Messaggi e commenti per Corrado Augias - pagina 46

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Biografieonline non ha contatti diretti con Corrado Augias. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Corrado Augias.

Domenica 21 giugno 2020 10:03:59

Buongiorno dott. Augias,
Mi chiamo Menotti Mauro Militello e sono un prof di musica, come Lei non credente.
Da sempre appassionato di vicende storiche ed umane, sopratutto che riguardano il periodo antico.
Ho letto con grande interesse la Sua “Inchiesta su Gesù” con la preziosa collaborazione di Mauro Pesce. Adesso ho appena concluso “ Il grande romanzo dei vangeli” con la partecipazione del prof G. Filoramo.
Sarebbe interessantissimo adesso sottoporre le stesse problematiche ad una persona di cultura eccelsa e di grande apertura mentale quale è Monsignor GIANFRANCO RAVASI, con cui ho avuto tanti anni fa il piacere di collaborare nell'ambito di una trasmissione televisiva da lui condotta, “Frontiere dello Spirito”.
Spero che un giorno possa prendere in considerazione tale idea e presentare al pubblico un altro ragguardevole punto di vista, quello di Monsignor Ravasi appunto, che certamente arricchirà di molto questo interessante argomento.
Cordialissimi saluti

Martedì 16 giugno 2020 09:26:38

Stimato Dr Corrado Augias,
Spero di trovarla in buona salute, come dicevano nelle loro missive gli antichi Romani (SVBEEV).
Desidero innanzitutto ringraziarla per “Il Grande romanzo dei vangeli”, che ho letto con estremo interesse e ovviamente ringrazio anche l’ottimo Prof Giovanni Filoramo coautore del testo.
Devo dire che dopo questi giorni bui di COVID-19 è stato per me un ristoro, la riapertura di un orizzonte di riflessione.
Prima di continuare con alcune che, definisco per primo, sono “modeste considerazioni”, forse è bene che mi presenti. Sono un terziario francescano, un poco eretico forse. La mia attività prevalente è quella di ricercatore (di nuovi farmaci o presidi), docente di Farmacologia Clinica (come Adjunct Professor dal 1995) presso la Loyola University School of Medicine di Chicago e docente di tossicologia alimentare presso l’ITS (Istituto di Nuove Tecnologie della Vita) di Bergamo. Ho 75 anni, son sposato con Elena (bellissima), abbiamo due figli oramai cinquantenni e tre nipoti (Beatrice, Clementina e infine Francesco, il più piccolo).
Dal suo testo ho appreso molte cose bellissime, come la differenza tra giovane donna e vergine che riguarda Maria, oltre che la pratica delle “acque amare” e anche moltissimi altri aspetti, che non mi pare il caso di sottolineare, in quanto renderebbero troppo evidente la mia ignoranza.
Il libro lo definirei come un arabesco (è un grande apprezzamento), nel quale sono inseriti molti messaggi bellissimi.
Mi ricorda quei grandi medaglioni arabi, della Basilica di Santa Sofia, dove è inciso il nome di Allah; difficile da rintracciare per chi non abbia familiarità con quella antica e affascinante grafia.
Di fatto, tutti i personaggi che avete tracciato hanno bisogno di una profonda cultura per essere apprezzati e per poter entrare nella mente come fermenti di conoscenza.
Come da lei indicato nella prefazione, i testi sacri, secondo Borges, sono un ramo della letteratura fantastica. Vero, e come tali soggetti ad un’esegesi, che a volte è ispirata come i testi stessi, tanto da divenirne una parte. Possono essere guidati, come avviene nelle varie Lectio divine, e ciascuno ne coglie aspetti diversi, tanto che sono stati scritti volumi sino a diventare fondamento di Scuole di pensiero. Si evolvono come si evolve l’intuizione di Dio.
In questi innumerevoli volumi, si va dall’osservazione al suo approfondimento estremo, che resta sempre interpretativo e molto spesso conflittuale, risolto a volte ricorrendo al dogma.
Il dogma altro non è che il limite della comprensione umana, direi anche il limite della percezione. Tanto che quello che per alcuni è dogma, per altri è risolto con la conoscenza. Dogmi un tempo erano i batteri, per non parlare dei virus, tanto che le malattie, ancora ai tempi nostri, in buona parte del mondo sono trattate dagli sciamani, che spesso risolvono le malattie meglio di quanto facciano gli antibiotici/antivirali (anche questo si può definire un dogma).
Il rischio delle interpretazioni esegetiche è stato all’origine degli scismi, problema irrisolvibile perché diventa una vera e propria lotta tra ispirati. Chi è nella verità? Direi nessuno, perché questa non ci appartiene. Siamo tutti dei ricercatori ed è infine giusto che sia così. Così, si deve purtroppo ammettere che quello sciagurato di Ali Agca voleva uccidere il capo degli “infedeli”, tanto che i mussulmani potrebbero invocare la sua santità.

