Ultimi commenti alle biografie - pagina 2854

Venerdì 24 aprile 2020 10:58:40 Per: Albano Carrisi

Caro al bano, ti seguo da tanti anni, ed ho la tua stessa eta'. vorrei chiederti di esaudire un mio desiderio.
scrivo brani di canzoni da tanti anni per passione e vorrei sottoporli a un tuo giudizio. ti faccio presente che il fine non e'per soldi ma solo ed esclusivamente per una soddisfare un desiderio. grazie per l'attenzione un saluto roberto.
roberto basile, via 24 maggio formia (lt)
tel. 331 -------

Da: Roberto Basile

Venerdì 24 aprile 2020 10:58:22 Per: Giorgia Meloni

On buongiorno, la Francia ha deciso che le imprese, industrie con la sede fiscale nei paradisi fiscali tipi l'Olanda non avranno aiuti dallo stato.
Giustissimo, li chiedessero agli stati dive pagano le tasse cioè paradisi fiscali.
Lo proponga anche Lei.
Cordiali saluti.
Giuseppe

Da: Giuseppe

Venerdì 24 aprile 2020 10:51:15 Per: Alexia

Pitelli 24/04/2020
Buongiorno Alexia le invio questo messaggio dato che anche lei è nata a LA SPEZIA
Sono Antonella una volontaria di una Pubblica Assistenza di Pitelli ossia una associazione di soccorso e assistenza alla popolazione, in cui vivo nel borgo più grande di La Spezia con 1300 abitanti.
La Pubblica Assistenza di Pitelli nel comune di La Spezia è nata nel mese di luglio 1897 un Ente che oggi ha 123 anni. Questo Ente svolge quotidianamente 365 giorni l’anno attività di emergenza a copertura sul territorio di La spezia ed altro con autoambulanze, effettuando 8300 servizi l’anno con volontari e dipendenti, preparati con corsi aggiornati di formazione sanitaria tutto ciò basato sulla Grande Volontà di Dare. Dare parte del proprio tempo libero dedicato al servizio del prossimo.
Tengo a precisare: siamo una Pubblica Assistenza NON una Croce Rossa c’è differenza fra le due per il motivo che noi P. A., non abbiamo nessuna sovvenzione da parte dello stato italiano, la Pubblica Assistenza, agli extra comunitari presta soccorso in ugual modo come per i cittadini italiani (premetto con tutti i rischi e pericoli a cui siamo esposti…) veniamo rimborsati da A. S. L. Spezzina € 25, 00 la chiamata e cent. 0. 84 a km. Per le emergenze /€ 14. 50 e Cent 0. 84 per i trasporti sanitari
Siamo noi che acquistiamo i dispositivi di protezione mascherine, guanti, tute, occhiali, igienizzanti, divise (350, 00 cad una), scarpe antinfortunistiche, ci paghiamo il carburante, estintori, mezzi come ambulanze o automediche, assicurazioni ecc…
Tutto questo senza i volontari non sarebbe possibile fare ciò che facciamo. Siamo NOI che a tutte le ore rispondiamo presente!!!
-alle chiamate di soccorso provenienti dalla c/o 118 di La Spezia
-alla guida delle ambulanze
-alla guida di automedica
-alle persone che necessitano di trasporto in strutture sanitarie
-al centralino
Le scrivo perché oggi in tempo di emergenza da covid-19, mentre tutti stanno a casa noi vestiti come corazzieri che neppure ci riconosciamo fra di noi, continuiamo la nostra dedizione a ciò che abbiamo promesso alla popolazione.
Noi spezzini sappiamo bene come si rema tutti dalla solita parte se vogliamo andare avanti, ma! Qualcuno rema contro. Il nostro avversario nemico è la burocrazia italiana i nostri politici: essendo un Ente P. A. non C. R. I., non abbiamo tutti i sostentamenti che ci necessitano, le banche non ci sostengono perché abbiamo una centrale rischi in negativo questo dovuto ai tassi alti che ci chiedono le banche, al ritardo dei nostri pagamenti da parte di A. S. L., si sono licenziati dei dipendenti che avevamo assunto proprio per ingrandire l’Ente così che assieme ai volontari garantivamo più servizi.
Abbiamo chiesto sostegno al nostro comune ma nulla di concreto visto che non siamo l’unica associazione sul territorio; ”se aiutiamo voi dovremmo aiutare tutte le associazioni”ovviamente lo ritengo giusto! ma, nello stesso modo.
Per avere liquidità abbiamo aperto un conto castelletto dove anticipiamo le nostre note di debito ricevendo subito l’80% con tassi altissimi spread applicato 8, 002000, senza contare che quando scadono la banca effettua un giroconto di addebito sul conto ordinario con aggiunta di interessi ecc..
Abbiamo chiesto alle Banche un mutuo (€ 200, 000, 00), per sistemare la nostra posizione economica, ma ci chiedono garanzie: gli proponiamo di ipotecare il palazzo di proprietà della Pubblica Assistenza di Pitelli ma, ci rispondono “no! avete la centrale rischi in negativo”.
Per far fronte alle spese che ha la nostra associazione ci siamo autofinanziati, ma capisce bene che facciamo fatica … non è semplice e quasi impossibile, visto che non siamo volontari milionari.
Così che ci vediamo costretti a chiudere un Ente che ha 123 anni.
Chiedo se può aiutarci in qualche modo a sostenere il nostro ente noi siamo disponibili anche ad accedere ad un mutuo pagandocelo.
La ringrazio Direttore quando leggerà questo messaggio, almeno qualcuno avrà speso un po’ del suo tempo per la mia Associazione.
Saluti
una volontaria che non vuol chiudere la sua
P. A.

