Messaggi e commenti per Corrado Augias - pagina 52
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Biografieonline non ha contatti diretti con Corrado Augias. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Corrado Augias.
Mercoledì 5 febbraio 2020 23:03:12
Mercoledì 29 gennaio 2020 09:42:17
Gentile Dottor Augias,
un Suo lettore (anonimo) mi ha chiesto di specificare le profonde divergenze tra storia e religioni narrate nel mio libro: "La vera storia del cristianesimo che i fedeli forse non conoscono". Provo a sintetizzare le mie conclusioni.
Sicuramente la presenza o l'assenza di un dio, dell'anima e dell'aldilà sono questioni fondamentali per l'essere umano e ne condizionano comunque pesantemente la vita.
La gran parte delle popolazioni passate e presenti sembra credere in qualche essere superiore. Per molti (vedi Agostino) già questa osservazione dovrebbe, di per se, confermare comunque l'esistenza di qualcosa di ultra terreno. Se ci pensate bene però solo un uomo indottrinato può credere in qualcosa che è al di fuori delle sue percezioni.
Un qualsiasi Tarzan, finché rimane nella giungla, non crederà mai in qualche dio.
L'aldilà sono le ombre platoniche di una realtà esterna riflessa sulle pareti di una caverna per i prigionieri in essa rinchiusi? O sono invece le speranze rimandate da uno specchio rovescio che trasforma il cattivo in buono o il male in bene, secondo la descrizione dell'antropologo Mircea Eliade?
Probabilmente la debolezza intrinseca della natura umana, le difficoltà quotidiane e la morte hanno sempre costretto l'uomo ad aggrapparsi disperatamente al sogno di una vita migliore e ad una giustizia superiore che gli consentano di riscattarsi dalla sua debolezza terrena e, in qualche modo, di rivalersi sull'ostilità della natura e degli altri esseri viventi.
Ragione e fede possono coesistere? Io li vedo su due piani paralleli matematicamente inconciliabili.
Sicuramente scienza e ragione hanno ancora dei limiti essenziali, ma sono comunque gli unici mezzi che ci consentono di avvicinarci alle verità tangibili. La parte di ignoto che eventualmente rimane possiamo battezzarla in qualsiasi modo e può farlo ciascuno di noi, senza essere costretti a dar credito alle storielle da sempre abilmente confezionate da interessate caste sacerdotali.
Ammetto che si possa credere al trascendente, cioè in qualcosa che è al di sopra dell'esperienza sensibile e della percezione fisica umana. Ma se la trascendenza diventa ciò che è codificato da testi considerati sacri o da una qualsiasi religione trasmessa da uomini, essa finisce per diventare per forza immanenza!
Una cosa credo di sapere: chiunque sia a monte delle nostre conoscenze, ammesso che debba esserci, non può essere il dio proposto da vecchie e nuove religioni. È quindi inutile dargli un nome, un volto e, soprattutto, delle qualità precise: sono infatti sicuro che non abbia le sembianze ed i comportamenti antropomorfi che gli vengono attribuiti, spesso puerilmente, dalle religioni.
Se un'entità superiore esiste, è evidente che essa non si interessa di quanto avviene sulla faccia della terra e non ha nessunissima voglia di essere riconosciuta e venerata: non avrebbe comunque bisogno di rappresentanti e portavoce spesso impresentabili. I greci dicevano che gli dei non possono occuparsi delle vicende umane perché così facendo si vedrebbero limitata la natura e la libertà divina. Ed in effetti tutte le immani tragedie che continuano a devastare il mondo, i 5 milioni di bambini che ogni anno muoiono in Africa per fame e malattia, l'inaccettabile disuguaglianza tra ricchi e poveri non riescono in nessun modo a giustificare la presenza di un dio padre amorevole, onnipotente ed immensamente giusto.
Einstein diceva: il dio rivelato è un'espressione della debolezza umana. Se un dio c'è egli è immobile e si disinteressa degli uomini: ha creato e ordinato, ma poi si è tenuto in disparte.
