Messaggi e commenti per Lilli Gruber - pagina 147
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Biografieonline non ha contatti diretti con Lilli Gruber. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lilli Gruber.
Giovedì 20 febbraio 2020 11:56:35
Mercoledì 19 febbraio 2020 20:05:28
Il depositario della Verità
Si è sempre in affanno per raggiungere la verità,
ma essa sfugge e si nasconde con facilità.
Si fanno indagini, si danno interpretazioni,
ma sono sbagliate tutte le soluzioni.
I saggi vanno per errori e tentativi,
ma infine della verità si dicono privi.
Altri gridano" Ho le prove; questi sono i fatti".
Sono impostori; non li giudico matti.
D'altronde la scienza, la storia, la medicina
sostengono che la verità non sempre è vicina.
Intanto "La Verità" è un quotidiano,
che già nel titolo nasconde un piano:
spargere sospetti e veleni contro ogni etica
e a vantaggio di una sola parte predica.
Il direttore si dichiara depositario della verità
e con arroganza dice palesi falsità.
A conclusione mi pongo una domanda:
" Fa il giornalista o fa solo propaganda? ".
Pasquino, febbraio 2020
Mercoledì 19 febbraio 2020 17:21:32
DEMOCRAZIA O DITTATURA IN MASCHERA?
L'Italia ? Una nave in balia delle onde senza capitano né timoniere. La plancia di comando inaccessibile è blindata al popolo « sovrano ». I coraggiosi eroi della sinistra italiana si presentano ogni giorno in TV con il solo intento di mentire spudoratamente negando perfino l'evidenza, attribuendosi meriti non loro, estrapolando dalle affermazioni degli avversari cio' che si presta al malinteso per manipolarlo a convenienza.
Sembrano robots o meglio decalcomanie gli uni degli altri. Tutti identici nelle espressioni e negli atteggiamenti: sorrisetto ironico, dissenso espresso con il consueto, lento scuotimento della testa (sottolineato sempre dalla telecamera) con la scontata aria di superiorità rispetto all'altro che sta dicendo solo sciocchezze. A cio' si aggiungano il diniego metodico e le puntuali cure gratuite di dubbio sistematico per endovena ad alto dosaggio per lo sconforto di chi li guarda. I grillini, piu' casta della stessa casta, (proprio come le aspiranti-casta Sardine cerchiettate e non) hanno imparato rapidamente la lezione e li imitano pedissequamente scimmiottandone parole e comportamenti. Cosa farebbe tutta questa gente se l'informazione scioperasse in massa per protesta ? Se non li inseguisse piu' nessuno? Se non si trovassero piu' davanti a un mucchio di microfoni ad esibire il nulla? Probabilmente approfitterebbe dell'occasione per farne di piu' grosse. « L'avversario si batte alle urne, non nei tribunali » proclamano ad ogni occasione, intanto spediscono dritti in tribunale prima Berlusconi adesso Salvini. L'operazione « Meloni » è già in corso d'opera. Ieri sera la Gruber ha dato un prudente inizio alla sarabanda dedicandole l'intera puntata senza contraddittorio.
A parole la sinistra definisce i colleghi dell'opposizione « avversari », ma nei fatti li trattano da autentici nemici da abbattere con ogni mezzo fomentando loro per primi l'odio e il rancore dei quali accusano Salvini e i suoi alleati. Discreti e gentili, pubblicano amichevoli titoloni a caratteri cubitali come
« Cancellare Salvini » giustificati poi con il poco credibile ricorso al « malinteso », una spiegazione arzigogolata a posteriori e per nulla credbile. Un giornale moderato e accoglientie come La Repubblica non aveva che da intestare con una grafica meno vistosa e volutamente equivoca « Cancellare i decreti Salvini ».
Fatti di questo genere si ripetono con assiduità ossessiva mentre la galassia di partitini e partitucoli, legati assieme dalla forza di un'attrazione non esattamente gravitazionale, applaude e incalza soddisfatta. I provvedimenti promulgati negli 8 anni di governo « indotto » hanno dimostrato non soltanto quanto la sinistra abbia dimenticato l'esistenza del popolo, ma anche fino a che punto ignori il significato e le implicazioni dell'uso politico del termine di cui si fregia. PD significa letteralmente democratici di sinistra, ma la loro « democrazia » non tollera antagonisti e si adopera alacremente a tutto campo non per battere gli antagonisti nelle urne come dicono, ma per discreditarli con ogni mezzo e farli sparire dalla circolazione.
