Messaggi e commenti per Lilli Gruber - pagina 106

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Frasi di Lilli Gruber

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Biografieonline non ha contatti diretti con Lilli Gruber. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lilli Gruber.

Lunedì 20 aprile 2020 13:26:40

Gli italiani in questa emergenza si sono mostrati molto generosi con le loro offerte. Ci aspettavamo che tutta la classe politica decidesse una buona volta x un segnale forte e giusto: devidere di rinunciare tutti a qualche loro mensilità da dedicare all'emergenza sanitaria o economica. Niente di tutto questo!!! Potrebbe essere utile chiedere lumi a qualcuno di loro nelle vostre interviste. Grazie

Lunedì 20 aprile 2020 09:17:57

Cara dott. ssa Gruber. Si è capito che volete fare fuori Enrico Mentana lei e il suo amico simpatizzante a otto e mezzo Travaglio!!!. Il M. 5/S a TRAVAGLIO gli era stato promesso che lo facevono direttore RAI. mai lo diventerà. Spingete a farlo fare direttore della sette. Il programma otto e mezzo già comincia declinare figuriamoci con Travaglio, sarà un bravo giornalista per lui c'è solo il m. 5/s. Ne vedremo delle belle!!!

Domenica 19 aprile 2020 21:19:13

Noto con grande piacere che non dire nulla delle leggi islamiche sulle donne e com gli islamici in Italia trattano le donne. Altro che eliminare testosterone da politica. Non sapete neanche dove sta il testosterone per fortuna. Parli della legge di erdogan amico dei comunisti cinesi ? Parli di chernobyl ? Di de benedetti pluri inquisito hai mai parlato onesta partigiana non giornalista non amante di nessuna verità ?
Quando farete votare gli italiani, io sono americano e israeliano, andrete a casa anche dalla televisione. Emilia Romagna da commissariare bibbiano virus etc. Dov e ‘ bonaccini in vacanza con fallimenti. Non ha il coRaggiondi mettere faccia ovviamente. Ci sarà un bel repulisti presto. Preparate le valige

Domenica 19 aprile 2020 20:49:46

Gentma sig. ra Gruber. Per anni l'ho seguita simpaticamente ma mi spiace costatare che Lei non si sta evolvendo come il barolo: visto che opera in una importante televisione La smetta di essere così fortemente schierata e che l'unico Vangelo è quello dell'ondivago Travagĺio. A non risentirla

Domenica 19 aprile 2020 20:10:40

Sig. ra Gruber, come mai non si parla mai dell'Emilia Romagna che riguardo la pandemia ha un numero altissimo di morti seconda solo alla Lombardia e una dirigenza sanitaria che lascia a desiderare.

Domenica 19 aprile 2020 19:49:20

La prima domanda
Se il numero dei deceduti per corona e direttamente proporzionale ai ricoverati in terapia intensiva (dato che sta gradatamente diminuendo) si può valutare in maniera abbastanza realistica quando non ci saranno più decessi.

Seconda domanda
Si sta parlando di una seconda fase con la riapertura graduale delle attività. Immagino che tornare a produrre significhi anche riprendere i consumi. Non si parla però di come la gente potrà riprendere a muoversi. Si dovrà certo mantenere la distanza usare la mascherina ma degli spostamenti non c'è cenno...

Domenica 19 aprile 2020 19:23:53

Cara Sig. ra Gruber
il mondo sta’ cambiando, è cambiato notevolmente, non sono se ve siete accorti.
Credo debba cambiare anche il vostro giornalismo, il vostro modo di fare giornalismo, il vostro modo di cercare sempre il colpevole, l’ untore, lo scoop, chi ha detto questo o quello.
Siamo davanti ad un’ emergenza sanitaria mai avuta prima nella storia, e lei cerca un colpevole delle case di riposo e di chi ha detto apriamo tutto, chiudiamo tutto ecc..
Magari un po’ di rispetto per chi ha pensato solo a lavorare ed a salvare vite umane (12 ore al giorno sette su sette).
Non mi appassionano molto i politici di oggi, ma in riferimento alla sua trasmissione di ieri sera 18 aprile, volevo semplicemente ricordarle che i primi a dire “ noi non chiudiamo, noi siamo Milano e prendiamo l’ aperitivo “ sono stati il Sig. Sala insieme al suo caro Zingaretti, o il Sig. Gori. Lei non dia messaggi sbagliati agli ascoltatori per cortesia cercando sempre i colpevoli nella Lega o in altri.