Ci dicono: "non si muove foglia che dio non voglia", ed ancora "i poveri e derelitti sono quelli più vicini al cuore di dio". Come è possibile crederci? Per giustificare l'ingiustificabile dicono allora: "la volontà di dio è imperscrutabile": pietosa scusa.
Anch'io ho molti dubbi. Ma questo probabilmente è un limite invalicabile della natura umana.
Vorrei però confutare una convinzione assai diffusa: "la scommessa di Pascal": mi conviene comunque credere a Dio, perché se esiste ci ho guadagnato la vita eterna, mentre se non esiste non ci ho perso nulla.
Tra tante controdeduzioni direi: per quale motivo Dio dovrebbe accettare la fede cieca e pelosa piuttosto che la ragione? Perché dovrebbe essere preferibile credere in un "Dio cristiano" piuttosto che in un "Dio induista" oppure "islamico"; o magari in uno dei milioni di dei venerati nei vari tempi e nei tanti luoghi? Tiriamo a indovinare a chi dobbiamo credere? O dobbiamo illuderci che il dio vero sia proprio quello venerato nel momento storico ed nel luogo in cui casualmente noi viviamo? Sarebbe un ben strano caso o un accidente, come direbbe Aristotele! E sarebbe anche un dio ben strano che privilegerebbe pochi fortunati, abbandonando all'ignoranza ed alla conseguente perdizione tutti gli altri.
Alla fine mi sono convinto che dio e l'aldilà siano le più straordinarie ed incredibili delle invenzioni umane. L. Feuerbach afferma che sono stati gli uomini a creare dei a loro immagine e somiglianza. La lettura della storia lo conferma platealmente.
Se ci pensate bene l'uomo è solo uno dei tanti esseri viventi presenti sulla terra: cioè su un pianetino insignificante dell'immenso universo e rimane presente sulla terra solo per pochi milioni di anni: cioè un briciolo ridicolo dell'eternità!
Per questo granello microscopico di spazio e di tempo si sarebbe dovuto scomodare un dio uscendo per un istante dalla sua comoda eternità? Scomparso l'uomo che farà dio?
Ai miei lettori chiedo di essere curiosi, avere voglia di conoscere, cercare di utilizzare al meglio la propria ragione che è la maggiore ricchezza posseduta dell'essere umano. Le fonti per informarsi ora sono sconfinate e facilmente reperibili.
La conoscenza rende liberi; l'ignoranza rende succubi e schiavi.
Martedì 28 gennaio 2020 09:37:42
Dottor Augias,
Penso (spero) che le sardine abbiano portato un po d'aria fresca nei vecchi riti della sinistra. Sogno che la ventata sia tanto forte da sradicare finalmente l'osceno legame tra gestione della cosa pubblica e corruzione e convinca chi deve occuparsi della rifondazione del PD a mettere questo problema al primo posto del promesso rinnovamento.
Sogno anche che un analogo movimento possa nascere a destra per azzerare il residuo berlusconismo e superare un populismo gretto e volgare che. inquina il rapporto tra gli italiani, seminando odio e razzismo.
Una destra ed una sinistra moderni potranno mai nascere in Italia? Chiedo troppo?
Gianfranco Cingolani
Lunedì 27 gennaio 2020 02:25:14
Un grande giornalista e credo una persona altrettanto grande.
Molto contenta di scoprire cose che ancora non sapevo..