Da: Antonella Bonatti

Venerdì 24 aprile 2020 10:43:43 Per: Dario Vergassola

Pitelli 24/04/2020
Buongiorno Dario le invio questo messaggio dato che come me è nato a LA SPEZIA
Sono Antonella una volontaria di una Pubblica Assistenza di Pitelli ossia una associazione di soccorso e assistenza alla popolazione, in cui vivo nel borgo più grande di La Spezia con 1300 abitanti.
La Pubblica Assistenza di Pitelli nel comune di La Spezia è nata nel mese di luglio 1897 un Ente che oggi ha 123 anni. Questo Ente svolge quotidianamente 365 giorni l'anno attività di emergenza a copertura sul territorio di La spezia ed altro con autoambulanze, effettuando 8300 servizi l’anno con volontari e dipendenti, preparati con corsi aggiornati di formazione sanitaria tutto ciò basato sulla Grande Volontà di Dare. Dare parte del proprio tempo libero dedicato al servizio del prossimo.
Tengo a precisare: siamo una Pubblica Assistenza NON una Croce Rossa c’è differenza fra le due per il motivo che noi P. A., non abbiamo nessuna sovvenzione da parte dello stato italiano, la Pubblica Assistenza, agli extra comunitari presta soccorso in ugual modo come per i cittadini italiani (premetto con tutti i rischi e pericoli a cui siamo esposti…) veniamo rimborsati da A. S. L. Spezzina € 25, 00 la chiamata e cent. 0. 84 a km. Per le emergenze /€ 14. 50 e Cent 0. 84 per i trasporti sanitari
Siamo noi che acquistiamo i dispositivi di protezione mascherine, guanti, tute, occhiali, igienizzanti, divise (350, 00 cad una), scarpe antinfortunistiche, ci paghiamo il carburante, estintori, mezzi come ambulanze o automediche, assicurazioni ecc…
Tutto questo senza i volontari non sarebbe possibile fare ciò che facciamo. Siamo NOI che a tutte le ore rispondiamo presente!!!
-alle chiamate di soccorso provenienti dalla c/o 118 di La Spezia
-alla guida delle ambulanze
-alla guida di automedica
-alle persone che necessitano di trasporto in strutture sanitarie
-al centralino
Le scrivo perché oggi in tempo di emergenza da covid-19, mentre tutti stanno a casa noi vestiti come corazzieri che neppure ci riconosciamo fra di noi, continuiamo la nostra dedizione a ciò che abbiamo promesso alla popolazione.
Noi spezzini sappiamo bene come si rema tutti dalla solita parte se vogliamo andare avanti, ma! Qualcuno rema contro. Il nostro avversario nemico è la burocrazia italiana i nostri politici: essendo un Ente P. A. non C. R. I., non abbiamo tutti i sostentamenti che ci necessitano, le banche non ci sostengono perché abbiamo una centrale rischi in negativo questo dovuto ai tassi alti che ci chiedono le banche, al ritardo dei nostri pagamenti da parte di A. S. L., si sono licenziati dei dipendenti che avevamo assunto proprio per ingrandire l’Ente così che assieme ai volontari garantivamo più servizi.
Abbiamo chiesto sostegno al nostro comune ma nulla di concreto visto che non siamo l’unica associazione sul territorio; ”se aiutiamo voi dovremmo aiutare tutte le associazioni”ovviamente lo ritengo giusto! ma, nello stesso modo.
Per avere liquidità abbiamo aperto un conto castelletto dove anticipiamo le nostre note di debito ricevendo subito l’80% con tassi altissimi spread applicato 8, 002000, senza contare che quando scadono la banca effettua un giroconto di addebito sul conto ordinario con aggiunta di interessi ecc..
Abbiamo chiesto alle Banche un mutuo (€ 200, 000, 00), per sistemare la nostra posizione economica, ma ci chiedono garanzie: gli proponiamo di ipotecare il palazzo di proprietà della Pubblica Assistenza di Pitelli ma, ci rispondono “no! avete la centrale rischi in negativo”.
Per far fronte alle spese che ha la nostra associazione ci siamo autofinanziati, ma capisce bene che facciamo fatica … non è semplice e quasi impossibile, visto che non siamo volontari milionari.
Così che ci vediamo costretti a chiudere un Ente che ha 123 anni.
Chiedo se può aiutarci in qualche modo a sostenere il nostro ente noi siamo disponibili anche ad accedere ad un mutuo pagandocelo.
La ringrazio quando leggerà questo messaggio, almeno qualcuno avrà speso un po’ del suo tempo per la mia Associazione.
Saluti
una volontaria che non vuol chiudere la sua
P. A.

