Marie François Sadi Carnot
Biografia • L'impatto con l'anarchia
Quella dei Carnot è una famiglia - originaria della Borgogna - che ha dato alla Francia personaggi illustri nel campo delle scienze e della politica, a cominciare da Lazzaro Nicola, matematico e ministro della guerra con Napoleone I, autore dei "Principi fondamentali dell'equilibrio e del movimento" e della "Geometria di posizione", oltre che del teorema matematico che porta il suo nome; il figlio Nicola Leonardo Sadi è un fisico e co-fondatore della termodinamica, oltre che autore di studi di importanza fondamentale nel campo della fisica; il secondo figlio, Lazzaro Ippolito, pubblicista ed uomo di stato, è ministro dell'Istruzione nella seconda repubblica francese ed autore di varie opere fra cui "Exposé de la doctrine Sain-Simonienne" (1830) e "L'esclavage colonial" (1845).
Da cotanta famiglia discende Marie Francois Sadi, figlio di Lazzaro Ippolito, venuto al mondo il giorno 11 agosto 1837 a Limoges. Dedito da giovane agli studi tecnici, come da tradizione familiare, consegue la laurea in ingegneria ma i suoi interessi sono rivolti soprattutto agli accadimenti politici. Eletto deputato repubblicano di sinistra nel 1871, ricopre più volte la carica di ministro dei Lavori Pubblici e delle Finanze in vari governi fino a quando, con le dimissioni del presidente Grevy in seguito ad uno scandalo, la sua reputazione di uomo retto e onesto inducono Georges Clemenceau a candidarlo alla presidenza della Repubblica: la scelta si rivela vincente perché il 3 dicembre 1887 Marie François Sadi Carnot viene eletto con una schiacciante maggioranza.
Nel corso del mandato, che egli assolve con lodevole saggezza, riesce a costringere all'esilio l'ormai pericoloso generale Boulanger, irriducibile monarchico. Essendosi intanto rinnovato, in Europa, il patto della Triplice Alleanza fra Germania, Austro-Ungheria e Regno d'Italia, Sadi Carnot pensa bene di insistere con la Russia per un'alleanza difensiva che scoraggi possibili tendenze espansionistiche o colonialistiche delle tre potenze. L'accordo viene concluso nell'agosto 1891 a San Pietroburgo. Ma l'insidia maggiore con la quale Carnot deve cimentarsi è rappresentata dal dilagare, in Francia e in Europa, di una nuova tendenza di popolo all'emancipazione ed al conseguente rifiuto di ogni forma di autorità e gerarchia.
Le idee anarchiche, teorizzate fra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento soprattutto da Godwin, Stirner, Proudhon ed ora diffuse da Michail Bakunin, hanno ormai permeato le società. Dopo il successo iniziale, però, tali teorie soccombono nel confronto con l'altra grande ondata ideologica, quella marxista. Anche in Italia nascono movimenti e confronti molto vivaci: marxismo e socialdemocrazia sospingono gli anarchici più intransigenti sempre più ai margini, fino a farli sfociare nella violenza del terrorismo. Una lunga serie di attentati caratterizza questa fase, ed il presidente francese è fra i primi a caderne vittima: mentre si appresta ad inaugurare l'Esposizione Universale di Lione viene aggredito dall'anarchico milanese Sante Caserio ed accoltellato a morte. È il 24 giugno 1894 quando Marie Francois Sadi Carnot cessa di vivere, all'età di 57 anni.
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