Messaggi e commenti per Corrado Augias - pagina 51

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Biografieonline non ha contatti diretti con Corrado Augias. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Corrado Augias.

Lunedì 9 marzo 2020 20:34:47

Gentile Dottor Augias,
ho letto con tantissimo piacere ed interesse "Inchiesta su Maria" scritto a quattro mani da Lei e dal Prof. M. Vannini. Ho appreso tantissimi fatti ed informazioni che mi erano completamente sconosciute.
Eppure anche io ho trattato questi argomenti quando ho pubblicato il mio saggio “La vera storia del cristianesimo che i credenti forse non conoscono”.
Leggendo Inchiesta su Maria mi son permesso di annotare alcune osservazioni e considerazioni personali che forse potrebbero dare un piccolo apporto al Vostro ammirevole lavoro.
Ove fosse interessato potrei inviarLe queste annotazioni.

Mi permetto di allegare le prime mie considerazioni.
Grazie comunque dell'attenzione.

Cingolani Gianfranco

Del culto della Madonna si incomincia a parlare solo alla fine del II secolo (Giustino, Ireneo e Tertulliano) per un confronto tra Maria costruttrice ed Eva distruttrice.
La povera Eva è stata per duemila anni massacrata, mentre Adamo è stato sempre giustificato o, almeno, perdonato: ennesima dimostrazione del maschilismo cristiano.

Nel testo Vostro non mi sembra che venga spiegata a pieno la necessità della nascente religione (di soli uomini) di introdurre il culto di una donna ed, in particolare, di una vergine madre di una divinità per facilitare la conversione dei popoli pagani che veneravano molte di tali figure femminili.
E’ nota la difficoltà di Paolo a convertire gli efesini che non accettavano di rinunciare al culto di Artemide (vergine cacciatrice) e si convinsero solo dopo il pronunciamento del dogma di Maria madre di Dio.
Il culto di Iside, dea originalmente egizia, era molto in voga nella Roma dei primi 3 secoli con tantissimi templi costruiti da quasi tutti gli imperatori che si sono succeduti nei primi 3 secoli fino a Costantino.
Iside viene resa madre prima ancora di nascere da un dio, Osiride, senza pene (da qui la verginità della dea). La storia di suo figlio Horus è stranamente somigliante con la vita di Gesù: evidenti adeguamenti dei vangeli alle necessità di proselitismo tra i pagani da parte della Chiesa di Roma?
Ho visto due affreschi del II secolo quasi identici e coetanei che rappresentano Iside e Maria che stanno allattando i loro figli Horus e Gesù. Non credo che questo fatto sia casuale.
Insomma, il dubbio che i vangeli siano stati profondamente adattati alle esigenze politiche del nascente cristianesimo, almeno quando uscì dalla clandestinità e poté liberamente espandersi, è molto forte.

Giovedì 9 settembre 2021 15:40:10

Vorrei complimentarmi per il Suo equilibratissimo intervento ieri sera quando nella trasmissione della Gruber.
È un esempio per tutti quelli che criticano tutto senza proporre nulla.
lena Alfiero

Lunedì 23 marzo 2020 13:03:41

Gentilissimo Dottor Augias, non sono solito a scrivere a personaggi famosi ma in questa occasione le vorrei dare una attestazione del valore di conforto che ho trovato nel Suo libro il Grande romanzo dei Vangeli. Purtroppo sono in isolamento domiciliare in quanto positivo al Covid 19, e con me mia moglie (ambedue operatori sanitari) fortunatamente poco sintomatici. In queste lunghe ore di isolamento, grazie a Dio (viene proprio a proposito), ho preso in mano il suo libro comprato qualche tempo fa (era in ordine di lettura dopo Coe e Mac Ewan (sono un lettore seriale, confesso), ma non per meriti o demeriti, é il caso che ha voluto così. Le ripeto che vi ho trovato grande conforto in quanto la lettura del Suo/Vostro testo è così intelligente, così affascinante, così ricca di spunti di riflessione e di studio (praticamente lo sto leggendo con il Tablet a portata di mano) che da solo riesce a togliermi dalla testa questo pesante rovello che mi porto addosso. Questa nuova peste è terribile, facciamo di tutto per arginarla, non c'è prezzo economico che tenga. Grazie di nuovo, con immensa stima, Gianni Forlani