Da: Antonella Bonatti

Venerdì 24 aprile 2020 10:36:18 Per: Myrta Merlino

Gent. ma Myrta buongiorno,
qui la situazione sta degenerando, nel senso che ancora oggi i politici non hanno ancora capito che non è più tempo di polemiche ne di propagande elettorali. Mi riferisco in particolar modo ai Meloni e Salvini e relativi accoliti e a qualcuno del movimento 5s e pd. ed includo anche qualche giornalista uno su tutti il sig. Feltri. Non si rendono ancora conto che questo loro modo di fare può e forse gia sta creando problemi di tipo sociale. La finiscano una volta per tutte. Ma mi rendo conto che il livello culturale dei politici di oggi è quello che è: molto di più di basso. Molto ma molto lontani sono i tempi in cui gli uomini politici sia di destra che di sinistra che di centro oltre alle loro, condivisibili o meno, idee politiche, avevano cultura e consapevolezza. Berlinguer, Moro, Andreotti, Cossiga, Almirante etc. etc. Mi rendo conto che è triste avere nostalgia di quella politica quindi pensa a come siamo ridotti.
Per finire, ancora non abbiamo sentito alcuna proposta da parte di nessuno dei parlamentari di riduzione dei loro compensi. Ed è "strano" che nemmeno i 5s lo abbiano proposto. Sarebbe il caso che qualcuno che cura i programmi televisivi di qualsiasi emittente glielo proponga o forse in questo caso è meglio stare zitti? Ai posteri l'ardua sentenza.
Grazie
Enzo

Da: Enzo

Venerdì 24 aprile 2020 10:29:56 Per: Gianluigi Paragone

Buon giorno Dott. Paragone,

mi chiamo Pepe Rigamonti sono un maestro di tennis e mi occupo oltre della pura didattica, anche di Tennis Management e corsi di formazione professionale. Ieri 23 aprile ho seguito con attenzione la trasmissione del Dott. Del Debbio e, se avessi avuto il "teletrasporto", mi sarei fatto catapultare nel suo studio quando si è parlato dei contributi per gli autonomi dei 600 euro e dei finanziamenti alle imprese.

