Messaggi e commenti per Corrado Augias - pagina 29

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Frasi di Corrado Augias

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Biografieonline non ha contatti diretti con Corrado Augias. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Corrado Augias.

Venerdì 22 gennaio 2021 12:17:18

Romagnoli campagnoli duri e forti


Sto Arrivando!


Gentile Augias,
stamattina mi sono alzato pieno di risposte alle tante aspettative che mi sono costruito: delusione, non è cambiato nulla dai giorni precedenti.
Sono sicuro che sconfiggeremo il virus e le tante minacce planetarie: noi romagnoli campagnoli siamo duri e forti e ci vuole molto di più per farci perdere il gusto alla vita. Porgo un sentito saluto a tutti gli italiani ;
" forza compagni", avrei detto a gran voce qualche decennio fa, ora dico " coraggio amici, andiamo avanti ", siamo forti ": facciamo quello che si deve fare e diventeremo grandi.
bellinazzo arrigo

Mercoledì 20 gennaio 2021 18:00:34

Gentile signor Corrado, Lei da parte mia è persona molto stimata, posso capire che Lei è un uomo di sinistra è sono sicuro che coltiva ancora i suoi ideali, legittimi, però non sono d'accordo quando ricevendo delle domande sulla destra pare che Le facciano vedere il diavolo. Lei non è d'accordo con me che ci sono stati e ci saranno uomini sia di dx che di sx che propongono od attuano idee o programmi buoni? a prescindere se usano morali religiose o laiche?
La saluto e Le auguro ogni bene.

Mercoledì 20 gennaio 2021 02:13:47

Voce Presidente Giuseppe Conte


Gentile Augias,
ho sentito che trova sgradevole la voce del Presidente Conte e mediocri i contenuti dei suoi interventi. Niente di originale; è in linea con molti suoi colleghi, come lei, pieni di sé. Per fortuna che la maggioranza degli italiani la pensi diversamente. Non solo apprezza questo Presidente del Consiglio, ma lo ama e lo ama, nonostante che stampa, TV e la potenza della Mediaset, facciano di tutto per demolirlo.

Martedì 19 gennaio 2021 22:15:19

Gentile dott. Augias la sto seguendo nel suo intervento a " Cartabianca". Devo esprimerle il mio forte disappunto alla sua idea che un presidente della repubblica di destra sarebbe una sciagura per l' Italia. Le ricordo che qualsiasi presidente venga eletto, DEVE rispettare la costituzione italiana. Cerchi di essere più equo almeno in Tv
distinti saluti

Sabato 16 gennaio 2021 11:50:19

Buongiorno,
l'associazione Controchiave, sarebbe lieta di poterla contattare per verificare la possibilità di un suo intervento durante la Festa per la Cultura che quest'anno compie 30 anni.
Sarebbe bello poterla ospitare per condividere le sue riflessioni sul periodo attuale.
Può contattarmi al 335------- o alla email -------
un caro saluto
Luigi Contarino

Venerdì 15 gennaio 2021 23:52:28

Profilo Renzi


Come sempre, con poche parole ha inquadrato perfettamente il personaggio.
Mi ritrovo nel percorso politico che anch'io ho seguito, e nel quale ho creduto, nonostante la mia provenienza da destra liberale,
Ho votato anch'io si al referendum, ed il giorno dopo la nostra sconfitta ho postato "
TUTTI QUELLI CHE HANNO VOTATO NO HANNO CONTRIBUITO AL RITORNO DI BERLUSCONI O CHI X ESSO.
PER I PROSSIMI 10 ANNI NON LAMENTATEVI !

