Messaggi e commenti per Vittorio Feltri - pagina 20

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Frasi di Vittorio Feltri

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Biografieonline non ha contatti diretti con Vittorio Feltri. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Vittorio Feltri.

Martedì 2 giugno 2020 23:45:48

Feltriii
E bastaaa
Ancora insisti col dire che siamo arretrati
Ma xche' non vedi quanta arretratezza c'è lassù dove ci sono ancora case con. i cessi sul balcone
Dove vivevano e vivono i poveri ignoranti contadinotti
E cerca di sforzarti a ricordare che i nostri genitori e nonni sono venuti al nord x lavorare nelle fabbriche dove il padrone si arricchiva mentre i grandi lavoratori del sud facevano gli schiavetti x quattro soldi
Allora abbi rispetto dei tuoi fratelli che sono italiani come te
Fatti un esame di coscienza e vedi di pentirti e vergognarti x ciò che continui a ciarlare
Tanto Gervaso non lo incontrerai mai lassù... lui è felicemente in un bel posto che io come tanti, chiamiamo Paradiso
E... bastaaa

Domenica 31 maggio 2020 09:03:11

Ma chi ce l'ha messo !
A capo della Magistratura e sopra tutti i Giudici del Consiglio Superiore della Magistratura la Costituzione Italiana pone il Capo Dello Stato !
Ora che il momento della verità sulla ormai arcinota commistione fra politica e magistrati è esploso in tutta la sua pericolosa potenza destabilizzante della democrazia, il nostro Presidente ritira il piedino dietro scuse ridicole e infantili invece di incidere il bubbone marcio con un bisturi istituzionale risolutivo per riportare la Giustizia nei solchi della legalità e correttezza.
Si sente la mancanza di una guida più decisa e forte per risanare un settore vitale della vita democratica Italiana dopo decenni di palude dove non veniva praticata la Vera Giustizia ma solo interessi di partito e di correnti deviate.
Gli Italiani ragionino sul l'importanza di eleggere e mandare a rappresentarli persone di provata capacità di gestione di ogni situazione che si presenti, non più occasionali saputelli imbevuti di teorie rivoluzionarie ma senza la minima esperienza lavorativa e dirigenziale perché comandare è difficile con esperienza, figuriamoci senza !
Aiutooo

Venerdì 22 maggio 2020 17:02:33

Caro sig. Feltri vorrei che pubblicasse sul suo pregiato giornale questa riflessione :
mi fa piacere rivedere vecchi politici comunisti o estrema sinistra ricoprire fior di posti quali presidenti di fondazioni romane (Melandri) e consiglieri Inail (non mi ricordo il nome di questo di estrema sinistra) sempre a galla nulla li scuote.
chissa' se questi rappresentanti del popolo trovano a me 380 euro di pensione) e al figlio un posto di
lavoro altrettanto comodo.
la ringrazio un suo ammiratore gatto Michelangelo milano

Sabato 2 maggio 2020 16:54:29

Signor direttore, le volevo chiedere, come mai, che in tute le trasmissioni, che sento, non ho ancora sentito, alla presenza di qualche rappresentante del governo, spiegare che più aziende chiuderanno sono soldi in meno che entrano, naturalmente di tasse e di imps. Certo che ha questisignori non gliene frega nulla intanto lo stipendio lo percepisco lo stesso. La ringrazio per la disponibilità. Mi scuso per la mia ortografia ma sa non sono all'altezza dei nostri onorevoli...

Martedì 28 aprile 2020 16:11:42

Caro Direttore,
beh da siciliano Le devo dire che, ahimè, in tante occasioni i siciliani hanno scelto di essere inferiori: quando ad esempio sprecando soldi pubblici, non sono riusciti a portare a termine opere pubbliche e hanno sperperato risorse; sono inferiori tutti quei siciliani che simpatizzano per la mafia: quelli cioè che in qualche modo hanno favorito un cancro che ha distrutto l'economia della nostra regione; sono inferiori quando nella scelta politica si affidano come servi sciocchi a quegli imbroglioni di turno che hanno il più delle volte rappresentato più i loro interessi che quelli della collettività, saccheggiando ed impoverendo la nostra terra, anziché puntare sulla serietà e competenza di alcuni politici; siamo stati inferiori quando, pur avendo bellezze straordinarie naturali ed un clima strepitoso, non siamo riusciti ad attrarre il turismo; potrei ancora continuare all'infinito. Ciò che mi preme sottolineare, caro Direttore, è che non tutti i siciliano sono inferiori, io non mi sento affatto inferiore a nessuno. Le mie posizioni sono assolutamente in contrasto con ogni sistema mafioso, ho sempre creduto in alcuni ideali quali la meritocrazia, l'onestà, la coerenza anche se è vero che tali ideali spesso non pagano, ma non importa nulla, l'importante è continuare a crederci. Sono uno di quei siciliani che ha come punto di riferimento gente tipo Falcone, Borsellino, Gratteri, Maresca e sono invece contro a quegli uomini dello Stato che per sbadataggine o chissà per quale altra ragione dimenticano di attuare quegli atti necessari per far rimanere in galera i mafiosi e n'dranghetisti. Le faccio presente Caro Direttore che non sono il solo a pensarla così, mi creda, tanti sono i siciliani che la pensano come me.
Con rispetto
Alberto Interdonato