Chi crede di riuscire a spuntarla contro questa organizzazione potenziata ampiamente dai media, da poderosi appoggi nazionali e internazionali e non troppo misteriosamente anche dalla Chiesa (milioni di imposte sugli immobili mai pagate), è un illuso. Eppure il castello di carta stagnola nel quale si sono asserragliati scriccchiola perchè pericolosamente in bilico. Fa piacere constatare che i comportmenti sconcertanti di questi ultimi tempi dei professori d'orchestra attuali hanno disorientato perfino giornalisti e conduttori che sono sempre stati palesemente schierati. Questi musicanti senza spartito restano inerti mentre il loro direttore batte di tanto in tanto la bacchetta sul podio, che lo evidenzia solo perchè podio, come per dare l'avvio. Dopo mille esitazioni ci provano perchè costretti, ma dimenticando l'eufonia che caratterizza ogni orchestra che si rispetti, dagli strumenti che non riescono a trovare il "LA" dell'accordo, esce solo una stridente cacofonia. Cala il silenzio, ma gli orchestrali restano comunque nell'auditorium inerti come borse lasciate sulle sedie per tenerle occupate. Perplessi davanti all'incomprensibile inoperosità di questo governo, non riuscendo piu' a trovare espedienti atti a difendere l'indifendibile, conduttori e giornalisti, loro volenterosi sostenitori, arrivano perfino a chiedere le elezioni. Lo ha fatto Pagliaro le cui idee politiche non sono un mistero per nessuno.
E' mai venuto in mente a qualcuno di fare meno pretestuosi « distinguo », di unirsi per diventare partiti forti, capaci di competere lealmente fra loro ? Ebbene, NO, perchè ciascun capetto si perderebbe nella massa, non sarebbe piu' presidente né segretario, non verrebbe rincorso dai giornalisti e soprattutto non riceverebbe FNANZIAMETI PROPRI per farne cio' che meglio gli aggrada.
SIAMO ARRIVATI NON ALLA FRUTTA, NON AL DOLCE E NEMMENO AL CAFFE', SI E' FATTA L'ORA DI CENA, l'ora di dire BASTA.
A ragion veduta la Bongiorno si mostra seriamente preoccupata per questo processo che finirà di sicuro con con qualche impiccio per Salvini tanto per tenerlo a bada almeno fino all'elezione del FORSE nuovo Presidente della Republica e fino alle 460 succose nomine ai posti di comando del paese. E' uno spettacolo desolante che assomiglia fin troppo ad una vera e propria presa di potere salvaguardata da una costituzione liberamente interpretata. Siamo al trionfo di un teatrino sfrontato, spavaldo e impudente, all'apogeo del non senso. Una volta messo fuori gioco Salvini, la Meloni schizzerà nei sondaggi e allora cosa faranno ? Processeranno anche lei ? Siamo in URSS o in Italia ? DOVE vogliamo arrivare ? Ricordo a questi signori che se è vero che il popolo italiano è un popolo pacifico, non è affatto vero che è incapace di insorgere. Sono passati tanti anni, ma le 5 giornate di Milano, le 10 di Brescia, i moti siciliani del 1848, quelli del Lombardo-Veneto, la storia d'Italia che rifulge della grandezza del sacrificio di eroi che hanno dato la vita per unificare e rendere indipendente questo paese, anche se caduti nel dimenticatoio, sono pagine di storia che potrebbero fornire stimoli pericolosi. Egoismo, arrivismo facile, compromesso e cecità complice hanno rimpiazzato ogni valore. Perfino l'abusato termine « accoglienza » vede distorta l'autenticità del suo significato propagandandone la pratica in favore di chi illegalmente e deliberatamente privo di documenti pretende di entrare in Italia. La sinistra si batte per accogliere CLANDESTINI VOLUTAMENTE PRIVI DI DOCUMENTI che in qualsiasi altro paese vengono fermati, arrestati, rispedti o INCARCERATI FINO ALL'IDENTIFICAZIONE.