Per le RSA sa’ cosa penso: la situazione d’ emergenza, mai vista prima, ha obbligato a portare dei pazienti positivi in quelle strutture perché altrimenti l’ altra soluzione sarebbe stata di sistemare in strada (come in altri stati è accaduto) quei pazienti.
Non sono Lombardo, ma la Lombardia in Italia e forse anche in Europa ci fa’ un culo così in tutto e quasi per tutto, poi anche loro sbagliano, dato che chi lavora sbaglia.

Perché non parlare un po’ dello sfruttamento dei braccianti (sfruttati, mal pagati, solo per interessi di cooperative e Imprenditori del settore) di tutti i lavoratori in nero mai emersi e di tutto il resto forse oggi più interessante e necessario.

Cambiate il modo di fare giornalismo grazie.

Domenica 19 aprile 2020 18:21:46

Gentile Lilli,
sono una docente universitaria Unibo in pensione. Vorrei mettere in luce un aspetto della tragedia Coronavirus che potrebbe diventare “legge” con la Fase 2, almeno a quanto scrivono alcuni quotidiani. Il “Corriere della sera” del 14 aprile scorso ha intitolato un articolo La fase 2 dal 4 maggio: uscite scaglionate per fasce d’età. Le app e il piano per gli over 70, per specificare nel sommario Le ipotesi allo studio: un archivio telematico sostituirà le autocertificazioni. Residenze e sussidi per proteggere gli anziani.

Si tratta di un aspetto che mi riguarda personalmente: appartengo infatti alla generazione dei settantenni et ultra che non hanno avuto ancora il buon gusto o meglio il buonsenso di andare subito al creatore. Procediamo per punti:

-1) La giornalista, Fiorenza Sarzanini, precisa: “[…] adesso si proteggerà questa generazione prevedendo tempi più lunghi per il ritorno alla vita normale o comunque percorsi diversificati per effettuare gli spostamenti. E tenendo conto di chi oltre all’età ha anche problemi di salute cronici”.

A parte l’oscura espressione “prevedendo percorsi diversificati per effettuare spostamenti” (io passo di qua, tu di là…), non occorre un genio per capire che non gode di alcun fondamento logico l’ipotesi di “scaglionare” la “liberazione” dei cittadini sulla base dell’età e delle patologie. Che un settantenne venga “rilasciato” buon ultimo (quando? Si parla di fine anno!!!) o che lo sia assieme ai 20-60enni che differenza fa? Siamo sicuri che quando la sospirata libertà toccherà al settantenne, TUTTI gli altri saranno COMPLETAMENTE guariti o stabilmente sani, pronti ad accogliere l’ingresso dei nonni in società con un caloroso applauso collettivo?

-2) Nell’articolo la giornalista riporta le parole di Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, che sostiene la necessità di “proteggere” gli anziani, un verbo ritenuto evidentemente molto espressivo, se ricorre altre varie volte all’interno del pezzo. Non fosse del tutto inappropriata, potrebbe destare qualche ilarità questa improvvisa ansia paternalistica quando fino a pochi giorni fa le Case di riposo per anziani non hanno ricevuto alcuna attenzione e di conseguenza alcun sussidio.

Penso che le persone – soprattutto se confortate da lunghi anni di esperienza e forse di saggezza – siano ben in grado di autoproteggersi, persino da quella manica multigenerazionale di veri assassini (è la parola) che a Pasqua e Pasquetta affollavano strade e autostrade o si abbandonavano, senza protezione alcuna, ad allegri barbecue sui tetti.

