Messaggi e commenti per Enrico Mentana - pagina 76
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Frasi di Enrico Mentana
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Biografieonline non ha contatti diretti con Enrico Mentana. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Enrico Mentana.
Mercoledì 18 marzo 2020 14:29:27
Martedì 17 marzo 2020 17:01:04
Buongiorno, direttore.
Mi sono permesso di mandare messaggi di riprovazione alla mia banca e ai suoi colleghi del Corriere della Sera (ma potrei allargare la platea...) in quanto, pur nel momento davvero pessimo che stiamo vivendo, continuano imperterriti ad applicare commissioni anche sui bonifici indirizzati alla Protezione Civile per l'emergenza Coronavirus oppure (è il caso del Corriere) perseverano nel chiedere l'abbonamento al lettore occasionale che vuol accedere agli approfondimenti. Data la fame di notizie che c'è, non mi sembra "etico". Anzi, mi ricorda qualcosa...
La saluto
Martedì 17 marzo 2020 11:05:00
Buongiorno, in questi giorni trascorsi, come credo tutti, ho cercato di capire il perché ci sia stata questa diffusione del virus in Italia rispetto ad altre nazioni e perché in alcune zone dell'Italia..
Non so se la mia analisi sia corretta, ma la modalità di contagio che ho ipotizzato potrebbero aver contribuito. allo sviluppo anomalo in Italia.
Sarebbe semplice comunque verificare. e voi credo possiate farlo.
Questa mia segnalazione ha lo scopo di bloccare, se vero, un metodo di trasmissione del contagio.
Due sono i punti alla base di queste considerazioni..
Il contagio avvenuto in una riunione religiosa in Campania dove, è stato detto, tutti i fedeli, molti risultati poi contagiati, hanno bevuto dallo stesso calice.
Questo porta alla prima conclusione:
Si continua da dire che la trasmissione del virus da asintomatici ha probabilità molto basse, e probabilmente è vero.
Ma bisogna anche dire che dipende molto dal tipo di contattato.
Probabilmente una stretta di mano ha basse probabilità di trasmettere il virus, ma toccare con la bocca un oggetto dove ha posto le labbra un malato asintomatico, si.
Secondo punto,
I luoghi dove si è sviluppata l'epidemia in maniera più incontrollata non sono le grandi città, ma piccoli centri.
Perciò la modalità di trasmissione del virus è avvenuta prevalentemente da asintomatici, perché non credo che chi è ammalato conclamato vada in giro, che hanno portato alla bocca qualcosa toccato da un contagiato che non sapeva di esserlo.
Anche insistere di non condividere bevande dagli stessi contenitori è fondamentale, perché a mio parere bisogna ribadire che la trasmissione da asintomatici può essere una causa importante del contagio.
Credo che le chiese siano state chiuse e anche la somministrazione del sacramento dell'eucarestia nelle case per anziani sia stata sospesa.
Se non lo fosse, credo che gli esperti dovrebbero suggerire le precauzioni per potere continuare a dare questo conforto ai fedeli in sicurezza.
In conclusione bisogna evidenziare che anche gli asintomatici possono trasmettere la malattia, perciò non si è al sicuro se si frequentano persone solo apparentemente sane.
Grazie per la vostra attenzione.
Antonio Ruggiero
Lunedì 16 marzo 2020 21:09:26
Caro direttore,
Vogliamo dire una volta per sempre agli italiani che la via del contenimento del virus intrapresa dal governo non solo non è l’unica possibile, ma anche la più dannosa sotto l’aspetto economico e sanitario?
Vogliamo dire agli italiani che la via alternativa alla misura di contenimento, peraltro tardiva, era costituita dall’immunità di gregge che oltretutto ci avrebbe immunizzato nei confronti di questo virus in caso di recidiva?
Vogliamo dire che molti paesi fra cui quelli anglosassoni e il Giappone, in mancanza di un vaccino, hanno imboccato questa via dell’immunizzazione proprio attraverso il contagio in modo da preservare la popolazione da futuri ritorni dello stesso ceppo? E noi cosa faremo in caso di recidiva? Continueremo a bloccare il paese ad oltranza?
