Messaggi e commenti per Giuseppe Conte - pagina 130
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Frasi di Giuseppe Conte
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Biografieonline non ha contatti diretti con Giuseppe Conte. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Giuseppe Conte.
Martedì 14 aprile 2020 17:14:48
Martedì 14 aprile 2020 17:12:48
Buon pomeriggio presidente... Siamo tutti in ansia per questa fase 2 che sembra più una condanna a morte che una ripresa alla vita... Ora sono sempre io Silvana dalla val di Sangro in provincia di Chieti.. Si parla della riapertura della sevel.. In Atessa.. Grande fabbrica del ducato... Veicolo commerciale... Ora lei ha dato il fermo fino al 3 maggio ma con la possibilità di riaperture.. Le voci dicono che noi riprenderemo il 20.. Aprile.. Se saprà che il nostro territorio non sta mostrando dati molto favorevoli... Sa benissimo che il nostro territori ha molte lacune sia sanitarie che secondo me politiche.. Visto chi ci governa in provincia... Pensi che a Lanciano ancora non ce consegna di mascherine al popolo... Il. Sindaco che ha anche partecipato alla processione del giovedì santo non fa altro che presentare il bollettino dei deceduti.. Ora voi volete far ripartire l'economia ed è giusto ma l'Abruzzo non può non è pronto inutile fare i coraggiosi e nascondersi... Io la prego di prendere in considerazione questo appello.. Io preferisco mangiare pane e cipolla per altre tre settimane che andare con la paura addosso in fabbrica dove potrei prendere il virus e portarlo a casa ai miei genitori 70enni che vivono con me... La prego non ci lasci soli
Martedì 14 aprile 2020 16:47:23
Si legga ciò che dice il Prof. Giulio Tarro virologo di fama internazionale. Si accorgerà che a questo coronavirus, il vaccino non serve per via delle zone dove è nato, ma occorre una terapia antivirale. Inoltre, e sono d'accordo anzi l'ho sempre sospettato. che su questo virus si stia esagerando in quanto, e lo sanno anche gli altri e come se lo sanno, è meno mortale della Sars e Mers che uccideva un malato su tre e secondo lui, non lottiamo contro l'ebola ma contro una malattia che non è letale per il 96% degli infetti.
Chi ha patologie è a rischio. Tutti sanno ma fingono di non sapere. Inoltre l'isolamento provoca danni al sistema nervoso con abbassamento delle difese immunitarie e questo è molto grave. Se succede qualcosa alla mia famiglia dovuto appunto a questo, le denunce si sprecheranno e non saranno comuni denunce all'italiana ma verso organi esterni.. Qualcuno mi spieghi il senso di questo isolamento. A chi giova tutto questo? Perché tutti sanno ma fanno finta di nulla? Chi pilota tutto questo? Perché ci state uccidendo con le fandonie? Pensate veramente che gli Italiani si stiano buoni? Qualcuno me lo dica
Martedì 14 aprile 2020 15:36:14
Caro Presidente, allego una nota inviata al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, la ringrazio anticipatamente per la sua attenzione, Saluti.
Gentile Presidente della Regione Toscana, Dott. Enrico Rossi
L’emergenza sanitaria legata al COVID-19 sta cambiando radicalmente il nostro stile di vita,
mettendo a dura prova soprattutto l’attività lavorativa. Tutto ciò non potrà poi che ripercuotersi
sull’economia in generale, con effetti che andranno ben oltre la fine dell’emergenza sanitaria.
E’ speranza di ogni cittadino italiano che questo Governo metta in pratica tutte le misure necessarie
per il superamento di questa grave crisi e per favorire la ripresa del Paese nei mesi e negli anni a
venire.
A tal proposito, mi sento di fare una considerazione riguardo gli Strumenti di Pianificazione
Urbanistica di cui si sono dotati e si doteranno i Comuni toscani, prendendo spunto anche da una
nota dell’Ordine degli Architetti di Arezzo che allego alla presente.