Grazie 1000 davvero
Venerdì 24 gennaio 2020 14:36:35
Buongiorno Gent mo Dott Augias mi permetto di scriverLe ed è in assoluto la prima volta che uso i media per raccontare una storia quella di mia madre malata di Demenza di Alzheimer anche se gli eponimi poco dicono di questa condizione. Le scrivo perché accade una cosa paradossale ma prima devo brevemente raccontare, diciamo il prologo. Mia madre una sig di 82 anni che ha vissuto una vita difficile la guerra il bombardamento della sua casa i fratellini morti e poi una lunga stagione di duro lavoro con tre figli piccoli allevati accuditi protetti con pochi mezzi economici ma tanta generosa amorevole vicinanza Dopo la morte di mio padre nel 2007 rileva con mio fratello più piccolo l attivitá di famiglia non per soldi ma per amore del lavoro ci sono persone che non pensano alla pensione neanche a 70 anni Purtroppo per incomprensioni familiari, accade anche questo, negli ultimi anni di mia madre se ne occupa, o così pensavo, mio fratello, E le notizie che ricevevo erano che nonostante l eta stava bene. L agosto scorso invece viene ritrovata dai Servizi Sociali in casa in stato confusionale con la casa ridotta a un letamaio con ragnatele ovunque e cosa grave è impensabile come in un film dell orrore con la casa piena di scarafaggi che ricoprono non solo il letto ma addirittura il suo povero corpo. Era affidata di fatto alla custodia di questo fratello che l unica cosa di cui si era occupato era del bancomat :mia madre spendeva 3000 euro al mese per vivere così. Uno stile assai particolare di vita o un abbandono di una persona incapace ? Io faccio il medico e qualche opinione in proposito l avrei ma lascio l interpretazione a chi mi legge. Era il 26 agosto 2019! è questa situazione viene riscontrata dai Servizi Sociali allertati dall altro fratello che da almeno 1 anno non vedeva più nostra madre e non riusciva più a contattarla per l opposizione di chi l aveva in custodia. Dopo vani tentativi di ottenere spiegazioni siamo stati costretti a chiedere tramite i nostri legali un Amninistratore di Sostegno per la protezione di questa persona a cui era stato tolto tutto con violenza inaudita e sconcertante un delitto che nell antico Diritto Romano sarebbe stato punito con la condizione di Homo Sacer. Dicevo viene nominato un Amministratore di Sostegno estraneo alla famiglia che nulla sa di questa donna che mille dolori aveva superato ma che adesso fatica a riconoscere casa sua ; una pena infinita mi sommerse il giorno che la rividi non era più nell aspetto la mamma che ricordavo ma gli occhi si in fondo ad essi per chi sa guardare scorre la vita di cui tu sei stato parte e in cui ci si può ancora incontrare e riconoscere in quel legame che è nato in un tempo che non passa mai in quel legame madre figlio che sta nello spirito e per me che sono neurologo nelle profondità del cervello in quel mid brain sede delle emozioni nato 100 milioni di anni fa e che nessuna demenza può far dimenticare. Questa la storia ha molti passaggi dolorosi in questi mesi ma parlerò solo dell epilogo che mi ha spinto a scriverLe. In accordo con mio fratello che l aveva ri- trovata in tempo, altrimenti sarebbe morta per una caduta ad esempio capita a tanti anziani cosa ci sarebbe stato di strano. ho chiesto di potermi occupare io di mia madre sono anche un neurologo e so bene cosa serve ad un malato di Demenza sul piano farmacologico ma soprattutto del prendersi cura e come figlio so quali sono i ricordi, le emozioni a cui parlare parte indispensabile alla persona malata perché ritrovi finché è possibile l uscita dal labirinto che è la malattia cognitiva ma le emozioni sono il filo D Arianna per provare ad uscirne ogni volta ma il Giudice risponde che c è in atto un conflitto familiare tra due fratelli, vero, ma quello che omette di ricordare e che hanno salvato una madre da uno che l ha lasciata tra urina e scsrafaggi. Dovrei aggiungere altri dettagli patrimoniali ma per me non è questo quello che importa anche se è la ragione dell opposizione alla mia nomina da parte di chi l ha abbandonata che preferisce che sia un Estraneo ad occuparsi