Messaggi e commenti per Alberto Angela - pagina 7
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Frasi di Alberto Angela
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Alberto Angela. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Alberto Angela.
Domenica 9 gennaio 2022 19:10:24
Napoli e d'intorni
Dott. Angela grazie per aver evidenziato le luci di arte, storia, bellezze naturali di cui vado fiero e non solo le ombre che come Napoli altre realtà hanno, non come un certo Saviano capace solo di denigrare questo territorio, ricavando solo per se stesso benefici valorizzando il MALE., come fonte di vita di questo territorio.. NON é COSI. anche perché il messaggio che si da ai giovani è errato ed una persona di cultura dovrebbe saperlo, e certi programmi televisivi NON andrebbero trasmessi da tv nazionali, cosi facendo si "invitano" i giovani alla violenza dove tutto è lecito. Cordiali saluti.
Sabato 8 gennaio 2022 09:14:33
Una richiesta di aiuto da Siracusa
ps: //www. -------. com-------379/
Una richiesta urgente e disperata dai cittadini di Siracusa. Come se lei fosse l'unica speranza, le rivolgiamo una richiesta di aiuto per la "Pillirina", una meravigliosa parte della costa del Plemmirio, che si affaccia sulla punta di Ortigia, luogo pulsante di storia e natura, per noi tutti luogo dell'anima viva della. nostra città. Rischia da anni ormai di essere privatizzata, e tutti gli sforzi, le manifestazioni, i concerti, le fatiche, per salvarlo, si stanno rivelando inutili. Chiediamo in un coro di disperazione aiuto a chi ha professionalità, passione, notorietà e a lei che ormai è entrato nei nostri cuori come un moderno eroe, cantore, della parte più bella del nostro territorio e del nostro patrimonio. Grazie
Mercoledì 5 gennaio 2022 19:28:53
Imprecisioni puntata Lago Maggiore
Buonasera Sig. Alberto Angela, ieri sera (martedì 04.01.2022) ho assistito alla puntata Meraviglie-Dalle isole del Lago Maggiore alle magnifiche atmosfere di Siracusa ed ho notato alcuni errori da lei citati. Io abito ad Omegna, sul Lago d'Orta, ad "un tiro di schioppo" dal Lago Maggiore e sentir dire che il Fiume Toce ed il Ticino sono "EMISSARI" del Verbano, mi ha lasciato perplesso, oltretutto sentito da lei... Allora credo sia il caso di mettere i fiumi al posto che spetta loro: il Fiume Toce è un IMMISSARIO del Lago Maggiore, come il Fiume TIcino è sia IMMISSARIO (nasce a Nord nel Canton Ticino...) che (unico!) EMISSARIO! Spero che il mio scrivere le possa essere stato d'aiuto per un prossimo suo lavoro, chissà, forse nel nostro stupendo "paradise" (il Lago d'Orta s'intende...) Buon anno!
Lunedì 3 gennaio 2022 20:40:38
Caro Alberto sono una sua fans 🤩desidero parlarle... riesce a realizzare il mio sogno???
Mercoledì 29 dicembre 2021 23:34:22
Alla cortese. att di chi disprezza i commenti altrui
Dedicato alla signora Didi di Firenze, che senza informarsi mette pure in dubbio delle precisazioni che sono dovute, uno, per chi come me è nato in questa città e abita da una vita nei suoi sobborghi, due, perché per una seria professionalità la preparazione per illustrare ad un vasto pubblico quanto di bello ha il nostro paese non può lasciare spazio a degli errori così banali. Tre, pensavo abitassimo in una repubblica dove una volta esisteva libertà di pensiero e di parola, ma ahimè arrivo a constatare che pure su questo spazio, che dovrebbe essere riservato per esprimere delle libere opinioni sul professionista e sul suo operato, elogi o critiche che siano, che devono essere entrambi costruttivi, si è ridotto purtroppo ad uno spazio dove si va perfino ad offendere gli altri perché non la si pensa in egual maniera! E io sarei la meschina! Che piccola mente!
Mercoledì 29 dicembre 2021 22:58:48
Libro "Amerigo Vespucci e la moglie sivigliana Maria Cerezo"
Gent. mo Dott. Alberto Angela,
inutili sono i complimenti che già riceve da tutti i connazionali nel mondo, vorrei solo informarla, se non già a conoscenza che è stato tradotto dallo spagnolo un romanzo, un aspetto sconosciuto, sulla vita privata di Amerigo Vespucci, la sua notorietà grazie alla futuro moglie Maria Cerezo.
SINOSSI:
Sebbene siano trascorsi oltre 500 anni dalla scoperta dell’America, questo
romanzo ci permette di percorrere le strade della Siviglia del XVI secolo,
grazie a María Cerezo, la moglie di Amerigo Vespucci, conosciuta nella
giovinezza come la “vedova vergine”.
Attraverso le vite dei personaggi, conosceremo i problemi legati alla
schiavitù e il subdolo agire della Santa Inquisizione, e scopriremo perché
l’appassionante e travolgente storia d’amore tra Amerigo e María fu
contrastata per anni, prima che i due potessero giungere al coronamento del
loro tanto ambito quanto desiderato matrimonio. Inoltre verranno narrate
anche molte curiosità e aneddoti su Siviglia, sulla sua imponente e
magnifica cattedrale gotica e sulla mitica “Torre del Oro”.
