Messaggi e commenti per Mario Tozzi - pagina 6
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Frasi di Mario Tozzi
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Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Tozzi. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Tozzi.
Mercoledì 17 giugno 2020 17:56:46
Sabato 13 giugno 2020 13:16:40
Gentilissimo Dottor Tozzi,
sono una psicologa che vive e lavora in provincia di Milano. E sono anche affetta da Sensibilità Chimica Multipla, una sindrome neuro-tossica che comporta una intolleranza a sostanze inquinanti di tipo ambientale, cui si collega anche una ipersensibilità ai campi magnetici. (Per arrivare a questa diagnosi ho eseguito delle indagini multiple, di tipo genetico, su indicazioni del prof. Giuseppe Genovesi, fino a qualche anno fa specialista in endocrinologia, psichiatria e immunologia presso il Policlinico Umberto Primo di Roma, purtroppo scomparso prematuramente nel 2018).
E proprio per questo mio problema di elettrosensibilità che Le scrivo e vorrei fare una segnalazione, affinché in quest’epoca in cui si parla molto della necessità di digitalizzare e implementare le reti (5G) si possa conoscere il problema ma anche aprire ad un serio dibattito scientifico sulla questione, senza lasciare la soluzione solo ai politici.
Questa elettrosensibilità infatti comporta una reattività estrema ai campi magnetici emessa da vari dispositivi, (quali p. c., cellulari, smartphone, antenne radio etc) soprattutto se posti ad una certa vicinanza o nelle immediate prossimità dell’ambiente in cui si vive. (a tal proposito esiste in Italia una associazione, Associazione Italiana Elettrosensibili che si fa portavoce dei problemi delle persone che soffrono di questo problema e ne spiegano i sintomi).
Reattività significa mal di testa, nausea, disturbi articolari, disturbi del sonno, astenia ed un malessere diffuso. In particolare la sofferenza si accentua negli spazi chiusi dove possono essere attivi contemporaneamente numerosi di questi dispositivi. Può immaginare il disagio che sperimento io e quelli che soffrono di tale problema sui mezzi pubblici, ma anche banalmente durante una riunione di lavoro, convegni e durante ogni tipo di evento culturale. Eventi che ora seleziono scrupolosamente e questo comporta una limitazioni della mia vita sociale e culturale!
L’obbiettivo di questa mia lettera allora, come sopra accennato vorrebbe essere quello di portala a tenere in considerazione come giornalista la possibilità di attivare informazione su queste problematiche.
Si figuri che da alcune recenti ricerche risulta che possa soffrirne dal 3 al 10 % della popolazione e comunque non sotto il 3%: percentuale che non mi sembra così irrilevante da poter essere tranquillamente disconosciuta, piuttosto invece da meritare un approfondimento sui principali media.
Il piano attuale Colao del governo, per la ripresa economica post Covid, prevede una digitalizzazione del paese obbligata, con la nuova rete del 5g, senza che si possa tenere in considerazione le opposizioni di molti sindaci che, come amministratori dei loro territori, si sono dichiarati contrari all’installazione delle nuove antenne sui loro comuni. Esiste anche a livello internazionale un comunità scientifica che annovera gruppi di scienziati emeriti, che si dichiara contrari al 5G: ma nessuno sembra voler provare a favorire un confronto ed a dare voce anche a questi scienziati, sul problema.
L’esito è a mio avviso che la maggior parte della popolazione non lo conosce nemmeno, ma sappiamo che non conoscere vuol dire non poter scegliere! Mi scusi se mi dilungo ma non solo sono estremamente coinvolta personalmente, ma vivo una apprensione più generale per il futuro delle giovani generazioni, rispetto a scelte da cui, difficilmente si potrà tornare indietro.
Se ad oggi non esistono infatti ricerche a lungo termine che provino l’effetto nocivo sulla salute umana di questo tipo di tecnologia, esistono però ricerche su animali di laboratorio (alcune svolte dal Programma Statunitense di Tossicologia, altre dall’Istituto Ramazzini una Fondazione Oncologica di Bologna che da anni svolge ricerca) che attestano ad esempio l’aumento significativo di alcuni tipi di tumori negli animali irradiati con campi magnetici, in questo caso anche con potenze come quelle in utilizzo nel presente. Esistono ricerche iniziali che hanno visto che un gruppo di bambini esposti precocemente a dispositivi di tipo digitale mostrano una diminuzione della sostanza grigia del SNC nel tempo, ricerche di cui si è parlato anche in un convegno presso l’Università cattolica di Milano
Spero che queste note possano costituire uno stimolo più in generale affinché tali problematiche possano essere trattate in questo momento mettendo a confronto scienziati che stanno appunto studiando l’argomento, anche appartenenti alla ricerca indipendente. A tal riguardo vorrei ricordare che proprio recentemente i medici per l’ambiente (ISDE) si sono espressi sottolineando l’importanza del “principio di precauzionalità” e con ciò richiamando i governi a non consentire l’installazione del 5G, in quanto appunto non ci sono sufficienti dati ad oggi che ne escludano la pericolosità, per tutti!
