Messaggi e commenti per Corrado Augias - pagina 50
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Frasi di Corrado Augias
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Corrado Augias. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Corrado Augias.
Mercoledì 1 aprile 2020 13:27:39
Domenica 29 marzo 2020 12:49:36
Buongiorno Dott. Augias,
Premettendo che ho la massima stima per le Sua immensa cultura, per la Sua capacità di analisi sempre rigorosa e distaccata, e definendo la mia piccola persona come un'immensa "anfora" di ignoranza.
Vorrei sapere la Sua opinione, se ritiene di averne una, sull'opera "I Rothschild e gli altri" di Pietro Ratto.
La ringrazio e mi scuso anticipatamente per averla disturbata e per la pazienza.
Venerdì 27 marzo 2020 12:08:55
Gent. mo Augias,
la ringrazio veramente di cuore per aver parlato del mio libro su Maria Maddalena. Dopo Maria di Nazaret, della quale ragionammo insieme nella bella trasmissione di un anno fa, ecco che prosegue il discorso delle donne nei vangeli... e nella Chiesa. La ringrazio ancora dell'attenzione
adriana
Giovedì 26 marzo 2020 13:43:54
Ho 65 anni il 1 aprile prossimo. mi sento assolutamente vicino aLei x la sua compostezza nell essere un non credente. Ho rimuginato molto questa opinione.. sono convinto che questa credenza... o.. non... sia un problema primario.. Specie in questa situazione. (coronavirus). nel mio piccolo mondo noto il comportamento “anomalo”dei credenti.. spero convinti... come io all’ Opposto. se fosse vero che il dio ci ha fatto un dono.. io posso farne cio’ Che voglio.. parole Sue.. assolutamente d’accordo. Grazie
Giovedì 26 marzo 2020 07:37:26
Stimato dott. Augias,
Lei già mi conosce. Sono quello che ebbe con Lei una piccola divergenza di idee, solo formale, su come definire il re "fellone", In quella circostanza Lei disse che accettava la mia critica perché mi riteneva una persona intellettualmente onesta
Ho due anni più di lei e sono nato sotto il Suo stesso segno zodiacale. Anche Lei ha, come me, ha ancora vivido il ricordo della seconda guerra mondiale anche se eravamo solo da adolescenti e non soldati.
Ho pensato che nessuno meglio di Lei possa contribuire a convincere gli italiani che "siamo in guerra"!
Come in guerra non c'è spazio per critiche e polemiche. E' il momento della solidarietà, del sacrificio di tutti. Attualmente stiamo combattendo la "battaglia del Piave"! Tutti debbono fare la loro parte con responsabilità. Anch'io e tutti gli anziani facciamo la nostra e non usciamo a fare la passeggiatina che tutti i geriatri consigliano, anzi prescrivono. Non lo faccio questo perché abbia paura del virus, ma per rispetto dei tanti eroici italiani che non disertano (medici, infermieri, forze dell'ordine. .) Noi anziani siamo come il colibrì della favoletta. Quello che con il becco pieno d'acqua andava a spegnere l'incendio e, a chi gli obiettava l'inutilità del suo sforzo, risponde: "Faccio la mia parte".
Dico tutto questo perché alcune parti sociali non hanno compreso che non è tempo di interessi e proteste sindacali sia pur legittime in tempo di pace. Per aver espresso il mio dissenso per l'inutile sacrificio imposto ai cittadini con le lunghe file ai supermercati, sono stato attaccato su un giornale online da due, che credevo sindacalisti, per la mia insensibilità nei confronti della salute dei cassieri. Ora gli autotrasportatori minacciano uno sciopero! Con il solo annuncio, stanno provocando il fenomeno dell'accaparramento e della "borsa nera" A fronte di queste rivendicazioni irresponsabili, che denotano scarsa comprensione dell'attuale' drammatico momento, tanti sconosciuti eroi si sacrificano rischiando la vita. Cito soltanto un giovane medico, colpito da SLA, che è tornato in servizio (dalle 6, 30 alle 21). Mi ha detto che scarseggiano di mezzi protettivi, ma i medici rimangono in prima linea come i soldati che hanno finito le munizioni. Spera almeno che i cittadini, che ora tributano loro espressioni di lode e apprezzamento, se ne ricordino al momento in cui verrà proposto di agire per risarcimento danni (quasi sempre cause perse). Con immutata stima La saluto cordialmente Paolo Fenizi
Mercoledì 25 marzo 2020 16:24:01
Gentile Dottor Augias,
ho letto con tantissimo piacere ed interesse "Inchiesta su Maria" scritto a quattro mani da Lei e dal Prof. M. Vannini. Ho appreso tantissimi fatti ed informazioni che mi erano completamente sconosciute.