Vogliamo dire che questo virus è stato molto più sollecito dei nostri governanti, e che è diffuso in Italia fin da dicembre/gennaio scorso? Lo testimoniano numerosi casi di polmonite virale che hanno afflitto vaste quote della popolazione italiana (io stesso ho assistito a più casi) solo che allora si parlava di complicanze dovute alla normale influenza e non di coronavirus visto che il caso in Cina non era ancora esploso.
Vogliamo dire che è ormai certo che, se in Italia si facesse uno screening su tutta la popolazione, risulterebbe che il virus ha già contagiato il 60/70% della popolazione (più o meno la stessa percentuale citata dalla Merkel) e che questo rappresenta la soglia della cosiddetta immunità di gregge che, collaudati modelli matematici, indicano essere quella che farà scemare la pandemia in Italia? E non certo le misure prese da Conte.
Vogliamo ribadire agli italiani che nelle notizie sul virus spesso si omette che la media della mortalità è di circa 81 anni; e che le persone sono decedute CON il coronavirus e non PER il coronavirus così come ha precisato (una sola volta) Angelo Borrelli?
Vogliamo ripetere agli italiani che l’aspettativa di vita in Italia per gli uomini (e sono i 3/4 dei morti) è di 80, 5 e che la media degli anni dei deceduti CON (e non PER) è di circa 81 anni? Alla luce di questi fatti viene da chiedersi perché queste teste d’uovo del governo hanno gestito questa pandemia in modo così estemporaneo e disastroso tanto da farci rimpiangere la crisi economia del 2007?
Tutto questo si spiega solo con una distorta morale cattolica per la quale la vita è sacra e va difesa con accanimento anche se i soggetti interessati hanno già superato il limite temporale che la natura ci impone.
D’altronde è lo stesso Conte che si è qualificato in questo senso quando, tempo fa, intervenuto a Porta a Porta, con molta noncuranza estrasse il santino di padre pio e lo mostrò a Vespa, dichiarando di essere un suo fedele devoto e di credere ai miracoli da lui compiuti.
A prescindere dal ridicolo che quel gesto ha suscitato all’estero e la vergogna che ho provato come italiano, c’è da dire a difesa di Conte, che probabilmente ha ragione nel credere ai miracoli visto che solo un miracolo può giustificare la sua presenza a capo del governo.
Comunque, Conte e Mattarella in questo parlamento sono in buona compagnia visto lo sfoggiare di rosari e sbaciucchiamenti di ampolle di sangue.
Un governo lucido e non annebbiato dalla natura confessionale avrebbe dovuto semplicemente prendere misure nei confronti dei soggetti a rischio e sensibilizzate chi gli è intorno a interagire con le dovute precauzioni e non mettere in quarantena tutta una nazione.
Per corroborare la linea intrapresa, il governo si è rivolto all’Europa convinto di strappare alcune deroghe al patto di bilancio ed in effetti, a parte la Lagarde che ha risposto picche, (subito criticata da Mattarella) sono riusciti a farsi approvare uno sforo di 25 miliardi che questi incoscienti scaricheranno sulle spalle dei giovani che domani dovranno pagare il prezzo di questa follia.
La via imboccata dal nostro governo è eccepibile anche sotto il profilo della dignità perché con queste manifestazioni fuori luogo abbiamo dato il cattivo esempio ad altri paesi che, per non essere da meno, si sono messi in fila per ottenere un uguale trattamento, ma non tutti i paesi europei hanno seguito questo esempio e sarà molto difficile per la Merkel convincere i propri concittadini che il loro concetto di dignità è superiore.
Un’ultima considerazione, a capo dell’OMS non dovrebbe esserci un mero tecnico come è quello attuale, perché le reazioni che potrebbero scaturire da una pandemia dovuta ad un virus di ben altra portata rispetto a quello attuale, potrebbe scatenare risvolti sociali ed economici tali che solo un’azione mediata dalla politica potrebbe contenere.
