Messaggi e commenti per Mario Tozzi - pagina 9

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Frasi di Mario Tozzi

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Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Tozzi. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Tozzi.

Domenica 8 marzo 2020 18:21:15

Gentilissimo signor MARIO Tozzi, solo da poco tempo, da alcuni giorni ho scoperto le Sue Trasmissioni, i Suoi viaggi... Apprezzo molto il modo col il quale spiega e trasmette il sapere. Complimenti sinceri. Io Non sono uno studioso, non uno scrittore e... Tuttavia non resisto all'idea ed al desiderio di pubblicare "una COSA" CHE HO SCRITTO". E' un LIBRO ? Uno sfogo, una sorta di incredulità e di irritazione che vedo e che vivo, nella nostra Italia da alcuni anni in qua ? Le chiedo: Vorrebbe leggere il mio manoscritto e semmai ciò avvenisse, mi darebbe una Sua opinione, un Suo sincero giudizio ?
Posso inviarle il manoscritto ? Spero nel Suo riscontro, La ringrazio per la Sua cortese attenzione e La saluto cordialmente. Fernando Imbriani.

Sabato 7 marzo 2020 23:55:57

Caro Tozzi, potrebbe dirmi quando i Neandertal sono usciti dall'Africa? Quanto prima dei Sapiens?
Molte grazie e complimenti per la sua bellissima trasmissione
Pierpaula Fiorentini

Sabato 7 marzo 2020 18:00:35

Egregio Dr. TOZZI
sono una semplice cittadina che vorrebbe condividere con Lei qualche informazione che ritengo importante. Solo Lei, con il Suo lavoro, le Sue conoscenze, la Sua fama potrebbe fare qualcosa se lo volesse. Sono certa che per Lei alcune indicazioni saranno scontate, ma magari potrà trovare qualche altro spunto per approfondire i suoi studi. La ringrazio tantissimo per l'attenzione e spero vorrà leggere la mia mail. Cordiali saluti. Romina