Eppure anche io ho trattato questi argomenti quando ho pubblicato il mio saggio “La vera storia del cristianesimo che i credenti forse non conoscono”.
Leggendo Inchiesta su Maria mi son permesso di annotare alcune osservazioni e considerazioni personali che forse potrebbero dare un piccolo apporto al Vostro ammirevole lavoro.
Ove fosse interessato potrei inviarLe queste annotazioni.
Mi permetto di allegare le prime mie considerazioni.
Grazie comunque dell'attenzione.
Cingolani Gianfranco
Del culto della Madonna si incomincia a parlare solo alla fine del II secolo (Giustino, Ireneo e Tertulliano) per un confronto tra Maria costruttrice ed Eva distruttrice.
La povera Eva è stata per duemila anni massacrata, mentre Adamo è stato sempre giustificato o, almeno, perdonato: ennesima dimostrazione del maschilismo cristiano.
Nel testo Vostro non mi sembra che venga spiegata a pieno la necessità della nascente religione (di soli uomini) di introdurre il culto di una donna ed, in particolare, di una vergine madre di una divinità per facilitare la conversione dei popoli pagani che veneravano molte di tali figure femminili.
E’ nota la difficoltà di Paolo a convertire gli efesini che non accettavano di rinunciare al culto di Artemide (vergine cacciatrice) e si convinsero solo dopo il pronunciamento del dogma di Maria madre di Dio.
Il culto di Iside, dea originalmente egizia, era molto in voga nella Roma dei primi 3 secoli con tantissimi templi costruiti da quasi tutti gli imperatori che si sono succeduti nei primi 3 secoli fino a Costantino.
Iside viene resa madre prima ancora di nascere da un dio, Osiride, senza pene (da qui la verginità della dea). La storia di suo figlio Horus è stranamente somigliante con la vita di Gesù: evidenti adeguamenti dei vangeli alle necessità di proselitismo tra i pagani da parte della Chiesa di Roma?
Ho visto due affreschi del II secolo quasi identici e coetanei che rappresentano Iside e Maria che stanno allattando i loro figli Horus e Gesù. Non credo che questo fatto sia casuale.
Insomma, il dubbio che i vangeli siano stati profondamente adattati alle esigenze politiche del nascente cristianesimo, almeno quando uscì dalla clandestinità e poté liberamente espandersi, è molto forte.
Martedì 24 marzo 2020 18:40:47
Vorrei complimentarmi per il Suo equilibratissimo intervento ieri sera quando nella trasmissione della Gruber.
È un esempio per tutti quelli che criticano tutto senza proporre nulla.
