Vincenzo Di Michele
Biografia
Vincenzo Di Michele nasce a Roma: dopo essersi iscritto all'Università La Sapienza della sua città, si laurea in Scienze Politiche e intraprende la carriera di giornalista. Nel 2006 scrive per Firenze Atheneum il volume "La famiglia di fatto". In questo libro prende in esame e analizza le diverse problematiche di carattere sociale ed economico legate alla convivenza more uxorio, tra cui quella relativa all'abitazione comune e la tutela dei beni nel caso della morte di uno dei due membri della coppia.
Vincenzo Di Michele è autore del libro "Io Prigioniero in Russia" (OLTRE 55.000 COPIE). Vincitore di numerosi premi per la preziosa testimonianza storica e per vita alpina. Ne parliamo in modo più ampio nell'ultimo paragrafo di questa biografia.
Il libro in memoria del padre
Nel 2008 scrive un libro in memoria di Alfonso, suo padre, intitolato "Io, prigioniero in Russia", che viene pubblicato da Maremmi Editorie. Questo lavoro permette a Vincenzo Di Michele di ricevere un ringraziamento da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per l'importante testimonianza storica fornita.
Il volume, che è tratto dal diario di Alfonso Di Michele, originario di un piccolo paesino situato alle pendici del Gran Sasso, racconta la sua esperienza durante il conflitto bellico in Russia nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Nel 2009 vale a Vincenzo il premio di cultura e vita alpina intitolato al Gen. Div. Amedeo De Cia, che gli viene assegnato per la cura e l'attenzione mostrate nell'opera letteraria. Riceve inoltre il premio Baiocco Speciale per la memoria storica.
Vincenzo Di Michele negli anni 2010
Nel 2010 "Io, prigioniero in Russia" viene distribuito dal quotidiano "La Stampa", arrivando a superare la quota delle 50mila copie vendute. Partecipa inoltre al concorso letterario Giovanni Gronchi di Pontedera, arrivando sul podio.
La sensibilità alla sicurezza stradale
Nello stesso anno Vincenzo Di Michele pubblica con Curiosando Editore il volume "Guidare oggi", che include nozioni di guida. Si tratta di un manuale che affronta i problemi stradali più insoliti e tratta temi di cui si sa poco, come il trasporto dei bambini su due ruote, il trasporto delle imbarcazioni su strada e le norme da rispettare per la circolazione dei camper.
Il libro è dedicato a Manuele Murgia, nipote dello scrittore, morto proprio in seguito a un incidente stradale. L'opera riceve l'encomio di Altero Matteoli, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, oltre a beneficiare della partecipazione attiva di Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, presidente dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada.
Un libro su Mussolini
Le fatiche letterarie di Vincenzo Di Michele, in ogni caso, non si esauriscono. Nel 2011 è la volta di "Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso", che si presenta come un'importante e impegnativa inchiesta storica relativa alla prigionia del Duce presso il Campo Imperatore, che da sempre ha interrogato gli storici.
Nessuno, infatti, ha mai potuto conoscere in maniera approfondita le intenzioni di Badoglio rispetto al destino di Mussolini in quei giorni: la documentazione ricavata dagli archivi di Stato e da fonti giornalistiche dell'epoca permette a Di Michele di riscrivere parzialmente le cronache e le storie del tempo, anche con il contributo diretto di testimoni viventi all'epoca, per un resoconto storico accurato.
Se revisionismo significa ritornare indietro nell'analisi storica con nuovi elementi , con altre prove e soprattutto con ponderate riflessioni senza pregiudizi ideologici e/o di parte dico e affermo: sono un revisionista. Alla resa dei conti: "La storia non la fanno i vincitori"; ecco perché sono un revisionista.
Pino Wilson
Nella primavera del 2013, lo scrittore romano dà alle stampe il libro "Pino Wilson - Vero capitano d'altri tempi". Il volume, edito da Fernandel, è una biografia del calciatore della Lazio Giuseppe Wilson, uno dei più presenti in maglia biancoceleste con più di quattrocento partite disputate.