Giunto a Siviglia in veste di agente generale della famiglia Medici di
Firenze, Amerigo Vespucci non solo seguì i floridi sviluppi commerciali
che si realizzavano in città, ma realizzò anche il suo primo viaggio verso le
Indie, ribattezzate poi America grazie ai cartografi che decisero di rendergli
omaggio. Con il passare del tempo, ne seguirono anche altri, tanto che il 22
marzo 1508 il navigatore fiorentino venne nominato “Pilota Mayor” dal re
Ferdinando il Cattolico, che lo mise a capo della “Casa della Contratación”
di Siviglia, dove insegnava agli studenti marinai, futuri ammiragli della
Corona Spagnola, l’uso dell’astrolabio e del quadrante, gli strumenti che gli
avevano permesso di determinare con certezza l’esistenza del Nuovo
Mondo. Tutto ciò gli fu possibile grazie all’ausilio incondizionato di María Cerezo, la futura moglie, che seguiva alla lettera le sue istruzioni quando si
doveva assentare, con piena soddisfazione della famiglia Medici per i buoni
affari che era ben capace di condurre.
Colombo, al tempo conosciuto da tutti con il nome di “El Almirante”, era
convinto di aver scoperto una nuova rotta per raggiungere le Indie
Occidentali, ma Vespucci presto si rese conto che le coste raggiunte
appartenevano a un nuovo continente. Colombo, però, non volle mai
ascoltarlo, nemmeno dopo che ebbe disegnato varie mappe per la famiglia
Medici.
Quale ruolo ebbe Giovanni Vespucci, il nipote di Amerigo? Perché
Catalina Cerezo, la sorella di María e cognata di Amerigo, non si sposò
mai? A quei tempi si diceva che Amerigo fosse il padre di Juan e di Juana, i
due piccoli schiavi che vivevano nella sua casa; Amerigo ebbe forse dei
figli da María? Ma, soprattutto, dove fu seppellito?
Le pagine di questo romanzo chiariscono alcuni dubbi relativi a molti dei
personaggi in gioco o per lo meno tentano di dare una risposta a molti
interrogativi che ancora non ne hanno una.
Accompagnando Amerigo e María nelle loro vicissitudine quotidiane,
viaggeremo anche nella Firenze di quei tempi e navigheremo il maestoso
quanto temibile fiume Guadalquivir, per raggiungere l’antichissima città di
Cadice, camminare per le sue strade e conoscere la storia di una delle urbi
più antiche di tutto il Mediterraneo. Ci avvicineremo anche al paese di Dos
Hermanas, dove si trovava la tenuta dei Cerezo, mentre molte altre storie ci
faranno sorridere, emozionare e perfino arrossire.
Francesco Quirico
Casablanca
------- (anche whatApp)
Mercoledì 29 dicembre 2021 21:43:26
Meraviglie del 28 dicembre: le Castella sullo Ionio, non sul Tirreno
La località “le Castella”; si trova sullo Ionio, vicino a Crotone, dove sono nata, non sul Tirreno come affermato dalla voce narrante.
Mi dispiace per il grossolano errore. Potreste rettificare? Mi farebbe piacere, come a tutti i calabresi.
Buon lavoro e complimenti per la trasmissione
Susanna Varano
Mercoledì 29 dicembre 2021 21:10:45
S. Croce
Buona sera Sig. Angela, non so se avrà mai modo di leggere questo mio messaggio oppure l'altro che vorrei commentare.
Ad ogni modo ho proprio sentito il desiderio di esprimere ciò che mi viene di getto.
Ho visto molte puntate dei vostri programmi.
Lei e suo padre, oltre ad ammirazione professionale destate anche molta tenerezza.
Si hanno di fronte agli occhi due generazioni e la meravigliosa sensazione che sia possibile trasmettere qualcosa di importante di padre in figlio. Nel rispetto reciproco una bellissima continuità, ciascuno con la propria personalità e con lo stesso impegno.
Per questo mi chiedo come si possa essere così puntigliosi e sprezzanti da non spendere una parola di gratitudine.
Tra tutti i modi possibili di far presente una imprecisione, sempre che ci sia, il più brutto!
La signora si è espressa così...
"Puntata del 28 12. Parlando di Lucca ha detto che il 13 settembre è S. Croce, ma ha sbagliato. S. Croce si festeggia il 14 di settembre, come da tradizione. La sera prima, cioè il 13 c'è la messa solenne con processione bellissima che trasporta il Volto Santo da S. Frediano al duomo, ma la festa di S. Croce è il 14. Non fate queste gaffe! Grazie
Annalisa da Lucca"
Mi dissocio nella maniera più assoluta.
In ogni possibile sfumatura del messaggio della signora.
Poteva dirlo affettuosamente.
E soprattutto è triste vedere tanta ingratitudine.
Cosa potrà mai apprezzare della sua bella città questa signora, se non ha abbastanza occhi e cuore per chi mette l'anima e tutto il proprio impegno al nostro servizio...
Grazie per tutto!
Didi da Firenze
Mercoledì 29 dicembre 2021 16:54:45
Di quale bellezza parliamo
Buonasera sig Angela,
abito a Napoli da sempre (tranne qualche anno a Roma), mi piace la mia città e la ringrazio per l'attenzione che lei ci dedica, ma purtroppo Napoli non è solo bellezza. C'è una rassegnazione diffusa verso i disservizi che detesto.. Non mi piace lodare una città solo per i meriti che non sono i nostri, ma solo di chi ci ha vissuto prima di noi!
Abito in una strada vicino Castel Sant'Elmo, dove solo i furgoni più piccoli per la raccolta della carta possono entrare... da circa 20 giorni carta e cartoni tutti a terra (tra poco arriveranno al 1° piano).
Allora di quale bellezza parliamo, se niente e merito nostro?
Un luogo insolito