Messaggi e commenti per Enrico Mentana - pagina 34

Messaggi presenti: 871

Lascia un messaggio, un suggerimento o un commento per Enrico Mentana.
Utilizza il pulsante, oppure i commenti di Facebook, più in basso.

Scrivi un messaggio

Leggi anche:
Frasi di Enrico Mentana

Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Enrico Mentana. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Enrico Mentana.

Mercoledì 18 novembre 2020 20:24:16

Gentile Mentana, il motivo per cui abbiamo un numero tanto più alto di decessi rispetto agli Stati Uniti sia rispetto alla popolazione che rispetto al numero di contagi, credo sia legato al fatto che negli USA viene somministrato regolarmente il Remdesivir come da indicazioni. Da noi il farmaco non c’è in gran parte degli ospedali e purtroppo i pazienti vengono imbottiti di cortisone anche al di là delle indicazioni e senza alcuna copertura antivirale, che significa in molti casi una proliferazione incontrollata del virus. Purtroppo la cosa è completamente ignorata dai mezzi di informazione. Sono un medico naturalmente come avrà capito. La salutò con stima Zigrossi

Mercoledì 18 novembre 2020 12:20:18

Buongiorno direttore mentana.
sono d'accordo con lei, qui tutti stanno cercando di colpevolizzare ii ragazzi che vanno in discoteca e non i disastri che ha fatto la sanità negli ultimi 10 anni, con tagli e di conseguenza chiusure di ospedali e tagli di dottori e infermieri.
con 5000 posti di terapia intensiva a fronte dei 28. 000 della germania, si capisce perché in italia sono morti il triplo della germania.
qualcuno dovrebbe fermare il protagonismo di dottori che ogni giorno fanno terrorismo psicologico e di conseguenza fanno intasare i pronto soccorsi con persone spaventate, ma questo di sicuro è un affare con i tamponi che costano 60 euro a persona.
qui bisogna proteggere gli anziani e dargli modo in orari studiati di poter uscire e poter passeggiare, altrimenti il loro tono muscolare diminuisce e poi non camminando più e i oltre vanno in depressione.
i giovani e i bambini non hanno problemi di covid, perché hanno già un vaccino che si chiama sistema immunitario.
io credo nei vaccini ma ho dei dubbi su vaccini fatti in 6 mesi, anche i più sprovveduto sanno che per testare un vaccino, vanno da 3 a 4 anni. ho paura di queste multinazionali del farmaco che in futuro possano programmare altri virus in laboratori fantasma per poi voler vaccinare miliardi di persone.
chi controlla questi laboratori?
le azioni di queste multinazionali del farmaco stanno facendo ottimi affari nelle borse di tutto il mondo. a report hanno fatto vedere il sig. bilgheit. ha investito in borsa 300 milioni di euro con utili eccezionali. tutto questo mi crea grossi dubbi.
un cordiale saluto.
rosario gallo.

Martedì 17 novembre 2020 16:30:21

Buongiorno,
Le scrivo avendo molta stima di Lei per la sua imparzialità e onestà intellettuale..
Sentendo dire che le temperature elevate sono letali per il covid19, come mai non è mai stata suggerita come cura base, l'inalazione di vapore alla massima temperatura sopportabile e nei casi più gravi con anche miscelato antivirale e ossigeno ?
Nonostante che sarò considerato come l'ennesimo scopritore di "acqua calda" non so rinunciare all'idea di tentare di essere utile.
Con i miei più cordiali saluti, Osvaldo, Rivergaro.
P. S. Tra le tante altre cose che vorrei fossero prese in considerazione, avendo rischiato di essere travolto da un auto elettrica ibrida, vorrei venga rimarcato l'obbligo di non potere disattivare il segnalatore acustico di movimento o multare pesantemente chi lo disinserisce. Grazie