Ho cercato di raccogliere il mio credo, non certo per fare dei paragoni che sarebbero assolutamente inopportuni. Ma ognuno ha il suo Dio, molto semplicemente perché, volendo o non volendo, Lo contiene.
Così Pietro, Giovanni, Giacomo, il Battista, tutti erano nel giusto e ciascuno di essi entra nella nostra storia, perché ciascuno di noi può essere uno di loro, anche se in un contesto diverso. Infine, è solo il contesto che diventa importante, più del fatto stesso.
Le avevo accennato, in una mia breve e-mail, come il tempo (mi riferisco al cronos) possa essere considerato come una variabile orizzontale. Tutto si ripete in un solo minuto della vita di più di 7 miliardi di creature: derisione, fustigazione, crocifissione, ma anche risurrezione e gioia, nel senso che gli esseri umani aumentano sempre di più… più o meno con gli stessi sentimenti, nonostante la fine del mondo avvenga tutti i giorni per moltissimi di noi, con la tendenza attuale dell’aumento della durata della vita, praticamente ovunque.
In effetti poi, la vera età è il tempo che ci resta da vivere… nessuno in realtà la conosce, forse lo può intuire.
Tra le molte osservazioni svolte sul testo, ho colto uno dei fili conduttori che mi ha colpito e ritengo importante, rivolto alla “strana famiglia di Gesù”, che si continua poi con la figura di Maria e giunge al personaggio della Maddalena “la prima cristiana”. In sintesi, il ruolo della donna.
E’ a tale contesto che si rivolge la mia riflessione, la quale sfocia poi molto brevemente nel cristianesimo, nelle sue valenze di fede, sociali e politiche. Tralascio quelle teologiche e filosofiche per un motivo che è il seguente:
San Francesco rispettava e stimava San Antonio tanto che lo chiamava “mio Vescovo… aggiungendo poi …non dimenticarti le orazioni”. Ovvero la semplicità delle creature, così come, l’orante è il povero di Jaweh (citazione che, se non ricordo male, è di uno dei vari Isaia).
Sempre sotto tale aspetto francescano, vorrei brevemente richiamare il valore della semplicità, che è comunque un elemento essenziale, come un linguaggio binario -1; 0 + 1. Tutti i calcoli più complessi svolgono su questo semplice linguaggio.
All’epoca delle grandi lotte tra papato e impero (metto volutamente il minuscolo), negli anni della vita di Francesco, Innocenzo III promulgava e articolava le leggi Canoniche, per definire il potere/diritto della Chiesa. Dall’altra parte Federico II promulgava le Costituzioni di Melfi (Liber Augustalis). Infine i due enti/personaggi si scontravano sul potere, in termini brevi sul “questo è mio” e la cosa è andata avanti così per secoli e continua.
Francesco semplicemente diffondeva il messaggio che la vera libertà è nella povertà, nel non possedere, tanto che voleva essere un “minore” uno dei tanti sottoposti all’hominitium.
La stessa semplicità risiede nel battesimo, un’abluzione d’acqua che sancisce il patto con Dio, al posto della circoncisione che riguardava al fine solo il sesso maschile. La donna, in tale modo e di fatto, si è inserita a diritto in questo patto con Dio.
In precedenza, la donna, che genera la vita, era di fatto esclusa; questo rappresenta la prima grande valenza rituale del cristianesimo, che stenta tuttavia a diventare attuale.
Per tornare a Francesco, quando arrivò a Damietta, non potendo andare a visitare i luoghi santi, a causa della proibizione del papa, se ne tornò mestamente a casa (dispiaciuto di non aver subito il martirio), insegnando in seguito che ogni casa è una Chiesa, ogni città è Betlemme (presepe di Greggio), ogni donna ha la sua Annunciazione, ogni uomo è un padre putativo come Giuseppe.
Come dire: -1; 0; +1.
La donna
Il ruolo della donna…ho visto lungo la strada da Bagdad a Bassora, tante donne vestite di nero che aspettavano un mezzo di trasporto sotto un sole spietato… facevano ombra al figlioletto seduto in terra. Venivano con i loro piccoli al dispensario che avevamo attrezzato nello Shatt al Arab (a poche centinaia di metri da uno dei palazzi di Saddam), per curare le malattie dei loro figli, dovute alla carenza di acqua potabile.
Al mattino molto presto, per sopportare il caldo, arrivavano come tante colombe. Mettevano i loro figlioletti nelle nostre braccia, come se fossero un dono. Gli sguardi si incrociavano, senza parlare, ma loro capivano che quell’uomo con il camice bianco, senza fucile, li avrebbe salvati.
Le ho amate per questo.
Non voglio certo fare paragoni, ma non mi sorprende affatto che il Cristo amasse Maddalena, perché rappresentava il mistero della donna, che solo lui poteva percepire pienamente con la sua valenza divina, oppure semplicemente spirituale. La differenza non la considero sostanziale.
La Chiesa poi, da quella Apostolica ai giorni nostri, si è svolta come una gerarchia maschile, dove ciascuno dei componenti della struttura sapeva (e sa tuttora) a chi deve obbedire e rivolgersi, coinvolto in una organizzazione che ha dato consentito una stabilità millenaria. La divisione in caste è stabilizzante, giusto o infame che sia.
La donna era (ed è ancora) solamente un aspetto, come dire, ”ancellare” (tralascio San Paolo che diceva anche di peggio). Ancellare è un termine che si usa negli studi clinici per definire delle variabili non fondamentali.
Ma, di fatto, le nostre società più evolute sono fondamentalmente matriarcali, che ci piaccia o no.
Svolgendo un lungo studio sulle apparizioni Mariane, ho misurato le aspettative di vita dei popoli cristiani, dimostrando che sono significativamente maggiori di quelle delle altre fedi, in particolare rispetto alla fede mussulmana (per sua curiosità, la Madonna non è mai comparsa in Finlandia e in Svezia (…clima o fede?).
Ma questo Dio dove mai starà.
Lo stesso Dio per tutti?. .. no non è Dio, ma la sua espressione nell’ambito del libero arbitrio.
Perdoni se mi sono permesso queste osservazioni, ne avrei molte altre, ma sarebbero certamente meno attraenti del suo bellissimo testo.
Dio è stato buono con me e lo sarà anche con lei.
Distintamente
Pax et bomum
Umberto
Economo Fraternità Immacolata & San Antonio Milano- Viale Corsica

