Messaggi e commenti per Corrado Augias - pagina 67

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Frasi di Corrado Augias

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Biografieonline non ha contatti diretti con Corrado Augias. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Corrado Augias.

Martedì 21 maggio 2019 13:32:46

Stimato Augias (vorrei scrivere 'caro Corrado' ma Lei non mi conosce e quindi prima il rispetto) oggi lei mi ha fatto capire la Lirica ed in particolare Verdi: ma che dico capire? Mi ha fatto emozionare.
A 71 anni ho scoperto, grazie a Lei che seguo sempre con ammirazione in Quante Storie, una ricchezza preziosa che non conoscevo ed ora coltiverò.
Grazie!

Lunedì 20 maggio 2019 08:36:37

Buongiorno Corrado AUGIAS

due parole per proporle di suggerire alla RAI di mandare in onda il film di Pietro Germi "Il cammino della speranza" film di grande attualità !
con i miei sinceri complimenti
un cordiale saluto

Domenica 19 maggio 2019 09:10:58

Egregio Augias, Le scrivo perché condivido in pieno quanto ho sentito dire da Lei sulla questione della lingua italiana. Visto che mi è capitato di scrivere una lettera al presidente della Crusca, Claudio Marazzini, dove metto in luce alcune eccellenze della nostra lingua (riportata in seguito nel sito del settimanale "Oggi"), Le consiglierei quindi di darle un'occhiata. Basta digitare: La lingua italiana... is better. Cosa aggiungere se anche Macron pare deciso a dichiarare guerra all'italiano? Tutto questo conferma che si teme il dilagare di una lingua concepita con intelligenza.

Venerdì 17 maggio 2019 06:47:17

Buon giorno, sono Luisa Sabati, ho vissuto dentro l'Opus Dei per 23 anni. Mi hanno accalappiata da adolescente, a 22 anni cercai di svincolarsi ma fecero abusi sulla mia coscenza usando Dio e il confessionale; quando avevo 40 anni e un fisico distrutto mi rigettarono con una persecuzione-per due anni- a motivo del licenziamento poiché non avendo una motivazione cercarono di far risultare che ero io ad andarmene oppure che non ero idonea alla vita comunitaria. Vorrei essere presente alla Sua prossima trasmissione sull'Opus poiché ho molto da dire; nei fatti non esiste perché agisce solo a voce e nei fatti esistono solo le società... i membri sono soci o dipendenti di dette società, altro che figli! Si entra da "figli del Prelato"chiamato "padre" e si esce da dipendente o socio usato e sfruttato dalle società. L'Opus ha distrutto la mia esistenza ma raggiungere i mezzi di informazione è difficile come è difficile difendere i propri diritti:io a 40 anni mi sono ritrovata in un mare di guai. Vorrei essere contattata.

Mercoledì 15 maggio 2019 13:48:18

Gentile dott. Augias la seguo da sempre e dall'alto dei miei 63 anni non è poco.
Seguo con particolare interesse la sua attuale trasmissione che per me é un appuntamento fisso, alcune puntate le seguo quasi rapito. Oggi (15/05/2019) propio non ce l'ho fatta !
A metà puntata ho spento la TV.
Non per il suo ospite, personaggio alquanto discutibile ma per le parole dette, non si puo assolvere tale Josemaria personaggio ambiguo accusato di plagio e molestie sessuali sempre intriso di poteri dittatoriali e canonici, senza poi arrivare ai giorni nostri e qui si aprirebbero contaminazioni che é meglio lasciar perdere.
Resta per quanto possa interessarle il mio giudizio positivo per come conduce la trasmissione e la considero persona eccezionale.
Cordiali saluti. Ernesto

Venerdì 26 aprile 2019 13:07:25

Egregio dottor Augias,
Seguo spesso la sua trasmissione "Quante Storie". Mi permetto di farle una semplice osservazione: in un contesto di cosi' elevata cultura, stona tremendamente il suo continuo sollecitare i ragazzi ospiti, a fare velocemente le domande.
Penso che questo suggerimento, dettato ovviamente dai tempi ristretti, e dal fatto che comunque lei, debba sciorinare come un pavone, il suo patrimonio di conoscenze, possa darglielo prima che inizi la trasmissione.
Non penso sia così umile da cogliere il mio suggerimento.
Claudia Comberti

Domenica 21 aprile 2019 23:54:12

Buongiorno, sono paolo e, sebbene dubito che queste parole arrivino a lei personalmente, sono seriamente preoccupato dal fatto che ogni sua preziosa parola, ogni suo profondo giudizio, tutto quello che lei tratta nelle sue importantissime trasmissioni... mi trova sempre totalmente in accordo e pericolosamente innamorato degli argomenti che lei tratta... per farle capire anche perche'... sappia che sono cresciuto, durante un infanzia felicissima a genova, con dei signori che si chiamavano " piero angela e ing. Palmieri" che al terzo piano del mio palazzo giocavano con oscilloscopi e altri strumenti a me sconosciuti mentre ovviamente ascoltavano della musica a me, bambino, sconosciuta che si chiamava jazz o classica... ecco perche' la musica e poi la matematica sono diventate la mia passione...
Mi spiace averti disturbato ma io ti accomuno a quel periodo meraviglioso della mia infanzia, a quelle persone meravigliose che mi hanno dato forti fondenra x diventare una persona assolutamente laica, curiosa, innamorata della cultura, della scienza e di persone meravigliose come voi.
Paolo