Venerdì 15 gennaio 2021 17:23:45

Suoi richiami al messaggio evangelico


Riflessioni


Es. Dr. Augias, avendo seguito anche il suo ultimo intervento a TV/3, apprezzo e condivido il suo commento sulla "irresponsabilità" di Rensi, nonchè il suo riferimento alla "psicologia" del soggetto. Ciò che agita il "profondo" nelle manifestazioni di narcisismo, intemperanza e protagonismo, potrebbe essere oggetto di indagine della psicanalisi.. Ciò pur trattandosi di persona dotata di intelligenza e vivacità anche culturale con radici nella tradizione e luminosità fiorentina. Ho l'impressione che abbia sbagliato i calcoli, non badando agli "imprevisti" che lo potrebbero avvicinare all'errore di Salvini quando, con la baldanza deii consensi, mancanti a Renzi, pensò di potersi rendere padrone dell'intero scenario pollitico, provocando la crisi che lo portò ad essere "tagliato fuori". ______________ -
La restituzione alla Francia della "benemerenza" ricevuta in passato, è un "segnale forte" che le rende onore e servirà d'insegnamento alle generazioni presenti e future: la "prassi" è e rimane il banco di prova della coerenza oggettiva del pensiero. ___________________ -
A proposito dei suoi richiami al messaggio evangelico, mi sento in qualche modo chiamato in causa per la mia persistente e longeva attenzione all'insegnamento pervenutoci. Voglio sperare che anche lei, come me, riproponga i passi evangelici guardando all'Aldiqua, evitando la trappola delle manipolazioni dell'Aldilà che di fatto rinviano al "premio ultraterreno" ogni riparazione contro ingiustizie e disuguaglianze. L'"Esserci" di Sartre ne restrebbe offeso e lo stesso "nocciolo" dellla predicazione di Gesù di Nazareth, contro le ingiustizie e le disuguaglianze del suo tempo, a favore degli emarginati e dei poveri di allora, perderebbe ogni carica del "Tu devi" di memoria kantiana. Tra i passi da lei citati manca uno dei più importanti: "Beati coloro che hanno fame e sete di guistizia". Tale mesaggio, facente parte del "discorso delle beatitudini", se non vado errato, è presente in Matteo e non in Luca. Forse la sua "omissione" è dovuta ad una valutazione di maggiore attendibilità del secondo A. ?
Certo è che riflettendo sull'isegnamento di Gesù, liberato dai dogmi, dalle istanze escatologiche dei suoi commentatori, dal finalismo teologico ultraterreno, non risulterebbe azzardato considerarne la "vicinanza" alle istanze del Socialismo, non di quello "reale", ma di quello della tradizione più nobile che dà risalto alle centralità dell'uomo, alla sua dignità e libertà, sì come insegnano "I diritti universali" e la ns. Carta repubblicana.. Per noi che siamo avanti con gli anni, torna in mente anche il ricordo di Dossetti, di Lercaro, di La Pira, e di quella corrente per la quale il messaggio evangelico risultava prassi quotidiana. Con ciò senza negarsi all'incontro con l'analisi marxista dellle "strutture". e delle "sovrastrutture". ________________________- Il suo ultimo intervento a TV/3, ha toccatto anche un mio "tasto sensibile" ricordando le penurie del passato, quando con la madre, armato di coltellino, andava per la campagna a raccogliere verdure.. Io, vivendo allorra, in un paesino della Calabria, ho conosciuto il mondo contadino e la pratica a cui lei ha fatto cenno. Ovviamente per le nuove generazioni la citazione non ha alcuna rilevanza, tuttavia non è "folkrore" ma esperienza vissuta di storia umana che concorre a dare linfa alla voglia di "riscatto" dell' oggi.. Mi scuso per la lunghzza del messaggio e le invio i più cordiali e augurali saluti antipandemici. Roel

Venerdì 15 gennaio 2021 13:38:38

Renzi


Ho visto adesso @Quante storie. Delusione.
Non crede di aver esagerato?
Mi sarei aspettato un giudizio più pacato.
Ritiene che questo governo sia adeguato ?
Occorre aspettare Caporetto per cambiare il Generale ?

Venerdì 15 gennaio 2021 13:34:08

Tutte le volte che la ascolto mi rinfranco: le sue sagge opinioni, nonchè la pacatezza e l'umiltà con cui le esprime, sono come una luce in questi tempi bui e truffaldini, in cui è difficile non solo informarsi correttamente ma anche fidarsi del commentatore. Per certi versi mi ricorda mio padre, un vecchio partigiano solidamente subalpino (della razza di quelli popolani, non populisti) che aveva la capacità, dalle reali esperienze quotidiane di tutta una vita, di estrarre lezioni e trasmetterle, con calma, agli altri.
Con rispetto edaffetto. Roberto