Lunedì 27 aprile 2020 15:47:22

Come al solito i difensori del Sud dimenticano ciò che non fa onore alla loro terra: mi riferisco ai numeri impressionanti negativi su: dipendenti pubblici = 50000 in Sicilia su 5 milioni di abitanti cioè il doppio della Lombardia che ha il doppio di abitanti.
Le migliaia di forestali = più dell'intero Canada ! - le migliaia di falsi invalidi - 2/3 del totale Italiano = i milioni che non versano 1 cm di Irpef e i lavoratori in nero che adesso vogliono essere aiutati da coloro che invece le tasse le hanno sempre versate.
Fin qui il benessere del Nord ha sempre fatto sì che si guardasse al Sud con indulgenza e simpatia sopratutto per i milioni di figli di meridionali che lavorano, vivono e aiutano l'Italia intera a prosperare considerandosi ormai i nuovi Settentrionali per alacrità e intraprendenza chiudendo un occhio alla situazione di assistenzialismo occulto esistente. Ma ora tutto il Nord e' in crisi economica gravissima e non se ne vede la fine e quindi si vanno a ricercare le falle del sistema che impediscono al ciclo produttivo di ricevere gli aiuti per sopravvivere perché buona parte viene destinata da questo governo formato quasi tutto da meridionali all'assistenzialismo (reddito di cittadinanza ecc.) condannando molte imprese, senza aiuti, a morire. Chiudendo loro, i disoccupati (anche del sud) aumenteranno vertiginosamente e dovranno essere aiutati anche loro, ma se le tasse delle aziende chiuse mancheranno dove prendere i soldi ?
La finanziaria approvata ha destinate più risorse all'assistenzialismo che ad aiutare chi crea posti di lavoro ed ora se ne vedono le conseguenze tragiche perché se uno lavora spende e attiva un circuito virtuoso per tutti. Ma queste cose i dilettanti che non ha mai diretto niente non le sanno ma sono al governo !!!
Aiutooo

Lunedì 27 aprile 2020 14:08:30

Caro Vittorio,
Chi le scrive è un normale cittadino di palermo (si di palermo, ma non mi frega di quella stupida polemica perché ho capito cosa voleva dire, perché e come) titolare di una media impresa di marketing siciliana con 7 dipendenti vari collaboratori co. co. co e procacciatori ad oggi ferma.
Tralasciando che tutti i miei dipendenti in cig non hanno visto un euro e che noi siamo fermi, le voglio scrivere per segnalarle 2 episodi avvenuti a palermo.
Ieri ha chiuso un centro per bambini in cui mia figlia ha festeggiato i 3 anni 3 mesi fa. Non ce l hanno fatta. Ci lavoravano 4 ragazze oggi disoccupate.
Il barbiere da cui vado ha fatto sapere di non voler più riaprire, lavorando "a domicilio" lasciando a casa le Sue 2 collaboratrici.
Ieri un ragazzo intorno alla ventina in pieno centro nella palermo ricca si è messo urlare per strada se ci fosse qualcuno disposto a tirargli un pezzo di pane. Gli abbiamo dato quello che avevamo. Ha divorato un pancarré bianco, immangiabile, non credo fosse scena.
Lei è un uomo che mi sembra abbia inquadrato la cosa, ma davvero in italia abbiamo deciso di lanciarci verso la povertà lasciando tutto nelle mani di un uomo terrorizzato da dubbi esperti e virologi? Possibile che in Italia nessuno (neanche le opposizioni che oltre a elencare le loro proposte rifiutate non fanno) si stia ponendo il problema? Il problema che vengono violate le libertà personali nel silenzio quasi assordante dei più.
L'informazione mainstream perché non fa vera informazione?
Chi vuole tutto ciò?
La prego aiuti a fermare questa follia se non vogliamo trovarci in un paese dove i ricchi vivranno confinati in quartieri bunker e i più poveri in grandi megalopoli di degrado.
Sembra un film di fantascienza ma basta poco basta un giro per Palermo o napoli per capire che forse la realtà era già in parte questa e potrebbe solo peggiorare.
Sia un giornalista coraggioso come le riconosco essere sia la voce di un'italia che vuole rialzarsi in sicurezza si, ma che comincia a chiedersi chi vuole tutto ciò e perché.
Cordialmente,
Fabrizio sorrisi