Come sempre la sinistra quando dopo un breve intervallo riesce comunque a ritornare al potere, si attiva immediatamente per demolire quel poco che gli altri sono riusciti a costruire riportando di continuo il paese alla casella di partenza che meglio risponde ai suoi interessi. La misura è veramente colma. Per troppo tempo si è lasciato fare, per troppo tempo si è praticata la facile ricerca delle scorciatoie, per troppo tempo i valori autentici sono stati calpestati e ignorati, sostituiti da apparenze fasulle che danno solo fragilità e frutti sterili e fugaci. La voce del nostro dissenso è rimasta afona troppo a lungo. Un filo di Speranza impone di credere che non sia troppo tardi. Ci stanno uccidendo il paese, stanno massacrando la nostra dignità nel piu' becero dei modi. L'arrembaggio ha superato i limiti della decenza e non puo' piu' non comportare conseguenze. Quando la molle gioventu' italiana, splendidamente palestrata e plastificata, smetterà di giocare alle sardine facendosi facilmente abbindolare da un gruppetto di furbastri protetti dai potenti dell'alta finanza italina le cose cambieranno perchè maturando si renderanno conto che non si vive di improvvisazione continua. A forzare l'attenzione anche degli italiani piu' distratti ci pernseranno le conseguenze di certi provvedimenti sanguisughe del popolo. Lo scontento che viene da una situazione diventata insostenibile si fa sentire da piu' parti con voce sempre meno timida. Sono troppi gli italiani che non tollerno piu' azioni che assomigliano con sempre maggiore evidenza a veri e propri abusi di potere perpetrati sotto gli occhi di un Presidente pressoché depotenziato. Il malcelato aumento delle imposte, l'obbligo dell'uso delle carte di credito, l' abrogazione della quota 100, del reddito di cittadinanza e praticamente dei decreti sicurezza di Salvini, potrebbero comportare reazioni erratamente inattese. Attenzione, la Meloni non è Salvini, i loro caratteri sono molto differenti, piu' che onesti entrambi ma, il primo ha contro di sé un pizzico di ingenuità e un carattere sognatore, l'altra è forte e determinata: i due si completano formando un unicum che sa come trascinare le folle. Meloni e Salvini sanno come risvegliiare la dignità che sonnecchia in ciascuno di noi e come resuscitare lo spirito di coesione necessrio a permetterci di raddrizzare una spina dorsale per troppi anni rimasta piegata davanti ai soprusi per comoda ma stupida condiscendenza interessata.
Dimentichi dei nostri eroi e chusi nell'individualismo siamo diventati egoisti e flaccidi, pronti sempre e soltanto a mostrarci piu' « furbi » degl altri nel trovare « mezzucci » per vivere alla giornata senza mai alzare la testa dalla scodellina di zuppa che abbiamo conquistato con innumerevoli flessioni, arrivando perfino a sdraiarci ai piedi dei potenti, pronti a leccarli se necessario, pur di sopravvivere. Le flessioni non servono piu', ci vuole un deciso, ma PACIFICO, « ALTRO ». Il « laissez faire » lasciamolo ai francesi.
Martedì 18 febbraio 2020 15:59:14
Buongiorno Lilli.
Una domanda, esiste un giornalista, uno di numero, che prenda le difese del mostro di Firenze alias Matteo Renzi? Seguo molti dibattiti politici dal quale risulta quasi che Renzi abbia trovato un Italia prospera e l' abbia ridotta in macerie, insomma il peggior governo del dopo guerra. Eppure le statistiche non concordano con questa analisi. Ma tant'e' il personaggio e' antipatico (vero), tutto il resto non conta. Un Italia che preferisce in una grossa turbolenza volare con un pilota giovane e simpatico ma inesperto piuttosto con un pilota esperto ma antipatico.
Complimenti per la sua trasmissione 8. 1/2 di cui non mi perdo una puntata eccetto quando c'e' Telese (inguardabile) e Scanzi (emulo di Joker).