Come sciogliere un matrimonio alla Sacra Rota
Sempre con Fernandel, nell'estate del 2014 Di Michele pubblica "Come sciogliere un matrimonio alla Sacra Rota", saggio che vuole essere un'inchiesta ad ampio raggio sulle modalità di scioglimento dei matrimoni religiosi nei tribunali ecclesiastici, con un attento esame dei presupposti che consentono di ritenere il matrimonio non valido e delle spese che devono essere affrontate per raggiungere questo obiettivo.
In questo libro, che menziona il patrocinio gratuito che viene messo a disposizione di chi non può contare su redditi significativi e gli oneri aggiuntivi da versare al Tribunale della Rota Romana, si affronta anche il tema della cessazione del sostegno economico per l'ex coniuge, dal momento che l'annullamento religioso diventa effettivo anche dal punto di vista civile. In più, si nota come tale possibilità non sia concessa unicamente ai personaggi famosi e alle autorità più importanti, smentendo la convinzione che rappresenti una sorta di divorzio per vip.
"Come sciogliere un matrimonio alla Sacra Rota" propone casi documentati con oltre trenta vicende di persone che, dopo aver scoperto l'omosessualità, la gelosia, l'infedeltà, i comportamenti sessuali trasgressivi, l'impotenza, il maschilismo, la ninfomania, l'immaturità o altri vizi del partner nel corso della propria relazione coniugale, hanno deciso di chiedere e hanno ottenuto lo scioglimento del matrimonio in sede giudiziale, tale da determinarne anche lo scioglimento in ambito civile, tramite il procedimento di delibazione.
L'ultimo segreto di Mussolini
L'anno seguente, nel 2015, Di Michele torna a occuparsi di Benito Mussolini con il libro edito da Il Cerchio "L'ultimo segreto di Mussolini", in cui espone una tesi revisionista relativa all'Operazione Quercia andata in scena il 12 settembre del 1943 dalla quale derivò la liberazione a Campo Imperatore del Duce. Nel volume si fa riferimento a un accordo tenuto segreto tra i tedeschi e il governo italiano, di cui Di Michele parla anche nella versione in inglese del libro, "The last secret of Mussolini - The undercounter pact between Badoglio and the German".
Cefalonia. Un romanzo biografico
Nel 2017 lo scrittore romano torna in libreria, sempre per Il Cerchio: questa volta il volume pubblicato si intitola "Cefalonia, io e la mia storia".
Non un saggio, come nelle esperienze passate, ma un romanzo biografico in cui l'autore racconta i giorni del mese di settembre del 1943 a partire dalla strage di Cefalonia, con la tragedia che coinvolse i militari italiani che facevano parte della divisione Acqui.
Non credo che l'eccidio di Cefalonia fu significativo in quei tempi nel senso della creazione di una coscienza nazionale. Con il tempo però divenne un simbolo effettivo tanto è che si è parlato anche degli eroi di Cefalonia che furono immolati in nome della Resistenza e quindi consacrati nel corso degli anni come i salvatori della nuova Patria.
Il libro, tra l'altro, propone testimonianze su quei fatti e su ciò che avvenne dopo lo sterminio messo in atto dai tedeschi.
Un libro sugli animali e il loro ingiusto sacrificio nelle guerre
Pubblica un nuovo libro nel 2019, dal titolo "Animali in guerra vittime innocenti", in cui Vincenzo Di Michele racconta le barbare uccisioni nella I e II Guerra Mondiale di cani, cavalli, gatti, muli, piccioni e tanti altri animali.
Un rinnovato interesse per la campagna di Russia
Sempre nel 2019 il suo libro "Io prigioniero in Russia" è stato inserito nella collana del gruppo Gedi intitolata "La biblioteca degli alpini".
È stato inoltre venduto in allegato ai quotidiani: La Repubblica; La Stampa; Il Secolo XIX; Il Tirreno; La Tribuna di Treviso; Il Mattino di Padova; Il Messaggero Veneto; La Nuova Ferrara; La Gazzetta di Reggio; La Provincia Pavese; La Gazzetta di Mantova; la Gazzetta di Modena, Il Corriere delle Alpi; La nuova di Venezia e Mestre; La Sentinella del Canavese; Il Piccolo.