Mercoledì 13 gennaio 2021 17:32:49

L'aspetto deficitario del dialogo col prof. Piergiorgio Odifreddi


Si tratta di obiettare all'illustre matematico Piergiorgio Odifreddi che i numeri non sono tutto. Essi restano aridi ed infinitamente distanti dall'essere espressione esauriente della complessità umana. La mente, solo la mente, si quieta. La logica porta alla conclusione di un teorema, di una sequenza scientifica. Il 2+2 fa 4, mi dà una verità materiale, esteriore, riguardante misura, peso, dimensione..., perchè tutto il visibile è riconducibile al sensibile ed al controllo del sensibile mediante il numero, il reperto, il documento storico. Ma questo tipo di prova provante, nel Vangelo non funziona perché la prova sono io, io con la mia fame interiore, che non appella a documenti esterni di prova, ma a linguaggi e contatti che scendano in profondità, torcano l’anima e ne strizzino le budella.
Perchè è disposizione precipua dell'uomo fare altro tipo di esperienza, in altra dimensione oltre il sensibile: come l'amore, l'odio, la tenerezza, la comunione con l'umanità verso la quale può sviluppare forti legami di empatia, da lasciarsi trascinare, anche senza saperlo, verso gli ultimi, i poveri, gli scarti…
Prendiamo un esempio nel campo della musica, così prossima al mondo ineffabile della letteratura, della poesia. E quest'ultima ha un'affinità di linguaggio e sublimità di messaggio in sintonia con la sconvolgente novità del Vangelo.
Dicevo: prendiamo un concerto sinfonico. Lo possiamo ridurre a misura di tempo: 2h, 18', 43''; quante battute sono riservate all'orchestra; quante battute fa il violino solista; quanti colpi sono scaricati dai timpani... = numeri! numeri!
Ma la "musica", che sta dietro quei numeri, non è udibile né raggiunta, resta inattingibile, inesorabilmente lontana, perduta.
Bisogna travalicare il regno dei numeri, abbandonare ogni controllo per farsi rapire dall'emozione intima, dalla dolcezza misteriosa e straziante che ti fa naufragare nel gorgo folle dell'onda armonica che non ha numeri ma la leggerezza d’un volo d’anima.
Così dicasi dei Vangeli, dei quali è impossibile recare una documentazione storico-critica che soddisfi appieno la nostra razionalità. Essi, tuttavia, covano in sè la novità esplosiva di verità inaudite. Non poteva un uomo qualsiasi dire delle cose così nuove che solo oggi, dopo duemila anni, cominciamo a cavare dall'ombra in cui sono rimaste nascoste (vedi Lc. 6, 27-38 - Mt. 5) e che riassumo in tre minuscole righe:
- amate i vostri nemici
- benedite coloro che vi maledicono
- pregate per coloro che vi perseguitano.
Qui non ci sono numeri. Tutte le misure sono superate. Inoltre il controllo della falsa prudenza è bandito:
- Quante volte devo perdonare? sette volte?
- No! settanta volte sette!
Si tratta di messaggi chiari, perentori come sono stati altrettanto chiari i tradimenti dei credenti lungo tutti i secoli fino ad oggi.
Eppure resta intatta la carica seduttiva dei Vangeli. Essi rimangono assolutamente insostituibili se si vuole raggiungere una convivenza umana fatta di prossimità e di fratellanza che sole ci salvano dalla disgregazione egoista del momento presente, sempre disposto a fare della terra un covo di bestie feroci pronte a sbranarsi.

Cfr. - Pascal: Esprit de géométrie - esprit de finesse.
P. S. - Non credo che il prof. Odifreddi sia così freddo come indicherebbe una parte del suo nome. Penso sia solamente più furbo, per poterne avere un ritorno economicamente tangibile... Certo che se non lo fa per posa, c’è da avere paura di persone così, specie se si tratta di scienziati che, quanto a umanità, resterebbero solo alla copertina esterna. Il loro interno sarebbe assolutamente privo della sensibilità del cuore (emozioni, empatia, che genera fratellanza, cura del debole, il linguaggio della compassione). C’è da aggiungere, però, che anche un ateo, se dotato di tali sunnominate qualità di attenzione e di cura verso i poveri bisognosi, per quanto ignorante di Vangelo e di Cristo, lui è dentro il numero dei credenti, anche se non lo sa, anche se fa guerra al Cristo; io leggo nel Vangelo:
non chi dice: Signore, Signore, entrerà nel Regno dei Cieli (cioè nella mentalità nuova evangelica
che sovverte l’ordine egoistico del mondo), ma chi fa la volontà del Padre mio (Mt. 7, 21)
Così per Odifreddi: se vive profondamente l’altruismo, può dire quel che vuole, perché, nel suo profondo, lui vive la fedeltà fattiva del Buon Samaritano, eretico, scomunicato, ma preferito da Cristo ai fedelissimi sacerdoti e leviti, che erano convinti di essere a posto, solo adempiendo al rito nel tempio, come molti preti e vescovi e cardinali d’oggi! ma non il papa. Questo stridente stato di cose è ben evidente. Il papa, da solo, più avanti di tutti, nella profezia scandalosa del Vangelo! Che tempi meravigliosi sono questi!

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