Lino Scagliarino
(Un italiano disgustato)
Lunedì 16 marzo 2020 20:16:53
Caro dott. Mentana. Stasera, 16 marzo, ha aperto il suo pre-telegiornale, che seguo sempre, con la notizia ottimistica che saremmo vicini al picco., senza rinforzare il messaggio fondamentale che in questo momento e' indispensabile di CONTINUARE A STARE A CASA. Le chiedo per favore di insistere fin in apertura con questo messaggio, come sta facendo in tuttè le occasioni il ns governatore Zaia. Ci sono ancora troppe persone che sottvalutano la gravità del momento con tranquille passeggiate in gruppo, provocando chissà quante contaminazioni.
Grazie per l'attenzione e buon lavoro.
Patrizia Rizzetto
Lunedì 16 marzo 2020 15:10:18
Egregio direttore Le scrivo non tanto per soffermarmi sulla grave situazione che stiamo tutti vivendo in questi giorni (e chissà quando riusciremo a venirne fuori) ma soprattutto perchè ho notato che ancora non ha attivato quella catena di solidarietà (da Lei sempre dimostrata e messa in atto in numerosi altri casi di emergenza nazionale) che possa, anche se in minima parte, contribuire a combattere meglio questa campagna contro il corona virus. Mi riferisco ad una sottoscrizione finalizzata soprattutto all'acquisto di macchinari ed attrezzature per i nuovi posti che si andranno ancora ad aumentare nei reparti di terapia intensiva della Lombardia e del Nord in generale. La ringrazio per l'attenzione. Preciso che chi Le scrive è un uomo del sud che vive al centro di questa nostra bella Italia. Firmato dr. Bernardo Di Crosta
Lunedì 16 marzo 2020 12:51:29
Caro direttore,
sono una sua ascoltatrice oramai da molti anni che la segue e la stima moltissimo.
La scorsa settimana al telegiornale delle 20. 00 lei ha fatto una puntualizzazione sulle farmacie riguardo alle mascherine introvabili e mi sono sentita chiamata in causa. Colgo l’occasione per riportare, come farmacista, una testimonianza della nostra realtà di professionisti che lavorano in prima linea, come tanti altri operatori sanitari, per affrontare questo difficile momento.
In questi giorni di grave emergenza sanitaria, siamo spesso le prime figure professionali nel territorio a cui i pazienti si rivolgano. Abbiamo svolto fino ad adesso un ruolo insostituibile, soprattutto per il contatto diretto quotidiano con i cittadini, anche con quelli che hanno solo necessità di ricevere informazioni o rassicurazioni. Il nostro servizio è stato fondamentale per indirizzarli, secondo le giuste modalità, evitando accessi e affollamenti inutili al pronto soccorso o dal medico di famiglia. Adesso, ancor di più, continua ad essere essenziale la nostra presenza nel territorio: ogni giorno ascoltiamo con professionalità ed umanità ogni richiesta e rispondiamo alle esigenze delle persone anche con un servizio a domicilio. Questo è il nostro lavoro: professionisti del farmaco al servizio dei cittadini, presenza certa e capillare su tutto il territorio, a tutela della salute di tutti e vogliamo continuare a farlo con la passione e la professionalità che ci hanno sempre caratterizzato. In questo momento però è emersa una triste realtà che ci appartiene: siamo tra le professioni sanitarie invisibili alle istituzioni e non solo. Non siamo considerati parte della rete sanitaria quando, però, lo siamo a pieno titolo! Facciamo un servizio essenziale, ma di essenziale che ci supporta non abbiamo niente, neanche i dispositivi primari di sicurezza (schermi in plexiglass, mascherine, gel disinfettanti...) che nessuno ci ha fornito! Ci arrangiamo con ciò che ogni farmacia è riuscita ad organizzare per poter lavorare in sicurezza, ma non sempre questo è possibile, o comunque con procedure per tutti omogenee. Abbiamo già purtroppo colleghi ammalati. In più siamo costretti ogni giorno a rispondere di no, con rammarico, alle moltissime richieste di dispositivi di protezione per uso personale da parte dei cittadini, spesso anche arrabbiati perché tali prodotti sono introvabili da tempo nei nostri canali di acquisto.