lena Alfiero
Lunedì 23 marzo 2020 13:03:41
Gentilissimo Dottor Augias, non sono solito a scrivere a personaggi famosi ma in questa occasione le vorrei dare una attestazione del valore di conforto che ho trovato nel Suo libro il Grande romanzo dei Vangeli. Purtroppo sono in isolamento domiciliare in quanto positivo al Covid 19, e con me mia moglie (ambedue operatori sanitari) fortunatamente poco sintomatici. In queste lunghe ore di isolamento, grazie a Dio (viene proprio a proposito), ho preso in mano il suo libro comprato qualche tempo fa (era in ordine di lettura dopo Coe e Mac Ewan (sono un lettore seriale, confesso), ma non per meriti o demeriti, é il caso che ha voluto così. Le ripeto che vi ho trovato grande conforto in quanto la lettura del Suo/Vostro testo è così intelligente, così affascinante, così ricca di spunti di riflessione e di studio (praticamente lo sto leggendo con il Tablet a portata di mano) che da solo riesce a togliermi dalla testa questo pesante rovello che mi porto addosso. Questa nuova peste è terribile, facciamo di tutto per arginarla, non c'è prezzo economico che tenga. Grazie di nuovo, con immensa stima, Gianni Forlani
Lunedì 23 marzo 2020 11:57:54
Gentile Dottor Auguas,
mi domando cosa succederà quando i cristiani apriranno gli occhi e si accorgeranno che la base della loro fede, la Bibbia, è solo un racconto fantasioso, l'epopea puerile del piccolo ed insignificante popolo ebraico. Quando capiranno che la nascita dell'universo, della terra della vita e, soprattutto, dell'uomo non hanno niente a che fare con la Genesi. Quando finalmente si accorgeranno della crudeltà spesso gratuita del Dio biblico. Quando dovranno ammettere che Adamo ed Eva non sono mai esistiti e, quindi, non ha alcun senso parlare ancora di peccato originale che avrebbe infettato, come il peggiore dei virus, tutta l'umanità, costringendo perfino un Dio a farsi uomo per redimerci da quel fantasioso peccato. Cosa diranno quando sapranno che i maggiori padri e santi della chiesa (da Paolo, Ireneo, Tertulliano, Girolamo, Crisostomo, Agostino, Ambrogio, Tommaso, ecc hanno vilipeso e disprezzato le donne solo perché discendenti da Eva?
Come fanno a non accorgersi che tutte le immani tragedie che hanno sempre colpito e stanno colpendo l'umanità (fino al coronavirus) hanno sempre visto distratti, disinteressati o assenti i suoi presunti protettori: la Madonna, il Padreterno, suo Figlio e tutti i santi e beati che venerano con incrollabile fede?
Vorrei che qualcuno sapesse darmi una risposta. Sono convinto che nessuno potrà razionalmente dare una risposta.
Gianfranco Cingolani.
Sabato 21 marzo 2020 12:50:55
Giovedì 19 marzo u. s. su Rai 3, dalle ore 23:30 a mezzanotte, ho rivisto una replica di "Quante Storie" condotta da Corrado Augias: ospite Vittorino Andreoli con il suo libro "Il Rumore delle Parole". Ho provato grande nostalgia per la conduzione di Augias, che ho seguito per tutti gli anni di programmazione, durante l'ora di pranzo.
L'amichevole schermaglia tra i due "Seniores" ha fatto affiorare tutta la passione di Andreoli e la professionalità, l'ironia, la scherzosa "graffiante durezza" e l'eleganza sia di eloquio sia…di abbigliamento del Conduttore. Desidero quindi esprimere l’apprezzamento e l'ammirazione che ho sempre provato per Augias, che purtroppo quest'anno ci ha abbandonati; eppure non è “vecchio”! perché anche Lui, come l'Ospite, è un intellettuale attivo che non subisce le ingiurie della vecchiaia.
Il "Quante Storie" odierno non suscita, in me, l'interesse e il coinvolgimento di quello precedente: l'attuale conduttore sarà anche bravo, ma risulta "opaco", non cattura l'attenzione, non è brillante né affascina gli spettatori con la grande passione per le Arti Visive e Musicali come Augias, di cui condivido anche la LAICITA’ e ammiro i molteplici campi di attività professionale.
Non posso, perciò, perdonargli... di averci abbandonato! Mi piacerebbe ancora vedere, per esempio, con quale sorrisino ironico commenterebbe il "Corona vairus" degli "Americani”!
Chissà se questa lettera arriverà al Destinatario! In tal caso Grazie per l’attenzione, cordialissimi saluti e…auguri.
Maria Vittoria Migliano Montagnana - Borgo S. Dalmazzo (CN).