Martedì 17 novembre 2020 14:57:59

Buongiorno dott. Mentana. Mi riferisco all'emendamento al DPCM votato dal Senato che approverebbe la costituzione di assemblea condominiale on line con il consenso della maggioranza dei condomini. Condivido pienamente quanto denunciato da CONFEDILIZIA circa la lezione del diritto alla gestione dei condomini non forniti di strumentazione adeguata. È una chiara lesione dei principi costituzionali di uguaglianza e proprietà, ma ciò che più sorprende è la mancanza di senso comune. È chiaro che dietro questo emendamento c' è l'intento di agevolare la realizzazione di lavori di edilizia, ma così si incentiverà solo il contenzioso. Come si può supporre che tutti i proprietari di casa dispongano di strumentazione informatica quando già gli studenti non me sono provvisti e gli anziani. (la gran parte di proprietari) non sanno usarli? La normativa sul superbonus è complessa e richiede chiare garanzie tecniche ed economiche nell'applicazione. Affidiamo tutto ciecamente a un pugno di condomini che hanno il privilegio di andare in videoconferenza? E se poi i lavori realizzati non dovessero avere l'autorizzazione dell'Agenzia delle entrate chi paga? Le spese per realizzare l'efficientamento termico + lavori trainati per raggiungere la 2 classe in un edificio di 48 appartamenti si aggira sul milione e più euro. Ripeto chi paga se i lavori non dovessero essere riconosciuti dall Agenzia Entrate? Solo i condomini che hanno partecipato on line? Oppure solo quelli che hanno capienza economica? Oppure l'amministratore? Un buon governo deve saper prevedere gli effetti delle norme che si accinge a legiferare. Se si vuole favorire l'edilizia ad ogni costo il Governo stabilisca la gratuità dei lavori per i proprietari Sic et simpliciter e corrisponda gli oneri alle imprese direttamente ma non si operi maldestramente sulle tasche e sui diritti dei cittadini.

Martedì 17 novembre 2020 14:49:05

Buongiorno
vedo che Lei utilizza sempre il termine "governatori" per riferirsi ai presidenti delle regioni
secondo me in questo modo, apparentemente semplificatorio, in realtà determina disinformazione. infatti i due concetti (presidente di regione e governatore) sono assai diversi. in un mondo dove l'uso delle parole è molto disinvolto (si pensi alle parole "fascista" oppure "comunista") mi piacerebbe che nel telegiornale che guardo tutte le sere si dicesse "presidente della regione"
antonio bertelli

Domenica 15 novembre 2020 14:38:05

Gentile signor Mentana,
ma questo è diventato un paese di parlatori e opinionisti?
Con tutta la simpatia nei confronti della signora Mirta Merlino, era necessaria un' altra trasmissione in cui si parla sempre delle stesse cose. Proprio non se ne può più!
Ci sono tanti, tantissimi bei films, non sarebbe stato meglio uno di questi?
Grazie per l'attenzione
Giovanna Donati

Scusi ancora, ma quello che le ho scritto non è altro che l'opinione duffusa. La differenza è che gli altri cambiano canale oppure spengono.
Buona serata
Giovanna Donati