della propria madre un figlio che ha nascosto la malattia della mamma a tutti anche ai fratelli per avere mano libera sul conto ma alla legge questo non interessa, ma questa legge nega quell Incontro, al crocevia tra mente corpo spirito, che legge è ? Che legge è quella legge che nega a un figlio e una madre quell incontro e che impedisce a un figlio di prendersi cura di una madre sofferente è malata ? È una legge che dimostra che il Diritto si è separato dalla Giustizia facendosi norma concreta degli uomini e perdendo la sacralità del Simboloco ! È una legge figlia di una razionalità nata solo 200 ooo anni fa con la corteccia Prefrontale dell homo sapiens sapiens, ma dove di sapiente spesso non c è nulla, dimentica del profondo legame che unisce una madre ai suoi figli È una legge che dovrebbe ripensare se stessa e le sue ragioni per ritrovare il Sacro che restituisce significato alla dimensione del dirsi figli madri padri uniti in un Simbilico che nessuno divrebbe violare neanche la legge
Martedì 21 gennaio 2020 14:09:56
Il sig cingolani potrebbe, per cortesia, illustrare alcune delle contraddizioni cui accenna nel suo messaggio? mi interesserebbe molto conoscerle
grazie
Martedì 21 gennaio 2020 11:08:41
Dottor Augias, non so se ha risposto ai due ultimi messaggi della Signora F. Marcheselli e del Dott. T. Mazza: messaggi che non condivido dopo le mie tante ricerche storiche sul cristianesimo. Mi piacerebbe tanto comunque confrontarmi serenamente con i Suoi critici. A loro consiglierei di leggere il mio saggio "La vera storia del cristianesimo che i credenti forse non conoscono": insostenibili contraddizioni tra storia, libri sacri, insegnamenti e comportamenti del cristianesimo.
Lunedì 20 gennaio 2020 11:23:22
Caro Auguas, il dirsi atei è soltanto un atto di presunzione. Si dice pure che le bugie hanno le gambe corte. Queste, che voi atei perseguite, non vi porterebbero di certo a dire che state vivendo nell'anno 2020 (da Cristo).
Mazza dottor Terenzio
Domenica 19 gennaio 2020 09:53:35
L'abbiamo ascoltata al Duse. Molto deludente. Chi ha seguito qualche gruppo di Vangelo può contestare le molto piatte Sue affermazioni. Ogni credente non vede il Cristo elegantino sulla croce ma sa quanto orribili siano state prima le torture e va OLTRE LA CROCE. C'e' la RESURREZIONE DOPO. E se quanto accaduto nel Tempio non puo' essere accaduto perche' riportarlo. Non so se i partecipanti fossero credenti, a Bologna ne sono rimasti ben pochi, Pensavamo ad un contraddittorio fra uno scrittore credente e Lei giornalista convintamente ateo. I migliori auguri per un futuro meno buio
Lunedì 13 gennaio 2020 16:59:42
Caro Augias,
quello che mi spaventa dei cambiamenti climatici è la velocità. Se in pochi decenni di emissioni a livelli di industria e consumismo globalizzati (a valori inferiori agli attuali e senza avere coperto tutti i paesi del globo), siamo arrivati a questi sfaceli - subcontinenti in fiamme, oceani con isole galleggianti di rifiuti e micropalstiche, fusione accelerata dei ghiacciai, aria inquinata con cieli maròn diesél, specie viventi sempre meno viventi ecc - dove arriveremo nei prossimi pochi anni quando avremo un sistema sovraccarico di CO2 per le emissioni dei periodi precedenti e aumento delle nuove immissioni?
Se il PIL mondialie continuerà a crescere al 4% annuo medio come negli ultimi venti, avremo nel 2040 consumi annui di materiali, materie prime, risorse naturali, suolo, ossigeno, acqua, ecc del 220% maggiori di quelli attuali. Chi sulla terra può pensare che il pianeta potrà reggere questo ulteriore sovraccarico? Con questa progressione esponenziale siamo lanciati a folle corsa verso un infinito che ovviamente non raggiungeremo.
L'altra cosa che mi sgomenta è che di fronte a questi fenomeni così allarmanti c'è una fetta importante di opinione pubblica che invece di entrare nel merito, se la prende con una sedicenne che manifesta la sua sacrosanta preoccupazione!
Lei cosa ne pensa? La Repubblica e l'altra stampa "maggiore" non sentono il dovere di prendere sul serio questa minaccia, anzi questa realtà, prima della catastrofe ultima?
Cordiali saluti
AL