Mercoledì 17 aprile 2019 03:00:35

Buongiorno dott Augias,
ascoltavo le parole dette nel corso dell'incontro, il 16 Aprile, con il dott Magris ed altri,
non potevo evitare, in fondo al cuore, un certo senso di meschinità: voi eravate buoni, io cattivo;
voi nobili, ispirati, democratici,. .. superiori, io no. Ma, in cauda venenum, è proprio in quest' ultimo termine, a mio modo di vedere, la radice del problema: siamo proprio sicuri che le buone intenzioni non lastrichino tutt' oggi il sentiero che porta all'inferno? Siamo certi che qualche nostro VALORE ASSOLUTO sia tale, e non sia, piuttosto, frutto d' arroganza o, meglio, di SUPERBIA?, sì, proprio quella che precipitò allo Sprofondo gli angeli ribelli, il peccato primigenio, quello di cui più nessuno parla.
Noi, quelli dell' infinito aumento demografico che, con altrettanta infinita e ignorante indifferenza, sta trasformando l'intero unico nostro pianeta in una mostruosa avvelenata discarica, noi siamo certi
(questa è la mostruosità che devo affermare), certi e incapaci di pensare diversamente, certi che la nostra assoluta priorità è quella di salvare tutti i nostri simili; sì, perchè la Natura(se esiste) si sta sbagliando, e noi siamo nel giusto.
Mi scusi.
Cordialmente,

Domenica 14 aprile 2019 18:18:16

Credere è un'esigenza umana.
Si crede sempre in qualcosa o qualcuno :dal sole alle streghe, dalle divinità ai topi e così via...
Quando ho perso la fede ho guadagnato la libertà ma nel momento della tragedia ero solo.

Domenica 14 aprile 2019 10:13:39

Leggo l'Espresso da molto tempo e su quello del 7 Aprile trovo il suo articolo su Dio, articolo che ho letto con molto interesse.
Sul mio blog

https://ilnuovonoi. blogspot. com/2018/01/noi-materia-intelligente. html

ho scritto quanto segue su Dio e mi piacerebbe molto se Lei volesse commentarlo.