Sabato 14 novembre 2020 12:34:59

CA Direttore Enrico Mentana
Oggetto: Next generation UE da 750 Mld. Osservazioni al piano Recovery Plan dell’Italia per 209 Mld e relativa individuazione degli Obiettivi Specifici da presentare alla Commissione Europea.
Richiesta di incontro urgente con il Direttore Enrico Mentana
Allegata nota CA Egregio Direttore Mentana,
Con riguardo all’oggetto e facendo seguito alla mail precedentemente inviata, lo scrivente Michele Di Lorenzo, Senatore dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Napoli, espone alla Sua attenzione alcune Osservazioni, che si spera finalmente, possano essere ascoltate, diffuse, discusse e recepite nella stesura definitiva del Recovery Plan dell’Italia.
Da diversi anni e “giustamente”, per il contrasto ai cambiamenti climatici, ci siamo ritrovati contemporaneamente con la Direttiva 20 20 20 dell’UE, con gli incentivi previsti dall’Ecobonus e con l’Obbligo dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE). Una esemplare e lodevole Task Force, finanziata ed operativa, legittimamente schierata a favore dell’Ambiente, e però… sempre nell’ assordante silenzio e la totale assenza di attenzione per la sicurezza strutturale.
Tale singolare e paradossale situazione porta e continua a portare ad irrazionali conseguenze agli stessi lavori di ristrutturazione. Difatti, favoriti anche dallo stimolo degli incentivi dell’Ecobonus, assistiamo per la coibentazione termica con il classico isolamento a cappotto, al montaggio dei relativi pannelli che fasciano completamente le strutture portanti, delle quali non conosciamo i fondamentali parametri strutturali, con la logica conseguenza di occultare alla vista ed in maniera definitiva, anche l’insorgere di un qualsiasi ed eventuale futuro quadro fessurativo.
Per questi Interventi abbiamo realizzato il classico rimedio peggiore del male e non per un tempo limitato... bensì a vita!
Come occultare le prove dopo avere commesso un reato.
Difatti, come volevasi dimostrare, per il “Primo intervento di Superbonus 110% realizzato a Prato” - per un Palazzo risalente, addirittura alla metà degli anni '60 - i soli interventi eseguiti riguardano il Cappotto Termico, la sostituzione di tutti gli infissi, la trasformazione della centrale termica a gasolio con due centrali a metano, i pannelli fotovoltaici e sempre nell’assordante silenzio della Sicurezza Strutturale.
Fermiamo questo scempio che si consuma, da un lato, nel consueto connubio infernale dell’Indifferenza e della mancanza di manutenzione e dall’altro con la pubblicità e l’enfasi anche delle massime Istituzioni. (In allegato il report relativo).
Nel nostro Paese, considerato ormai consapevolmente per intero a rischio sismico, non possiamo più abdicare all’inderogabile principio di precauzione e neppure a quello del buon senso, sia in merito alla sicurezza strutturale che all’oggettiva distruzione di risorse economiche non soltanto Private, ma anche Pubbliche, per tutti gli interventi di ristrutturazione, così come ancora oggi risultano concepiti, progettati ed eseguiti. Il perseverare con tali metodologie ci farebbe passare dall’attuale stato di negligente silenzio, ad un ben più grave colpevole silenzio.
Eppure “siamo tutti a conoscenza” della “acclarata vulnerabilità e fragilità” del nostro vecchio ed esteso patrimonio edilizio, dove una stima ANCE – CRESME del 2012 ci ricorda che sono ben 7 milioni le costruzioni realizzate prima del 1971, pari al 60% del costruito totale.
Parliamo di tutta quella miriade di costruzioni in cemento armato del periodo post-bellico, costruita in sintonia con il Regio Decreto del 1939 all’epoca vigente, di cui non esiste un deposito certificato degli elaborati progettuali, non conosciamo i grafici esecutivi, non conosciamo i particolari costruttivi, non conosciamo le caratteristiche dei materiali impiegati e cosa ben più grave, non abbiamo contezza delle modifiche, dei cambiamenti e degli stravolgimenti vari apportati nel corso dei decenni!
Tra pochi mesi ricorrono i 50 anni dall’approvazione della Legge n. 1086 del 5 novembre 1971 che diede origine al deposito certificato degli elaborati progettuali presso gli Uffici provinciali del Genio Civile e mise fine dopo 32 anni, al vecchio Regio Decreto n. 2239 del 1939. Questo cinquantenario funge da monito ed ulteriore allarme per il vecchio costruito, ricordandoci che sono già trascorsi oltre 80 anni dalla vecchia normativa del 1939.