L’adozione dei nuovi Piani di Governo del Territorio, dei Piani Strutturali e di tutti gli strumenti
urbanistici atti alla Pianificazione Territoriale da parte dei Comuni comporta una sospensione di
qualsiasi attività di trasformazione del territorio per un periodo che va dall’avvio dei procedimenti,
all’approvazione definitiva. Se si escludono gli interventi riguardanti le attività produttive e quelli
definiti di “pubblica utilità” (come recentemente definito dalla L. R. 69 del 22/11/2019) l’attività
edilizia su scala urbanistica viene di fatto sospesa per un periodo che solitamente raggiunge i tre
anni (protratto sino a 5 anni per quei Comuni che abbiano presentato il piano alla Regione per
l’approvazione), definito “periodo di salvaguardia”.
I singoli Comuni hanno da tempo inserito nei loro strumenti urbanistici modalità di intervento su
aree specifiche che comportano la presentazione di Piani Attuativi o Piani di Recupero, strumenti
sicuramente indispensabili per una efficace e coerente progettazione su scala urbanistica.
Piani Attuativi, Piani di Recupero ed altre simili modalità di attuazione degli interventi previsti
dalla pianificazione urbanistica, come anche le Varianti ai Regolamenti Urbanistici, sono però
sospesi fino all’entrata in vigore dei nuovi strumenti urbanistici, bloccando gran parte delle attività
edilizie nei territori comunali dato che, come detto, non sono poche le aree all’interno dei singoli
comuni che richiedono necessariamente una progettazione pianificata su scala urbanistica.
Proprio perché si traducono in un divieto della facoltà di edificare, giustificato dall’interesse
pubblico che accompagna la pianificazione delle trasformazioni territoriali, le misure di
salvaguardia non possono che avere, per legge, natura eccezionale e temporanea.
Un tempo di “sospensione” dell’attività edilizia stimato sui 3 anni appare però già fortemente
penalizzante per le aziende del settore e per le stesse amministrazioni comunali in tempi “normali”:
non sono certo le semplici ristrutturazioni a mantenere alti i giri del “motore economia” in campo
edilizio. La questione diviene ancor più importante in questo periodo di emergenza sanitaria e
socio-economica, richiedendo interventi coraggiosi e rilevanti.
La mia speranza, è che la Regione Toscana si dimostri sensibile alle esigenze di un settore
economicamente fondamentale come quello dell’edilizia, adoperandosi per strumenti legislativi che
consentano ai Comuni ed alle imprese di continuare a progettare e realizzare interventi anche nel
periodo di predisposizione dei nuovi strumenti urbanistici, sempre all’interno ovviamente di un
quadro normativo condiviso e ben delineato. Non nascondo la difficoltà di riuscire ad operare sia da
parte dei professionisti che da parte degli enti comunali sulla base di uno strumento urbanistico
superato ed uno ancora in via di definizione, ma francamente un periodo di “stallo” con i tempi già
indicati appare francamente incomprensibile, ed oggi anche deleterio, per l’economia italiana e per
la semplice logica di una società civile.
Nella speranza che questo mio contributo possa essere valutato con la massima attenzione,
Vi porgo distinti saluti.