La ringrazio tantissimo per l’attenzione che mi ha dedicato e spero davvero che una delle sue prossime trasmissioni possa essere dedicata a questi argomenti! Avrei voluto inviarle qualche articolo in merito in allegato, Ma non credo che questa rubrica lo consenta. nel caso fosse interessato può rispondermi all'indirizzo di posta e potrò inviarglieli.
grazie ancora
Anna Pigoni
Mercoledì 10 giugno 2020 16:12:56
Carissimo, evito tutti i preamboli e ti dico solo che da sempre ho ammirato la tua dedizione nell'approfondire le curiosità della natura, io ho la stessa inclinazione, una volta ho incontrato il punteruolo rosso e lo ammirato come se fosse un rarità invece di schiacciarlo, poi ho visto sul balcone di casa una vespa gigante e lo lasciata volare non sapevo di quanto fosse devastante per le api, oggi vedo una deposizione di uova su una pianta grassa e piccoli coleotteri rosso neri girargli attorno non so cosa fossero ma la cosa mi ha fatto pensare a questi animali alieni invadenti e li ho distrutti, forse ho sbagliato, ho custodito per anni una tipologia di rosa dal portamento stranissimo, direi rizomatoso ogni anno dal cespuglio madre emergono direttamente dalle radici decine di nuovi germogli che divertano rami singoli portanti se abastanza robusti una o piu rose particolarmente profumate dette oggi rose antiche, io ho quasi 70 anni e la rosa era gia presente nei nostrii poderi di allora e l'ho portata con me ora qui al nord credo che sia una rarità, cosi come natura ce la offerta, ma non so a chi proporla perchè continui a fiorire anche dopo di me in onore di chi nei secoli l'ha coltivata e protetta. Vorei chiederti se posso inviarti foto di queste stranezze che possano interessare chi le ama, io soffro molto pensando ai pericoli che la natura ogni giorno deve affrontare per continuare a darci ancora la bellezza di cui noi abbiamo goduto, vorrei condividere queste sofferenze con chi può darmi delle risposte, dimmi tu. grazie mille per la disponibilità, ciao nicola
Domenica 7 giugno 2020 20:53:51
Egr. Prof. Tozzi, buona sera
probabilmente Le verrà da ridere, ma di fronte alle problematiche del clima, in particolare la situazione atmosferica nella zona della pianura padana ed ora le problematiche che ci saranno a gestire flussi, aspetti sanitari, economici ecc del traffico aereo, ho pensato a delle proposte che potrebbero essere di interessanti. Naturalmente dal mio punto di vista, che ho discusso anche con altre persone ma certamente non all'altezza come Lei, potrebbero starci risvolti e migliorie interessanti. Di certo vista la situazione generale, ed apparentremente l'assenza di proposte, mi sono fatto forza e mi sono permesso di cercare di farLe avere questo mio messaggio. Vedre Elon Musk mettere in fila tanti colossi mi ha dato forza, Mi scuso per il disturbo. Cordialmente la saluto aspettando magari una sua e magari approfondire. Livio Zamperin
Mercoledì 3 giugno 2020 16:37:58
Buongiorno,
sono un'insegnante della scuola primaria, con i miei ragazzi di quarta stiamo affrontando il tema delle Alpi.
Nel documentarmi ho riscontrato una contraddizione: secondo alcune fonti le alpi sarebbero emerse prima degli appennini; secondo altre gli appennini sarebbero monti più antichi delle alpi e questo spiegherebbe il fatto che sono più bassi e arrotondati.
Io e miei ragazzi abbiamo penato subito a lei, in cui riponiamo cosi tanta stima e ammirazione, per dipanare un così attanagliante dubbio.
