Messaggi e commenti per Paolo Mieli - pagina 32

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Frasi di Paolo Mieli

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Biografieonline non ha contatti diretti con Paolo Mieli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Paolo Mieli.

Mercoledì 5 agosto 2020 18:31:21

Preg. mo Dott MIELI, Conduttore di: "PASSATO e PRESENTE"
Sono 18 anni ormai che il Movimento Popolare Progetto MOLDAUNIA cerca di arrivare al referendum per il passaggio dell' intera provincia di Foggia dalla regione Puglia al Molise, ma il muro di gomma opposto da classe politica, sindacale e massoneria locale, impedisce di arrivare al referendum.
Questo, benché avessimo raccolto n. 16 delibere comunali di adesione al progetto e relativa richiesta referendaria, compresa quella del capoluogo: Foggia, corrispondenti ad una rappresentanza di oltre 40, 00% dell'intera popolazione provinciale (630. 000 abitanti), contro il 5% richiesto dall'art. 9, comma 3, lettera b, del vigente statuto provinciale.
Il Movimento ha chiesto inutilmente a tutti i Presidenti, che si sono alternati alla guida della provincia di Foggia, la delibera per l'indizione del referendum provinciale, richiesto dall'art. 132 - 2° comma della Costituzione ai fini del passaggio delle province da una regione ad altra, e addirittura l'ultimo Presidente in carica: Nicola GATTA, tuttora, non si è degnato nemmeno di rispondere alla richiesta formalizzatagli in data 30 agosto 2019.
Stesso risultato per le richieste di incontro rivolte, il 30 giugno 2018, al Presidente del Consiglio Ministri: Giuseppe CONTE, peraltro originario di questa provincia, nella quale risiedono tuttora genitori e sorella, ed al Prefetto di Foggia: Raffaele GRASSI, in data 22 ottobre 2019, entrambe ancora in attesa di risposta.
Di fronte a tale assurda latitanza istituzionale, del capo del Governo ed, a ruota, di chi dovrebbe rappresentarlo a livello provinciale, nonchè delllo stesso Presidente della provincia di Foggia, al Movimento MOLDAUNIA non è restato altro che rivolgere il suo disperato appello al garante della Costituzione, cioè al Presidente della Repubblica: Sergio MATTARELLA.
Parallelamente il Movimento MOLDAUNIA fa appello a tutti gli organi di informazione nazionale ed ai relativi giornalisti, per accendere i riflettori sull'incubo politico - istituzionale che il popolo dauno sta vivendo, da oltre 18 anni, per via del boicottaggio perpetrato in provincia di Foggia ai danni della volontà popolare (630. 000 abitanti) schierata a difesa del diritto all'autodeterminazione delle popolazioni locali di comuni e province, garantito dall'art. 132 - 2° comma della Costituzione,
Per ulteriori approfondimenti sul tema visitare il sito: www. moldaunia. it
Restando a disposizione per ogni evenienza e sicuri di poter contare sull'impegno sociale suo personale, nonchè delle sue trasmissioni RAI, il popolo della Moldaunia ringrazia e saluta cordialmente.
F. to Ing. Gennaro AMODEO da Foggia
(Presidente M. P. P. MOLDAUNIA -Info 339. -------) )

Lunedì 3 agosto 2020 21:24:05

Vedo il suo programma tutti i santi giorni da anni. Rai storia di oggi: Carlo VIII, Un capolavoro del tentativo di richiamo al contemporaneo. Una grande emozione. Grazie a Lei ed ai Giovani storici. Non ci abbandonate. Noi spettatori di tanto ci sentiamo soli. Grazie ancora, cordialmente. Paolo Pettinari.

Sabato 1 agosto 2020 21:22:37

Buongiorno
La disturbo per chiedere un consiglio
Un libro su storia di rivoluzione francese

Venerdì 31 luglio 2020 22:51:08

Sono un tuo coetaneo da sempre di ideali socialisti e NATURALMENTE democratico.
Ho molta stima per lei e questa sera, proprio per la sua firma sul programma La grande storia, ho voluto vederlo.
Una continua e faziosissima propaganda paleo comunista.
Sono rimasto allibito e incredulo.
Ma lei ha visionato il programma???
Io ho lavorato in Rai 30 anni, e non posso pensare che lei, con la sua esperieza, non si sia reso conto della faziosità della confezione.
Peccato. Sono veramente deluso.