i cambiamenti climatici sono ormai un evidenza. L’essere umano ha irrimediabilmente modificato il clima e con esso gli equilibri a lui collegati. Mi spaventa soprattutto che le soluzioni che stanno proponendo danneggiano più del problema stesso, perché ispirate al solito principio di guadagno economico o di potere. Ho alcune informazioni che vorrei condividere. Mi piacerebbe che venisse organizzato un team di scienziati e studiosi qualificati che, dopo aver verificato il fondamento di quanto sto per scrivere lo divulgasse al mondo, nella maniera più scientifica, riportando documenti, prove ed esperimenti, dando inizio, magari ad uno studio realistico, contestualizzato alla nostra epoca, per la risoluzione del problema.
La plastica è una delle ragioni dell’inquinamento, non è l’unica e soprattutto non ha una volontà indipendente. E’ormai parecchio tempo che sento organi di divulgazione, gruppi ecologisti, cittadini comuni dire che eliminandola, il problema dell’inquinamento sarebbe risolto. Nessuno si è presa la responsabilità di dire che la plastica non è in grado, da sola di dirigersi al mare, in campagna, in collina o da qualunque altra parte. Nessuno si è preso l’impopolare fardello di dire che coloro che buttano qualunque tipo di rifiuto in natura sono dei delinquenti ed andrebbero perseguiti perché danneggiano il nostro ed il loro ambiente. La plastica galleggia e si vede, altri materiali, più pesanti si depositano in fondo al mare. Tutti inquinano, sporcano e danneggiano gli ecosistemi.
Siamo sicuri chele emissioni di aerei, navi, camion, e auto non creino nessuna conseguenza sull’ambiente? Saremmo disposti a rinunciare a viaggiare? Saremmo disposti a smettere di far circolare merci e cibi ? Gli scarichi delle fabbriche non interferiscono con l’ecosistema? Non si è voluto trovare un capo espiatorio (la strega da bruciare) per spostare l’attenzione del problema, gratificando le nostre coscienze, facendoci compiere dei piccoli gesti assolutamente non sufficienti?
Nella nostra epoca, con i nostri stili di vita, la plastica è indispensabile. Nell’industria alimentare ci permette di evitare lo spreco, ci permette di trasportare cibo, garantendoci proprietà igieniche ed organolettiche.
Sapevate che per riciclare la carta si devono utilizzare sbiancanti chimici che andranno smaltiti? Sapevate che la carta non protegge da batteri, virus ed inchiostri, ma che se ne impregna?
La plastica si estrude tra i 150 ed i 300 gradi, mentre il vetro e l’alluminio a circa 2. 000. Avete mai considerato le emissioni che si generano per arrivare a raggiungere quelle temperature? Avete mai considerato le emissioni prodotte da camion carichi di bottiglie di vetro o di alluminio rispetto a camion carichi di preforme di plastica? Avete mai considerato l’impatto che si avrebbe sulla natura se si tornasse alla carta? Quanti alberi bisognerebbe tagliare, quanta acqua bisognerebbe utilizzare?
Parliamo di industria dell’abbigliamento, o dei surrogati di plastica (sacchetti in materiali definiti bio che nessuno sa si compostano a 65° ed in presenza di batteri). Quanti territori e acqua andrebbero destinati alla produzione di sacchetti e magliette? Sapevate che tutto l’abbigliamento tecnico sportivo e non solo viene prodotto da bottiglie dell’acqua riciclate? Siamo sicuri che le proprietà di sacchetti detti bio siano i medesimi della plastica? Il cotone o la lana hanno le stesse capacità termiche o di traspirazione di alcuni tessuti tecnici?
Parliamo del trasporto delle merci. Cosa potremmo utilizzare di così leggero, duttile ed economico per garantire che gli oggetti di qualunque natura non vengano danneggiati durante il trasporto?
Un oggetto in plastica può venire riutilizzato più volte, può essere riciclato o per lo stesso uso o per utilizzi meno nobili. Il modo migliore per riciclare la plastica riutilizzabile è il calore: la plastica viene fusa di nuovo tra i 150° ed i 300 e riutilizzata.
Quando non dovesse essere conveniente dal punto di vista delle proprietà tecniche, meccaniche ed organolettiche riciclarla, potrebbe essere utilizzata come combustibile. Siamo un Paese senza materie prime. Dal nostro sud Italia partono carichi di spazzatura per la Germania. Dobbiamo pagare affinché ci smaltiscano i nostri scarti. Loro la utilizzano per produrre energia elettrica e riscaldare le loro case. Siamo sicuri che un termovalorizzatore di nuova tecnologia, dotato di filtri meccanici e fisici non sia la soluzione più favorevole alla diminuzione dell’inquinamento.
Siamo sicuri di essere i più furbi di tutti, visto che nel nord Europa è il metodo più utilizzato per creare energia “pulita”? Siete mai stati in una grande città tedesca? Avete sentito cattivi odori? Dalle informazioni che ho un impianto fatto a regola d’arte inquina quanto il riscaldamento di una palazzina.
Non sarebbe forse meglio evitare che camion della raccolta differenziata portino i rifiuti al riciclo, li separino, li lavino, li rigenerino, emettendo ulteriori emissioni nell’ambiente ? Forse ci sarebbe da valutare con attenzione se termovalorizzare i rifiuti non sia la soluzione meno inquinante. Potremmo produrre energia elettrica e calore per le nostre case. A quel punto i rifiuti diventerebbero una risorsa, una ricchezza e le persone, anche quelle incivili, non butterebbero più la loro spazzatura per le strade. Le persone cercherebbero di accaparrarsi i rifiuti e magari l’inquinamento diminuirebbe. Producendo energia con i propri scarti renderebbe l’auto elettrica veramente ecologica. In Italia non produciamo sufficiente elettricità e siamo costretti ad acquistarla dalle centrali nucleari Francesi.
Naturalmente questo andrebbe ad intaccare grossi interessi delle aziende energetiche (elettricità e gas) di riciclo e di trasporto che non vogliono che si indaghi sulla verità.
Credo che il nostro pianeta sia saturo, mi piacerebbe che coloro che ne sono in grado, studiassero una soluzione, veramente sostenibile, applicabile in questo contesto storico ed efficace per la vita di tutti senza essere condizionati da interessi economici. La nostra terra non ne può più, si sta ribellando. Ai signori che ci governano e ci informano vorrei far notare che gli sconvolgimenti climatici sono democratici, colpiscono tutti, poveri e ricchi. La stessa cosa è per le malattie. I virus non guardano la provenienza, il colore della pelle o la religione si diffondono al di là di ogni barriera.

