Messaggi e commenti per Mario Tozzi - pagina 5

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Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Tozzi. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Tozzi.

Sabato 19 settembre 2020 14:45:09

Buonasera Dott. Tozzi,

Vorrei ancora segnalarle la mancanza di lavoro e considerazione della laurea in geologia a Cagliari e in Sardegna, una totale mancanza da parte delle istituzioni sarde e dell'attuale Governo ed una totale indifferenza dei geologi sardi nel protestare per una giusta causa per la categoria dei geologi. A questo si aggiunge una totale indifferenza dell'Ordine dei Geologi della Sardegna, del Consiglio Nazionale dei Geologi e del sindacato Singeop nell'occuparsi alla difesa della categoria dei geologi in Sardegna. Vorrei segnalarle che sono quindici anni che non riesco ad utilizzare la mia laurea in geologia vecchio ordinamento (5 anni) nessuno fa nulla per migliorare la situazione dei geologi in Sardegna. Spero che lei possa fare qualcosa. La ringrazio e la saluto cordialmente.

Patrizio Indoni
Cagliari

Giovedì 17 settembre 2020 20:15:56

Buongiorno
Desidero segnalare la continua negligenza delle amministrazioni comunali nella cura del verde pubblico.
Infatti da un po' di tempo si verifichino improvvise e rovinose devastazioni di alberi ad alto fusto da parte dei comuni senza alcun avviso e senza alcun piano di risistemazione delle aree danneggiate. Il verde pubblico non viene più tutelato. Vi descrivo brevemente quanto è accaduto nel piccolo e (una volta) verde comune di Sagrado in provincia di Gorizia.
Cogliendo occasione dell'ultimo temporale il Comune ha provveduto a distruggere diversi alberi ad alto fusto lungo il viale della stazione. Gli alberi, che forse erano stati lievemente danneggiati dal mal tempo in quanto mai curati, come del resto oggi è abitudine fare, sono stati abbattuti anziché potati o eventualmente tagliati nelle parti più alte. I lavori, svoltisi in pochi giorni hanno devastato la zona nella parte più vicina al paese.
Manutenzione per molti vuol dire estirpare alla radice il problema... anzi, le radici sono rimaste sul posto, perché costa troppo rimuoverle.
Senza motivazione è stato anche l'abbattimento di un pino in altra zona del paese che non dava assolutamente fastidio ad alcuno.
Il Comune continua ripetutamente a procedere in 'manutenzioni aggressive' senza valutare l'impatto ecologico, estetico e la qualità di vita dei cittadini rispetto ai benefici delle zone verdi e alla limitazione del rumore proveniente dalla ferrovia e dal traffico della statale.
Negli anni precedenti già erano stati tagliati decine di pini marittimi lungo una strada del paese con la promessa di una ripiantumazione che non è mai avvenuta.
A nulla è valsa una richiesta di chiarimento da me inviata più volte e alla quale non è stata mai data una risposta, anzi la risposta è stata proprio il proseguimento dell'abbattimento del verde.
Mi piacerebbe contrastare in qualche modo questo fenomeno e questa moda anti ecologica che ormai è comune un po' ovunque. Per questo mi piacerebbe avere un aiuto e un consiglio su come agire.

Grazie per la sua attenzione. Cordiali saluti.

Gianpiero Tocigl

Domenica 13 settembre 2020 21:19:57

Ho sentito Mario Tozzi durante la trasmissione Sapiens del 13 settembre
"Il ghiacciaio del calderone e virtualmente scomparso in quanto è presente solo nei mesi invernali"
Mi permetto di suggerire di informarvi magari presso le guide del posto...
Il ghiacciaio sebbene piccolissimo c'è anche nei mesi estivi, io l 'ho visto il 4 settembre u. s
Grazie con simpatia ed ammirazione

Lunedì 7 settembre 2020 11:23:23

Sapiens-Un solo pianeta... é tutto qui; cosa c'é da aggiungere?
Niente... per chi é 'connesso' con la Natura (io mi sento cosí).
E invece: una laurea, anni di partecipazione politica e di ruoli istituzionali comunali, non riescono a governare la sensibilità e le emozioni che mi assalgono quando ho bisogno di parole... per parlare di questo con i ragazzi (11-14) ; 'prestata' all'insegnamento da tre anni, in un ruolo di Educatrice (Sostegno Classe) per i piú marginale, per me al contrario, di grandissima Responsabilità.
Comunità Educata = Comunità Educante.

Cosa posso fare, con poco tempo, che incida davvero, nel tempo, nella Formazione dei nuovi cittadini?