Martedì 10 marzo 2020 08:16:40

Gentile Dottor Auguas,
mi domando cosa succederà quando i cristiani apriranno gli occhi e si accorgeranno che la base della loro fede, la Bibbia, è solo un racconto fantasioso, l'epopea puerile del piccolo ed insignificante popolo ebraico. Quando capiranno che la nascita dell'universo, della terra della vita e, soprattutto, dell'uomo non hanno niente a che fare con la Genesi. Quando finalmente si accorgeranno della crudeltà spesso gratuita del Dio biblico. Quando dovranno ammettere che Adamo ed Eva non sono mai esistiti e, quindi, non ha alcun senso parlare ancora di peccato originale che avrebbe infettato, come il peggiore dei virus, tutta l'umanità, costringendo perfino un Dio a farsi uomo per redimerci da quel fantasioso peccato. Cosa diranno quando sapranno che i maggiori padri e santi della chiesa (da Paolo, Ireneo, Tertulliano, Girolamo, Crisostomo, Agostino, Ambrogio, Tommaso, ecc hanno vilipeso e disprezzato le donne solo perché discendenti da Eva?
Come fanno a non accorgersi che tutte le immani tragedie che hanno sempre colpito e stanno colpendo l'umanità (fino al coronavirus) hanno sempre visto distratti, disinteressati o assenti i suoi presunti protettori: la Madonna, il Padreterno, suo Figlio e tutti i santi e beati che venerano con incrollabile fede?
Vorrei che qualcuno sapesse darmi una risposta. Sono convinto che nessuno potrà razionalmente dare una risposta.

Gianfranco Cingolani.

Venerdì 13 marzo 2020 12:39:03

Giovedì 19 marzo u. s. su Rai 3, dalle ore 23:30 a mezzanotte, ho rivisto una replica di "Quante Storie" condotta da Corrado Augias: ospite Vittorino Andreoli con il suo libro "Il Rumore delle Parole". Ho provato grande nostalgia per la conduzione di Augias, che ho seguito per tutti gli anni di programmazione, durante l'ora di pranzo.
L'amichevole schermaglia tra i due "Seniores" ha fatto affiorare tutta la passione di Andreoli e la professionalità, l'ironia, la scherzosa "graffiante durezza" e l'eleganza sia di eloquio sia…di abbigliamento del Conduttore. Desidero quindi esprimere l’apprezzamento e l'ammirazione che ho sempre provato per Augias, che purtroppo quest'anno ci ha abbandonati; eppure non è “vecchio”! perché anche Lui, come l'Ospite, è un intellettuale attivo che non subisce le ingiurie della vecchiaia.
Il "Quante Storie" odierno non suscita, in me, l'interesse e il coinvolgimento di quello precedente: l'attuale conduttore sarà anche bravo, ma risulta "opaco", non cattura l'attenzione, non è brillante né affascina gli spettatori con la grande passione per le Arti Visive e Musicali come Augias, di cui condivido anche la LAICITA’ e ammiro i molteplici campi di attività professionale.
Non posso, perciò, perdonargli... di averci abbandonato! Mi piacerebbe ancora vedere, per esempio, con quale sorrisino ironico commenterebbe il "Corona vairus" degli "Americani”!

Chissà se questa lettera arriverà al Destinatario! In tal caso Grazie per l’attenzione, cordialissimi saluti e…auguri.
Maria Vittoria Migliano Montagnana - Borgo S. Dalmazzo (CN).

Venerdì 20 marzo 2020 10:50:20

Buongiorno;
a pag 94 del suo libro I segreti del Vaticano a proposito di Paolo di Tarso Lei scrive che oltre ad aver "sdoganato" (mi perdoni il termine) i gentili Paolo dice che basta la fefe per salvarsi.
Non è la base del Luteranesimo ?
Grazie.
Massimo Varese- Vercelli

Venerdì 20 marzo 2020 00:10:44

È stato bellissimo vedere Lei e Andreoli insieme in uno scambio di vedute riflessive e divertenti. Grazie di avermi fatto sorridere in una serata che ha avuto il sottofondo delle sirene delle ambulanze... purtroppo.

