Messaggi e commenti per Paolo Mieli - pagina 41

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Frasi di Paolo Mieli

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Biografieonline non ha contatti diretti con Paolo Mieli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Paolo Mieli.

Venerdì 30 agosto 2019 14:12:37

Caro Mieli, a proposito del Colonnello; io con la mia famiglia abbiamo vissuto sei anni in Libia, senza alcun problema anzi diede il permesso di creare una scuola elementare in lingua italiana a Marsa el Brega. Lui andava in giro con una Mercedes nera tutta scassata e sono molto onorato di avergli stretto la mano in un'occasione di apertura di uno degli stabilimenti "Urea" (voleva far diventare verde il deserto, concimandolo). Nessuna notizia fu mai nota a noi Italiani a proposito dei suoi efferati assassinii, nel "sistemare" le numerose liti tribali.
Cordiali saluti.

Domenica 25 agosto 2019 09:53:08

Il programma di rai storia Passato e Presente è assai interessante per i filmati ricuperati e i servizi sovente originali; ma è assolutamente insopportabile l'abitudine di interrompere il relatore mentre ancora espone o risponde alle domande; e l'ampio spazio riservato ai giovani storici che non portano nuovi documenti, esprimono per lo più pareri generici e non pongono domande capaci di stimolare ulteriori approfondimenti-

Domenica 28 luglio 2019 16:07:53

Buongiorno,
sono un assiduo ascoltatore di Passato e Presente. Perche' non presentare una puntata su lo OSS (Office of Strategic Services) in Italia nella 2a guerra mondiale? E' al corrente degli scritti di Peter Tompkins (A spy in Rome) e Max Corvo (O. S. S. in Italy, 1942-1945; A Personal Memoir) ?
La ringrazio e Le faccio i miei complimenti per il suo costante e competente impegno.
Dr. Mario Cornali

Giovedì 21 marzo 2019 12:59:38

Egr. dott. Mieli, mi rivolgo a Lei che considero uno storico a tutto campo per conoscere il Suo pensiero sul fatto che l'attacco dei giapponesi a Pearl Harbor possa essere stato un errore, considerato che gli americani prima di tale evento non volevano entrare in guerra in quanto neutrali. Infatti con l'entrata in guerra degli USA i tedeschi e i giapponesi hanno perso la guerra. Invece se l'America, senza l'attacco di Pearl Harbor, fosse rimasta neutrale, la Germania ed il Giappone (non cito l'Italia per amor di Patria) avrebbero potuto prevalere sull'Asia e l'Europa e dopo, forse, avrebbero potuto pensare all'America. Cordiali saluti

Martedì 10 luglio 2018 14:52:21

Alla C.A Professor Paolo Mieli

Gentile Professore,
da quando spesso la seguo nel raccontarci la grande storia nazzista in TV.
Mi sono chiesto, credo, sicuro lei potrebbe raccontarci, anche la nostra grande storia.
Tutto ciò che successe: i savoia, garibaldi e le regioni del nord, contro il sud i TERRONI.

Distinti, saluti. grazie.

Lunedì 2 aprile 2018 17:37:18

Alla c.a. Professor Paolo Mieli

Gentile Professore,
da quanto ho scoperto le trasmissioni Il giorno e La storia e La storia del tempo il piacere di dormire il mattino è finito: devo assolutamente vedere questi programmi assai interessanti. Mi auguro che continuiate direi per l’infinito. Molti miei amici sono del mio stesso parere.
Naturalmente non sempre rimango soddisfatto: per poter udire le voci devo aumentare al massimo il volume della TV ma i brani musicali introdotti tra i due programmi diventano assai fastidiosi, quasi insopportabili. Spesso anche la musica di sottofondo del parlato soffoca parecchio, diventa difficile decifrare il messaggio.
Problemi anche con i nomi, se li perdo all’annuncio sono rovinato. Consiglierei di ripeterli anche più volte in basso, soprattutto se trattasi di cose o persone ignote ai più.
Sono un ex combattente del 1956 naturalizzato in Italia (con un nonno di origine friulana), mi piacerebbe che ne parlaste con impegno. Sono rimasto deluso il 15 marzo, pensavo che Petõfi e la rivoluzione del 1848 meritasse una puntata, se non altro, perché le altre sono state di seguito, direi incoraggiate (come nel 1956). Anche Trianon meriterebbe una puntata, ancora aperte le ferite per la perdita del 72 % della Grande Ungheria. Nel 1456 Hunyady fermò per 70 anni l’avanzata dei turchi in Europa, anche il papa ordinò di suonare la campana a ricordo a mezzogiorno e non per manducare. I comunisti italiani hanno descritto l’ammiraglio Horthy come una bestia invece costui è considerato il terzo rifondatore dell’Ungheria (István e Béla IV) per aver risollevato il paese dalle ingiuste perdite della cosiddetta Pace di Versailles (si sa come considerato anche da francesi illuminati) e per aver salvato duecentomila ebrei rifugiati in Ungheria. Vennero molti dai paesi tormentati dai nazisti e solo quando questi l’hanno reso incapace di agire che anche li le deportazioni incominciarono. Non so se può rientrare nelle Vostre tematiche anche Nibiru, lo strano pianeta che ritorna ogni tanto. Descritto dai sumeri, in qualche modo parenti dei magiari (Lei è d’accordo?) sarebbe il mancante del Sistema Solare. Avrei altro, ma solo se un contatto si stabilsce.

Nella seppur vaga speranza di ricevere un Suo Cenno, Auguro a Lei e ai bravissimi cvollaboratori tutto il successo anche futuro e sempre più lettori.
Dr. Ivan Plivelic
Ferrara
Mobil. 348---
gradirei un indirizzo email

Domenica 11 giugno 2017 11:46:35

Gentile prof. Mieli le sarei grata se potesse spendere una parola in difesa degli Archivi e delle Biblioteche di Stato. Sicuramente lei,come storico, avrà frequentato tali Istituti ed io, come Archivista di Stato oramai in pensione ancora mi danno per l'incuria in cui versano, i nostri politici parlano di "memoria storica" ma dette da loro queste parole diventano prive di significato. Pochi sanno che la storia nasce dai documenti che gli Archivi si onorano di conservare e che avrebbero bisogno di più rispetto. Tanti soldi vengono dati ad istituti che a loro volta introitanto danaro ma purtroppo Archivi e Biblioteche non hanno questo potere e quindi sono le cenerentole del Ministero retto da Franceschini. Mi dispiace di avera importunata ma mi auguro di avere una risposta a questo mio accorato appello.

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