Messaggi e commenti per Paolo Mieli - pagina 40

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Frasi di Paolo Mieli

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Biografieonline non ha contatti diretti con Paolo Mieli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Paolo Mieli.

Lunedì 2 marzo 2020 21:55:11

A chi stimo come storico, già sessantottino, voglio chiedere se quanto scritto qui sotto potrebbe forse interessarlo.
"Poi ci sono le bombe, che giusto quell'anno devono esplodere! Il 25 giorno della Liberazione, e chi è stato? Gli anarchici ovviamente. Così, di quella indagine se ne occupò l'Ufficio Politico della Questura, diretto da Antonino Allegra, già conosciuto nel giro degli anarchici come un affabile bastardo, e in modo particolare si mosse il Commissario Luigi Calabresi, che pensò bene, in un giorno di maggio, di venire a bussare pure a casa mia. Il ricordo netto è solo del momento che bussarono appunto, all'uscio della stanzetta, una mattina presto, erano in due, in borghese e mentre Calabresi, mi faceva un sacco di domande circa la mia presenza in Fiera, in modo piano e tranquillo, l'altro non faceva che guardarsi intorno, come volesse scoprire chissà quali indizi. Io non feci che ribadire la mia convinta posizione di non violento, pure ammettendo di frequentare gli anarchici, e comunque tutto si risolse in una specie di colloquio, tra persone per bene. In effetti, il Commissario aveva un certo savoir faire, e si comportava in modo signorile (Ancora doveva arrivare il giorno di Pinelli), anche perché mi spiegarono poi gli avvocati, non aveva evidentemente un mandato ufficiale di perquisizione.
Ad ogni modo, come era di prammatica allora, furono arrestati e incriminati degli anarchici, tra cui i Corradini, marito e moglie, che resteranno in carcere, da innocenti, pur se difesi dagli avvocati del Soccorso Rosso, per parecchi mesi. Era già cominciata la Strategia della Tensione, messa in atto da gruppi fascisti e apparati deviati dello Stato, come si appurerà solo parecchi anni dopo. "
da "Però, quante ne ho passate! " Un uomo che si mette a nudo, che racconta quello che adesso del passato è di moda: lottare per un ideale, crederci, fino all'inverosimile.
Infatti, benché molto personale, ci sembra in grado di raccontare, in maniera appunto originale, un ampio scorcio della nostra storia recente"...
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Mercoledì 26 febbraio 2020 20:53:10

Caro Mieli
Il suo programma su Rai Storia Passato e Presente è avvincente, profondo e leggero insieme. Complimenti per la formula.
Carlo Alberto Barbieri

Mercoledì 26 febbraio 2020 11:57:49

Benissimo la Sua puntata "Foibe": guai ad esser negazionisti. ma gradirei anche che Lei si occupasse dei mille e più giorni di occupazione di Lubiana da parte dell'Asse (ma protagonisti furono gli italiani) che venne recintata per 40 km con filo spinato e torrette di guardia.
Complimenti per la trasmissione e per tutti i contributi in essa presenti

Mercoledì 12 febbraio 2020 15:06:21

Egr. Dott. Mieli
ho appena visto la Sua trasmissione sul fascista Farinacci.
Ho apprezzato i toni pacati da parte di tutti i presenti e la ricostruzione degli eventi storici in cui si inquadra la figura del medesimo.
In conclusione, però, mi sarei aspettato di poter conoscere l'epilogo della vita del suddetto fascista. Il programma termina con alcuni riferimenti al processo di Verona (1944) e nulla più. Farinacci avrebbe concluso la sua esistenza terrena di lì a poco ma non è dato sapere dove e come. Che sia morto di vecchiaia molti anni dopo nel proprio letto (e pertanto la sua morte non sia un evento rilevante nel contesto della sua biografia) ?
Non esprimo giudizi sul programma alla luce di tale omissione, però le rappresento, a caldo, la mia sensazione di delusione e disgusto.