Mercoledì 4 marzo 2020 20:39:40

Buonasera dott. Tozzi,
abito in Sardegna in particolare nel nuorese, e subito dopo l'alluvione Cleopatra sulle sponde di un torrente abbiamo ritrovato i resti ossei di un animale molto particolare. Purtroppo lo scheletro è senza il cranio ma la cosa che colpisce di più sono le dimensioni del processo spinoso vertebrale. Dopo diverse indagini e diverse consultazioni con esperti non siamo ancora riusciti a capire di che animale si tratti. Ho scattato alcune foto dove vengono evidenziate le dimensioni e se non la disturbo troppo vorrei inviargliele per avere un suo parere. Come posso inviargliele?
La ringrazio per l'attenzione e Le faccio i migliori complimenti per la sua trasmissione.
Cordiali saluti
Luigi Fenu

Martedì 3 marzo 2020 17:28:09

Salve mi chiamo Daniela Boscarino e sono il Presidente onorario della sezione di Modica del Movimento Azzurro (ODV). Potrei scriverle chi è e cosa fa il Movimento Azzurro, ma non voglio dilungarmi e vorrei invece che lei considerasse il nostro invito a partecipare ad un appuntamento che stiamo organizzando insieme con le scuole della nostra città. Crediamo che la sua presenza possa davvero fare quel qualcosa in più a questi ragazzi per diventare uomini e donne responsabil. In breve abbiamo iniziato con i ragazzi delle 1° Medie un percorso di educazione ambientale che culminerà in due serate che saranno tenute dai ragazzi stessi che parleranno ai loro genitori e agli altri adulti intervenuti. Le serate si terranno il 18 e il 19 Aprile, ma siamo ancora in tempo per spostare almeno una data per fissarne una che le sia più congeniale.
Le allego il progetto con la bozza della serata.
Non aggiungo altri dettagli per non annoiarla, ma è ovvio che siamo qui per chiarire ogni dubbio.
Nell'attesa di un suo riscontro,
Cordiali saluti.
Daniela Boscarino.

Martedì 25 febbraio 2020 12:02:06

Buongiorno,
Vorremmo invitarla a un'iniziativa del sindacato dei pensionati della Lombardia (Spi Cgil) che si terrà venerdi 28 maggio a Varese all'interno di una nostra manifestazione che si chiama Festival RisorsAnziani. La mattinata è dedicata all'aspetto di Rodari ecologista, ci farebbe piacere un suo intervento centrato sul cambiamento climatico e sugli effetti che questo ha sul territorio geologico italiano. In attesa di una sua cortese risposta le invio i miei più cordiali saluti. Sono disponibile per informazioni più dettagliate. Erica Ardenti cell. 335. -------

Lunedì 24 febbraio 2020 14:54:08

Buonasera dott. Tozzi,

Le scrivo in quanto Lei è stato il primo divulgatore Geologo in Italia essendo come Lei un Geologo Le volevo far presente la crisi sulla libera professione di Geologo in Sardegna. Io abito a Cagliari mi sono laureato in Geologia vecchio ordinamento nel 2005 ed è proprio da 15 anni che non riesco a sfruttare dal punto di vista lavorativo la mia laurea. E' una situazione che reputo molto grave e drammatica in quanto non vedo nemmeno una coesione tra noi Geologi sardi cioè i miei colleghi accettano passivamente questa condizione senza muovere un dito. Le istituzioni sarde non investono su questa materia e non ci sono da molti anni concorsi a tempo indeterminato, selezioni ed incarichi per chi ha la mia laurea, queste istituzioni e la politica locale è indifferente. Spero che in un Suo interessamento, La ringrazio e La saluto cordialmente.