Arch. Claudio Orlandi
Studio Orlandi Associati
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52027 – San Giovanni Valdarno (AR)
Martedì 14 aprile 2020 15:34:10
Egregio Presidente, vivo nel centro della Sicilia, a Caltanissetta che purtroppo da troppo tempo è l'ultima provincia d'Italia per qualità di vita. Nonostante la crisi e la depressione sociale, io e mio marito con grande coraggio abbiamo qui impiantato un birrificio artigianale con annesso ristopub e pizzeria, investendo tanto capitale e facendo anche un mutuo. Lo scopo era quello di dare lavoro ai figli per impedire che andassero all'estero come quasi tutti i giovani di questa terra abbandonata. Ora la città è più povera di prima e la riapertura del locale ci spaventa; la gente non ha soldi nemmeno per la spesa e il distanziamento sociale ci obbligherà ad una clientela ridotta con entrate ridotte, mentre i costi restano invariati. L'aiuto che il Governo ha promesso è fumo negli occhi, ancora una volta uno strumento per far arricchire le banche che con l'Europa tengono sotto ricatto l'Italia... Nella "reale realtà" le imprese hanno già prestiti da pagare e accenderne un altro equivale a dare tutto in pasto alle banche e alla loro egemonia finanziaria. Noi abbiamo bisogno di aiuti veri, a fondo perduto, perchè altrimenti, soprattutto il sud da sempre abbandonato in fatto di impresa, diventerà terzo mondo. Noi al sud paghiamo le tasse come nel resto dell'Italia, ma non abbiamo speranze in niente e in nessun settore. Se i locali di ristorazione si dovranno aprire con la riduzione della clientela, abbiamo bisogno di aiuti senza condizioni, anche perchè questo è il settore più penalizzato. Noi facciamo la nostra parte, ora tocca al Governo dimostrare che l'Italia è vero un grande Paese e non solo nello slogan. Fino ad ora l'Italia è stata solo una sanguisuga che succhia il sangue dei suoi cittadini con tasse di ogni genere, al limite o al di sotto della sopravvivenza. Dopo l'inutile emozione del momento con elogi ad eroi e supereroi, sprofonderemo nella povertà. Non so se leggerà mai questa lettera, spero che chi la leggerà per lei, gliela mostri. Cordiali saluti
Martedì 14 aprile 2020 15:20:15
Buongiorno Presidente
poichè si e' dimostrato particolarmente sensibile alle esigenze dei bambini. Le rappresento oggi anche quelle degli invalidi motori con recupero in acqua
Mi occupo di Sport ed Associazionismo senza scopo di lucro presso Regione Liguria con dott. Toti.
Anni fa ho avuto un pericolosissimo melanoma al braccio destro e mi e' stata asportata tutta la catena linfonodale all'ascella con grave danno funzionale per circolazione linfatica alterata che mi avrebbe reso invalida a 47 anni.
Nel tempo. ho recuperato bene grazie al nuoto, ma la recente chiusura delle piscine per il Covid ha rappresentato un problema per il mantenimento dei risultati
Le chiedo pertanto se possibile riaprirle prima di giugno perchè ci sono tantissime persone nella mia situazione, anche a causa di traumi per post incidenti o post operatori
Le ricordo che le piscine sono Presidio Medico Sanitario e che il cloro e' nemico del virus; negli spogliatoi e' possibile mantenere le distanze di sicurezza., oltre ad essere da sempre igienizzati per altri motivi.
La ringrazio in anticipo per tutto quanto potrà fare. Buon lavoro
Martedì 14 aprile 2020 14:57:51
Caro Presidente,
Mi rivolgo a Lei per rappresentare un fatto increscioso occorsomi nella giornata odierna. Premetto di essere una cittadina italiana e catanzarese, che vuole rispettare le regole imposte “ in questo momento epocale “come da Lei più volte definito.
Scrivo in nome e per conto dei miei genitori novantenni, che, impossibilitati a recarsi personalmente all’ufficio Postale, hanno emesso a mio favore un assegno da cambiare, per avere dei contanti per le spese di questo periodo.
I miei genitori sono pensionati e ricevono l’accredito direttamente sul loro conto corrente.
L’ufficio postale dove è acceso il loro conto corrente è momentaneamente chiuso, dato il momento cruciale infatti è operativo soltanto l’ufficio postale centrale.
Per questa limitazione, stamattina, mi sono recata presso l’ufficio preposto per cambiare l’assegno.
L’impiegato, facente funzione credo anche di direttore, in malo modo, si è rifiutato di eseguire l’operazione, limitandosi a dire che il conto dei miei genitori è acceso presso altro ufficio postale. Alla mia domanda su cosa avrei dovuto fare per aiutare i miei genitori, ho ricevuto la secca risposta “ e che ne so “. Purtroppo anche io ho il conto corrente acceso presso una banca fuori dal mio comune di residenza e quindi sono impossibilitata a prelevare per loro. Mi sono rivolta anche alle forze dell’ordine che mi hanno suggerito di fare un esposto.