Mercoledì 18 marzo 2020 19:04:09

Come fare per inviare un messaggio privato ?
... ovviamente non compromettente
Vorrei approfittare della sua esperienza e bravura per chiedere un consiglio... grazie per qualsiasi risposta
Cordiali saluti
Anastasia

Giovedì 12 marzo 2020 16:32:03

Caro Dott. Augias, mi permetto di portare alla sua conoscenza la seguente iniziativa di 100 giovani attori italiani che, a modo loro, vogliono dire grazie ai medici e agli infermieri italiani.
La ringrazio sentitamente per l'attenzione che vorrà rivolgerci.
Marco Fragnelli

Collettivo Lynus presenta:
#DeCameraOn
Dal 15 Marzo al 3 Aprile, dieci grandi opere letterarie e dieci racconti inediti, scritti nei giorni del grande isolamento, letti da cento giovani attori.

Sono cento i giovani attori italiani che si sono ritrovati, anche se ognuno dalla propria casa, per dare vita a una spettacolare maratona ispirata al Decamerone di Boccaccio.
Divisi in dieci gruppi di dieci, daranno voce (e volto) a significativi brani tratti da opere letterarie, poetiche e drammatiche scritte in tempo di epidemie, ritiro e isolamento forzato.
Ogni gruppo prende simbolicamente il nome da uno dei giovani che il Boccaccio si immagina isolati per la peste sulle colline di Firenze. Proprio come i protagonisti trecenteschi, così i cento attori di oggi affidano al potere del racconto il proprio messaggio di speranza.
Quando tutto sembra arrestarsi, e anche la convivenza sociale diventa impossibile, le parole acquistano un’ispirazione e un potere straordinari, che possono esorcizzare la paura e rinsaldare il senso di appartenenza a una collettività e a un Paese. Questo ci insegna la storia del teatro e della letteratura.
La maratona, on line sulla pagina Facebook del Collettivo Lynus, che ha ideato il progetto #DeCameraOn, sarà inaugurata dalla voce della poetessa Mariangela Gualtieri, che leggerà i versi della sua ultima lirica, “Nove marzo duemilaventi”.
“Ascoltare insieme parole di coraggio e di saggezza, perché nessuno si senta solo, a partire dai medici e infermieri italiani”, a cui il progetto del Collettivo Lynus è dedicato, con l’hashtag
#MISALeungrazie, dall’acronimo del Ministero della Salute (Misal).
Da domenica 15 marzo, per tutti.
Collettivo Lynus

Giovedì 12 marzo 2020 12:34:33

All’attenzione del sig.
Corrado AUGIAS

Buongiorno,

sono Stefano Dottori, il giornalista incaricato da Giuliano Costalunga a scrivere la sua storia.
Come potrete ricordare, il signor Costalunga è stato ospite presso la Vostra trasmissione e intervistato dal sig. Giancarlo Magalli.
Faccio subito presente che vanto il titolo di giornalista in Spagna in quanto in questo Paese non esiste una regolamentazione da seguire per diventare giornalista (un po’ come gli amministratori di condominio in Italia). Qui tutti possono essere giornalisti da subito. Io scrivo per due periodici mensili italiani editi alle Canarie: “Leggo Tenerife” e “Leggo Gran Canaria”.
Detto questo, volevo comunicare a codesta spettabile redazione che il libro biografico - e non solo - su Giuliano Costalunga è terminato e depositato come opera inedita alla SIAE.
Si sta cercando un editore!
Qualora il Vostro programma sia interessato a pubblicizzare il manoscritto con lo scopo anche di trovare un editore stimolato da questa storia e che voglia prendersi l’incarico di pubblicarlo, potrete prendere contatti con il sottoscritto:

STEFANO DOTTORI
Tel.. portatile: 0039 393 -------
E-mail: -------

Allego alla presente un mio curriculum vitæ e la sinossi del libro.

Ringraziando per l’attenzione e nell’attesa di un Vostro cortese cenno di riscontro, invio i miei cordiali saluti.

Vecindario de Gran Canaria, 29 febbraio 2020

Stefano Dottori

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