Resta anche superato, il falso convincimento che tutti gli interventi di Miglioramento sismico, da sempre percepiti eccessivamente invasivi, comportassero necessariamente a traslocare e lasciare libero l’immobile durante tutta la fase dei relativi lavori.
Difatti allo stato attuale delle conoscenze sui materiali innovativi ed alla luce dell’evoluzione delle normative vigenti, giova evidenziare con grande forza e chiarezza le peculiarità, fino a ieri inimmaginabili, dell’impiego dei materiali innovativi come i compositi fibrorinforzati, che consentono, quale autentico privilegio, di operare esclusivamente dalle facciate esterne degli edifici senza arrecare disagi alla quotidiana normalità abitativa durante gli interventi e di arrivare addirittura ad un miglioramento anche di due classi di Rischio Sismico.
Prendiamo ancora atto che la percezione pubblica di questa vera e propria rivoluzione non è ancora minimamente paragonabile alla sua importanza.
Un grande Paese come l’Italia, proteso alla modernità ed al futuro, tra mobilità elettrica, Informazione 5G ed Intelligenza artificiale, non può continuare a fare finta di non vedere questo sterminato esercito di fabbricati privi di elementi di conoscenza, che inevitabilmente ci condurrebbe ad una visione del futuro quantomeno parziale. Siamo invece obbligati, per ogni autoveicolo, già ampiamente riconosciuto e contrassegnato con il proprio numero di Targa e di Matricola, anche ad una revisione biennale, in antitesi ai 70 anni di vuoto assoluto per tutto il vecchio patrimonio edilizio abitativo.
Nel periodo post-bellico, questi fabbricati, erano, a tutti gli effetti, figli di un Dio Maggiore, capaci di innescare il Miracolo Italiano del dopo-guerra con una straordinaria crescita economica e di trasformazione sociale. Nel breve volgere di pochi decenni non sono più figli neppure di un Dio Minore, ma addirittura di un Dio trasparente. Difatti li ignoriamo o facciamo finta di non vederli per l’oggettiva e complessa problematica che attualmente rappresentano.
Qualunque persona, che risiede in uno di questi edifici multipiano in cemento armato, che pensa di lasciare agli eredi la proprietà del proprio appartamento, se, correttamente informata, scoprirebbe che, oltre a lasciare in eredità un guaio e non un bene prezioso, tutto l’interesse a favorire un’indagine conoscitiva sulle strutture, finalizzata alla Sicurezza ed al conseguente incremento nel tempo della relativa quotazione economica.
Per gli edifici in cemento armato viene considerata una durabilità pari a circa 50/60 anni, largamente superata da una buona percentuale del vecchio costruito, nella intelligente consapevolezza però di non considerare mai un fabbricato alla stregua di uno yogurt o di un medicinale scaduto, bensì come un paziente bisognoso di cure mirate a seguito di indagine conoscitiva.
Corretta informazione e mai allarmismo devono rappresentare sempre le due parole chiave di queste considerazioni.
In questo momento così grave della nostra storia, chiediamo all’Europa un atto di coraggio ed un programma ambizioso all’altezza della sfida che non ha precedenti e neppure punti di riferimento.
Atto di coraggio e programma ambizioso pienamente recepiti e previsti nei finanziamenti del Piano Next generation UE da 750 Mld, da cui se ne prevedono circa 209 per l’Italia e per i quali si dovranno necessariamente indicare degli Obiettivi Specifici tesi a rafforzare crescita e coesione nella direzione della transizione verde e digitale. E allora, ripeto, tra gli Obiettivi Specifici, con grande lungimiranza, quale migliore opportunità se non la messa in sicurezza del nostro vecchio patrimonio edilizio sempre più fragile e vulnerabile.
L’osservazione proposta, in questa prima fase, è la seguente:
“Per i fabbricati ultimati da oltre 50 anni, subordinare gli interventi previsti dall’Ecobonus soltanto a eseguito dei lavori di miglioramento statico previsti con il Sismabonus”.