Grazie 😷
Cinzia Salvini

Giovedì 27 agosto 2020 00:20:03

Gent. mo Dott. Tozzi,
mi chiamo Stefania e le scrivo dalla provincia di Pistoia. La stimo enormemente per la sua professionalità e per tutto quello che fa in campo ambientale e culturale. Sento la necessità di fare qualcosa per la cura e la salvaguardia del territorio e spesso mi presto volontariamente in semplici servizi di cura e pulizia delle strade del mio paese. Sebbene nel mio territorio ci siano anche valide associazioni di volontariato impegnate nella tutela dell'ambiente, l'inciviltà sembra non passare mai di moda. Ma la realtà del mio territorio, si sa, è comune a tutta Italia. Plastica, lattine e sporcizia di ogni tipo, adesso anche mascherine chirurgiche, "colorano" i bordi delle nostre strade, amplificando il degrado già in essere di molte aree periferiche e non. In aggiunta, l'inefficienza delle istituzioni territoriali preposte e l'inadeguata gestione dei rifiuti fanno del nostro "Bel Paese" un paese "Bello sporco". Gli sporadici progetti ambientali a livello locale e scolastico non danno la risposta attesa in termini di comportamento. Il degrado ha origine nella nostra mente e nella nostra cultura poco attenta a questo delicato tema. Urge un cambiamento di mentalità, capace di farci automatizzare determinate azioni. Gettare una bottiglia di plastica per strada significa non avere la minima consapevolezza delle conseguenze, nonché una minima concezione del "bello", dell' "aver cura". Sarebbe opportuno, a mio avviso, alfabetizzare ecologicamente il cittadino sin da piccolo. I progetti educativi e didattici in tal senso non sono sufficienti. Da molti anni le scuole partecipano a percorsi di educazione ambientale che riscuotono interesse e partecipazione ma con ricadute effimere. Ci vuole un'educazione perenne e quotidiana che sappia insegnare ai piccoli cittadini, un giorno adulti, la cultura ecologica, il rispetto per l'ambiente. Se l'ecologia associata alla cittadinanza e all'educazione civica, fosse una materia curricolare come le altre, con tanto di valutazione formativa e sommativa, sono certa, il futuro del nostro territorio sarà diverso. Come impariamo a leggere e scrivere e far di conto impareremo anche a salvaguardare l'ambiente, a prenderci cura di esso, con la stessa semplicità con cui facciamo una semplice operazione di calcolo. E' possibile che a nessun parlamentare sia mai venuto in mente una proposta di questo tipo? Lei che ne pensa? Sarei molto felice di ricevere una sua opinione in merito.
Grazie per la sua gentile attenzione.
Stefania Pellegrini

Giovedì 20 agosto 2020 23:07:17

Egr. Dottore, sono l'avv. Luigi di Ruggiero e sono in contatto con il dottor Gustavo Guillerme, che riveste il ruolo di consigliere nel Consiglio Direttivo del Gran Chaco Americano. Come le sarà certamente noto il prestigioso progetto ecologico da realizzare in questa immensa area del Sud America di circa 15milioni di ettari e il dottor Gustave Guillerme, che sarà a Roma, Covit 19 permettendo, la prima settimana del prossimo mese di novembre, rimarrà in Italia per discutere questo programma e inserire e far partecipare all'ambizioso progetto anche eccellenze italiane. A tal proposito gradirei stabilire un incontro con Lei, perchè, se aderisce, potrà rappresentare il meglio della scienza ecologica ed applicare la straordinaria cultura geolocica che Le appartiene. In attesa di riscontro, porgo cordiali saluti.
Avv. Luigi di Ruggiero

Domenica 9 agosto 2020 18:15:23

Gentile Mario Tozzi
ci rivolgiamo a Lei, così autorevole e noto a molti italiani per il suo costante impegno scientifico nell’ambito della divulgazione ecologista ed ambientalista, per chiederLe collaborazione e sostegno:
siamo preoccupati, ed occupati a richiamare l’attenzione della collettività e dei Sindaci dei nostri Comuni, sulla fase sperimentale di installazione di antenne e ripetitori 5G, che prevede nei territori nuovi ripetitori e un notevole numero di nuove “small cells” a frequenza molto alta, in aggiunta alle numerose antenne già esistenti.

Ci risulta, a questo proposito, anche l’opposizione intrapresa in molti altri territori nazionali da Associazioni, Comitati e gruppi di cittadini, che fanno appello alla responsabilità del Sindaco in qualità di Autorità Sanitaria locale ed ufficiale del Governo, su cui incombe l’onere di prevenire ed eliminare invisibili ma gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana; vengono richiamati l’art. 32 della Costituzione e il Principio di Precauzione sancito dal diritto comunitario, l’ex art. 38 della Legge 8 Giugno 1990, n. 142 sull’Ordinamento delle autonomie locali, che investe il primo cittadino, il quale come “Ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti in materia di sanità ed igiene, edilizia e polizia locale, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini”, nonché l’art. 3 ter del D. L. vo n. 152/2006.

