I ministri del governo Draghi

Messaggio per Mario Giordano

Domenica 14 febbraio 2021 12:10:24
Mah... Sinceramente, - fatta eccezione per il nome di Daniele Franco (ex Bankitalia...) al Ministero dell'Economia e dunque, suppongo, vicino al "cuore" di Mario Draghi e su cui non mi pronuncio anche se un'idea ce l'ho, ritengo che definire il nuovo governo il summit delle "eccellenze" che l'Italia potesse offrire (sicuri che non avevamo di meglio???), particolarmente nel non sfigurare di fronte all'Europa, mi sembra un tantinello azzardato, per non dire una facezia bella e buona. da non raccontare in giro, dal momento che certe "eccellenze" gli italiani le conoscono bene. Mattarella aveva invocato un governo con il sostegno di tutte le forze politiche, ma francamente, definire "eccellenze" personaggi come Dario Franceschini, ripescato dal PD, Renato Brunetta che sfogò, all'epoca del governo Berlusconi, le proprie frustrazioni sull'esercito degli statali ma che NULLA FECE PER AZZERARE I FARRAGINOSI E TORTUOSI MECCANISMI non già delle "furbizie" dei vilipesi dipendenti, bensì della macchina burocratica, Mara Carfagna, ex reginetta di bellezza sempre del governo Berlusconi e della quale, oltre la bellezza, non si ricorda al servizio di chi, o di cosa, abbia messo la propria "eccellenza", la "maestrina" Gelmini, superfischiata da studenti e docenti quando sedeva sullo scranno del Ministero dell'istruzione (ma come mai, al predetto dicastero, vengono assegnate sempre mezze cartucce???

La "direzione" della cultura, dell'istruzione e della formazione particolarmente dei giovani, dovrebbero essere tenute in maggior considerazione come avviene all'estero e non affidate, come in passato, a gente che neppure sapeva parlare correttamente l'italiano senza infarcirlo d'inflessioni dialettali, oppure alle dinastie della vecchia DC, che se la rimpallavano di padre in figlio), Roberto Speranza, che viene riconfermato alla Sanità nonostante nessuno di noi abbia ancora esattamente compreso, per non dire ignori del tutto, come si svolgerà, e quali tempi avrà il piano vaccinale, e via dicendo.

Riferendomi al post della signora Lucia, che giustamente consiglia la lettura o la rilettura del capolavoro di Tomasi di Lampedusa, a 50 anni di distanza dalla pubblicazione dello stesso, la proverbiale frase "cambiare tutto affinchè tutto resti com'è" è infatti, a tutt'oggi, ancora di grandissima attualità. Non bisogna però dimenticare che la vecchia aristocrazia, rappresentata dal Gattopardo Principe Salina, costretto a sacrificare figlia e nobilissimi natali per imparentarsi con Don Calogero Sedàra, raffigurato in modo sublime con l'esposizione in bella vista, sul proprio tavolo del recente, acquisito potere, di tre bicchierini di rosolio, uno bianco, uno rosso e l'altro verde, stava per essere soppiantata dalla nascente Repubblica alla cui formazione avevano contribuito, quelle sì, d'altissimo profilo, figure come Giuseppe Garibaldi, e non già un'armata Brancaleone Da Norcia messa insieme alla spicciolata ma esclusa, guarda caso, proprio dai ministeri chiave, quelli, suppongo, che perseguiranno solo la politica europea e, temo, causeranno non pochi grattacapi agli italiani. Il quadro che ne esce è tutt'altro che esaltante, perchè comunica alla nazione non, come avrebbe dovuto, le idee di "stabilità" e di "unità", ma quelle della precarietà e della nessunissima importanza attribuita ai temi che maggiormente interessano gli italiani. Tuttavia, e non conoscendolo tranne che per sentito dire, confido nell'intelligenza di Draghi.

Potrebbe essere proprio lui, infatti, a defilarsi da quest'esercito della disfatta chiamato "governo", la cui "importanza" si fonda principalmente sul NUMERO di casette rosse ottenute dai giocatori come nel gioco del Monopoli piuttosto che sulle priorità degli italiani, buttando all'aria il "tavolo" di certe intese. E allora sì, che si riaprirà il gioco.

Grazie
Da: Roberta

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