Alla ricerca dei dispersi in guerra
Nel 2020 Vincenzo Di Michele esordisce con il suo primo libro autopubblicato. Si tratta di un libro sui dispersi in guerra e la storia delle famiglie italiane nel dopoguerra, dal titolo Alla ricerca dei dispersi in guerra.
In questo nuovo lavoro, Di Michele narra la sua storia e quella di molte altre famiglie nella ricerca affannosa dei dispersi durante il secondo conflitto mondiale. Dal fronte greco a El Alamein, dalla ritirata di Russia a Nikolaevka, da Tobruk al fronte jugoslavo, fino all'eccidio di Cefalonia, Vincenzo racconta vicende di donne, bambini, genitori, fratelli e figli, che sono rimasti per anni e anni ad aspettare invano il loro Caro.
Queste vicende pur non essendo mai state riportate nei resoconti storici, sono state scritte però giorno dopo giorno nel cuore di moltissime persone che altro non hanno potuto fare altro se non tramandare di padre in figlio il proprio dramma familiare.
Grazie alle testimonianze dei reduci sono anche narrate le esperienze vissute dai prigionieri italiani in Russia nei campi di concentramento:da Suzdal a Tambov, da Mičurinsk a Nekrilovo, da Oranki a Krinovaja, fino ai campi di prigionia di Tashkent e Pakta Aral nelle regioni del Kazakistan e Uzbekistan.
Io prigioniero in Russia Oltre 55.000 copie vendute e vincitore di premi storici "Nuova edizione Vincenzo Di Michele"
Nel 2020 pubblica con edizioni Vincenzo Di Michele il libro "Io prigioniero in Russia". Nel 2021 l'opera conta oltre 55.000 copie vendute . Il libro è vincitore di numerosi premi storici.
Gennaio 1943: Il mio ingresso al Campo di prigionia di TAMBOV.
Se avessero scritto su un cartello all’ingresso di quel maledetto lager,“Benvenuti all’inferno”, la realtà non sarebbe poi stata tanto diversa. Nel periodo della mia permanenza a Tambov, che va da gennaio 1943 a maggio del 1943, si riscontrò un tasso di mortalità del 90%. Detto in parole povere, ogni cento uomini che entrarono in quel campo, solo dieci e abbastanza malconci rimasero indenni. “E anche io, malgrado tue le disavventure, sono stato tra quei fortunati baciati dalla sorte”.
Le scomode verità nascoste nella Seconda Guerra Mondiale: il libro del 2024
Nel febbraio del 2024 esce il nuovo libro di Vincenzo Di Michele, intitolato "Le scomode verità nascoste nella II Guerra Mondiale".
Durante il secondo conflitto mondiale, i militari erano tenuti a utilizzare il profilattico e a ricevere cure mediche, compresa una soluzione disinfettante iniettata nelle parti intime. Le donne, al contrario, venivano considerate solo oggetti da sfruttare e non solo, nei loro confronti si commisero dei veri e propri crimini di guerra.
Invece, nel massacro degli ebrei, l'intero popolo tedesco chinò la testa e fece finta di non vedere mentre i soldati del Führer si giustificarono vilmente dicendo:
"Stavo solo obbedendo agli ordini".
Ma la vera vergogna della storia, fu il lancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Una decisione questa: imprudente, premeditata e del tutto sciagurata da parte del governo americano. Infatti, proprio quest’ultimo non volle ascoltare ragioni di nessun tipo e nei fatti, prevalse la sua scelta su una vasta maggioranza di individui ragionevoli, compresi scienziati e illustri personalità che, avevano espresso pareri contrari e nel contempo avevano proposto valide alternative pur di evitare il massacro.
Infine, altre verità scomode, tra cui la scomparsa dello scienziato italiano Ettore Majorana, che aveva compreso il grave pericolo rappresentato dalla nuova arma atomica, fino alla complicità degli Stati Uniti nella fuga dei criminali nazisti, inclusi i loro scienziati. Infatti, l'impiego di questi ultimi da parte degli Stati Uniti è stato effettivamente uno strumento nella lotta imminente tra i due blocchi degli USA e dell'URSS nell'era della guerra fredda.
Frasi di Vincenzo Di Michele
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Biografieonline non ha contatti diretti con Vincenzo Di Michele. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Vincenzo Di Michele.
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