2020 14:06:27
Egregio Dott. Mieli, sto guardando ora Passato e presente, 10 giugno 1940, La dichiarazione di Mussolini sull'ingresso in guerra a piazza Venezia, è un oltraggio all'intelligenza del popolo italiano (ce lo poteva anche risparmiare). Le sue perplessità sulla effettiva convinzione ad entrare in guerra, e la poca convinzione della piazza, stonano e nascondono la profonda incapacità politico-militare di un dittatore; incapacità che invece lei doveva sottolineare, come è stato fatto da molti storici. Distinti saluti, e buon lavoro.
Lunedì 8 giugno 2020 17:00:54
Egregio dott. Mieli, ho visto ieri il suo intervento a 8 e mezzo, lei ha detto che tutti parlano di evasione e nessuno denuncia.
Io ho presentato di persona o via mail pec vari esposti alla G di F, all'Inps, all'Uffcio del lavoro per una presunta evasione in ambito sindacale.
Non ho mai avuto risposta e nessuno intervento è stato fatto.
Ho sollecitato il Presidente Fico, il generale comandante della GdF, i responsabili Regionali, il Presidente Inps, ho scritto a dei parlamentari, niente di niente nessuna risposta.
Ho scritto a vari giornali e giornalisti per sollevare il problema visti i paroloni che girano ma niente.
Se è interessato o mi può mettere in contatto con qualcuno, le posso inviare la documentazione per una sua valutazione di merito.
Da cittadino, da sindacalista, da pagatore del fisco, da padre di famiglia, da persona che ha sempre agito nel volontariato sono deluso e amareggiato.
Mi sono esposto, ho inviato documenti, non ho dormito, ho subito pressioni e nessuno mi risponde anche solo per spiegarmi il perchè non si è agito.
grazie e buon lavoro
Sabato 6 giugno 2020 19:47:31
Gent. mo prof. re, sono anni che la sto inseguendo, per comunicarle delle notizie storiche, che, secondo me, dovrebbero riuscirle interessanti. Purtroppo non ho raggiunto l'obiettivo, nonostante i miei sforzi. Vorrei poter sottoporre alla sua cortese attenzione i diarii di mio padre, scritti sul fronte Africa Orientale, durante la II guerra mondiale. La prego mi risponda, anche solo per dirmi: non mi interessano. Il silenzio è molto mortificante. Grazzie prof. ssa Concetta Perrone Serra
Mercoledì 3 giugno 2020 13:15:06
Buongiorno dottor Mieli, dedico la mia vita alle ricerche storiche pur non avendo una laurea in questo settore. Per cui sono una storica amatoriale. Io vorrei tanto inviarle il mio ultimo libro, frutto di venti anni di studio e cinque di ricerca e scrittura. Si tratta di un argomento che spesso ha un pubblico molto selezionato, ma il mio tentativo è quello di aprire le porte della storia della guerra aerea in Italia anche ai non esperti. Un incrocio tra ricerche storicamente capillari e un tessuto narrativo disteso in cui, centro e cuore, sono i racconti di tutti gli aerei che precipitarono tra il Po e l'Adige, in una terra chiamata Polesine. Vorrei tanto condividere con lei questa mia avventura storico letteraria avendo grande stima delle sue conoscenze e della profonda umanità che traspare nelle sue trasmissioni. Se può gentilmente dirmi dove inviarlo, tanto volentieri invierei a lei una copia del mio libro. Elena Zauli delle Pietre.
Lunedì 1 giugno 2020 16:07:34
Egr. dott. Mieli, seguo sempre con interesse la Sua trasmissione "Passato e presente" su RaiStoria. Torno a segnalarLe (non sono sicuro che Lei abbia ricevuto il mio precedente messaggio) la figura di Filippo Curletti, agente di cui si serviva Cavour per i lavori "sporchi". Le segnalo un bel libriccino di Daniele Bua: "Filippo Curletti - Un criminale al servizio di Cavour" (ed. Simple 2013), nonchè "La Verità sugli Uomini e sulle Cose del Regno d'Italia" (ed. Solfanelli 2010), scritto dallo stesso Curletti e edito in francese a Bruxelles attorno al 1861., firmato in un primo tempo con la sigla "J. A. ". Cordiali saluti. Corrado Ambìveri.