Ci auspichiamo solo di non essere più così “invisibili” e, in questo momento difficile per tutti, almeno di poter svolgere in sicurezza il nostro lavoro per continuare a garantire il servizio farmaceutico a tutela della salute pubblica e anche per noi il diritto alla salute.
Cordiali saluti
Francesca Granelli
Domenica 15 marzo 2020 22:57:35
Gent. mo Direttore Mentana
seguo molti telegiornali specialmente in questo disgraziatissimo periodo del COVID 19. Ho visto e ascoltato diversi inviati giornalisti di tutte le principali reti: tutti bravi.
Devo dirle però che una menzione molto speciale la dedicherei alla vostra inviata Raffaella Di Rosa, bravissima, chiara, sintetica, lavoratrice indefessa e per giunta inviata in una zona attualmente molto poco ospitale.
Grazie per l'attenzione
Giuseppe Strata
Dr. Giuseppe Strata
via Ramazzotti n. 30
20900 Monza MB
Cell:. +39. 335/251358
e-mail: gstrata@tin. it
Domenica 15 marzo 2020 20:45:36
Egregio Direttore,
sono tante le caratteristiche distintive del TG7 che apprezzo: concentrare tempo e attenzione su politica ed economia, sguardo sui problemi internazionali, cronaca al minimo e solo quando non se ne può fare a meno, due minuti per avvenimenti sportivi se ve ne sono. Nessun riferimento al gossip o a temi scandalistici.
Il tutto trattato in modo sobrio e competente. E, quando è possibile, con una sottile e intelligente vena di ironia.
Questa premessa per introdurre una domanda.
Amici che frequentano i social mi hanno fatto notare che, con una certa insistenza, circola la notizia di una esercitazione militare (NATO?) che starebbe per avvenire in Europa, con una massiccia partecipazione di soldati americani (20-30mila) che pare stiano arrivando in vari paesi europei con i relativi armamenti.
Vi sono video di aerei che sbarcano truppe in aeroporti vari, foto di colonne di mezzi militari in autostrada in Friuli e nella zona di Pescara. Le notizie su questa esercitazione si mescolano, integrano nel loro interno continui riferimenti al Coronavirus, giungendo ad ipotizzare (in taluni casi a sostenere) che la terribile epidemia che stiamo vivendo sia stata deliberatamente programmata e diffusa per distogliere l’attenzione dalla mega esercitazione denominata Defender Europe 2020.
Anche Open, il giornale digitale da lei edito, dà ampio risalto a questa vicenda, intrecci con il Coronavirus inclusi.
Dati la dimensione la diffusione e il rumore di queste notizie, sono stupito che carta stampata e telegiornali nulla dicano alimentando così dietrologie e ipotesi complottistiche.
Vengo alla domanda: cosa c’è di vero? qual è la realtà?
Per piacere mi risponda, anche brevemente. Sappia che dopo Montanelli (il mio mito) e Biagi, ci siete lei e Severgnini.
Con stima,
Flavio Garcia.
Domenica 15 marzo 2020 13:35:38
CORONA VIRUS - Forse non è questo il momento migliore per fare delle proposte che esulano dallo specifico, ma volendo portarmi avanti vorrei proporre due iniziative di facile attuazione ma di grande valenza civile e di immensa riconoscenza; stabilire una giornata "di memoria" a ricordo di tutto il personale sanitario che si "sacrifica" ogni giorno per salvaguardare le nostre vite. Quindi suggerire a tutti i Comuni italiani di titolare una nuova via/piazza a questi nostri "salvatori". Ringrazio per l'ospitalità e cordialmente la saluto.