Lunedì 15 giugno 2020 14:54:26

Toppi commenti negativi sulle trasmissione di Corrado Augias-persona molto discreta anche nei suoi commenti se pur talvolta negativi... chi lo critica troppo spesso non lo sa apprezzare o non lo conosce bene -non conosce bene i temi che Augias sa presentare con discrezione - molto preparato come giornalista-sa coinvolgere anche le persone piu' giovani, soprattutto gli studenti ascoltandoli e apprezzandoli nei loro commenti-

Lunedì 15 giugno 2020 13:38:51

Buongiorno, Mi riferisco alla trasmissione, che penso di aver visto in replica, con protagonista lo scrittore David Bidussa e il suo libro "Me ne frego! " Ho trovato la trasmissione spesso dai tratti apologetici, Non tanto nei contenuti, quanto nei commenti e soprattutto nelle espressioni sue facciali, troppo spesso entusiastici e di reale encomio e apprezzamento. Mi è parso strano che alla fine di una trasmissione nella quale si è tentato di assurgere a scaltro eroe Mussolini non si siano posti sui piatti della bilancia i suoi lati positivi, riferiti ovviamente alle frasi citate in trasmissione e tutte le nefandezze perpetrate negli anni del ventennio. Si è invece preferito lasciare finire la trasmissione lasciando l'impressione di un valido statista che, per chissà quale strano motivo, la storia riporta diversamente. Non concordo, su questo e su altre cose dette, quali ad esempio, la frase in Parlamento riferita all'omicidio Matteotti. L'avete pronunciata e trattata come grande genialità, scommessa piena di azzardo e di forza (riguardi la sua espressione in merito) e al contempo l'avete paragonata a quella di Craxi. Ebbene, vigliacco quest'ultimo, che tenta di diluire le proprie colpe nel mare magnum delle e colpe del mondo intero e subdolo e ipocrita il primo, che scommette invece sulla stupidità della massa beona. Non mi è piaciuto, no. Nonostante tutto, con molta stima, Roberto

Lunedì 15 giugno 2020 13:20:38

Caro Corrado in confidenza... ti seguo da mille anni e ti ecc... ma quando parli di opere... classica... lirica... guardi che la musica è figlia del suo tempo, tutto è bello di ciò che piace, ma imporre certe cose musicali, che come mussolini a fatto il suo tempo (come vede maiuscola) e voi alla RAI fate tanto questo, la prego non è giusto, è vero le cose belle saranno sempre lì ma fare conoscere la musica di altre situazioni dovrebbe essere un valore, e una apertura ad altre mentalità. Le posso garantire che ci sono opere e musiche talmente belle e interessanti che oggi come oggi bisognerebbe falle ascoltare... e questo sarebbe un dibattito talmente ampio che qui non si può fare... ora sembra che vogliate imporre che quelle cose musicali antiche debbano essere ascoltati per tutti... c'è un altro modo... rapportare... fare raffronti... esempi... mettere un pezzo di fronte a qualcosa di simile, per far capire ai giovani che quello che fanno viene da lontano ed è quasi già stato fatto... perchè in questi tempi chi fa delle cose utili è più genio di prima... salut...