Grazie a nome di tutta la IV A
Con affetto
Annamaria
Mercoledì 13 maggio 2020 13:11:40
Buongiorno Dott. Tozzi,
La seguo sempre come l'ho seguita nel Suo nuovo programma Sapiens e l'attuale programma “maestri” e devo dire che ammiro la Sua attitudine alla divulgazione della Geologia essendo stato il primo divulgatore scientifico di questa meravigliosa materia. Essendo un Geologo come Lei, Le scrivo per informarLa sulla situazione della Geologia in Sardegna dove il sottoscritto risiede, poiché la situazione è drammatica dal punto di vista lavorativo. Non c'è lavoro. Io sono quindici anni che non riesco a sfruttare la mia laurea in geologia vecchio ordinamento dal punto di vista lavorativo essendomi laureato nel 2005. Quì in Sardegna ed in particolare a Cagliari manca una cultura scientifica della Geologia materia di estrema importanza per il territorio e l'ambiente ma le Istituzioni sarde non stanno investendo su questa scienza. I colleghi Geologi sardi non sono coesi e si disinteressano sulla nostra situazione come anche i professori e i ricercatori del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell'Università di Cagliari, è assente anche l'Ordine dei Geologi della Sardegna, il Consiglio Nazionale dei Geologi e il Singeop il Sindacato dei Geologi. Le scrivo per chiederLe gentilmente se Lei può fare qualcosa per smuovere questa situazione stagnante che dura anni per tutti noi Geologi. Nel ringraziarLa, invio
Cordiali saluti
Patrizio Indoni
Cagliari
Lunedì 11 maggio 2020 19:57:49
Caro Mario,
La seguo da sempre con tanto interesse e ammirazione. Mi rivolgo a Lei per sottolineare il grave problema delle ecoballe di plastica disperse diversi anni fa nel mare di Cerboli difronte a Piombino dal mercantile IVY. Non si riesce a capire come è possibile che il governo nonostante i continui solleciti non prenda provvedimenti urgenti. Basterebbe che il presidente del consiglio firmasse un atto per sbloccare questo strano intrigo burocratico. Noi cittadini siamo spettatori impotenti e disperati poiché queste ecoballe se non rimosse urgentemente provocheranno conseguenze catastrofiche ambientali in questo meraviglioso arcipelago TOSCANO. Mi scusi per lo sfogo, ma speriamo che Lei si possa rivolgere al ministro dell'ambiente affinchè possa dare avvio al recupero di queste plastiche.
Mercoledì 29 aprile 2020 20:35:13
Oggi tra i pini in riva al fiume Magra (Ameglia La Spezia) è caduto un nido
Era fatto di fibre di vetroresina delle barche in darsena sotto i pini...
vorrei inviarti la foto non so come fare ma ci tento. È veramente drammatico
Carla Samueli
Lunedì 27 aprile 2020 12:04:57
Chiarissimo professore, inutile dirLe che la seguo ogni qualvolta che posso in TV.
Le scrivo per sapere se posso avere il piacere di inviarLe un progetto articolato che afferisce tutte le tematiche poste dalla crisi globale, quali il clima, il riscaldamento globale, l'agricoltura, la fame dei paesi africani, ecc. Credo che solo uno scienziato del Suo livello possa coglierne li spessore.
Preciso che ho inviato detto progetto anche alla Presidenza della U. E., ma non ho ricevuto alcuna risposta.. Mi faccia gentilmente sapere dove inoltrare detto progetto.
In attesa di Suo ambito riscontro, le invio i miei più deferenti ossequi. Luigi Sica
Lunedì 27 aprile 2020 08:09:34
Buongiorno Mario ascolto la sua trasmissione ogni giorno su Radio Radio desideravo con lei e condividere un'idea appare evidente la riduzione del numero di persone ospedalizzate e ancor di più il numero di persone che finiscono in terapia intensiva questo mio avviso è correlato ad una perdita di virulenza del virus nella fase attuale dovuto all'aumento della temperatura contrariamente a quanto si dice è molto probabile che il virus subisca gli effetti del caldo A questo punto mi chiedo non era meglio aprire a tutti coloro che non sono particolarmente suscettibili agli effetti del virus e lasciare la formazione di una immunità di gruppo con la conseguenza di creare un vero e proprio muro immunitario a fronte di un ritorno del virus nella sua versione più virulenta a settembre ottobre Come si paventa da parte di alcuni scienziati ovviamente dovevano essere protetti gli over65 limitate proprio le visite dei nipoti ai nonni queste di tutto evidente ma si è scelta la strada opposta