Appare evidente che i soli interventi previsti dall’Ecobonus per il contenimento dei consumi energetici, non potrebbero mai essere sufficienti per fare decollare compiutamente il comparto dell’Edilizia, comportando ulteriore aggravio per il già gigantesco debito pubblico, senza produrre benessere e neppure incremento del PIL.
Il decollo vero degli interventi integrati, prioritariamente con i necessari rinforzi strutturali previsti con il Sismabonus ed a seguire le opere tese al contenimento dei consumi energetici, farebbe da Innesco, capace di far deflagrare finalmente l’intero settore dell’Edilizia, da tutti ritenuto ed a ragione, il Volano Economico e Strategico per le sorti complessive del Paese. Si andrebbe finalmente ad intercettare la priorità assoluta del nostro Paese e cioè il LAVORO che nel settore dell’edilizia, ha già subito, con il relativo indotto, la perdita di oltre 700. 000 posti di lavoro, oltre la sublimazione del comparto dell’Artigianato, ormai praticamente scomparso.
Il decollo dell’Edilizia e dell’Artigianato, nell’attesa di un vaccino capace di debellare, chissà quando, la gravissima pandemia sanitaria, permetterebbe di mitigare prima e superare poi la gravissima emergenza economica e sociale determinata dal Coronavirus.
E’ la vera, unica ed oggettiva possibilità per coniugare PIL e Futuro, Crescita ed Occupazione.
Ci sono tutte le condizioni per rivivere e diventare protagonisti di un nuovo Miracolo Italiano.
Sarebbe davvero un errore imperdonabile vanificare tali opportunità.
Gli interventi previsti con il Sismabonus possono anche rappresentare, a pieno titolo, la compensazione postuma di conoscenza, di sicurezza e di legittimazione normativa per tutto il nostro vecchio patrimonio edilizio abitativo.
Resta addirittura superato anche il Problema Irrisolto ormai da un quarto di secolo e cioè la mancata introduzione del Fascicolo del Fabbricato, quel Totem che non siamo ancora riusciti a superare, che ci segue come un’ombra e che si materializza a seguito dell’onda emotiva di qualsivoglia cedimento, crollo o tragedia sia delle strutture portanti primarie e sia degli elementi decorativi delle facciate.
Un Totem che di fatto, da sempre, ha letteralmente messo in fuga il Mondo dei Proprietari!
Ebbene osserviamo addirittura che la sola attività tecnica del Sismabonus, propedeutica all’individuazione della Classe di Rischio Sismico, come per Incanto, ci porterebbe di fatto, a disporre di una documentazione reale e veritiera sulle condizioni e relative capacità strutturali del fabbricato, superando in automatico, tutta la irrisolta tematica del Fascicolo del Fabbricato.
E questa per tutto il mondo delle costruzioni non è una notizia…è una BOMBA!
Altro che il sempre invocato e mai materializzato Fascicolo del Fabbricato, che se in teoria, fosse stato approvato, inevitabilmente si sarebbe basato, per la massima parte, su ricordi ed Autocertificazioni, che avrebbero potuto, anche in perfetta buona fede, delineare una condizione del fabbricato diversa da quella reale, con il fondato timore di ripetere il classico rimedio peggiore del male!
Rappresenterebbe un fatto sicuramente “Inedito” e però di una portata dirompente, capace di spazzare via 25 anni di sterili ed inutili chiacchiere e superare definitivamente tutto quel coacervo di interessi e timori inconciliabili e contrapposti tra la politica, i proprietari di case e le società immobiliari.
Sarebbe un’autentica “RIVOLUZIONE”!
Per ogni fabbricato si avrebbe finalmente la reale possibilità, di valutare caso per caso, chi avrebbe bisogno di una semplice aspirina, chi di un antibiotico e chi invece di un trapianto e si metterebbe, in maniera definitiva la parola fine all’aberrante consuetudine di guardare i vecchi edifici ad uso abitativo come tutti malati terminali. In mancanza, in questa nuova e più ponderata e drammatica realtà che stiamo vivendo, anche il più sprovveduto e comune cittadino si renderebbe conto della palese incoerenza.
Significherebbe accettare di vivere la consueta e ripetitiva logica della fatalità e dell’emergenza che da sempre ci portano i danni, anche estremi, di crolli e cedimenti.
Siamo tutti consapevoli che l’Indifferenza, unita alla mancanza di manutenzione, provoca nel tempo danni più gravi delle stesse calamità naturali.