Domenica 14 giugno 2020 16:01:18

Perche' sono appunto imbecilli, in genere gli italiani credono di crescere di prestigio, di far sfoggio di intelligenza, usando qualche parola inglese, e' tipico dei mediocri che in italia occupano quasi tutti i posti di potere e comando. osservate semplicemente che piu' del 99% non sa usare nemmeno il pronome relativo che oltre a sbagliare nel leggere un numero. che tristezza!!!
enzo

Domenica 14 giugno 2020 12:03:18

Ma perché gli imbecilli dei giornalisti continuano ad usare la parla lockdown invece di quella italiana isolamento o simili

Giovedì 11 giugno 2020 14:09:06

Porto a conoscenza che per l’anniversario della deportazione dei lavoratori genovesi nel 1944, da venerdì 5 giugno, uscirà in vendita online, sul sito della casa editrice www. pentagora. it, il libro delle memorie di mio padre dal campo di concentramento di Mauthausen nel 1944. dal titolo "Diario dal lager". Dal 16 giugno, anniversario della deportazione, sarà disponibile anche nelle librerie.

Cordialmente,
Corrado Giampaolo
(347 -------)

Domenica 7 giugno 2020 10:18:52

Spett. Corrado Augias
ho letto il suo libro "i grande romanzo dei vangeli"e sinceramente non mi è piaciuto.
il suo stile è sempre piacevole e la lettura veloce, ma il libro pare non trovare una sua identità: l'idea simpatica di un "racconto" che facesse prendere vita ai personaggi evangelici non mi pare riesca a decollare, perchè spesso il libro si riduce alla loro elencazione con cenni storici e teologici; e quindi non decolla l'immedesimazione.
La parte storico-teologica è quindi per me sovrabbondante dal punto di vista comunicativo e divulgativo [con lunghe digressioni che a me sono piaciute ma che penso possano essere ostiche a molti] ma troppo povero da quello dell'approfondimento specialistico.
Infine non mi è parso giusto il scivolamento finale su posizioni gnostice e neo-platoniche, che rompe con il suo sforzo precedente nel libro di dare un punto di vista obiettivo.
Personalmente penso che la teologia cristiana sia estremamente complessa da trattare sul piano intellettuale quanto immediata su quello esperienziale (come avvitare una vite con un martello) ; e che il cuore della conversione cristiana sia passare da "io, mio" a una vita basata su "noi, nostro".
Provi a esperimentare la differenza nel camminare in luoghi affollati con il broncio o con il sorriso, le cambierà la vita.
Trovo poi più che ateo sia un cristiano convinto alla ricerca e sequela del suo e nostro Gesù! bravo, continui così, un abbraccio!

Domenica 31 maggio 2020 15:02:05

Gentilissimo,
Leggo con profondo. interesse i Suoi libri, (2-3 pagine per notte prima di addomentarmi. Quando depongo il libro, rivedo nella mente alcuni passi della lettura. Rivedo mia madre quando con lei andavo da S. Antonio, l'acconpagnavo nelle chiese per volgere una preghiera alla Madonna e, quando anch'io andavo in chiesa ricordandomi quello che mi diceva mio padre: non devi pregare, devi solo ringraziare perchè Lui e come se fosse tuo Padre, ringrazialo per la forza che Ti dà per continuare e per aiutare gli altri". Penso a a mia sorella che ho perso quando avevo 15 anni, mi immagino piccolo come allora, e alla perplessità di mia figlia quando dovevo rispondere a qualcuno mi diceva: papà perchè quando parli con i tuoi collaboratori e quando disegni dici sempre: " noi... " ma non sei tu che fai i lavori? " le rispondo sempre, portando un dito sulle labbra: da solo non ce la farei, io ho una socia che mi guida nel mio immaginario". Dentro di me ringrazio la Madonna" e poi penso a Lei, Auges, alla Sua fede nascosta che non sa come esprimere ma sento che è più profonda della mia. Con la massima stima, questa notte leggerò altre 2. -3 pagine per poi immergermi nei mie pensieri prima di addormentarmi.
Con cordialità, Loffredo.
P. S. grazie

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