Un cordiale saluto.
Vito Pipitone
__________

Qualcuno ci ha fatto nascere animali dotati di immaginazione ed intelligenza.
Rispetto le idee di tutti, ma io, con l'immaginazione e l'intelligenza che qualcuno mi ha voluto dare, sono convinto che la vita è come una immensa lotteria, un enorme cesto con infiniti bigliettini in ognuno di quali c'è scritto che tipo di animale saremo, chi saranno i nostri genitori, su quale pianeta e in quale parte di esso nasceremo, se saremo sani o malati, stupidi o intelligenti, se la nostra vita sarà piena di soddisfazioni o un fallimento.
Potremmo nascere come un elemento unicellulare sul pianeta Venere o con una intelligenza straordinaria come quella di Albert Einstein sulla Terra. Tutto dipenderà da quello che c'è scritto sul nostro bigliettino e molto poco sarà merito nostro.
Forse potremo influire un poco su tutto questo, ma sarà dura se le condizioni di partenza non saranno favorevoli.
Se siamo nati sotto forma di elemento unicellulare su Venere, non rammarichiamocene, tanto la nostra esistenza in vita durerà un tempo che a noi sembrerà più o meno lungo, ma che in una scala cosmica sarà più o meno quello di un battito di ciglia di chi ha voluto tutto questo.
Se invece abbiamo la fortuna di prendere un buon bigliettino, se siamo intelligenti, con un buon carattere e viviamo in una società moderna, efficiente e ben organizzata, non pensiamo di essere superiori agli altri o che sia merito nostro, pensiamo che siamo solo stati fortunati.
Chi ha voluto tutto questo non si è preso la briga di consultare gli esseri più evoluti da lui creati, e di verificare se erano d'accordo con il progetto che Lui aveva creato.
Quando noi estraiamo il nostro bigliettino in cui è scritto il nostro presente e futuro, non ci è stata data la possibilità di leggerlo, di comprenderne il significato e di conoscere quindi il nostro futuro.
Se LUI ci avesse almeno dato questa possibilità noi avremmo saputo cosa ci avrebbe riservato la vita ed avremmo potuto scegliere se accettarla o meno.
Ma LUI è il padrone, ha deciso così e noi non possiamo fare altro che sottostare ai suoi voleri.
Già. Ma chi è il responsabile di tutto questo? A nostro piacimento lo potremmo chiamare Dio, Visnù, Halla, Manitù, Natura, Evoluzione o come ci pare, tanto non ci azzeccheremo mai dato che noi siamo creature e non creatori, così come un oggetto creato dall'uomo non potrà mai capire la mente umana che lo ha concepito e costruito, così come il mio mazzo chiavi non potrà capire me.
Per semplicità e non volendo fare torto a nessuna religione, io lo chiamerei semplicemente e rispettosamente LUI.
Se LUI ha messo in moto tutto questo complicato, e per noi incomprensibile, meccanismo un motivo lo avrà pure avuto.
Siamo noi, con la nostra intelligenza molto limitata che non lo comprendiamo.
Tutte le religioni hanno spiegato, logicamente ognuna a modo proprio, cosa intendeva fare LUI quando mise in moto questo enorme e complicatissimo baraccone che è l'Universo.
Poi le religioni, per dimostrare che la loro interpretazione dell'esistenza e dei voleri di LUI era unica, vera e giusta e che tutte le altre religioni non avevano capito nulla, hanno scatenato una serie di guerre spaventose e la storia continua ancora dalla notte dei tempi e fino ai nostri giorni, come si può constatare leggendo un qualunque libro di storia o ascoltando un qualunque telegiornale in una giornata qualsiasi.
Quando LUI ha deciso che io dovevo venire al mondo era certamente di buon umore e ben disposto nei confronti di quel mucchietto di molecole che aveva in mano e che stava per trasformare in qualcosa di vivo.
Non mi fece venire al mondo come organismo unicellulare sul pianeta Venere, ma decise che dovevo nascere su quello splendido gioiello che è la Terra.
Non mi fece nascere in uno di quei tanti posti sulla Terra in cui vivere è durissimo e da cui molti tentano disperatamente di scappare, ma in uno dei posti più belli ad accoglienti del mondo che è la Sicilia (e che noi facciamo di tutto per trasformarla in un immenso e maleodorante immondezzaio).
Decise di farmi nascere in una famiglia di gente onesta, sufficientemente agiata, con buone qualità intellettuali e morali e quindi, quando ho infilato la mano in quel cesto ed ho preso il mio bigliettino in cui c'era scritto il mio futuro, ho avuto una gran bella botta di fortuna perché LUI guidò la mia mano e mi fece prendere il bigliettino giusto.
Non so perché lo fece e LUI non me lo ha detto, ma ne sono comunque molto grato.
Meglio di così non mi poteva accadere.
Sorge spontanea una domanda che mi dato a lungo da pensare:
Ma questo LUI esiste veramente o è frutto della mia immaginazione e di quella della stragrande maggioranza dell'umanità di qualunque continente e religione?
Chiunque abbia fatto anche le sole scuole elementari sa che in natura esistono delle leggi perfette, immutabili ed eterne che regolano il funzionamento dell'universo inteso nel senso più vasto possibile:
Dagli immensi ammassi di galassie fino agli elettroni, per quanto ne sappiamo noi, tutto questo funziona da sempre e quindi e lecito pensare che funzionerà per sempre.
Se queste leggi perfette esistono e noi, col dono dell'intelligenza che LUI ci ha dato, in parte conosciamo, ci dobbiamo porre la domanda: Chi le fatte?
Molti scienziati si dichiarano atei, pensano che LUI sia il frutto della fantasia e dell'ignoranza della gente, ma io non ho mai letto di uno scienziato ateo che spiega con chiarezza e semplicità come queste leggi eterne si sono formate ed esistono da sempre, per quanto ne sappiamo.
Se questo scienziato ateo riuscirà a spiegare da dove vengono queste leggi, avrà scoperto l'esistenza di LUI e dovrà rinunziare ad essere ateo.
Resta sempre da capire perché LUI ha fatto tutto quello che ci circonda e di cui possiamo vedere solo una minima parte.
Perché ha fatto in modo che quel mucchietto di materia di cui è fatto ognuno di noi fosse in grado di conoscere tutto quello che è il sapere umano?
Un essere umano, un qualunque animale vivente, un mucchietto di terra o di sterco sono fatti della stessa identica materia.
Ma noi Umani siamo diversi da un qualunque mucchietto di materia perché abbiamo qualcosa in più: siamo un mucchietto di materia che ha la straordinaria capacità di capire se non tutte, almeno alcune delle regole che governano l'Universo.
Siamo materia intelligente.
Sembra assurdo ma è così.
Perché LUI ha voluto questo?
Non credo che qualcuno lo sappia e quindi tutti possiamo inventarci qualcosa con la fantasia che LUI ci ha regalato.
Possiamo solo accettare con gratitudine le cose che LUI ci ha dato, ma non tentiamo di poterlo capire.
E' troppo grande per poter essere compreso dai nostri piccoli cervelli.

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