Lunedì 17 febbraio 2020 21:36:36
Gentile dottoressa, anche stasera la sua imparzialità è venuta meno. Quando si parla di Renzi non ce la fa proprio a non manifestare apertamente la sua profonda antipatia per il personaggio. E tra i presenti il solo Zurlo a difenderlo, contro tre (più lei).
Non mi sembra un bel modello di informazione. Perché non fa discutere i suoi ospiti sui contenuti delle diverse posizioni in campo? Con un pizzico di distacco in più. Grazie.
Lunedì 17 febbraio 2020 21:07:47
Carissima Gruber, sono troppe le leggi in Italia, urgente ridurle ai minimi termini altrimenti non andiamo da nessuna parte. Grazie ti seguo sempre da molti anni, Complimenti
Lunedì 17 febbraio 2020 16:57:48
Buongiorno, mi permetta una osservazione: come mai non invita fra i suoi ospiti Ritanna Armeni, non ricordo di averla mai vista, magari colpa mia per aver mancato ad un Suo " Otto-e-mezzo, per altro é una donna che sviluppa dei ragionamenti di livello assai diverso, per esempio di un Sallusti seminatore di odio, che chissà come mai lo invita spesso. Le chiedo perdono per questa mia intrusione nei suoi criteri di scelta.
Voglia gradire i miei più cordiali saluti e buon lavoro.
G. D' Antona
Domenica 16 febbraio 2020 11:59:32
Gent. ma dott. ssa Gruber,
Mi sembra che nella Sua trasmissione ci siano tante donne. Non capisco l'ulteriore richiesta.
Personalmente mi piacerebbe che Lei invitasse qualche volta un semplice uomo della strada per sentire la'opinione corrente tra la gente (non importa se di destra o di sinistra). Il signor Tanzi la finisca con il suo delirium tremens contro Renzi (tra l'altro costui non mi appartiene, come suol dirsi) per non citare l'altro trombone dal nome Sgarbi (costui i miei amici romani lo chiamano " 'o Sgorbio".
Saluti all'amico Severgnini, di casa a Mantova dove l'aspettiamo.
Tanta salute e avanti con la sua bella trasmissione.
PS copia corretta
Domenica 16 febbraio 2020 11:54:18
Gentile dott. ssa Gruber,
perché quando non le va bene, contesta anche duramente i suoi interlocutori e quando invece questi parlano sempre della COERENZA di Giorgia Meloni la quale, secondo loro, mai per coerenza con le sue idee avrebbe fatto l'alleanza coi 5 Stelle, come invece ha fatto la Lega, Lei, dr. ssa Gruber, TACE.
Ma possibile che gli italiani abbiano sempre la memoria così corta e che nessuno MAI, MAI, ricordi che la Meloni aveva insistito, ECCOME SE AVEVA INSISTITO con Salvini, PER ENTRARE nel GOVERNO giallo-verde e non vi è entrata per il VETO coerente di DI MAIO ?
Finché è la Meloni e i suoi megafoni, non solo della Mediaset, a cantarsela e a suonarsela, facendo passare il messaggio che più va bene al momento, è comprensibile, ma che proprio Lei, dr. ssa Gruber, così esigente, non intervenga mai su questo punto, lo trovo, invece, davvero incomprensibile.
Un caro saluto.
A. M. Repetto
Domenica 16 febbraio 2020 03:02:21
Buonasera Lilli,
Mi piacerebbe vedere nelle Sue trasmissioni più presenze femminili tra gli ospiti. Credo che sia venuto il momento di far capire che noi donne siamo la parte fondamentale di questa società guidata nei secoli da uomini non sempre all'altezza del proprio compito. Lei, con la sua trasmissione può fare la differenza: dare voce a noi donne, mostrare la tenacia, la resilienza del mondo femmi. ile
l'intelligenza elegantemente taciuta. Confido in una Sua rivoluzione televisiva e vorrei tanto che al tavolo della Sua trasmissione ogni sera ci fossero tante donne pari nel numero a tanti uomini.
Viva le donne. Grazie. Emanuela