Ancora una volta l’unica arma a nostra disposizione, oltre a rivolgersi all’amico per superare l’ostacolo, resta la lungaggine burocratica del nostro Paese. Questa volta invece di telefonare all’amico ho preferito scrivere a chi, in questo momento, rappresenta noi comuni mortali e si è dimostrato finora una persona attenta.
Credo che in un momento così delicato, dove ciascuno di noi sta facendo la sua parte per il bene nostro e del Paese, dove forse la regola possa essere sostituita dal buon senso, sarebbe stato saggio e umano sopratutto, provare a dare una mano, non fosse altro perché l’ufficio postale fa parte della catena POSTE ITALIANE.
Grazie per l’attenzione che vorrà riservarmi.
Francesca Maccarone
Martedì 14 aprile 2020 14:51:33
Buonasera Presidente
Mi chiamo Annalisa De Martino e sono una insegnante, moglie, madre di 53 anni
residente in provincia di Roma, ma originaria del Sud (Salerno).
Dopo la dichiarazione della pandemia
a causa di pregressi motivi di studio e di lavoro la mia famiglia è stata flagellata
dalla diaspora:mio marito a Macerata, la mia primogenita con me a Frascati (tornata da Roma per assistermi in quanto (io) vittima di un piccolo incidente stradale)
e mia figlia piccola (20 anni) a Salerno con la nonna paterna (in quanto frequentante il
Conservatorio di Napoli come clarinettista)
Avendo avuto modo di conoscere ed apprezzare la Sua determinazione e la
Sua umanità mi sembra naturale comunicarle il mio dolore più grande:la separazione dalla mia secondogenita (la
ventenne) e chiedere a Lei quando e come
poter far sì che mi raggiunga a Frascati
partendo da Salerno.
Fiduciosa di una risposta
Ringraziando anticipatamente
Una mamma italiana
Annalisa De Martino
Martedì 14 aprile 2020 14:48:45
Presidente Conte io non la riconosco come tale. io non l'ho eletta e quindi per, me il suo posto spetta un uomo più competente. Inoltre se lei fosse stato leale non avrebbe accettato il suo ruolo dopo che i CINQUE STELLE si sono alleati con il PD. Siamo in emergenza lo so allora le dico prima che l'ITALIA muoia di fame, perché questo è il rischio, acceleri per i soldi e riapra tutto subito. se il 3 MAGGIO non si riapre tutto la gente scoppierà a casa.. E concludo è un mese che sono si va a MESSA mi dica se a MAGGIO si puo' cominiciare ad andare o il parere di un virologo conta più del PAPA. grazie
Martedì 14 aprile 2020 14:37:51
Egregio Presidente, inizio il mio messaggio ammirando il lavoro che state svolgendo in una situazione che nessuno si aspettava e che troppo rapidamente ha preso il sopravvento.
Sono una maestra di asilo nido che dal 21 febbraio non ha più rimesso piede nel luogo di lavoro. Io come migliaia di altre maestre non abbiamo più visto i nostri bambini e loro noi, che siamo i loro punti di riferimento per molte ore al giorno. Amo il mio lavoro e mi manca terribilmente e chiedo a questo governo di non relegare la scuola a una didattica a distanza perché mi creda, non va bene come sembra e non è fattibile per tutti come noi dei nidi. I nidi sono servizi essenziali alla società che vuole e deve ripartire. Sono servizi essenziali come gli ospedali e trovo allucinante che si pensi di riaprire prima parrucchieri e bar e non asili e scuole. Ma soprattutto nidi e infanzia che contengono i bambini più piccoli di genitori che devono in qualche modo riprendere. La Francia riaprirà questi servizi a maggio proprio per consentire una ripresa. Io chiedo di ascoltare i nostri messaggi e vagliare la possibilità di ripartire almeno con quelle strutture scolastiche che consentano a una genitore di lavorare tranquillo sapendo che c'è qualcuno che ogni giorno, con estremo amore, si occupa dei loro figli. Non ignorateci perché tra l'altro molti nidi privati senza introiti derivanti dalle rette sarà costretto s chiudere. Siamo importanti anche noi con il nostro lavoro. I bambini sono il futuro, non relegateli dietro a un computer.
Grazie