Anche noi, che facciamo parte del Comitato Noli per la difesa di Salute e Ambiente, dell’Associazione ”Uniti per la salute“, del “Forum Beni comuni Legalità Diritti“ e altri gruppi nel ponente della provincia di Savona, abbiamo richiesto ai Sindaci dei nostri Comuni la moratoria 5G, al fine di valutare con cura ogni richiesta di potenziamento delle attuali infrastrutture, di minimizzare l'esposizione della collettività ai campi elettromagnetici e il potenziale rischio sanitario.
Infatti non è stato effettuato alcun test preliminare riguardo agli effetti biologici e termici a lungo termine sulla salute umana e l’ambiente dovuti all’aggiunta, rispetto alle esistenti, della nuova tecnologia 5G, e lo Stato non risulta in grado di garantirne l’innocuità: l’asta delle frequenze 5G è stata effettuata senza avere ottenuto dagli Enti preposti il necessario preventivo parere sanitario ai sensi della L. 833-1978.

A tutt’oggi, nonostante le proteste e le petizioni attivate e il diffondersi dei disturbi da elettro-sensibilità, constatiamo una fortissima spinta alla digitalizzazione e il 5G viene presentato come indispensabile e urgente; persino certi ambientalisti che si battono contro le emissioni di CO2 e il riscaldamento globale, a favore della sostenibilità ambientale, sembrano ignorare l'inquinamento elettromagnetico e la grave situazione di pericolo per la sanità e la salute pubblica, taciuta dal Governo e dal Piano Colao, dai mezzi d'informazione allineati sulle posizioni governative e di conseguenza sottostimata da molta opinione pubblica.

Ci appelliamo quindi alla Sua autorevolezza, per portare alla luce questo problema di salute inspiegabilmente dimenticato e scongiurare il ripetersi di storie che continuano a causare malattie e mortalità in eccesso (un solo esempio per tutti, l’amianto) ; non possiamo ignorare gli studi indipendenti sugli effetti biologici a lungo termine delle onde elettromagnetiche esistenti, la cosa più saggia è aspettare prima di trasformare cittadini in cavie.
Siamo cittadini consapevoli e non rassegnati, che desiderano contribuire alla costruzione di un
mondo più sano e per far questo contiamo sul suo sostegno. Grazie

Firmato
FORUM CIVICO SAVONESE (cui aderiscono vari gruppi, con l’appoggio, tra gli altri, di Gianfranco Porcile, referente di ISDE Liguria - Medici per l’Ambiente http: //www. applelettrosmog. it/file/news/ ISDE_ANCI_18. 05. 20. pdf)
5 luglio 2020

Giovedì 23 luglio 2020 15:20:44

I'll. mo dottore sono il segretario di un associazione del terzo settore dedita alla salvaguardia dell'ambiente e allo sviluppo sostenibile. Le ho già inviato email di invito di partecipazione come relatore ad importante convegno in Puglia alla sua posta elettronica... cnr. it. La prego di risponderci al più presto.. Grazie

Lunedì 29 giugno 2020 11:16:24

Buongiorno signor Tozzi,
Mi chiamo Fabio Murru e Le scrivo dalla Sardegna, precisamente dalla provincia Ogliastra, un territorio ricco di storia, tradizioni e cultura.
Sono un appassionato di storia e archeologia, e mi capita spesso di visitare siti archeologici nei territori circostanti.
In particolare, sono rimasto affascinato da una pietra che presenta un'incisione molto interessante, che è situata nel comune di Baunei. Ho dato un significato a quel disegno, che già era stato oggetto di precedenti studi. Se possibile vorrei inviarLe delle foto e farLe presente la mia idea che trovo dimostrabile, a differenza di altri significati che le erano stati attribuiti.
Spero in un suo riscontro.
Cordiali saluti, Fabio Murru.

Lunedì 22 giugno 2020 15:33:47

Egr. Professore, Le ho inviato un messaggio circa una settimana fà, riguardante ipotesi per affrontare e dare risposta a migliorare la situazione grave dell'inquinamento della pianura padana e del disagio del trasporto aereo che si và creando e che via via sarà sempre più problematico. Non ho visto nessuna risposta da parte Sua. Comprendo i suoi impegni e la difficoltà a rispondere a messaggi con argomenti squinternati come quelli da me inoltrati, a dire il vero, quello che più mi stà a cuore riguarderebbe una proposta per limitare gli effetti delle improvvise bombe di acqua e relativi disastri. Posso capire che quanto proposto possa apparire ridicolo. Attenderò una settimana per una eventuale Sua risposta, poi farò come la maggior parte degli italiani che per trovare una qualche controparte rivolgono le loro proposte a siti esteri. Cordialmente Livio Zamperin

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