E’ proprio dalla loro indisturbata convivenza nel tempo, declinata con la mancanza di Controllo e dalla mai appagata sete di Profitto, che derivano i danni estremi di crolli e cedimenti, sia di Strutture Portanti e sia di Cadute di Calcinacci degli Elementi Decorativi che fasciano ed avvolgono le facciate.
La Tragedia del Ponte Morandi a Genova, che ha lasciato una ferita aperta nei nostri Cuori, ne certifica soltanto l’ultima e più sensazionale rappresentazione.
Soltanto una comunità consapevole dei rischi e correttamente informata in merito alla peculiare e nobile finalità della sicurezza strutturale, può dispiegare fermezza e decisione per la salvaguardia del bene supremo della vita e conseguente incremento economico del patrimonio edilizio abitativo.
Tutti sappiamo che la prima definizione dell’intelligenza è l’adeguamento alla realtà, e la realtà che viviamo, ci indica, in maniera inequivocabile, che tutte le nuove opportunità, economicamente sostenibili, oggi previste dallo strumento del Sismabonus, portano ad interventi:
• con conseguente e sicura ripresa dell’edilizia,
• con sicure ricadute occupazionali,
• con nessun carattere speculativo,
• con interventi ad incremento volumetrico zero,
• con nessun ulteriore consumo di suolo,
• con nessun cambiamento antropico,
• con l’innalzamento dei parametri della resistenza e della sicurezza,
• con incremento nel tempo del valore del Patrimonio Immobiliare,
• con miglioramento della qualità della vita.
In un Paese ormai consapevolmente considerato per intero a rischio sismico, potrebbero finalmente coniugarsi interventi senza fini speculativi, nelle condizioni di assoluta legalità e nel pieno rispetto delle regole.
Consentitemi, sempre con la consueta umiltà, di esternare il mio personale rammarico, nel constatare che nessun mass-media riservi attenzioni alla non più rinviabile fragilità e vulnerabilità del nostro vecchio patrimonio edilizio abitativo, dedicando ogni energia esclusivamente a spiegare e diffondere gli interventi per il contenimento dei consumi energetici.
Eppure sappiamo bene che non esiste nessuna legge, nessuna arte del possibile, nessun gioco di prestigio, capace di rimuovere in automatico, l’ineluttabile e progressivo fisiologico degrado nel tempo del cemento armato del nostro vecchio costruito, allo stesso modo come nessuno può pensare di bloccare o rimuovere la Vecchiaia!
Se cedessimo ulteriormente alla soluzione più semplice, limitandoci alla Cecità, diventeremmo tutti, addetti e non addetti ai lavori, complici consapevoli dei rischi e dei relativi costi sempre maggiori.
Di certo non possiamo bloccare i progressi nella direzione dell’Intelligenza Artificiale, però non possiamo permetterci un ulteriore allargamento della forbice con la nostra Umana Stupidità!
Appare quantomeno singolare che questa che dovrebbe essere non una notizia…ma una bomba di primaria e fondamentale importanza, da catapultare immediatamente nell’Agenda di qualsiasi ripartenza economica, quale “Autentico e sicuro Vaccino” capace di superare l’emergenza sociale ed economica, non venga mai sfiorata da nessun mass media (sebbene già da tempo ampiamente da me informati), di solito sempre così attenti a cogliere anche il più piccolo brusio per qualsivoglia novità piccola o grande che sia.
In queste ore si sta progettando e programmando il futuro dei prossimi 20 anni, nella stesura del Recovery Plan, con l’individuazione di obiettivi specifici che diventeranno fissi ed inamovibili, la cui presentazione ufficiale all’UE avverrà a gennaio 2021, cioè domani mattina!
Oggi abbiamo a disposizione le risorse necessarie oltre a tutti i mezzi Tecnici, Tecnologici e Normativi per affrontare e vincere la Sfida del nostro Vecchio Costruito Abitativo che si è Ingigantita proprio a seguito di tutte le nostre passate Inadempienze.
RIPETO CON GRANDE FORZA
Dobbiamo uscire da quella che oggi è una sorta di follia collettiva…e domani un inesorabile e sicuro boomerang.
Tutti insieme possiamo e dobbiamo vincere questa autentica battaglia di civiltà.
Egregio Direttore, una persona della Sua sensibilità non si gira dall’altra parte. Ci conto. Resto in attesa di un Suo contatto”.
Mi chiedo e mi permetto di chiedere: se non ora…quando?
Pertanto si chiede un diretto ed urgente incontro per i tanti e necessari approfondimenti.
Cordiali saluti a tutti
Michele Di Lorenzo
mobile 337 – -------
E-mail: -------