Ho contatti periodici con centinaia di maestri di tennis e Associazioni Sportive che, in questo momento, si affidano a me per avere notizie e risposte in merito alla situazione contributi e finanziamenti.

1 - Contributo ai collaboratori sportivi

L' 80% di coloro che lavorano nelle Associazioni o Società sportive hanno compensi derivati da contratti di collaborazione, ovvero quelli in esenzione fiscale sotto la soglia dei 10000 euro e con applicazione della ritenuta di acconto per la parte eccedente tale soglia. Solo il 15 % sono partite IVA e il rimanente sono quelli che lavorano con prestazioni occasionali.

Detto questo, ad oggi "nessuno" di coloro che hanno i contratti di collaborazione e ribadisco "nessuno", malgrado aver inviato le domande tramite Sport e Salute già dal 7 aprile, ha ricevuto nulla. Il termine ultimo di presentazione è il 30 aprile, ma di "presentazione", non di "erogazione". Nessun politico ha detto che solo dopo questo termine sarebbe stato erogato il contributo. Sento politici ed anche giornalisti che parlano di contributo agli autonomi, come se esistessero solo le partite IVA, ma nessuno che parla della nostra posizione (non solo nel settore tennis), e non siamo pochi... Le partite IVA hanno ricevuto in buona parte il contributo, noi NO.

Altra situazione bizzarra: il DL del 20 marzo prevedeva l'erogazione del contributo a tutti i collaboratori sportivi... misteriosamente poi il Ministro dello Sport cominicava il 3 aprile con un video "a sorpresa" dicendo in modo molto ambiguo che il contributo da erogare andava in linea prioritaria a chi aveva un reddito dichiarato nel 2019 sotto i 10000 euro, senza specificare però se coloro che superavano questo reddito potevano accedere al contributo. Confusione totale... chi dichirava 9999 euro aveva il contributo mentre chi dichiarava 10001 euro no. Poi si viene a sapere, sempre in modo molto interpretativo e anche in questo caso confusionale, che tutti dovevano presentare la richiesta anche quelli "non prioritari". Quindi ci si chiede ; come, quando e a chi verrà erogato il contributo ?. .. è possibile, per una volta, avere certezze e non ??? e poi,. .. verranno erogati anche a noi collaboratori sportivi per il mese di aprile e maggio ? Per le partite IVA sembra di sì, ma per noi ?. .. sempre silenzio, abbandonati nei meandri della inadeguata comunicazione.

A quanto sembra noi nello sport non esistiamo, esiste solo il CALCIO. Comprendo l'importanza economica che rappresenta, ma per arrivare a livelli di "eccellenza" in tutti gli sport esistono i "gregari", quelli che lavorano in silenzio e danno modo alle "eccellenze" di esistere... NOI.

2 - Aiuti alle ASD e SSD sportive

Mi sono attivato per richiedere un finanaziamento alla banca per una Associazione Sportiva al fine di poter sosotenere le spese di riattivazione degli impianti sportivi, acquisto della terra rossa per rifacimento campi da tennis esterni, rifacimento dei campi, ecc.

In data 16 aprile la banca ci ha inviato la modulistica. Abbiamo compilato il modulo all. 4, allegando documenti di vario genere, da quelli personali a quelli Associativi (che tra l'altro già avevano perchè il rapporto bancario tra ASD e banca era già in essere da tempo). L'invio della documentazione con i documenti doveva tassativamente avvenire tramite PEC, anche se, come da indicazioni del DL, fino a 25000 euro era sufficente la posta elettronica normale.

Inviati i documenti e modulo di richiesta finanaziamento il 21 aprile ci arriva una email dalla banca nella quale si allegava un nuovo modulo specifico per le ASD e SSD che doveva essere compilato allegando altri documenti, tra cui quelli allegati in precedenza.

RISULTATO... ieri, ci arriva altra email dalla banca che testualmente diceva:

"Purtroppo non è possibile l'erogazione del finanaziamento perchè non previsto nel DL Liquidità.