Martedì 11 febbraio 2020 09:01:26

Ho visto la puntata de La Grande Storia sulle foibe. Apprezzo lo sforzo di rappresentare gli avvenimenti non in bianco/nero ma nella loro complessità e talora contraddizioni. In quest'ottica segnalo quello che giudico una grave mancanza: non è stato citato -nemmeno in conclusione tra le letture consigliate- la relazione della commissione mista italo-slovena (composta da vari eminenti studiosi delle due parti, tra cui anche il prof. Puppo) che nel 2000 in un encomiabile sforzo di confronto riuscì a trovare una sintesi equilibrata degli avvenimenti storici che hanno interessato il confine orientale. Analogo lavoro era previsto anche per una commissione mista italo-croata, che però -a quanto mi risulta- non si è mai riunita. Non pensa che sia importante -ancor più ora, con crescenti spiriti nazionalistici- che si dia impulso da una parte ad aggiornare la relazione italo-slovena e dall'altra a costituire una commissione di storici italiani e croati? Grazie dell'attenzione. Paolo Jean- Maggiora (NO)

Domenica 26 gennaio 2020 09:21:20

Prof. Mieli,
quattro anni ho reso noto al Castello Sforzesco e alla Sovrintendenza di Milano che il volto di Cristo nella Pietà Rondanini corrisponde puntualmente al volto di Michelangelo (vedi link) e che quindi l'intera interpretazione del gruppo fosse da ripensare, come ho fatto nel mio 'Nichelangelo, mostrare l'invisibile TAU ed. Todi, 2018. Per tutta risposta il mio libro non appare nel bookshop del museo. !
Sandro Giometti

https://www. youtube. com/watch? v=EmKakoLmBec&t=24s

Domenica 17 novembre 2019 18:03:43

Buonasera sig Paolo. Mi chiamo Andrea Picelli e la contatto per conto di mio papà Aldo che ha 89 anni e sta svolgendo una ricerca sui capannoni di Parma bombardati nella seconda guerra mondiale. Ha raccolto un po di materiale ma vorrebbe avere altre informazioni e gli piacerebbe molto poterla sentire. Come figlio sono orgoglioso che mio padre voglia ricostruire quei tragici fatti. Può darle cortesemente un aiuto? Mi può contattare tramite mail (---) oppure al 347------- Nel ringraziarla porgo i miei saluti.

Mercoledì 13 novembre 2019 13:50:04

Perché non parlate mai di Enver Hoxha il Pol Pot albanese? Io ho vissuto con il ministro Giovanni Revedin di San Martino ed altri quattro componenti nella Legazione Italiana a Tirana negli anni 1957 e 58. Avrei molte cose da raccontare... Con stima Giovanni Berca

Giovedì 24 ottobre 2019 16:43:37

Mi chiamo Berca Giovanni, vivo in Alessandria e sono nato nel 1930. Nel mio piccolo vorrei dare il mio contributo alla storia. Ho vissuto a Tirana nel 1957 e 1958 come attachè presso la Legazione Italiana in Albania (a quel tempo alloggiata nella ex Ambasciata Americana abbandonata precipitosamente dagli americani alla fine della seconda guerra). Di questo periodo triste e buio sotto il dittatore Enver Hoxha (il Pol Pot albanese) si conosce ben poco ma io potrei fornire alcune testimonianze viste e vissute. Gli unici occidentali in quel periodo erano cinque francesi (nella loro Legazione) e sette italiani e precisamente: Giovanni Revedin di San Martino (Ministro) ; Dr. Rotondaro (primo segretario) ; Ghezzi (economo) ; Sig. Azzini (coordinatore) ; Sigri Face e Berca (attachè) ed in ultimo Sig Zenobi (autista). Tutti con passaporto diplomatico:
Mi ritengo. a diposizione, se Lei vorrà Grazie e con stima Berca Giovanni.

Martedì 1 ottobre 2019 12:00:15

Buongiorno Dott. Mieli,

La seguo quasi tutti i giorni su Rai3 "passato e presente" ed ho una grande ammirazione per Lei.
Ho letto su Focus dell'isola di Nazino, l'isola dei cannibali, in Siberia (non avevo mai sentito parlare).
Mi piacerebbe saperne di più magari potrebbe fare una puntata su questa vicenda.

La ringrazio e Le porgo cordiali saluti.

M. Assunta Demartini

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