Venerdì 13 novembre 2020 10:23:38

Carissimo Enrico ritengo più che giusto segnalarti che il portale ATS, usato (nella città metropolitana di milano) per la prenotazione del tampone covid, da diversi giorni è fuori servizio e non si sa se e quando riprenderà. Ad oggi ATS non ha dato nessuna soluzione alternativa (tipo permettere agli ospedali di effettuare le prenotazioni) ed io, e non saltanto io, comune cittadino sono abbondonato a me stesso. Ti sembra giusto? Condividi che unna situazione di disagio e non solo meriti una particolare attenzione anche dal tuo network televisivo. Ti sono estremamente grato per tutto quello che riuscirai a fare. Grazie in anticipo e buon lavoro.

Martedì 10 novembre 2020 14:38:54

Buongiorno caro direttore, non credo lei abbia una fan più fan di me. sono una mamma e una nonna che la segue da sempre e guarda solo i telegiornali da lei diretti, dunque l'ho seguita cambiando di volta in volta rete televisiva. ora naturalmente sono sulla 7, anche perchè (, giletti a parte... insopportabile e pieno di se stesso. .) è una rete che mi piace. Ma caro Enrico, sono sempre in sintonia con quello che dice, e per me lei è il miglior giornalista da anni in italia. non so se ha capito che sono molto affezionata anzi, che sono veramente una sua devota fan. posso mandarle un abbraccio, visto che la mia età me lo consente? con stima ed affetto, Paola

Domenica 1 novembre 2020 21:47:08

Perché paesi come la Turchia, Iran, Pakistan, Bangladesh, Qatar, Egitto ed i vari altri paesi che hanno manifestato contro la Francia non manifestano mai contro il regime ateo e comunista Cinese per le persecuzioni e repressioni dell'etnia Uiguri di fede musulmana ((.. in questi stessi stati musulmani i comunisti e gli atei sono perseguitati). Un popolo di 11 milioni di musulmani perseguitati unicamente per la loro fede nell'Islam. Alcuni milioni di loro sono in campi lager chiamati dal regime cinese campi di rieducazione come ai tempi di Stalin. Come mai il Signor Erdogan ed il popolo turco non si lamentano mai con il regime Cinese per la repressione della loro stessa religione, del loro profeta e di questo popolo di etnia turcofona ??? Come mai questi paesi non boicottano i prodotti di origine cinese ? Hanno perso la parola, sono muti, sordi e ciechi davanti a questo crimine eppure sono i loro fratelli di fede musulmana. Come mai nessuno di loro parla del genocidio demografico del popolo musulmano Uiguri ? Come mai non si sentono offesi che la loro religione musulmana ed il loro profeta siano cosi calpestati ? Sono su 11 milioni di credenti della loro stessa religione. Nessuno di loro é sceso in piazza a manifestare o a bruciare la foto del presidente cinese e la bandiera cinese: Mai una atto di terrorismo contro la Cina e nessuna gola cinese è stata tagliata. Gli Uiguri sono rimasti da soli a difendere la loro fede, nessun paese musulmano interviene.. Dov'é finita la spavalderia del grande sultano della Turchia ? Perché il nostro governo e l'Europa non denuncia questa ipocrisia. A dire il vero non se ne parla neanche in Italia, si legge ogni tanto qualche articolo, se ne parla poco ed a sottovoce per non dare fastidio per paura di ricatti e ritorsioni. Non abbiamo certi attributi, ci mancano il coraggio, l'orgoglio e la dignità, valori che si stanno perdendo, siamo diventando dei codardi con la scusa della ragion di stato.

Commenti Facebook