Messaggi e commenti per Lilli Gruber - pagina 264
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Biografieonline non ha contatti diretti con Lilli Gruber. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lilli Gruber.
Giovedì 7 febbraio 2019 19:34:19
Giovedì 7 febbraio 2019 17:36:47
Gentilissima dr.ssa Gruber, vorrei inviarle un messaggio per ricordare e far ricordare la data del 9 febbraio 1849.
Il 9 febbraio del 1849, nei territori già dello Stato Pontificio, venne proclamata la Repubblica Romana trasferendo al Popolo la sovranità fino a quel momento appartenuta al Papa quale capo del potere temporale.
Evento tanto straordinario e rivoluzionario allora, quanto ancora oggi attuale.
Con l'introduzione costituzionale del suffragio universale (anche se ancora non esteso alle donne), con l'abolizione di tutti i privilegi di nascita e di casta, con la garanzia per tutti della libertà religiosa, della libera manifestazione del pensiero, dell'insegnamento libero, con il divieto di giurisdizioni speciali e con la distribuzione equa degli interessi locali in armonia con l'interesse politico dello Stato, la Repubblica segnava il passaggio, per la prima volta e per tutti i cittadini ad una vita democratica.
Princìpi che hanno plasmato con evidenza la struttura della nostra attuale Costituzione, ma anche quella delle principali Costituzioni europee.
La Repubblica Romana è stata però anche ben altro, segnando un nuovo e più avanzato orizzonte politico e ideale sul quale le due culture dominanti nel nostro Paese, quella Cattolica non liberale e quella Comunista, hanno sospeso il ricordo, abbandonandone il pensiero ed il sentimento.
Nella Costituzione promulgata la "FORMA REPUBBLICANA" di governo assumeva, di per sé, "VALORE ORIGINALE ED AUTONOMO", anche rispetto all'idea di Stato, sostanziando i principi di libertà, uguaglianza e fratellanza perché fondata sulla pura sovranità del Popolo, responsabile questo e attivo, con il costante e faticoso esercizio dei "DOVERI DELLA CITTADINANZA" per il bene della Comunità di riferimento.
Valori repubblicani di libertà, di laicità e di responsabilità che i Cittadini francesi hanno richiamato e gridato forte in occasione dei recenti ed efferati attentati dell'Isis a Parigi; valori interpretati e comunicati con rara efficacia nel discorso d'insediamento del Presidente deli Stati Uniti d'America JF Kennedy nel 1961 a Washington a proposito della difesa della libertà: "…E così, miei concittadini americani, non chiedete che cosa il vostro paese può fare per voi; chiedete che cosa potete fare voi per il vostro paese. Miei concittadini del mondo, non chiedete che cosa l'America vuole fare per voi, ma che cosa insieme possiamo fare per la libertà dell'uomo"
Valori invero in palese contrasto in Italia con quelli insiti nella pervasiva "TEORIA DEI DIRITTI", ancora oggi propugnati a gran voce dalle culture anche politiche dominanti nel nostro Paese: "poveri, schiavi, infelici: parlateci di miglioramenti materiali, di libertà, di felicità. Diteci se siamo condannati a sempre soffrire o se dobbiamo alla nostra volta godere. Predicate il-Dovere ai nostri padroni, alle classi che ci stanno sopra e che trattando noi come macchine, fanno monopolio dei -beni che spettano a tutti. A noi, parlate di diritti: parlate dei modi di rivendicarceli; parlate della nostra potenza. Lasciate che abbiamo esistenza riconosciuta; ci parlerete allora di doveri e di sacrificio (Mazzini)". Questo è il linguaggio con cui tali culture da oltre un secolo si rivolgono, in forma immutata, al Popolo italiano, perché rimanga sempre suddito del potere e deleghi al "partito" o alla "lobby" di varia natura, di fatto i suoi nuovi Padroni, quella sovranità che invece gli appartiene legittimamente e in maniera "eterna"!