Lunedì 27 aprile 2020 12:21:37

Buongiorno dottor Feltri Le scrivo per farle presente una cosa che io ho notato. questo dpcm e anche in tutti gli altri alla fine di tutti i dpcm c'è scritto che il dpcm vale per le regioni a statuto speciale e per le province di Trento e Bolzano Ma se vale solo per quelle regioni non ha valore per le altre regioni italiane perché la formula corretta doveva essere che il presente dpcm vale anche per le regioni a statuto speciale e per le province di Trento e Bolzano. Le auguro buona giornata Sergio Donadel

Lunedì 27 aprile 2020 12:03:28

FESTA DI LIBERAZIONE DA RIFONDARE
In primis vorrei dire che disapprovo l’affermazione per cui la non condivisione della festa di liberazione equivalga necessariamente a un non rifiuto dei regimi e le loro espressioni più bieche ed abominevoli come le leggi razziali e le persecuzioni susseguenti.
Ragioni storiche, infatti, ci imporrebbero, in primis, di ridimensionare grandemente il contributo e ruolo giocato dalla resistenza nella cosidetta liberazione dell’Italia.
La liberazione si è compiuta grazie alle forze alleate ed al loro sacrificio e non già alle forze partigiane che tutt’al più possono aver in taluni casi agevolato le operazioni che sarebbero giunte comunque a compimento.
Credo che già questo sia un motivo sufficiente per ritarare i festeggiamenti del 25 aprile indirizzandoli verso quegli uomini di diversi paesi che pur provenendo, molti di loro, da oltreoceano (USA, Nuova Zelanda, Australi etc), decisero di sacrificare la propria vita per restaurare la democrazia in Italia ed in Europa ponendo fine alle odiose persecuzioni razziali.
Aggiungo che ragioni storiche ci imporrebbero, altresì, di riconoscere il valore, il coraggio anche di quanti decisero di rimanere fedeli al Re o all’Italia piuttosto che al regime non tradendo i loro ideali, per quanto sbagliati (ex post).
Non può, pertanto, essere una festa nazionale una festa che mistifica, che esclude chi è rimasto fedele alla nazione cui ha sempre cecamente obbedito a tutto vantaggio di coloro che decisero di servire la nuova causa tradendo il passato per quanto sbagliato.
Aggiungo, poi, che chi come il sottoscritto proviene da una regione come il FVG ha ben presente la deriva, direi politica, che la lotta partigiana assunse in queste terre con i suoi ammiccamenti ai titini e macchiandosi di stragi (Porzus) ed eccidi come la tragedia delle foibe e, cosa ancor più grave, sui silenzi successivi.
Credo non sia un segreto ma ormai di pubblico dominio, grazie anche ai libri di Panza, ed anche se solo una cinquantina d’anni dopo (ma per fortuna la storia si lascia ricostruire) i loro accadimenti, le persecuzioni politiche e religiose perpetuate contro uomini di chiesa o cittadini (con backgroud di fedeltà fastidiosi) a guerra finita compiute da alcuni campioni della resistenza.
Credo non sia un segreto che i libri di storia e non solo che le generazioni postbelliche hanno letto a scuola formando la loro cultura siano stati mal scritti, o non scritti (foibe) o peggio asserviti alla ideologia e retorica della liberazione con tutte le sue falsità.
Credo sia noto a tutti il tentativo, direi riuscito, grazie ai testi di scuola taroccati, di nascondere quanto di buono il ventennio ci aveva lasciato in eredità in termini di organizzazione degli apparati dello Stato, a livello di urbanistica (basti pensare alla Stazione centrale di Milano che risulta ancora funzionale alle accresciute necessità della Milano divenuta metropoli), delle bonifiche territoriali, dei buon i risultati raggiunti dal commissario speciale inviato in Sicilia per combattere la mafia, direi anche dell’arte che durante il regime ha espresso l’ultima vera avanguardia italiana famosa in tutto il mondo: il futurismo!
Come amante dell’arte a proposito del tentativo di far cadere l’oblio sulla corrente artistica del futurismo vorrei raccontare un aneddoto personale che ho vissuto direttamente ma che è paradigmatico dell’ostracismo della cultura del regime di liberazione verso tale corrente artistica.
Per ragioni familiari ho ereditato la passione della fotografia o meglio per il collezionismo fotografico ed avendo ritrovato, tra le foto antiche di familia, quella di un fotografo, poi, scoperto essere triestino, tal Ferruccio Demanins, mi sono in questi ultimi anni dedicato alla ricerca ed acquisto di foto del suo studio di cui sono un affamato collezionista.
Aggiungo che Trieste è stata una delle sedi più importanti per la fotografia futurista, essendosi tenuta nel 1932, una delle 4 mostre fotografiche futuriste, inaugurate anche a Trieste, da Filippo Tommaso Marinetti.
Ebbene scopro nel corso dei miei studi che a questa mostra fotografica futurista parteciparono tra gli altri, 3 fotografi friulani, Wanda Wulz, Sofronio Pacorini e Ferruccio Demanins esponendo proprie fotografie (Demanins con una decina di fotografie).
Scopro, poi, che la vita di Demanins si concluse tragicamente, essendo morto, durante i bombardamenti alleati a Trieste del 10 giugno del 1944, mentre il medesimo era impegnato in alcune riprese fotografiche e il suo archivio fotografico andato perduto.
Ora nel 2014 si scopre che l’archivio del fotografo Ferruccio Demanins, in realtà, non era affatto andato perduto ma, per qualche ragione ora chiara, era in possesso dell’Istituto per la Storia del movimento di liberazione di Trieste che per circa settant’anni aveva pensato di tenerlo nascosto senza promuovere alcun evento e sapete perché? Perché Ferruccio Demanins aveva avuto la sfortuna e la colpa di essere, oltre che un grande artista, il fotografo del regime!
Ora vorrei concludere questa mia disamina che ovviamente solo parziale, per dirvi che la nostra costituzione che rappresenterebbe il frutto di questa, sottocultura o mistificultura (neologismo che calza bene) esprime perfettamente con le sue contraddizioni, con i suoi inciuci, con i suoi equilibri precari, con la pessima organizzazione dei diversi poteri dello stato la sua pochezza culturale.