DOMANDA... è normale tutto questo, ma soprattutto questo "benedetto" DL è così incomprensibile che nemmeno le banche lo sanno leggere ?

CONCLUDENDO... le ASD e SSD devono morire o faranno qualche cosa per farle sopravvivere ? Stiamo parlando di NO PROFIT !!!. Quando scopriranno che esistono anche queste forme di impresa ? e soprattutto si rendono conto che le ASD e SSd sono quelle che danno modo alla gente di fare sport, socializzare ed educare i giovani...

Sicuramente ci sono problematiche più importanti, ma ci sentiamo veramente esclusi da una politica che focalizza la sua attenzione solo sulle realtà evidenti e non considerano quelle "minori" che poi alla fine hanno il loro importante "perchè".

Grazie e spero di ricevere un suo conforto e riscontro.

Pepe Rigamonti

cell. 347. -------

Da: Pepe Rigamonti

Venerdì 24 aprile 2020 10:23:23 Per: Giuseppe Conte

Salve, Sig. Presidente, volevo chiederle se le spiagge e i campeggi balneari per luglio e agosto saranno aperti. Sperando di poter andare in ferie a luglio, almeno nella mia regione. In attesa di una sua risposta Cordiali saluti.

Da: Simona Lorenzo

Venerdì 24 aprile 2020 10:23:01 Per: Bruno Vespa

Buongiorno, premetto che seguo la sua trasmissione da anni. Oggi sono qui a scriverle perché mi sento abbandonata dalle istituzioni e non solo. Ad oggi non ho sentito in nessuna trasmissione compresa la sua parlare di tutte le persone compresa me che si trovano fuori sede e che non possono fare ritorno nella propria casa. Pensate a riaprire le Regioni per l'economia ed è giusto, ma nel frattempo noi ospiti altrove ed in serie difficoltà non solo economiche ma soprattutto psicologiche ci avete pensato? Credo proprio di no. Neanche ci menzionate. Spero che lei Sig. Vespa ne parli almeno non ci sentiamo abbandonati e dimenticati. Grazie e le auguro una buona giornata. Silvia Scire

Da: Silvia Scire

Venerdì 24 aprile 2020 10:17:31 Per: Mario Giordano

Buongiorno Mario

sono un piccolo imprenditore che non sa più cosa fare. In famiglia siamo i tre io, mia moglie Silvia e mia figlia Cecilia
Da lunedì sono in isolamento cautelare in quanto sospetto covid ed insieme a me di conseguenza mia moglie e mia figlia che per fortuna stanno bene
Purtroppo abitiamo in un appartamento piccolo e separare i locali avendo per esempio un unico bagno è impossibile
Non abbiamo ricevuto dallo stato ancora nessun aiuto ne i 600 € ne la cassa integrazione sia di mia moglie che di mia figlia che lavora in una gelateria
Il fatturato di aprire si è azzerato ma ironia della sorte ho dovuto pagare i contributi di Marzo e non sono riuscito a pagare L iva che mi spettava in quanto per non pagarli avrei dovuto dimostrare la perdita del 30% del fatturato calcolato sui primi tre mesi dell’anno rispetto al 2019! !
Ma io non ho liquidità ad aprile ed è ovvio che difficilmente si rientra in quei parametri
Del finanziamento, ho inviato tutta la pratica non ho notizie e a fine mese non riuscirò a pagare stipendi e fornitori
Inoltre non so quando mi faranno un tampone e nell’attesa devo restare a casa e non lavorare
Così non va bene siamo allo stremo e non sappiamo come fare
Roberto Chiara