È solo utopia pensare che dall'applicazione dei valori di libertà repubblicana di quella Costituzione della Repubblica Romana possa discendere non solo il benessere civile, ma anche quello sociale ed economico dei Cittadini? Ovvero è solo provocazione proporre di tenerne conto nel momento in cui ci si avvia ad una rivisitazione e aggiornamento della nostra Costituzione?
Ricordiamo e riflettiamo allora un momento sul 9 febbraio 1849.
Giuseppe Balucani
Giovedì 7 febbraio 2019 16:48:19
Gentile drssa Gruber, mi presento: sono un medico specialista gastroenterologo e penso di essere sufficientemente colta, informata e soprattutto educata. Sono abituata sia per la mia professione che per il mio ruolo di divulgatore scientifico ad esporre i temi di mia competenza confezionando le relazioni in base all'utenza (medici specialisti, medici di base, personale infermieristico, pubblico eterogeneo, studenti di vari livelli) stimolando anche discussioni sempre con estrema correttezza ed educazione. Io ammiro la sua preparazione ed i suoi modi di condurre ma mi sento anche di esprimere il mio disappunto riguardo ad un suo troppo spesso ospite che trovo non solo a mio avviso non è corretto verso i suii ospiti ma che ritengo maleducato, supponente, offensivo ed arrogante. Mi riferisco ovviamente a Marco Travaglio. Non è un bell'esempio per nessuno, non conosce le minime regole per esprimere le proprie opinioni, tra l'altro a mio avviso alquanto discutibili. So che questo atteggiamento fa presa sulla pancia della gente comune ma ritengo anche che il suo ruolo dottoressa potrebbe essere utile nell'educare il dibattito anche per elevare il livello degli ascolti.
La ringrazio e la saluto cordialmente, con stima drssa Teresa Lacchin
Giovedì 7 febbraio 2019 10:05:21
Cara dr. Gruber,
seguo con piacere 8 1/2 per l'attualità e competenza sua e dei suoi ospiti.
Ma, ... ieri sera Travaglio ha superato ogni limite. Mi associo ai commenti di molti, non si può essere così maleducati ed insolenti.
Buon lavoro.
Giancarlo
Giovedì 7 febbraio 2019 09:53:22
Ho cercato stamattina un modo di inviarle un messaggio, cosa che intendevo fare da tempo. Ho appena visto che la puntata di ieri sera ha suscitato assai pertinenti obiezioni al comportamento di Travaglio e alla sua acquiescenza nei suoi confronti. Capisco che il contratto (importo ignoto) che lega la sua trasmissione al "Fatto quotidiano" le imponga di invitare fin troppo spesso Marco Travaglio (e penso anche Padellaro e Scanzi). Quello che non considero accettabile che il direttore non si presenti mai in studio ma rimanga immobile (con l'immagine gigante del suo quotidiano alle spalle) pontificando con tempi che non vengono concessi a nessun altro interlocutore e facendo ghigni e risatine mentre parlano gli altri. Ricordo ancora distintamente quando anni fa,
durante una presenza in studio, lei ebbe l'ardire di rimproverare a Travaglio di parlare non guardando mai in faccia l'interlocutore. Una conduzione più equilibrata è ormai un'esigenza inderogabile per la credibilità della sua trasmissione in questi tempi di occupazione politica della tv pubblica.
Un'altra osservazione minore. Ormai il punto di Paolo Pagliaro è spesso eccentrico rispetto al tema della trasmissione e ieri sera, come in altre occasioni, fa da diversivo, all'insopportabile arroganza di Travaglio che lei non riesce a contenere.