Non chiedetemi di festeggiare la liberazione o perlomeno questa liberazione che non mi rappresenta. Pronto, invece, a festeggiare una liberazione che venisse rifondata sulla storia, quella vera, non quella raccontata dalla mistificultura.

Domenica 26 aprile 2020 13:50:37

All'elenco di personaggi ETNICAMENTE INFERIORI ; proposto nei giorni scorsi dalla sig. ra Anna, mi permetto di aggiungere Gianlorenzo Bernini e Luigi Vanvitelli, tanto per stimolare il modesto bagaglio culturale di questo rozzo e volgare individuo a nome vittorio feltri.

Un giudizio così dissacrante ed offensivo nei confronti dei meridionali, proviene da chi ha fondato e dirige tutt'ora, una cloaca (chiamata pomposamente "libero") che raccoglie giornalismo spazzatura e scarica, nei suoi titoli di prima pagina, pesanti ed offensive allusioni, disonestà intellettuale e sottocultura ; il tutto in un contesto generalizzato di fanatismo sovversivo e propaganda squadrista.

Ricordiamo, tra le tante scempiaggini, gli indecorosi riferimenti allusivi alla "patata bollente della Raggi ", al "Renzi e la Boschi che non scopano", al "vieni avanti Gretina" per la Thunberg in visita dal Papa. ecc.. ecc..

Abbiamo letto anche i farneticanti articoli di Renato Farina, alias Betulla, sul tragico momento che stiamo vivendo.
Costui, più volte condannato per la pubblicazione di notizie false dietro pagamento, ha prima accusato il governo di aver provocato la diffusione del virus ("prove tecniche di strage") e successivamente la sinistra ("incapace di arginarlo").

Purtroppo questi scempi rimangono senza provvedimenti ed un giornalismo di così bassa lega, ormai sdoganato, viene nutrito dall'abituale presenza in TV di troppi pennivendoli prezzolati.

Egidio Bastianelli

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