Mercoledì 29 luglio 2020 18:29:55

Gentilissimo dott. Mieli, ho seguito con enorme interesse, la sua trasmissione sulla triste vicenda dei nostri militari a Cefalonia, durante la seconda guerra mondiale. Le devo fare i complimenti per come è stato capace, grazie anche ai suoi ospiti, di aver tentato di fare un po' di chiarezza sull'orribile eccidio. Io le sto scrivendo perché vorrei donarle il libro che è scaturito dal diario di prigionia di mio suocero Nello Forlivesi, un fante romagnolo appartenente alla Divisione Acqui. Il diario è stato trovato da me e mia moglie, dopo la sua morte e, prima di trasformarlo in libro, ci siamo dovuti documentare, perché di questo eccidio, sapevamo quasi nulla, e lui nei suoi quasi 90 anni di vita, non ne ha mai voluto parlare. Tra l'altro, durante la trasmissione, è stato citato il libro della storica Gabrielli, la quale ha inserito due pagine del diario di mio suocero. Se fosse così gentile da farmi avere un recapito, sarei felicissimo di inviarglielo. Grazie per quello che fa per la storia. Fabbri Giuseppe.

Mercoledì 29 luglio 2020 14:43:20

Gent. Mo Dott. Mieli,
Ho seguito la trasmissione di storia relativa all'apertura e al recente raddoppiamento del canale di Suez. Non condivido i toni un po' troppo entusiasti sull'ingrandimento del canale per passare da 49 a 90 navi giornaliere, se ben ricordo, per giunta petroliere per diversi motivi:
1. le petroliere sono un pericolo costante, a maggior ragione per un mare chiuso.
2. L'apertura favorisce ulteriormente il passaggio di specie aliene, con rischi per le specie autoctone e per gli esseri umani.
Non possiamo continuare a sostenere uno sviluppo pagato sempre a discapito della poca natura rimasta.
MGAzzarello

Domenica 26 luglio 2020 17:33:36

Egregio dott. Mieli,
seguo con attenzione le sue trasmissioni di Raistoria di cui apprezzo quasi sempre la sua conduzione nonché le conclusioni.
Ultimamente, però, sono rimasto perplesso su quanto ho visto nella puntata sull'eccidio di Cefalonia e mi permetto alcune osservazioni:
1) pur rispettando la professoressa che lei ha invitato alla trasmissione, avrei gradito un figura di storico più rappresentativa su questo argomento
(come ad esempio uno storico militare) ;
2) non ho notato nella trattazione che avete fatto un cenno alle due navi italiane partite da Brindisi per portare soccorso alla divisione Acqui e
fatte rientrare a metà strada per "timore che potessero disertare";
3) pochi cenni sull'assenza di iniziative del governo italiano installato a Brindisi dopo la fuga a Pescara per ricondurre in Italia i militari italiani a Cefalonia;
4) scarso rilievo dato all'ambiguità degli ordini (quando ci furono) e al comportamento conseguente del generale Gandin, lasciato solo, dopo l'8 settembre 1943, con 11700 soldati il cui unico desiderio era quello di tornare a casa, soldati che pure seppero sacrificarsi quando era chiaro che stavano per essere sopraffatti dall'ex alleato tedesco;
5) assenza fra i libri proposti dell'eccellete lavoro di Alfio Caruso: "Italiani dovete morire";
Questi i mie pensieri, forse eccessivi ma sinceri.
La ringrazio per la cortese attenzione e le auguro buon lavoro.
Roberto Tonelli

Venerdì 24 luglio 2020 23:17:49

Gent. mo dott. Paolo Mieli sono un assiduo spettatore dei suoi servizi televisivi di storia, e essendo appassionato soprattutto di storia contemporanea le chiedevo se ha in programma un servizio sulla rivoluzione culturale in Cina. Su questo argomento per altro, per quante ricerche ho fatto, in lingua italiana non ho trovato pubblicazioni soddisfacenti. La ringrazio per l'attenzione e le formulo i migliori auguri per il prosieguo del suo lavoro.
Cordiali saluti
Angelo Bruno

Venerdì 24 luglio 2020 10:34:38

Gentile dot. Mieli,
forse converrebbe sempre ricordalo: dalla Guerra di Spagna all'otto settembre '43 l'Italia fu complice della Germania di Hitler.
Chiedere giustizia per Cefalonia poteva scatenare richieste analoghe a noi Italiani. Meglio dimenticare tutto...

Quei poveri morti furono traditi due volte dal Duce del Fascismo.

Grazie per l'attenzione

Mercoledì 8 luglio 2020 10:18:39

Buongiorno,
seguendo assiduamente "Passato e Presente" mi piacerebbe che ospitasse, non so in che forma (presenza o collegamento) con Boris Pahor che ormai ha 107 anni e non so se sarà possibile, ma è una persona che ha tutta la mia ammirazione come peron e come scrittore.
La ringrazio comunque
annalisa
firenze

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