Da: Roberto Chiara

Venerdì 24 aprile 2020 10:15:27 Per: Barbara Palombelli

Pitelli 24/04/2020
Buongiorno Barbara
Sono Antonella una volontaria di una Pubblica Assistenza di Pitelli ossia una associazione di soccorso e assistenza alla popolazione, in cui vivo nel borgo più grande di La Spezia con 1300 abitanti.
La Pubblica Assistenza di Pitelli nel comune di La Spezia è nata nel mese di luglio 1897 un Ente che oggi ha 123 anni. Questo Ente svolge quotidianamente 365 giorni all’anno attività di emergenza a copertura sul territorio di La spezia ed altro con autoambulanze, effettuando 8300 servizi l’anno con volontari e dipendenti, preparati con corsi aggiornati di formazione sanitaria tutto ciò basato sulla Grande Volontà di Dare. Dare parte del proprio tempo libero dedicato al servizio del prossimo.
Tengo a precisare: siamo una Pubblica Assistenza NON una Croce Rossa c’è differenza fra le due per il motivo che noi P. A., non abbiamo nessuna sovvenzione da parte dello stato italiano, la Pubblica Assistenza, agli extra comunitari presta soccorso in ugual modo come per i cittadini italiani (premetto con tutti i rischi e pericoli a cui siamo esposti…) veniamo rimborsati da asl Spezzina € 25, 00 la chiamata e cent. 0. 84 a km. Per le emergenze /€ 14. 50 e Cent 0. 84 per i trasporti sanitari
Siamo noi che acquistiamo i dispositivi di protezione mascherine, guanti, tute, occhiali, igienizzanti, divise (350, 00 cad una), scarpe antinfortunistiche, ci paghiamo il carburante, estintori, mezzi come ambulanze o automediche, assicurazioni ecc…
Tutto questo senza i volontari non sarebbe possibile fare ciò che facciamo. Siamo NOI che a tutte le ore rispondiamo presente!!!
-alle chiamate di soccorso provenienti dalla c/o 118 di La Spezia
-alla guida delle ambulanze
-alla guida di automedica
-alle persone che necessitano di trasporto in strutture sanitarie
-al centralino
Le scrivo perché oggi in tempo di emergenza da covid-19, mentre tutti stanno a casa noi vestiti come corazzieri che neppure ci riconosciamo fra di noi, continuiamo la nostra dedizione a ciò che abbiamo promesso alla popolazione.
Noi spezzini sappiamo bene come si rema tutti dalla solita parte se vogliamo andare avanti, ma! Qualcuno rema contro. Il nostro avversario nemico è la burocrazia italiana i nostri politici: essendo un Ente P. A. non C. R. I., non abbiamo tutti i sostentamenti che ci necessitano, le banche non ci sostengono perché abbiamo una centrale rischi in negativo questo dovuto ai tassi alti che ci chiedono le banche, al ritardo dei nostri pagamenti da parte di A. S. L., si sono licenziati dei dipendenti che avevamo assunto proprio per ingrandire l’Ente così che assieme ai volontari garantivamo più servizi.
Abbiamo chiesto sostegno al nostro comune ma nulla di concreto visto che non siamo l’unica associazione sul territorio; ”se aiutiamo voi dovremmo aiutare tutte le associazioni”ovviamente lo ritengo giusto! ma, nello stesso modo.
Per avere liquidità abbiamo aperto un conto castelletto dove anticipiamo le nostre note di debito ricevendo subito l’80% con tassi altissimi spread applicato 8, 002000, senza contare che quando scadono la banca effettua un giroconto di addebito sul conto ordinario con aggiunta di interessi ecc..
Abbiamo chiesto alle Banche un mutuo (€ 200, 000, 00), per sistemare la nostra posizione economica, ma ci chiedono garanzie: gli proponiamo di ipotecare il palazzo di proprietà della Pubblica Assistenza di Pitelli ma, ci rispondono “no! avete la centrale rischi in negativo”.
Per far fronte alle spese che ha la nostra associazione ci siamo autofinanziati, ma capisce bene che facciamo fatica … non è semplice e quasi impossibile, visto che non siamo volontari milionari.
Così che ci vediamo costretti a chiudere un Ente che ha 123 anni.
Chiedo se può aiutarci in qualche modo a sostenere il nostro ente noi siamo disponibili anche ad accedere ad un mutuo pagandocelo.
La ringrazio Dott. ssa quando leggerà questo messaggio, almeno qualcuno avrà speso un po’ del suo tempo per la mia Associazione.
Saluti
una volontaria che non vuol chiudere la sua
P. A.

Da: Antonella Bonatti