Domenica 23 febbraio 2020 16:49:38

Buon pomeriggio Dottor Tozzi

Sono la prof. ssa Rossella Mangani, coordinatrice delle attività didattiche dei Corsi di formazione ministeriali rivolte ai docenti, secondo il Piano Nazionale Formazione.
Ad occuparsi della formazione dell'Ambito 2 di Catanzaro è la scuola polo ISS Majorana di Girifalco che rivolge la sua offerta formativa di secondo livello a docenti di sistema, referenti, tutor e coordinatori che riporteranno negli istituti scolastici di appartenenza, l'apprendimento esperito.

Il Miur, tra le altre tematiche, per questo nuovo triennio, ha dato priorità alla Educazione Civica, con particolare attenzione alla Sostenibilità Ambientale.

L'invito che le rivolgiamo è avere l'onore della sua presenza per una lezione sul tema, in una data a sua scelta, in un arco temporale da marzo a giugno.

Forse la mia richiesta può sembrarLe eccessiva e e impertinente, ma auspicherei che i Corsi in progettazione non siano un banale aggiornamento, bensì un'occasione di sensibilizzazione tale da incidere su comportamenti e stili di vita dei docenti, che trasmetteranno a colleghi e allievi.

Naturalmente tutte le sue spese saranno a nostro carico, fermo restando il rimborso che il Ministero ci consente per il riconoscimento della lezione.

In attesa di un suo riscontro e scusandomi se riterrà irrispettoso il mio invito

invio cordiali saluti
prof. ssa Rossella Mangani

Sabato 22 febbraio 2020 16:09:17

Dr. Tozzi, Buongiorno,

Mi rivolgo a Lei come ricercatore e scienzato per rivolgerLe la seguente questione.
Io non sono né un ricercatore né uno scienzato, di mestiere faccio tutt'altro, sono Ingegnere Aeronautico e da più di trent'anni lavoro per la principale e ormai unica industria Aerospaziale nazionale.
Amo molto la lettura, di tutti i tipi compresa la saggistica scientifica. Di solito privilegio per le mie letture o cose che non conosco o pareri/punti di vista differenti su questioni che conosco.
Seguendo quest'approccio qualche mese fa mi è capitato per le mani un testo il cui titolo mi ha incuriosito e che quindi ho acquistato.
Il libro si intitola "Clima, basta catastrofismi" sottotitolo "Riflessioni scientifiche su passato e futuro" di F. Battaglia e altri, edito da "21nesimo secolo".
Ora l'autore principale in particolare ma anche gli altri non negano tanto il cambiamento climatico ma piuttosto che il principale responsabile sia l'uomo.
Quello che mi ha impressionato di più è che il libro è corredato di diversi diagrammi ove si mostrano che i modelli climatici dell'IPCC non riproducono i dati sperimentali raccolti negli ultimi decenni, ovvero se applicano questi modelli a dati disponibili diciamo nel 1970 ebbene i modelli non riesco a riprodurre in modo accettabile i dati noti sino ai nostri giorni.
Domanda a Lei e a me stesso, se si possono smontare queste analisi come si fa?
Ovvero domanda più estesa, conosce questo libro e i suoi autori?
Dalle biografie riportate nel libro essi sono professori universitari di Chimica/Fisica, Geologia, Geografia Fisica, Meteorologia Climatologia e Oceanografia e quindi non sembrano degli sprovveduti.
Più in generale, nella scienza non conta quanti sono quelli che sostengono una certa tesi ma conta l'unico o i pochi che hanno "ragione".. insomma Newton e Einstein all'epoca erano soli, sono poi ricordati e celebrati perché dopo si è dimostrato che avevano ragione.. E allora se avessero ragione questi ovvero il cambiamento climatico è un fenomeno naturale su cui l'uomo ha poca incidenza.. sempre molto preoccupante sarebbero le conseguenze ma cambierebbero le prospettive. Certo alcuni fenomeni andrebbero sempre cambiati quali inquinamento, emissioni nocive.. ma.
In sintesi che ne pensa?
Grazie in anticipo per l'attenzione.
Distinti Saluti

Massimo Damilano

Sabato 22 febbraio 2020 15:42:54

Ho un Idea sul problema del riscaldamento globale che all'attualità non è stata presa in considerazione ma che potrebbe essere interessante.. Molto. Prego il Dott. Tozzi contattarmi, grazie.

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