Giovedì 7 febbraio 2019 09:51:13
Gentile Sig.ra Gruber. Da sempre seguo 8 1/2 e regolarmente. Apprezzo moltissimo la sua competenza e considero molti suoi ospiti preparati e soprattutto garbati. Uno su tutti Carofiglio ma la lista si allunga. ( Aprile, Mieli, Tinagli ecc...) Non per ideologia ma lo stile grillino si presenta coerentemente con le solite balle, arroganza e chi piu' ne ha... Cio' che tuttavia mi spingerebbe a cambiare canale e' la presenza di Marco Travaglio: sorrisetto sprezzante, capacita' mirabolante di manipolare eventi e prospettive. Inoltre gode ( o si prende con prepotenza) di maggiore spazio per le sue esternazioni. Si intuisce la difficolta' del conduttore e che non si puo' eliminare il Fatto quotidiano dalla partecipazione ma questo pensiero temo, e credo non possa essere diversamente, sia condiviso da coloro che non amano ne' questo modello di comunicazione ne' la totale mancanza di obiettivita'. Con Stima Piero Scarrone
Giovedì 7 febbraio 2019 02:49:59
Gentile Dott. Gruber
Capisco l'audience ma ieri sera Travaglio ha incarnato il detto: piemontese falso e cortese con quella irritante tranquillità. non ne posso più di questo personaggio professionista
Della manipolazione. Spero che non lo inviti più.
Giovedì 7 febbraio 2019 00:19:34
No, signora Gruber, così non va. Perché rovinare la credibilità sua e del suo programma davvero interessante lasciandosi andare a una sorta di travagliodipendenza che non le fa onore e allontana gli ascoltatori? Che Travaglio sia una persona disturbata non avevo dubbi, ma i suoi (di Lei, dottoressa) silenzi possono apparire o acquiescenza o condivisione delle istanze di un arrogante e cafone interlocutore. Fossi stato Del Rio questa sera 6 febbraio, avrei lasciato la trasmissione perché chi sia Travaglio è noto, quanto poco lei lo abbia o abbia cercato di ricondurlo nei binari della buona educazione mi spiace, ma non le fa onore! Sia più imparziale, per favore. Graziano Rotondi
Mercoledì 6 febbraio 2019 23:44:05
Gentile dottoressa Gruber, seguo, ogni sera (se sono a casa) Otto e mezzo, che lei conduce impeccabilmente; non è affatto semplice a volte. Il Punto di Paolo Pagliaro è sempre eloquente, utile e chiaro. Complimenti a entranbi. Credo non sia semplice, in questa fase ( inedita? confusa? preoccupante?) centrare e seguire - per informare- temi e fatti. A me piace di più quando, in studio, si possono ascoltare ragionamenti, seppur con punti di vista diversi, senza litigare o prevaricare. Dipende dai soggetti, certo. Questa sera in studio c'era il pacato e mite Delrio ( non sono del PD ) che però ha dovuto sopportare la maleducazione di Travaglio (l'uomo che non ha mai dubbi), che si è persino lamentato di non riuscire a parlare, lui che lo spazio se lo prende sempre abilmente. Ho notato ( lui c'è spesso) che se trova qualcuno che il merito lo conosce, o è solo una persona che non intende cedere alle provocazioni, non perde occasione per aggredire, o col suo ghigno irridere. Vi auguro buon lavoro Lilly. Cordialmente Anna Marinari
Mercoledì 6 febbraio 2019 21:41:58
Cara Dottoressa, parlo a nome di una trentina di amici Suoi abituali ascoltatori. Vogliamo permetterci di esprimere una nostra comune opinione. Siamo tutti stanchi di sopportare la presenza (assidua) nella Sua trasmissione di un personaggio come Travaglio. E' intollerabile il sorrisino ironico che espone nei (rari) momenti in cui sta zitto e non è occupato o a esporre i suoi nuovi dogmi di fede o a insolentire qualche interlocutore. Questa sera con l'ex ministro Del Rio ha veramente passato i limiti di decenza e neppure Lei è riuscita a fermarlo come se il conduttore fosse lui (Io smetto quando lo decido io...). Abbiamo tutti deciso che quando Travaglio sarà in trasmissione noi non abbandoneremo l'ascolto. Mi auguro di trovare molte altre persone che ci seguano in questa forma di protesta.
La ringraio per l'attenzione anche a nome dei miei amici e Le porgo cordiali saluti.
Ernesto Masina