Non è certo tenendoci rinchiusi che ci sentiremo “protetti”. Ci sentiremo, invece, sempre più depressi assistendo alla felicità di tutti gli altri, comprese le persone a cui volevamo bene (ora non più) che se ne andranno liberamente a spasso e in vacanza; sempre più ghettizzati, come fossimo noi gli “untori”. A proposito: cosa sono le “apposite residenze” di cui si legge nell’articolo? La butto lì: non è che si potrebbe configurare il sequestro di persona?

-3) Ma, parlando di residenze, si è tenuto conto del fatto che alcuni di noi (che da “settantenni-con-patologie-e-sfigati” potrebbero salire di status rappresentando una minoranza di “settantenni-con-patologie-e-fortunatisifaperdire”) potrebbero da soli o accompagnati da qualche <70enne, preventivamente liberato e naturalmente sano, raggiungere le seconde case e da soli dedicarsi a quei due passi quotidiani tanto e sempre raccomandati dai medici, e che potrebbero costituire una vera – alla lettera – “boccata d’aria” dopo tante settimane (mesi?) di forzata permanenza in casa?

Ma poi, quando libereranno gli ultimi scaglioni di quanti nel frattempo non si sono suicidati o non sono stati ricoverati in manicomio (ottima occasione per rimetterli in tiro), sarà bellissimo andare al mare a prendere il sole di dicembre che tanto bene fa alle nostre povere ossa ormai totalmente decalcificate.

E insomma: che fine ha fatto l’ipocrita, compassionevole rammarico sulla “solitudine dei nostri poveri vecchi” con cui negli ultimi tempi certa stampa e televisione ci hanno insopportabilmente ammorbato?

Già, la solitudine. Una volta, arrivata l’estate, si diceva: “Non lasciate soli in città gli anziani”. Si diceva anche: “Non abbandonate i cani”. Beh, i cani almeno l’hanno sfangata.

Grata per l’attenzione, con i miei più cordiali saluti

paola giovanelli

Domenica 19 aprile 2020 16:21:41

Vorrei fare gli auguri di buon compleanno alla condutrice del programma per la quale ho molta stima, fa parte dei mei miti, visto che mi chiamo anch’io Liliana e sono nata il 19 Aprile 1957, Buona vita e grazie per essere la voce di tante donne

Domenica 19 aprile 2020 11:45:56

Buon giorno,
sono un medico di famiglia, lavoro nella provincia di Roma, la contatto perchè ho scritto un libro dove racconto la mia personale esperienza e la mia storia sia come medico ma anche come paziente.
Il libro si intitola"Il Burattinaio" edito dalla casa editrice Albatros. Io non avevo esperienza di editori e purtroppo ho dovuto pubblicare il libro pagandomi le prime 200 copie perchè tutte le altre più conosciute ed importanti case editrici a cui ho spedito la bozza non mi hanno neanche preso in considerazione.
Io la seguo da tanti anni e so per certo che lei come donna e come giornalista è sempre pronta a dare voce alle innumerevoli problematiche che vedono le donne purtroppo sottoposte sia nel lavoro che nella vita personale a discriminazioni abusi o ancora peggio violenze.
A quarant'anni nel momento più in portante e produttivo della mia professione ricorro per vari motivi ad una psicoterapia individuale e di gruppo e nel libro racconto che cosa mi è successo.
Mi farebbe immensamente piacere se leggesse il mio libro per dar voce alla mia storia, sono sicura che sarà utile leggerla per tutti i consigli e gli insegnamenti che contiene e che può dare alle donne, come è stato utile e terapeutico per me ricostruirla.
La ringrazio per l'attenzione sperando con tutta me stessa di avere un riscontro
Cordiali saluti Anna Maria dott. ssa Crisanti

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